• User

    Salve molly. anch'io sono di Bari ed ho affrontato il medesimo tuo problema. In sintesi, ai fini INPS, se riuscissi a dimostrare che l'attività d'impresa è secondaria rispetto a quella di lavoro dipendente, allora non avresti i requisiti per l'iscrizione alla "Gestione Commercianti INPS" in quanto la legge di riferimento prevede la "prevalenza" (in termini di tempo) del lavoro diretto nella tua impresa ai fini del versamento aggiuntivo dei relativi contributi IVS commercianti. In pratica se la tua attività prevede ad esempio l'apertura di un esercizio di commercio in sede fissa (il negozio) potresti provare la "secondarietà" della tua attività d'impresa comunicando al comune, contestualmente all'invio della "comunicazione di esercizio di vicinato", l'orario di apertura giornaliera. A tale prova si aggiunge naturalmente la tua condizione di lavoratore dipendente (se è full time risulta molto più semplice, considerato il problema sollevato da ferweb). Una volta fatta l'iscrizione in CCIAA l'INPs provvederà in automatico ad iscriverti alla gestione commercianti e tu dovrai, una volta ricevuta la relativa notifica (chissà dopo quanto tempo), proporre ricorso all'INPS stesso che vale come "autotutela". L'INPS dunque ti cancellerà dalla gestione comemrcianti per mancanza del requisito di prevalenza. Occorrerà poi sperare che tutto vada liscio. Nulla assicura un risultato in tal senso se non il principio per cui, in mancanza di uno dei requisiti richiesti dalla legge (vedi post sopra) l'INPS non può iscriverti alla gestione commercianti. PAre che il libero arbitrio di coloro che esamineranno il ricorso sia l'unica certezza.Il dubbio che mi è sorto, entrando casualmente in questa discussione, è il requisito di contratto a tempo "indeterminato", avendo l'inps incentrato la questione sul fatto che lo stesso debba essere full time e dunque che la prevalenza sia in termini giornalieri. Il dubbio mi riassale!!!!
    Ferweb, pare che il tuo problema sia di dimostrare la non prevalenza della tua attività autonoma aggravata dalla tua condizione di lavoratore a tempo parziale. Se fosse compatibile la tua esistente attività di autonomo con quella d'impresa allora, in base alla stessa legge del 1975 e dalle circolari INPS, configurando la sub-prevalenza dell'attività autonoma rispetto a quella commerciale saresti tenuto all'iscrizione alla Gestione separata. Ma siamo proprio a livello di fanta-previdenza e forse mi sfugge qualcosa (incompatibilità). A presto e grazie a voi ed agli amministratori.


  • User

    Ciao ergo222, scusami ma non ho capito bene che intendi per compatibile, ovvero, nel post precedente, vi sono nelle ultime 4-5 righe dei concetti che non mi sono chiari, potresti spiegarmeli meglio per favore?

    Cmq, io ciò che credo che se l'attività di lavoratore dipendente a tempo ind. e a part-time mi occupa 5 ore al giorno e quella d'impresa (seconda attività) mi occupa un tempo che addirittura varia di giorno in giorno come può dire l'inps che l'attività di dipendente non è prevalente? Per la seconda attività potrebbero esserci anche dei giorni in cui io non farei proprio nulla se non controllare la posta elettronica!!! Tempo di esecuzione di questa attività 5 minuti!!! Ok, rispondo alle e-mail... altri 10 minuti... ma insomma, non capisco, cmq, la cosa che mi dà fastidio (...e molto) è che in questo caso non mi è permesso neanche rimandare alla dimostrazione che il tempo impiegato è inferiore alle ore lavorative come dipendante, non so se mi sono spiegato.

    Tu che ne dici? Sai siccome ne ho sentite tante potrebbe essere che in questo frangente i due funzionari inps abbiano sbagliato o quantomeno erano poco informati. Che dici?


  • User Newbie

    Ciao Ergo222,
    signori dell'inps di Bari non mi hanno mai parlato di attività prevalente e così via, per loro i contributi si devono versare e basta.Sono stata io a parlargliene, ma loro niente, questa cosa non esiste per loro.
    L'attività che voglio intraprendere è di consultazione sito internet, nel senso che sto costruendo un sito internet a livello nazionale dove saranno pubblicizzate le aziende di commercio e servizi che ne faranno richiesta, pertanto sarà un sito vetrine.Quindi non ci sarebbe neanche bisogno della mia presenza fisica costante e lavorerò quando avrò tempo e quando le aziende mi contatteranno per la pubblicità. Io ho un lavoro full time, quindi lavoro 40 ore settimanali ( cosa devo dimostrare qui, il contratto ce l'ho e parla da solo, i contributi inps pure, pertanto io cosa mai devo dimostrare!!!!!) e per questa attività autonoma lavorerò al massimo 10 ore settimanali.Io mi chiedevo come posso dichiarare questa cosa subito senza dover fare poi il ricorso e sperare che l'accettino e poi vorrei conoscere i criteri che i signori dell'inps adottano quando devono sentenziare.Io sto cercando delle circolari inps che dicano questo ma non ho trovato nulla in proposito.Inoltre, in questo form ho scoperto anche che questo tipo di attività potrebbe essere configurata come libera professione e pertanto non ci sarebbe neanche l'obbligo dell'iscrizione nel registro delle imprese ( qui un'altra storia con la camera di commercio di Bari che sostiene naturalmente che non è così ).Spero che riesca a risolvere questi dilemmi al più presto perchè vorrei partire subito con l'attività.
    Se i signori dell'inps che dovranno decidere la prevalenza di uno o l'atro lavoro ( che poi ripeto, per loro questo discorso non esiste) sono gli stessi che mi hanno risposto a Bari, allora è sicuro che mi faranno pagare i contributi inps. Pertanto vorrei trovare un modo per raggirare queste persone, che al di là di questo, mi hanno dato delle informazioni di contorno che non centravano proprio niente col quesito da me posto.Bene, se sono queste le persone che devono valutare la mia situazione, non c'è neanche bisogno che mi preoccupo di capire.Come posso fare a far si che vengano rispettate le disposizioni ( se esistono) che regolano il mio caso?Naturalmente lo chiedo a tutti.Ciao.


  • User

    Spero si legga. Ma come mai non mi dà la risposta rapida nell'ultima pagina? (sono un macaco informatico).
    A parte gli scherzi:
    per Molly: io sono stato a Bari, presso l'INPS, e presentatomi come consulente (sono più che altro fiscalista), ho prospettato la situazione di cui ho parlato. Non troverai mai alcuna circolare che sancisce esplicitamente l'"esonero" dal versamento dei contributi. In nostro soccorso viene la stessa legge di riforma art.1 comma 203 e 208 nonchè la circolare INPS n. 29 del 7/02/1984 n. rif 900324. Infatti tu, lavorando prevalentemente durante la giornata come lavoratore dipendente (lo devi dimostrare non so come nel tuo caso) non puoi essere iscritta nella Gestione commercianti perchè carente del requisito oggettivo: "...partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza..." ed in più, vedi la circolare di cui sopra al punto n. 2. Circa 'interpretazione di questo principio si dice che:...accertare se il titolare eserciti, con carattere di prevalenza e abitualità, l'attività commerciale, non solo nel caso di esercizio di più attività automnome (nota:come esplicitamente previsto dal comma 208 di cui sopra), ma in ogni caso. Hai ragione per ciò che dici su Bari.Un altro caso mi è capitato in passato (commercio all'ingrosso senza sede fissa) e nemmeno abbiamo proposto ricorso in quanto i funzionari erano convinti della loro tesi contraria. devo dirti però che l'ultima mia visita all'INPS di BAri mi ha portato alla conclusione di cui sopra. Nei tuoi calcoli di convenienza pertanto ti consiglio di valutare il pericolo di soccombere nel ricorso!!!!!!.Rivolgiti ad un avvocato o commercialista!!!


  • User

    Per Ferweb, Intendevo:

    1. sei lavoratore dipendente al 50% del tempo;
    2. nel restante 50% che ti resta, siccome sei un ragazzo molto volenteroso e pieno di iniziativa, decidi di intreprendere un'attività autonoma non commerciale (quello che credo già faccia) ed in più avvii un'attività di carattere comemrciale collaterale alla stessa e ad essa secondaria. Pertanto potresti conservare l'iscrizione alla egstione separata in quanto autonomo privo di cassa previd. e chiedere la cancellazione dall'iscrizione alla gestione comercianti che avviene all'atto dell'iscrizione al R.Imprese CCIAA.
      Sembra previdenza creativa e forse lo è. é un'idea priva di qualunque fondamento di prassi e normativo. Credo che possano esistere delle incompatibilità. A tal proposito avrei voluto ascoltare il "collega" Paolo che probabilmente sarà come me impegnato nelle ultimissime quadrature di bilancio

  • User Newbie

    @ergo222 said:

    Spero si legga. Ma come mai non mi dà la risposta rapida nell'ultima pagina? (sono un macaco informatico).
    A parte gli scherzi:
    per Molly: io sono stato a Bari, presso l'INPS, e presentatomi come consulente (sono più che altro fiscalista), ho prospettato la situazione di cui ho parlato. Non troverai mai alcuna circolare che sancisce esplicitamente l'"esonero" dal versamento dei contributi. In nostro soccorso viene la stessa legge di riforma art.1 comma 203 e 208 nonchè la circolare INPS n. 29 del 7/02/1984 n. rif 900324. Infatti tu, lavorando prevalentemente durante la giornata come lavoratore dipendente (lo devi dimostrare non so come nel tuo caso) non puoi essere iscritta nella Gestione commercianti perchè carente del requisito oggettivo: "...partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza..." ed in più, vedi la circolare di cui sopra al punto n. 2. Circa 'interpretazione di questo principio si dice che:...accertare se il titolare eserciti, con carattere di prevalenza e abitualità, l'attività commerciale, non solo nel caso di esercizio di più attività automnome (nota:come esplicitamente previsto dal comma 208 di cui sopra), ma in ogni caso. Hai ragione per ciò che dici su Bari.Un altro caso mi è capitato in passato (commercio all'ingrosso senza sede fissa) e nemmeno abbiamo proposto ricorso in quanto i funzionari erano convinti della loro tesi contraria. devo dirti però che l'ultima mia visita all'INPS di BAri mi ha portato alla conclusione di cui sopra. Nei tuoi calcoli di convenienza pertanto ti consiglio di valutare il pericolo di soccombere nel ricorso!!!!!!.Rivolgiti ad un avvocato o commercialista!!!
    Ergo222,
    sei stato molto gentile a rispondere, e anche in maniera celere, ai miei quesiti e perplessità.Ti volevo ringraziare di cuore, sei una persona veramente professionale, e noi qui a Bari abbiamo bisogno di persone come te. Se avrò bisogno di un consulente sicuramente ti cercherò e mi avvalerò del tuo aiuto. Hai dato un valido contributo a questo forum.GRAZIE.
    Vorrei complimentarmi anche con l'ideatore di questo forum, trovo che sia interessante potersi confrontare su certi argomenti, anche perchè adesso sono stata io ad avere bisogno di queste informazioni, ma queste aiuteranno altre persone che si troveranno, o si trovano già, nella mia stessa situazione.
    Naturalmente, io personalmente, ringrazio anche tutte le altre persone che si sono interfacciate con me.Grazie a tutti e buona giornata.
    ps. per Ergo222 "ti terrò informato sulla mia storia".


  • User

    Per ergo222

    Il mio lavoro da dipendente a tempo indeterm. ma a part-time non è al 50% del tempo ma al 62.5% che corrisponde a 5 ore lavorative al giorno e dunque a 25 ore settimanali, il chè significa che 8 - 5 fa 3 ore rimanenti e 3 x 5 fa 15 ore settimanali che potrei dedicare alla seconda attività. Inoltre, potrei chiudere la P. IVa come autonomo e aprirne un'altra per la nuova seconda attività. E ancora secondo te sono prevalenti 25 ore o 15? Mah?!?!?


  • User

    Grazie a te Molly. Anche la tua testimonianza mi è stata di aiuto.Sicuramente ci risentiremo in questo forum e spero con buone notizie. Buon lavoro.

    Ferweb:
    a me non devi dimostrare nulla. Fino a prova contraria non esiste alcuna legge che vieta di lavorare più di 4 ore e, siccome all'INPS servono i soldi per pagare le pensioni ai nostri genitori, cercano di appigliarsi a qualsiasi soluzione. LA legge Dini viaggia proprio in quest'ottica.
    Peraltro, perchè non ti accerti che la mia proposta sia fattibile? con la sola iscrizione alla gestione separata non pagheresti il minimale lma il 16 o 17 % (non ricordo)sul reddito da Unico.
    Saluti.


  • User

    Ciao ergo222, non ho capito che volevi dire con il "a me non devi dimostrare nulla", quando ti chiedevo secondo te vale d+ 25 o 15 era a mò di battuta...

    cmq, la proposta che hai fatto tu non so se è percorribile tu nei sei certo? Cioè, riepilogando, potrei iscrivermi alla CCIAA mantenendo il lavoro autonomo come sono ora? Se offro servizi diventa attività d'impresa, insomma non mi è chiara questa proposta anche perchè non sono della ,materia cmq ora la rileggo, intanto Paolo mi sa che è al lavoro...

    grazie mille, alla prossima


  • User

    Ferweb, anche la mia era una battuta. io apprezzo le persone intraprendenti come te! All'INPS stanno messi male quanto a risorse.
    Di quello che ti ho proposto non ne sono per niente certo, anzi, come dicevo, mi sembra "previdenza creativa". ho letto di sfuggita che eri iscritto alla gestione separata per attività autonoma già esistente ed allora....
    Un saluto ed a presto. mè, mi tocca continuare a lavorar.


  • User Newbie

    Ciao Ergo222,
    ti scrivo per dirti di una informazione che ho ricevuto dal caf del mio sindacato.
    Praticamente gli stavo chiedendo informazioni sull'inps, dando per scontato che potessi fare un secondo lavoro, e lui mi ha fermata dicendomi che la legge prevede che io lavori solo 40 ore settimanali, motivo per il quale non potevo aprire partita iva per svolgere un altro lavoro.
    Gli ho spiegato che per l'altro lavoro avrei impiegato al massimo 10 ore settimanali e che potevo farlo anche durante il fine settimana.
    Era molto perplesso sulla cosa.
    Poi volevo approffittare di te per chiederti chiederti anche altre cose.
    Per far ottenere ai miei genitori dei benefici, visto il loro reddito basso, ho spostato la mia residenza a casa di uno dei miei amici in quanto il mio reddito faceva cumulo con il loro.
    Io però vorrei mettere la sede legale e operativa dell'attività a casa dei miei genitori.
    Pertanto mi chiedevo se così facendo il reddito derivante da questa attività farebbe cumulo con quello dei miei genitori e se loro continuerebbero a usufruire delle loro agevolazioni.
    Inoltre, se io indico come sede legale e operativa la casa dei miei genitori, devo necessariamente registrare un comodato d'uso gratuito della stanza che intendo utilizzare?
    Grazie e scusami se ti disturbo, ma a quanto pare il paese è popolato di persone incompetenti, per questo mi rivolgo a te e alle persone di questo forum.
    Ciao.


  • User

    Ciao Molly.
    Per quanto riguarda il fatto che esista una legge che vieti di lavorare più di 40 ore settimanali a me non risulta assolutamente. Prima di tutto anche nel lavoro dipendente si fanno + di 40 ore se si considerano gli straordinari.
    il doppoio lavoro è costituzionalmente garantito dal principio per cui ogni cittadino è libero di scegliere come procurarsi i propri mezzi di sussistenza per lui e per la propria famiglia. altro discorso è l'incompatibilità assoluta con l'impiego da dipendente pubblico full time (part time invece è possibile) con l'attività secondaria autonoma. Altra incompatibilità può sorgere con il tuo datore di lavoro in base a quanto previsto nel tuo CCNL.
    Scusami ma devo scappare.ti garantisco di risponderdi + esaurientemente.
    scusa per eventuali errori di battitiura.
    p.s.: se il tuo sindacalista di fornisse la suddetta legge vorrei leggerla (non solo polemico: in italia tutto è possibile, Ma NON credo prorpio che sia così). vedi anche gli altri post in questo forum.
    A presto


  • Super User

    @molly1977 said:

    Per far ottenere ai miei genitori dei benefici, visto il loro reddito basso, ho spostato la mia residenza a casa di uno dei miei amici in quanto il mio reddito faceva cumulo con il loro.
    Io però vorrei mettere la sede legale e operativa dell'attività a casa dei miei genitori.
    Pertanto mi chiedevo se così facendo il reddito derivante da questa attività farebbe cumulo con quello dei miei genitori e se loro continuerebbero a usufruire delle loro agevolazioni.

    Non si fanno queste cose....... proprio non si fanno queste variazioni fittizie.

    Paolo


  • User Newbie

    Sto aprendo un sito ecommerce per la vendita al dettaglio ed esclusivamente online di prodotti enogastronomici; sto per tenere l'esame per la qualifica di vendita generi alimentari, ma mi restano alcuni dubbi:

    la sede legale ed operativa sarà lo studio di casa mia, ma è necessario dichiarare un magazzino?

    questo magazzino può essere il garage di casa trattandosi di stoccaggio di generi alimentari?

    Ne approfitto per farvi i complimenti per tutti i forum e le discussioni rese disponibili.


  • User Newbie

    ... dimenticavo. Segnalo a Paolo che il link sulla immagine inerente il made in italy del suo sito non mi funziona.


  • Super User

    Ti ringrazio per la segnalazione..... questo linki ti spiega cos'era, purtroppo anche a me non funziona più:

    http://www.ipi.it/inside.asp?id=297&id_madrP=36&id_modu=495&id_serv=5

    In effetti il tuo è un problema comune a tanti e nel quale può ben poco un commercialista trattandosi di autorizzazioni sanitarie e conformità edilizie. Probabilmente un tecnologo alimentare, un esperto ASL od un architetto potrebbero aiutarti di più.

    Mi spiace.

    Paolo


  • User Newbie

    Ok. Vi farò sapere appena posso. Tanto io devo aprire a breve. Conosco il sito dell'IPI ed anche quello Riditt, la società per cui lavoro aveva partecipato al bando per la realizzazione di entrambe i siti e mi pare che abbiamo vinto anche la gara (io ne avevo scritto la parte di business intelligence). Saluti, Pasquale


  • User Newbie

    Salve a tutti, ho letto questo forum e sono un po' confusa.
    Sono una lavoratrice dipendente Full-time a tempo indeterminato da 3 anni.
    Ho aperto una ditta individuale che vende online prodotti non alimentari da novembre 2006 e al 31/12/2006 stavo a credito iva, ma ancora non avevo venduto niente, quindi in perdita.
    Mi e' arrivata una comunicazione inps che devo pagare circa 2870,00 di cui circa 2670 per il 2007 e circa 200 per il 2006 e la prima rata è il 16 maggio 2007.
    Oltre al panico che mi e' preso, mi domando, ogni mese mi tassano la busta paga e' possibile che devo pagare pure questa cifra?
    Nel caso incui verso questa cifra, ma che importo di pensione accumolo?
    Grazie
    Esmy


  • Super User

    Seppur questo non sia un forum previdenziale abbiamo più volte specificato che nel caso l'attività di e-commerce sia secondaria a quella di lavoro dipendente a tempo pieno con copertura inps, non sono dovuti i contributi all'ulteriore gestione commercianti.

    Mi affiderei ad un consulente per l'esame della pratica e poi farei istanza di sgravio all'inps.

    Paolo


  • User

    Ciao tutti ed eccomi di nuovo qui.

    Riepilogando... dovrò dimostrare all'inps che il lavoro da dipendente anche se part-time è prevalente rispetto a quello della ditta individuale (e qui ne vedremo delle belle): Lavoro dipendente con contratto a part-time come segue: 5 ore al dì x 5 gg lavorativi distribuiti nella giornata ovvero 3 ore la mattina e due nel pomeriggio, mi rimane la sera o il tardo pomeriggio contando il tempo di rientro a casa. A proposito della casa, io il mio secondo lavoro lo svolgerei proprio dal pc di casa mia ma vorrei riassumere un attimo la situazione post visita a inps, CCIAA e commercialista. Quest'ultimo a fronte della situazione mi ha detto questo:

    1. La partita iva rimane la stessa;
    2. Mi devo recare alla Agenzia delle Entrate per eseguire una variazione del codice attività: da 72.600 (Altre attività connesse all'informatica) a 74.40.2 (Agenzia di concessione di spazi pubblicitari);
    3. Comunicazione di inizio attività al Comune di residenza;
    4. Recarsi alla CCIAA con documento del comune (DIA) timbrato e compilazione modello I1;
    5. Comunicazione/Lettara all'INPS segnalando l'inizio della attività e motivando/giustificando il lavoro da dipendente come prevalente rispetto al secondo con i relativi articoli di legge;
    6. Scelta del regime fiscale.

    A fronte di questo iter, un impiegato comunale già mi ha detto che per l'attività che voglio fare è necessaria una sede per ricevere il pubblico. Hai voglia a spiegare che non devo ricevere nessuno ma sono io che, come dire, mi trovo i clienti e comunico via e-mail, fatture comprese!!!

    Ma giungo alle domande:

    1. Secondo voi è corretto ciò che è scritto (iter) nell'elenco numerato?

    2. Come posso dimostrare al comune che per questo tipo di lavoro non è necessaria una sede ma è sufficiente il computer della mia stanza?

    3. Ci sono articoli di legge che si riferiscono al punto sopra?

    4. Potrebbe essere il codice di attività a trarre in inganno l'impiegato comunale?

    5. E dunque, sarà corretto il cod. attività indicatomi dal commercialista?

    Ok, basta così, grazie mille a tutti, a presto