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- Cogne: Samuele è morto per un aneurisma
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Io sapevo di si comunque l'ho scritto per ironizzare su quanto scritto da laboo.
Allo stesso tempo però non vorrei esagerare perchè spesso ci si dimentica che un bambino è morto.
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Sì sì, però io ho un amico che vive là e certe cose le ho viste con i miei occhi.
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@FuSioNmAn said:
Io sapevo di si comunque l'ho scritto per ironizzare su quanto scritto da laboo.
Allo stesso tempo però non vorrei esagerare perchè spesso ci si dimentica che un bambino è morto.sono d'accordo, non è sano accanirsi o ironizzare su una vicenda che, di fatto, è terribile.
ma la mia animosa arringa era legata al fatto, e questo vero, che in questo paese negli ultimi anni si è adottata una tecnica ben precisa per "affossare" , confondere, mischiare la realtà.
da parte di molti media si "creano" della antitesi opposte ai fatti, si dice di tutto e di più in modo quantomeno da appiattire l'opinione pubblica, e contemporaneamente delegittimare magistratura e operatori che nella maggior parte dei casi cercano di fare il loro lavoro nel modo migliore.
si veda tangentopoli: vengono scoperti dei reati gravissimi, tutti indignati, poi "certi" giornali cominciano a dissociarsi dall "gogna mediatica", si dice: "non è vero niente, ci sono i giudici rossi", si butta fumo nell'aria..il risultato: oggi i protagonisti di tangentopoli sono "statisti", i magistrati sono "toghe rosse".. o addirittura "golpisti"...
in questo caso di Cogne, a mi omodestissimo giudizio la difesa ha operato in modo simile; ha "buttato li" di tutto, con abilità e con l'uso massiccio dei media ("porte aperte a go go"), ed oggi sono sicuro che la giuria popolare chiamata a sentenziare, e in parte anche i magistrati, avranno sicuramente dei problemi a decidere, proprio a causa del bombradamento di questi anni..
non so se mi sono spiegato adeguatamente...
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Avete mai guardato negli altri paesi ? Non che il detto mal comune mezzo gaudio sia utile, ma siamo in grande compagnia. Per sfortuna.
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http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/27/verdetto_cogne_franzoni.shtml
Ma io mi domando e dico...
Se la Sig.ra è colpevole (e tale è stata ritenuta vista la condanna) cosa sono 16 anni di fronte alla morte assurda e orribile di un bambino? cosa sono se, peraltro, questo bambino era suo figlio?
Si possono davvero applicare le attenuanti, di fronte a un delitto di queste proporzioni?
A me questa giustizia ********** .
Non sapevano neanche loro cosa fare e, forse, questo perché non si è indagato bene sin dall'inizio.
Mai vista in vita mia una "scena del crimine" più popolata...Cmq... adesso ricorreranno in cassazione e i 16 anni verranno ulteriormente scontati.
Samuele non avrà mai pace.
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Ok, adesso che la giuria si è espressa, si può sapere perchè questa donna non va dietro le sbarre ?
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@Flep said:
Ok, adesso che la giuria si è espressa, si può sapere perchè questa donna non va dietro le sbarre ?
Perché presenta ricorso in Cassazione che renderà evt definitiva la pena con conseguente arresto e detenzione.
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@Bamse said:
Perché presenta ricorso in Cassazione che renderà evt definitiva la pena con conseguente arresto e detenzione.
Quindi facciamo un esempio:
io esco di casa, sparo al primo che passa per strada e lo uccido.Adesso qualcuno mi spieghi come faccio a beccare una condanna a 30 anni in primo grado e non finire in carcere per favore.
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@Flep: Incidono il pericolo di fuga, di reiterazione del reato, la pericolosita' sociale. In questo caso evidentemente i giudici non hanno ritenuto si presentasse nessuno di questi problemi.
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Non capisco...
una persona che ha avuto un episodio gravissimo di "nevrosi isterica" non corre il rischio di reiterazione del reato e pericolosità sociale?
Come fanno a esserne sicuri?
Spero che la Cassazioni ordini un nuovo processo e che gli investigatori riescano a lavorare meglio, perché si sa che più gli anni passano più nascono strumenti sofisticati più l'investigatore ha possibilità di ricerca...
Secondo me è assolutamente indispensabile stabilire, con estrema certezza, chi ha tolto la vita a Samuele e, di conseguenza, punirlo in giusta misura.
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@Lkv said:
@Flep: Incidono il pericolo di fuga, di reiterazione del reato, la pericolosita' sociale. In questo caso evidentemente i giudici non hanno ritenuto si presentasse nessuno di questi problemi.
Quì si tratta di una persona condannata ben 2 volte per omicidio.
Da che mondo e mondo una persona condannata per omicidio aspetta in poltrona di casa sua di andare in Cassazione ?!?Non ho parole...
Io non voglio giudicare questa madre, non so se è colpevole o innocente.
Quello che so è che è stata condannata a 16 anni di reclusione ma in carcere non ci va.E non venitemi a raccontare con frasi 'filoso-politiche' o con frasi 'burocratiche' il perchè. Smettiamola di raccontaercela, ci sono migliaia di persone che hanno aspettato la cassazione in carcere, dopo aver passato degli anni in carcere (indipendentemente dalla sentenza della cassazione).
Questa è un'altra chiara prova dei soliti 'umma umma' italiani.Se ci fosse un governo sano lei sarebbe in carcere già dalla prima sentenza !
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@Flep said:
Se ci fosse un governo sano lei sarebbe in carcere già dalla prima sentenza !
Non credo sia questione di governo, si tratta di sistema giuridico, i suoi avvocati sono riusciti a convincere i giudici di quelle tre cose che ho scritto sopra evidentemente. Chi ha avvocati meno bravi e in situazioni diverse finisce subito in carcere ben prima del primo grado di giudizio. Cosi' va il sistema giudiziario. Non e' certo la prima volta che un presunto assassino va in carcere solo dopo il terzo grado di giudizio, e non sara' neppure l'ultima.
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Quanto siete ingenui.
Sveglia. Siamo nel sistema più garantista per i boia.Soprattutto se siete dei boia pieni di soldi.
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@luca1969 said:
Quanto siete ingenui.
Sveglia. Siamo nel sistema più garantista per i boia.@luca1969 said:
Soprattutto se siete dei boia pieni di soldi.
Questa non l'ho capita
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Io la interpeterei cosi...L' italia è la nazione che condanna meno e a volte non condanna proprio per i vari omicidi e roba varia e su questo non gli si puo dare torto per me se si da una condanna a 30anni puoi fare ricorso ma se il ricorso va male restano i 30anni...
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Buonasera Luca 1969.
Non è gradito qui chi considera gli utenti ingenui e da svegliare.
Tantomeno illazioni su chi abbia soldi.
E' pregato di non ripetersi.
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@GameOver said:
Buonasera Luca 1969.
Non è gradito qui chi considera gli utenti ingenui e da svegliare.
Tantomeno illazioni su chi abbia soldi.
E' pregato di non ripetersi.
Chiedo scusa. Non volevo offendere nessuno.
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Come si diventa pubblici ministeri? Chi sono i pubblici ministeri? Sono dei paladini della giustizia universale, che operano per senso di giustizia, oppure sono dei professionisti rampanti che operano per ottenere la condanna X e portare il fascicolo X nella loro personalissima schiera di trofei?
Per una legge della natura umana che chiameremo "teorema dell'avvicinamento progressivo" l'uomo è molto più incline a giustificare qualcosa di ingiusto se alla stessa vi arriva per gradi; e ad ogni reiterazione di un'azione che avvicina sempre di più alla soglia dell'ingiustizia, è sempre più facile varcare quella soglia ed archiviare il comportamento come "facente parte della propria natura" e quindi accettabile dalla coscienza. I pubblici ministeri sono in generale e per definizione le migliori "vittime" di tale teorema.
Il miglior sunto visivo di tale teoria lo identifico in questa donna, **Ilda Boccassini, **i lineamenti della quale sono un esempio ottico di tale rafforzamento sinaptico della "condanna a tutti i costi".
Naturalmente tale discorso è anche applicabile alla controparte, non discuto, ma se io personalmente dovessi decidere quale ruolo interpretare sceglierei senza dubbio il secondo.
Del resto la vostra "cultura cristiana" non basava i suoi fondamenti per bocca di Gesù Cristo su parole quali perdono, porgere l'altra guancia, amare il prossimo tuo come te stesso?
In questo thread, che è un piccolo spaccato d'Italia del resto, ho visto moltissime persone che puntano il dito in maniera automatica secondo un' esternazione archiviata di meccanismi di giudizio ereditati dalla nostra cultura post medievale dove esiste ancora un tizio di nome "papa", il minuscolo non è un caso, che in nome di Dio professa cosa è giusto o ingiusto, e con il culo ben piantato sullo sfarzo che la parola ignoranza gli ha costruito attorno, pretende di dispensare giudizi anacronistici senza neanche sapere cosa significa amare, fare l'amore, cosa significa essere poveri ecc.; non vi pare quantomeno curioso e non vi fa sorridere che quello che dovrebbe essere l'interprete massimo dei modelli comportamentali della nostra cultura sia proprio colui che dovrebbe stare all'ultimo posto della scala sociale secondo il parametri dell'esperienza di vita e della conoscenza della natura umana, e che addirittura tutto questo lo faccia in nome di Dio?
Bè la vera cattiveria si nasconde proprio dove non l'andresti mai a cercare per definizione e un'aula di tribunale, anche per l'austerità fantoccio della stessa, è l'esempio paritetico per quanto riguarda il valore della "giustizia", l'incarnazione sociale incattivita dalla burocrazia, del saggio bonario di una tribù che migliaia di anni fa discuteva attorno ad un falò della sorte di un tizio con altri saggi, per lo meno assunti a tale status da un'acclamazione e non da un concorso pubblico e da ambizioni di carriera.
La vostra giustizia punta il dito contro una persona, una madre che nella peggiore delle ipotesi ha commesso un maledettissimo crimine statistico che poteva uscire dalla mano di ognuno di noi, perchè siamo meccanismi complessissimi frutto di un'evoluzione di miliardi di anni e la cui tale complessità è assolutamente ingovernabile.
Un raptus può capitare a chiunque, me compreso, e non va via sbattendo il tizio della situazione in una cella e buttandone via la chiave. Un' ingiustizia non si cancella con diverse altre ingiustizie: ci sono altri due bambini, vivi, che hanno bisogno della loro madre e la stessa non è di nessuna utilità in una maledettissima cella.
Il "giudice imparziale" che ha emesso la condanna è lo stesso che ha preteso che Annamaria Franzoni stesse in aula di fronte alle fotografie del figlio con la testa spappolata, ho visto le immagini registrate e nessuno ne ha parlato, perchè un giudice è un intoccabile. Perchè nessuno le dice queste cose? Vi sembra un atteggiamento da persona imparziale, che deve ascoltare, o da uno che non vede l'ora di sbattere chi ha di fronte in una cella?! Vergogna! E se questo giudice avesse un figlio e lo stesso morisse spappolato da un incidente e ci fosse una legge che lo obbliga ad affiggersi la foto nella sua stanza da letto a mo' di poster, che facciamo la rispettiamo tutti solo perchè la legge dice e vuole così? Benvenuti nel Neo Medioevo signori.
Non si arriva a dare un giudizio attraverso il superamento di un concorso pubblico o studiando la giurisprudenza e proferendo in un' atmosfera austera frasi fatte come "In nome del popolo italiano bla bla bla..." e dopo mezzora dici al malcapitato quanti anni dovrà scontare chiuso in carcere. Cioè un povero Cristo deve sapere se la sua vita la passa dentro una cella o fuori nel mondo e deve pure aspettare una formula latinorum recitata?!
E' questo è solo il maledettissimo contesto. Se Annamaria Franzoni ha ucciso o meno suo figlio lo sanno solo Lei, Samuele e Dio, non un "esperto" della situazione che avalla teorie strampalate su schizzi di sangue e cervella che volano ed è disposto a rivedere i fondamenti della fisica quantistica pur di sbattere in cella una persona. Guarda caso la fisica si distorce a qualsiasi piacimento, inventiamo pure il "teorema di Shumacher sugli schizzi di sangue di un bambino sul battiscopa" pur di sbattere dentro la Franzoni e buttare via la chiave.
Samuele lo abbiamo ucciso tutti noi con la nostra indifferenza di fronte all'azione carnefice di sbattere il colpevole acclamato dalla folla in una cella per decenni (tutto ciò mi ricorda qualcosa avvenuto circa 2000 anni fa...), la nostra birra e popcorn di fronte ad uno spettacolo mediatico, i nostri giudizi accusatori in nome della nostra violenza perchè di Samuele non se ne frega più nessuno, nessuno ci pensa nemmeno più, questa è la verità. Siamo omicida per natura, dobbiamo uccidere per sopravvivere, ed il ruolo sensato della società sarebbe quello di dare un calcio alla nostra natura omicida e non di rafforzarla con giudizi e sete di carneficina e di "giustizia".
E' una di noi, Annamaria e nè a lei nè a Samuele servono dei giudizi di potenziali assassini statistici da raptus come voi e come me, ed io, se permettete, se proprio devo scegliere, sto dalla parte di Annamaria Franzoni, una potenziale omicida come **me, **voi, noi.
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Scusa, micky
capisco benissimo quello che intendi e, in parte e solo in parte, lo condivido.
Però noi viviamo in una **civiltà **e proprio per questo abbiamo bisogno di regole.
E proprio quando queste regole vengono infrante, bisogna porre rimedio.
Io concordo assolutamente che la soluzione ai tanti problemi non è sicuramente la prigione, non per come è intesa oggi almeno...
Le persone sbagliano, ma quando oltrepassano la soglia (quale? quella decisa dalla civiltà) bisogna fare qualcosa.
Non si può, secondo me, non incarcerare un qualunque assassino solo perché siamo tutti potenziali assassini.
Noi tutti siamo potenzialmente tutto, ma non possiamo cadere nell'anarchia più cruda e sperare di poter sopravvivere...
E' il senso del recupero che purtroppo non esiste. Concordo che 30 anni di carcere non guariscono il problema di fondo. Perché se la sig.ra ha fatto quello che dicono, allora non sta bene. Allora questa donna ha bisogno delle cure migliori per uscire da questa malattia. Perché i suoi due figli devono vivere nella certezza che la mamma non potrà far loro del male.
Sempre ipotizzando che abbia commesso il delitto, parlo per me, quando la vedo, la leggo, la sento, non scado in espressioni del tipo "Ah, ma quella lì è pazza...".
Piuttosto m interrogo su come la mente di una mamma possa sbordare al punto di uccidere il proprio figlioletto.
Ma io non ho le conoscenze adeguate per **capire **che può succedere, anche con tutta la voglia di imparare, leggendo libri e libri che trattano l'argomento... Ma sono cose che alle persone "normali" (passami questo termine) riescono davvero difficili da capire, anche se sei mamma o papà.Un'altra cosa che vorrei portare all'attenzione degli Utenti sono gli attacchi di panico.
Mi sono sentita profondamente colpita e angosciata quando ho assistito all'ultimo Porta a Porta sull'argomento. Insomma, tutti si dannavano l'anima puntando il dito sull'attacco di panico che la Sig.ra Franzoni ha avuto la mattina prima dell'omicidio.
Alla fine non so se ero più angosciata o più arrabbiata... perché io ho sofferto in passato di attacchi di panico e posso assicurare che in quei momenti tutto puoi fare fuorché muoverti.
E anche se a causa di questo stramaledetto malessere passi una notte insonne, il giorno dopo sei tutt'altro che attiva.
A parte che non passa in una notte!
L'attacco di panico non ti fa andare fuori di testa e, soprattutto, in ansia e panico non fai proprio niente. Rimani lì come una statua e non riesci neanche a muoverti.
Quindi inviterei chi esagera in questo senso di riflettere molto...E' vero: Gesù ci ha insegnato il perdono, ma ci ha anche insegnato a non uccidere...
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una potenziale omicida come me, voi, noi
e dire che ieri ero convinto di averti messo la stricnina nel bicchiere mentre ti sei girato un attimo...:bho:Mah... sti giovani digeriscono tutto ormai