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Prestazioni occasionali e iscrizione albi professionali
Buona sera a tutti, mi sono appena iscritto al forum e prima di tutto complimenti per l'ottimo lavoro.
Avrei una questione da sottoporre.
Sono un praticante procuratore abilitato al patrocinio e come tale iscritto in apposita sezione dell'albo professionale.
Dopo circa un anno di attività per uno studio, ho chiuso la P.Iva, ed ho accettato una borsa di studio per un dottorato universitario.
Dallo scorso anno, però, ho iniziato a fare qualche consulenza legale e rappresentare in giudizio diversi clienti. (attività compatibile con la borsa purchè sia occasionale).
Il numero di pratiche aperte è basso (al massimo sei o sette) e l'attività viene prestata in modo occasionale rispetto a quella di ricerca e senza una organizzazione di mezzi (mi appoggio presso gli uffici di un avvocato).
E' possibile, a fronte dei pagamenti, emettere ricevute per prestazione occasionale di opera intellettuale, così come nei confronti dell'Università per le attività di consulenza?
Se sì quali sono i limiti di reddito per la no tax area e quali quelli che se superati mi obbligano alla contribuzione inps (sono già iscritto)?
ad esempio, per tutto il 2006 ho emesso 5 ricevute per circa 2.000 ? al lordo della ritenuta d'acconto, ahimè dimenticando il bollo
è corretto? che cosa rischio?
Grazie mille e spero di poter essere utile a quanti abbiano dubbi di natura legale.
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Ciao e benvenuto,
essendo tu conoscitore delle norme ben sai quanto queste siano spesse disattese o dalle interpretazioni nella sfera del diritto tributario.
Nel caso specifico io ritengo, in via generale, che l'avere una abilitazione professionale con iscrizione ad albo sia presupposto di professionalità.... concetto che mal si concilia con l'occasionalità, ma non a pripori, semmai caso per caso.
Certo il caso dei praticanti legali abilitati è particolare perchè non ancora avvocati con albo, ma solo soggetti con apposito registro.... la circostanza reputo cambi poco, ma potrebbe ingenerare comunque confusione in eventuali verificatori.La norma Iva (art. 5 DPR 633/72) infatti da risalto all'abitualità (e non tanto alla professionalità intesa quale iscrizione in albo).
Reputo dunque che sia questo l'unico metro reale di paragone, al di la del pensiero di verificatori eventuali.... quando vi sarà accidentalità e sporadicità senza nessuna preorganizzazione si potrà dire che manchi il presupposto soggettivo per la disciplina iva.Il tuo caso è dunque sul filo del rasoio.
Personalmente, visti anche gli importi coinvolti, lascerei un inquadramento occasionali, ma non avrei certezza di evitare contestazioni future.
Trovi un topic ad hoc sulle collaborazioni occasionali in rilievo.
Paolo