• Super User

    @Lkv said:

    @Flep: Incidono il pericolo di fuga, di reiterazione del reato, la pericolosita' sociale. In questo caso evidentemente i giudici non hanno ritenuto si presentasse nessuno di questi problemi.

    Quì si tratta di una persona condannata ben 2 volte per omicidio.
    Da che mondo e mondo una persona condannata per omicidio aspetta in poltrona di casa sua di andare in Cassazione ?!?

    Non ho parole...
    Io non voglio giudicare questa madre, non so se è colpevole o innocente.
    Quello che so è che è stata condannata a 16 anni di reclusione ma in carcere non ci va.

    E non venitemi a raccontare con frasi 'filoso-politiche' o con frasi 'burocratiche' il perchè. Smettiamola di raccontaercela, ci sono migliaia di persone che hanno aspettato la cassazione in carcere, dopo aver passato degli anni in carcere (indipendentemente dalla sentenza della cassazione).
    Questa è un'altra chiara prova dei soliti 'umma umma' italiani.

    Se ci fosse un governo sano lei sarebbe in carcere già dalla prima sentenza !


  • Super User

    @Flep said:

    Se ci fosse un governo sano lei sarebbe in carcere già dalla prima sentenza !
    Non credo sia questione di governo, si tratta di sistema giuridico, i suoi avvocati sono riusciti a convincere i giudici di quelle tre cose che ho scritto sopra evidentemente. Chi ha avvocati meno bravi e in situazioni diverse finisce subito in carcere ben prima del primo grado di giudizio. Cosi' va il sistema giudiziario. Non e' certo la prima volta che un presunto assassino va in carcere solo dopo il terzo grado di giudizio, e non sara' neppure l'ultima.

    :ciauz:


  • User

    Quanto siete ingenui.
    Sveglia. Siamo nel sistema più garantista per i boia.

    Soprattutto se siete dei boia pieni di soldi.


  • Super User

    @luca1969 said:

    Quanto siete ingenui.
    Sveglia. Siamo nel sistema più garantista per i boia.

    @luca1969 said:

    Soprattutto se siete dei boia pieni di soldi.

    Questa non l'ho capita :mmm:


  • Super User

    Io la interpeterei cosi...L' italia è la nazione che condanna meno e a volte non condanna proprio per i vari omicidi e roba varia e su questo non gli si puo dare torto per me se si da una condanna a 30anni puoi fare ricorso ma se il ricorso va male restano i 30anni...


  • Admin

    Buonasera Luca 1969.

    Non è gradito qui chi considera gli utenti ingenui e da svegliare.

    Tantomeno illazioni su chi abbia soldi.

    E' pregato di non ripetersi.


  • User

    @GameOver said:

    Buonasera Luca 1969.

    Non è gradito qui chi considera gli utenti ingenui e da svegliare.

    Tantomeno illazioni su chi abbia soldi.

    E' pregato di non ripetersi.

    Chiedo scusa. Non volevo offendere nessuno.


  • Super User

    Come si diventa pubblici ministeri? Chi sono i pubblici ministeri? Sono dei paladini della giustizia universale, che operano per senso di giustizia, oppure sono dei professionisti rampanti che operano per ottenere la condanna X e portare il fascicolo X nella loro personalissima schiera di trofei?

    Per una legge della natura umana che chiameremo "teorema dell'avvicinamento progressivo" l'uomo è molto più incline a giustificare qualcosa di ingiusto se alla stessa vi arriva per gradi; e ad ogni reiterazione di un'azione che avvicina sempre di più alla soglia dell'ingiustizia, è sempre più facile varcare quella soglia ed archiviare il comportamento come "facente parte della propria natura" e quindi accettabile dalla coscienza. I pubblici ministeri sono in generale e per definizione le migliori "vittime" di tale teorema.

    Il miglior sunto visivo di tale teoria lo identifico in questa donna, **Ilda Boccassini, **i lineamenti della quale sono un esempio ottico di tale rafforzamento sinaptico della "condanna a tutti i costi".

    Naturalmente tale discorso è anche applicabile alla controparte, non discuto, ma se io personalmente dovessi decidere quale ruolo interpretare sceglierei senza dubbio il secondo.

    Del resto la vostra "cultura cristiana" non basava i suoi fondamenti per bocca di Gesù Cristo su parole quali perdono, porgere l'altra guancia, amare il prossimo tuo come te stesso?

    In questo thread, che è un piccolo spaccato d'Italia del resto, ho visto moltissime persone che puntano il dito in maniera automatica secondo un' esternazione archiviata di meccanismi di giudizio ereditati dalla nostra cultura post medievale dove esiste ancora un tizio di nome "papa", il minuscolo non è un caso, che in nome di Dio professa cosa è giusto o ingiusto, e con il culo ben piantato sullo sfarzo che la parola ignoranza gli ha costruito attorno, pretende di dispensare giudizi anacronistici senza neanche sapere cosa significa amare, fare l'amore, cosa significa essere poveri ecc.; non vi pare quantomeno curioso e non vi fa sorridere che quello che dovrebbe essere l'interprete massimo dei modelli comportamentali della nostra cultura sia proprio colui che dovrebbe stare all'ultimo posto della scala sociale secondo il parametri dell'esperienza di vita e della conoscenza della natura umana, e che addirittura tutto questo lo faccia in nome di Dio?

    Bè la vera cattiveria si nasconde proprio dove non l'andresti mai a cercare per definizione e un'aula di tribunale, anche per l'austerità fantoccio della stessa, è l'esempio paritetico per quanto riguarda il valore della "giustizia", l'incarnazione sociale incattivita dalla burocrazia, del saggio bonario di una tribù che migliaia di anni fa discuteva attorno ad un falò della sorte di un tizio con altri saggi, per lo meno assunti a tale status da un'acclamazione e non da un concorso pubblico e da ambizioni di carriera.

    La vostra giustizia punta il dito contro una persona, una madre che nella peggiore delle ipotesi ha commesso un maledettissimo crimine statistico che poteva uscire dalla mano di ognuno di noi, perchè siamo meccanismi complessissimi frutto di un'evoluzione di miliardi di anni e la cui tale complessità è assolutamente ingovernabile.

    Un raptus può capitare a chiunque, me compreso, e non va via sbattendo il tizio della situazione in una cella e buttandone via la chiave. Un' ingiustizia non si cancella con diverse altre ingiustizie: ci sono altri due bambini, vivi, che hanno bisogno della loro madre e la stessa non è di nessuna utilità in una maledettissima cella.

    Il "giudice imparziale" che ha emesso la condanna è lo stesso che ha preteso che Annamaria Franzoni stesse in aula di fronte alle fotografie del figlio con la testa spappolata, ho visto le immagini registrate e nessuno ne ha parlato, perchè un giudice è un intoccabile. Perchè nessuno le dice queste cose? Vi sembra un atteggiamento da persona imparziale, che deve ascoltare, o da uno che non vede l'ora di sbattere chi ha di fronte in una cella?! Vergogna! E se questo giudice avesse un figlio e lo stesso morisse spappolato da un incidente e ci fosse una legge che lo obbliga ad affiggersi la foto nella sua stanza da letto a mo' di poster, che facciamo la rispettiamo tutti solo perchè la legge dice e vuole così? Benvenuti nel Neo Medioevo signori.

    Non si arriva a dare un giudizio attraverso il superamento di un concorso pubblico o studiando la giurisprudenza e proferendo in un' atmosfera austera frasi fatte come "In nome del popolo italiano bla bla bla..." e dopo mezzora dici al malcapitato quanti anni dovrà scontare chiuso in carcere. Cioè un povero Cristo deve sapere se la sua vita la passa dentro una cella o fuori nel mondo e deve pure aspettare una formula latinorum recitata?!

    E' questo è solo il maledettissimo contesto. Se Annamaria Franzoni ha ucciso o meno suo figlio lo sanno solo Lei, Samuele e Dio, non un "esperto" della situazione che avalla teorie strampalate su schizzi di sangue e cervella che volano ed è disposto a rivedere i fondamenti della fisica quantistica pur di sbattere in cella una persona. Guarda caso la fisica si distorce a qualsiasi piacimento, inventiamo pure il "teorema di Shumacher sugli schizzi di sangue di un bambino sul battiscopa" pur di sbattere dentro la Franzoni e buttare via la chiave.

    Samuele lo abbiamo ucciso tutti noi con la nostra indifferenza di fronte all'azione carnefice di sbattere il colpevole acclamato dalla folla in una cella per decenni (tutto ciò mi ricorda qualcosa avvenuto circa 2000 anni fa...), la nostra birra e popcorn di fronte ad uno spettacolo mediatico, i nostri giudizi accusatori in nome della nostra violenza perchè di Samuele non se ne frega più nessuno, nessuno ci pensa nemmeno più, questa è la verità. Siamo omicida per natura, dobbiamo uccidere per sopravvivere, ed il ruolo sensato della società sarebbe quello di dare un calcio alla nostra natura omicida e non di rafforzarla con giudizi e sete di carneficina e di "giustizia".
    E' una di noi, Annamaria e nè a lei nè a Samuele servono dei giudizi di potenziali assassini statistici da raptus come voi e come me, ed io, se permettete, se proprio devo scegliere, sto dalla parte di Annamaria Franzoni, una potenziale omicida come **me, **voi, noi.


  • Super User

    Scusa, micky

    capisco benissimo quello che intendi e, in parte e solo in parte, lo condivido.

    Però noi viviamo in una **civiltà **e proprio per questo abbiamo bisogno di regole.
    E proprio quando queste regole vengono infrante, bisogna porre rimedio.
    Io concordo assolutamente che la soluzione ai tanti problemi non è sicuramente la prigione, non per come è intesa oggi almeno...
    Le persone sbagliano, ma quando oltrepassano la soglia (quale? quella decisa dalla civiltà) bisogna fare qualcosa.
    Non si può, secondo me, non incarcerare un qualunque assassino solo perché siamo tutti potenziali assassini.
    Noi tutti siamo potenzialmente tutto, ma non possiamo cadere nell'anarchia più cruda e sperare di poter sopravvivere...
    E' il senso del recupero che purtroppo non esiste. Concordo che 30 anni di carcere non guariscono il problema di fondo. Perché se la sig.ra ha fatto quello che dicono, allora non sta bene. Allora questa donna ha bisogno delle cure migliori per uscire da questa malattia. Perché i suoi due figli devono vivere nella certezza che la mamma non potrà far loro del male.
    Sempre ipotizzando che abbia commesso il delitto, parlo per me, quando la vedo, la leggo, la sento, non scado in espressioni del tipo "Ah, ma quella lì è pazza...".
    Piuttosto m interrogo su come la mente di una mamma possa sbordare al punto di uccidere il proprio figlioletto.
    Ma io non ho le conoscenze adeguate per **capire **che può succedere, anche con tutta la voglia di imparare, leggendo libri e libri che trattano l'argomento... Ma sono cose che alle persone "normali" (passami questo termine) riescono davvero difficili da capire, anche se sei mamma o papà.

    Un'altra cosa che vorrei portare all'attenzione degli Utenti sono gli attacchi di panico.
    Mi sono sentita profondamente colpita e angosciata quando ho assistito all'ultimo Porta a Porta sull'argomento. Insomma, tutti si dannavano l'anima puntando il dito sull'attacco di panico che la Sig.ra Franzoni ha avuto la mattina prima dell'omicidio.
    Alla fine non so se ero più angosciata o più arrabbiata... perché io ho sofferto in passato di attacchi di panico e posso assicurare che in quei momenti tutto puoi fare fuorché muoverti.
    E anche se a causa di questo stramaledetto malessere passi una notte insonne, il giorno dopo sei tutt'altro che attiva.
    A parte che non passa in una notte!
    L'attacco di panico non ti fa andare fuori di testa e, soprattutto, in ansia e panico non fai proprio niente. Rimani lì come una statua e non riesci neanche a muoverti.
    Quindi inviterei chi esagera in questo senso di riflettere molto...

    E' vero: Gesù ci ha insegnato il perdono, ma ci ha anche insegnato a non uccidere...


  • Super User

    una potenziale omicida come me, voi, noi
    e dire che ieri ero convinto di averti messo la stricnina nel bicchiere mentre ti sei girato un attimo...:bho:

    Mah... sti giovani digeriscono tutto ormai :mmm:


  • User

    Caro micky mi congratulo con te per la tua arte oratoria anche se il tuo intervento non mi ha convinto per nulla. Ritengo perfettamente inutile risponderti in quanto il tuo credo e le tue convinzioni sono ben chiare e se anche portassi "prove", mai e poi mai potrei convincerti. Certo che il tuo discorsetto finale fa molto "colpa della società". Modo di vedere che ho sempre trovato ridicolo e giustificante per tutto. Tralascio sul resto.


  • Super User

    Qui come per le trasmissioni sui casi di pedofilia del momento direi che trovo aberrante il ruolo dei mass media. Il buon Vespa potrebbe usare un po' + la testa e trovarsi altre argomentazioni per portarsi avanti le trasmissioni. La finissero tutti di parlare, dalla Franzoni ai giornalisti agli specialisti sarebbe meglio per tutti.

    Certo è che la Franzoni non può venirsi ora a lamentale dei media, quando se li è rigirati come un pedalino fin dall'inizio della tragedia.

    Non possiamo neanche dire che siamo tutti assassini e lo sa solo Dio ciò che è successo. Allora secondo questo criterio, non mettiamo in carcere più nessuno e pazienza.

    Ovvio che la pensa serve per recuparare la persona, ma anche per far si che non commetta di nuovo il fatto e proteggere la società. Qui si dice che la Franzoni non può reiterare il fatto, perchè quel bambino non c'è più... lo trovo inconcebile. E' la stessa attenuante data per chi anni addietro uccise la madre.

    Se poi vogliamo anche non credere più al ruolo dei magistrati, va benissimo, a me non interessa difenderli a priori e so che ci sono casi di sbaglio giudiziario, dunque figuriamoci. Ma allora smantelliamo l'intera società e pazienza... restiamo come l'aretino Pietro!

    Concordo con Paola_Mi sul fatto che la Franzoni sia ancora a piede libero e da sua stessa voce trova remota la possibilità di finire in carcere, beate lei che ha ste certezze.

    Altresì concordo sugli attacchi di panico, ma Paola credo si volesse far capire (seppur sbagliando) che questa madre avesse degli stati ansiosi, delle avvisaglie. Non credo volessero far passare il messaggio che soffre di attacchi di panico può uccidere.

    Un po' OT, concordo in linea puramente generale sulla colpa della società, ma società intesa come comunità. NOI. La società non è un'entità astratta, e tante cose che accadono (non in particolare questa) è nostra responsabilità, credo sia insandacabile.


  • Super User

    Io di tutta sta storia ho capito solo che tutti i protagonisti si sono arricchiti sulla pelle di un bambino che è morto in un modo atroce...ma a parte il buonismo di questa frase ritengo che L'Italia voleva un caso su cui parlare la domenica al bar oltre all'attuale vallettopoli...e un omicidio è quello che ci vuole. Ho assistito a litigate fra parenti per scoprire chi ha ucciso il povero Samuele. Un cluedo che però non ha un vincitore ma solo vittime, talora ignare talora volute.


  • User

    Un po' OT, concordo in linea puramente generale sulla colpa della società, ma società intesa come comunità. NOI. La società non è un'entità astratta, e tante cose che accadono (non in particolare questa) è nostra responsabilità, credo sia insandacabile.

    Direi molto sindacabile la tua tesi. Qualche annetto fà si diceva che l'essere tossici era colpa della società (citandoti di NOI). Storie.


  • Super User

    @luca1969 said:

    Direi molto sindacabile la tua tesi. Qualche annetto fà si diceva che l'essere tossici era colpa della società (citandoti di NOI). Storie.
    Non fraintendermi, cerco di spiegarmi meglio. Non voglio far passare il messaggio che tutto ciò che accade è colpa della società e dunque togliere responsabilità alla singola persona. Non credo assolutamente in questo, al contrario credo nel potere di ogni singolo individuo di cambiare le cose.
    In questo senso ti dico che la società siamo noi.

    Un po' come quando si dice che dobbiamo vedere in tv quello che vogliono gli autori televisivi e non abbiamo potere. Oppure che dobbiamo comprare quello che troviamo sul mercato etc. Io credo che con scelte più oculate le cose possano cambiare a patto che ognuno prenda coscienza di ciò che lo circonda e che ha un proprio peso seppur minimo nella società. Forse è retorico, ma io ci credo!

    Allora se in tanti stanno attaccati alla tv a sentire morbosamente come quel povero bambino è morto, se tanti giornali vengono venduti con le foto della stanza insanguinata, non è corretto dire che anche "noi" abbiamo le nostre responsabilità?


  • Super User

    @Vampiretta said:

    Altresì concordo sugli attacchi di panico, ma Paola credo si volesse far capire (seppur sbagliando) che questa madre avesse degli stati ansiosi, delle avvisaglie. Non credo volessero far passare il messaggio che soffre di attacchi di panico può uccidere.

    No, Vale te lo assicuro, la cosa è stata impostata più o meno così: siccome ha avuto un attacco di panico la mattina presto e, di conseguenza, ha dormito male la notte, soffrendo appunto di ansia non poteva reggere al fatto che durante il giorno avrebbe dovuto organizzare una festicciola per i bambini (un po' come andare in catena di montaggio, pare...). Per questo si è annebbiata.
    Sempre secondo gli esperti, se la signora fosse stata bene in quel senso, non sarebbe successo niente.
    Saranno anche esperti, ma io mi sento di dire che non è corretto. Se non sanno più che pesci prendere sono affari loro. Ma non mettiamo in mezzo cose che non c'entrano... 😞


  • Super User

    Io credo che il vero messaggio che sta passando sia che in Italia non solo non vai in galera con reati di tipo etico e finanziario, ma anche in casi di omicidio orrendo, soprattutto se hai i soldi per permetterti fior fiori di avvocati.

    Penso ad esempio alle maestre di quella scuola che (a dire la verità io nutro forti dubbi a riguardo, ma lascio ai carabinieri ed alla magistratura le indagini :2: non mi sembra abbiano nomi blasonati di avvocati

    Il fatto di chiamarsi Fran**ni, anche se non credo alla parentela con la moglie di Pr*di come ho più volte riportato, ha e sta contribuendo a questa follia.

    La cosa che più mi preoccupa e che tra le persone che conosco che fanno parte delle Forze dell'Ordine sento sempre più spesso dire: ma chi ce lo fa fare di lavorare e rischiare magari di prendere una pallottola per poi vedersi scarcerare impunito il delinquente?

    Con ciò non voglio fare i processi pubblici e non mi piace accusare le persone prima che siano ritenute colpevoli, però deve esserci in una società civile la certezza della pena scontata a fronte di un reato conclamato e giudicato.


  • Super User

    @Paola_mi said:

    Saranno anche esperti, ma io mi sento di dire che non è corretto. Se non sanno più che pesci prendere sono affari loro. Ma non mettiamo in mezzo cose che non c'entrano... 😞
    Bhe concordo con te, se così l'hanno posta!


  • User Newbie

    [... allora l'assassino è un esperto che ha saputo cancellare tutte le prove. E significa che il delitto perfetto esiste.
    Fusionman....può essere nel certo ! Delitto perfetto .........Forse è stato uno della scientifica :eheh:


  • Bannato User Attivo

    @hogudo said:

    A mio parere l'unica verità è che un bambino è morto e che una delle 2 parti non dice la verità.

    Detto questo invece di spendere un mare di denaro per perizie, controperizie, Porta a Porta, avvocati, ecc... si prendono le migliori 3 equipe del mondo di anatomo patologhi e si fa riesumare il corpo.

    Se è stato un aneurisma si risarciscono 3 volte i costi sostenuti e si chiede ufficialmente e pubblicamente scusa, se invece è stato ammazzato si mette in galera per 30 anni e gli si confiscano beni per 3 volte quello che lo stato a speso.

    Quotissimo... ma si doveva già attuare fin dall'inizio una cosa del genere.