• User

    Apertura partita IVA professionisti

    Salve a tutti,
    sono titolare di una società di servizi ma la partita IVA è intestata alla società.

    Ho da poco iniziato a collaborare con una società di informatica come docente e il rapporto è di natura prettamente professionale, do conseguenza pretendono l'apertura di partita IVA come professionista.

    Qui sorge il dubbio!

    E' possibile passare la partita IVA assegnata alla mia società a me come titolare (amministratore) o dovrei aprirne una nuova?

    E nel caso quali sono le prassi e le relative spese??

    Attendo una Vs. risposta!! Grazie mille!

    Gigione :arrabbiato:


  • Super User

    Ciao Gigione,

    sorry, ma dovrai aprire una partita iva per la tua posizione personale distinta da quella della società di cui sei amministratore.

    Aprire la partita iva costa 0 euro, tranne i costi del commercialista che seguirà la pratica.
    Ulteriori costi saranno tutti quelli legati alla tua contabilità, imposte (Irpef/Irap), contributi previdenziali.

    Se si tratta di poche docenze/anno non risulterebbe più semplice una collaborazione a progetto?.... magari pretendendo un compenso leggermente minore faresti "assorbire" al tuo cliente i suoi minori vantaggi fiscali e tu risparmieresti in termini di adempimenti (tenuta contabilità) ed Irap?

    Paolo


  • User

    Grazie della dritta!

    A me hanno detto che ci sarebbe una cifra per l'apertura e il rinnovo annuale della partita iva.
    Inoltre dovrei prestare docenza part time ogni giorno per la scuola di informatica. Loro mi hanno detto che inizialmente mi farebbero ricevuta per prestazioni occasionali fino a 5000 euro per poi mettermi in regola con regolare apertura partita iva.

    Io vorrei inoltre versare i contributi come professionista.
    Qual'è la prassi?? C'è una cassa? Aiutatemi ...grazie mille!

    Gigione :arrabbiato:


  • Super User

    @gigione said:

    Grazie della dritta!

    A me hanno detto che ci sarebbe una cifra per l'apertura e il rinnovo annuale della partita iva.
    Inoltre dovrei prestare docenza part time ogni giorno per la scuola di informatica. Loro mi hanno detto che inizialmente mi farebbero ricevuta per prestazioni occasionali fino a 5000 euro per poi mettermi in regola con regolare apertura partita iva.

    Io vorrei inoltre versare i contributi come professionista.
    Qual'è la prassi?? C'è una cassa? Aiutatemi ...grazie mille!

    Gigione :arrabbiato:

    Nessuna quota di apertura P.IVA, ma solo costo commercialista e nessun rinnovo annuale ... la partita iva si apre e si chiude, ma non si rinnova.

    Se apri partita iva per le tue prestazioni personali di consulenza/docenza informatica non potrai fare collaborazioni occasionali con il medesimo oggetto. Tutto quel genere di prestazioni (consulenza/docenza informatica) rientreranno nel tuo regime iva professionale (fattura).

    Sei il primo che chiede di versare i contributi... misurati la febbre 😄 !!!
    Non so dirti se esiste una "cassa previdenziale informatici" (non ho il caso), ma penso di no. Con ogni probabilità rientrerai nella "gestione separata inps professionisti senza cassa" di cui puoi leggere approfonditamente qui:

    http://www.inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B4725%3B4730%3B&lastMenu=4730&iMenu=1&iNodo=4730&itemDir=4938

    Paolo


  • User Newbie

    gent. mo commercialista, il mio problema riguarda la convenienza ad aprire o meno la partita iva come geometra libero professionista.

    sicuramente a novembre , dopo aver conseguito l'abilitazione allo svolgimento della libera professione, se l'ingegnere con cui trattavo nn mi avesse fatto una bastardata (mandare tutto a monte il progetto della società...) l'avrei aperta e m isarei iscritto all'albo della mia provincia.

    ora però da solo nn me la sento di intraprendere questa carriera (i giovani cominciano tutti la libera professione come soci di altri più esperti, ed era quello che avrei fatto io con l'ingegnere...).

    dal lato opposto , però, come posto negli uffici pubblici o nelle imprese nn ho trovato nulla.

    ho trovato il posto di dipendente solo presso alcuni studi, che però, e qua veniamo al problema per cui scrivo, CHIEDONO L'APERTURA DELLA P IVA PER FARMI FATTURARE Lo STIPENDIO.

    ora, secondo me nn è per nulla conveniente, dato che si aggiungono agli svantaggi della libera professione gli svantaggi del lavoratore dipendente.... bisogna seguire attentamente i lregime fiscale come un libero professionista, e nell ostesso temp osi devon oseguire gli orari dello studio come un dipendente, e la parola libero perde il suo significato originario di scelta secondo propria coscienza di come gestire le risorse per giungere al compimento del lavoro.

    come consiglia di fare? rifiutare simili offerte, o proporre un fisso mensile comprensivo delle spese dovute al mantenimento della p.iva e all' iscrizione alla cassa geometri?

    e in caso di questa ultima soluzione, quanto secondo lei può esser considerato un giusto stipendio per un geometra a inizio carriera in queste condizioni ???


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    sinceramente non posso dirti quale sarebbe il compenso "giusto" per un geometra ad inizio carriera, solo tu puoi indagarlo consultando anche tuoi "pari grado".

    In effetti può non essere vantaggioso l'inquadramento che mi hai esposto le ipotesi sono comunque due se tieni a collaborare con quello studio:

    1. valuti con il tuo commercialista di fiducia quale compenso hai bisogno per compensare questo inquadramento professionale (commercialista, irap, cassa di previdenza, quota annua ordine ecc.) e chiedi quello come minimo.

    2. non ti fai riconoscere il maggior compenso di cui al punto 1, ma ti fai riconoscere una libertà che ti consenta ulteriori secondarie collaborazioni, per farti le ossa e crearti un "giro" che ti consenta, un domani, di metterti in proprio.

    Paolo


  • User Newbie

    Messaggio cancellato per apertura nuovo topic.


  • User Newbie

    Messaggio cancellato per apertura nuovo topic.


  • User Newbie

    Volevo sapere se un geometra abilitato poteva esercitare la libera professione anche se con attività limitata (come lo è all'inizio della carriera) senza passare attraverso la partita IVA ma rilasciando una ricevuta fiscale ai propri clienti (che siano studi professionali oppure un privato che richiede di effttuare un semplice aggiornamento catastale DOCFA così pagarci quando sono dovute le tasse e quindi essere in regola; Questo perchè all'inizio dell'attività o quando l'attività ha raggiunto piu' di 10 anni di vita si paga molto all'incirca 2.500,00 (tra cifra per il timbro, iscrizione obbligatoria alla CNG iscrizione al collegio ecc.) per mantenere l'attività e sinceramente non gradirei passare immediatamente per la P. IVA. Potete illuminarmi perchè sono parecchio a digiuno di fatture e cose simili e vorrei dei chiarimenti.
    Grazie!!! 😎


  • Super User

    Sono della ferma opinione che l'abilitazione professionale con iscrizione al proprio albo non possa che condurre all'esercizio della connessa attività con partita iva.

    Come potrai leggere nel topic TOP sulle collab. occasionali potrai notare che l'iscrizione ad albo professionale è "grave" indice di professionalità/abitualità nel rendere prestazioni di servizi e quindi tutto il contrario dell'occasionalità.

    Paolo


  • User Newbie

    Apertura di una società con familiare
    Salve a tutti sono un nuovo iscritto, innanzitutto complimenti a tutti quelli che si prestano a rispondere alle persone come me che hanno bisogno di aiuto.

    Devo aprire una societa con mi padre e non so di che tipo aprirla,
    magari quella che costa meno visto che non è un'estraneo.

    Ho agevolazione per il primo anno?
    Cosa bisogna pagare per aprirla ?
    A che spese andiamo incontro ?

    Vi ringrazio anticipatamente........
    Saluti.

    :mmm:


  • Super User

    Ciao e benevenuto.

    Direi di far visita al vostro commercialista di fiducia già proponendo voi l'"impresa familiare"....egli saprà illustrarvene la convenienza.

    Paolo


  • User Newbie

    Ciao a tutti, visto che qui si parla di partita iva volevo chiedere se qualcuno sa all'incirca quali sono i costi fissi per mantenerla il primo anno anche in caso si dovesse fatturare poco o niente.
    In poche parole quanto si dovrebbe sborsare in tasse all'incirca in un anno, 3000, 4000 euro?
    Ringrazio anticipatamente chiunque sarà così gentile da chiarirmi un pò le idee.
    Ciaaao!!


  • Super User

    Ciao Blackolf e benvenuto,

    ti rimando ai tanti topic dove abbiamo già trattato il tuo quesito... sia che tu voglia fare il professionista che l'imprenditore... anche negli ultimi giorni.

    Paolo


  • User Newbie

    @i2m4y said:

    Ciao Blackolf e benvenuto,

    ti rimando ai tanti topic dove abbiamo già trattato il tuo quesito... sia che tu voglia fare il professionista che l'imprenditore... anche negli ultimi giorni.

    Paolo

    Ciao, grazie per la risposta velocissima, scusa ma come avrai notato sono nuovo di qui.. Non essendo tanto pratico non è che potresti indicarmi dove posso troare le discussioni di cui parli?
    grazie mille
    fabio


  • Super User

    Per cominciare ti segnalo questa:

    http://www.giorgiotave.it/forum/web-fisco-e-leggi/19144-aprire-unattivita-quali-costi.html

    e poi ti consiglio di usare la funzione cerca del forum, selezionare solo questa sezione e sbizzarrirti con le parole chiave legate al tuo quesito.

    Paolo


  • User Newbie

    quindi se ho ben capito per aprire un'attività individuale (nel mio caso di vendita) dovrei affrontare un costo iniziale per quanto riguarda commercialista e altre spese che teoricamente non dovrebbe andare oltre i 1000 euro. Poi durante l'anno 2500 euro di inps se non raggiungerò il minimale di reddito (e se lo raggiungo? le spese inps aumentano immagino, come si calcolano?) poi altre percentuali tipo irpef irap ecc che,correggimi se sbaglio, se non guadagno non dovrei pagare perchè la percentuale di 0 dovrebbe essere sempre 0 e per finire costi di amministrazione, commercialista ecc.
    poi volevo chiederti quanto può costare un commercialista se uno ha un fatturato di circa 100000 euro annui? (anche molto molto approssimativamente)
    Tirando le somme cominciando da zero senza dipendenti dovendo pagare solo il comercialista e facendo tutto da solo i costi partirebbero da un minimo di 4000 euro più varie percentuali sul reddito?
    So che ci sono anche delle agevolazioni per le nuove attività e per i giovani giuusto? (io ho 21 anni) sapresti darmi qualche consiglio?

    scusa se sono stato lungo ma se potrai darmi delle delucidazioni anche solo per alcuni dei miei 1000 dubbi ti proclamerò santo.

    grazie ancora! ciao!!


  • User Newbie

    Buongiorno,
    ringrazio il dottore per la sua disponibilità.
    Volevo porre un quesito che mi ha sconvolto da qualche giorno:

    Un anno e 3 mesi fa ho aperto la partita iva come libero professionista.
    La mia commercialista credo che mi abbia registrato nella contabilità semplificata.
    Ora mi ha detto che devo chiudere la partita iva in quanto non sono riuscito a raggiungere i 10.000 euro di fatturato, e andrei solo in perdita.
    Mi ha spiegato che non posso più scaricare l'iva e altre cose.
    Vorrei sapere ... ma è tutto vero?? Devo solo chiudere??
    Queste cose non me l'aveva dette al momento dell'apertura!!

    Altra cosa, un mio amico con la partita iva fattura alle società con Importo + iva senza il fatto della ritenuta d'acconto..
    Volevo sapere come è possibile tutto questo? Ha il mio stesso tipo di partita iva.
    Grazie mille per il servizio offerto

    Cordiali Saluti
    Fabrizio


  • Super User

    Vorrei fissare due principi come risposte ai due ultimi post:

    1. l'impresa in fase di avviamento è tipicamente in perdita, poi raggiunge il pareggio e poi guadagna. Ciò in virtù dei costi fissi che progressivamente vengono coperti dai costi in crescita. Non ci si deve dunque spaventare di dover pagare il commercialista (che non è un costo ma un aiuto, almeno io mi vedo così), i contributi ecc. ... se davvero si pensa che non si riuscirà a far fronte ai costi iniziali, forse è meglio rivalutare le nostre idee imprenditoriali e/o trovare nuove fonti di finanziamento.

    2. Piccole e piccolissime attività per ciò che attiene il fatturato possono essere antieconomiche in virtù del basso fatturato che producono.... ma, paradossalmente, la partita iva può comunque essere mantenuta.... anche se non produciamo altro che perdite.... certo sarebbe poco logico.

    Paolo