• User Newbie

    Ciao a tutti, sono nuovo e spero di non ripertermi nelle domande, ma dopo aver letto tutte le risposte avrei delle precisazioni/richieste da fare a seguito della domanda di gvlab.

    Sono un webmaster e mi è stato commissionato da una società italiana un sito di videochat stile R.I.V.

    Nelle risposte date a gvlab dite che io sarei "il corriere della droga a conoscenza di ciò che trasporto", ma ritengo che in questo caso non tutti i siti di videochat siano finalizzati alla prostituzione (anche se gli si avvicinano molto) e che quindi alcuni di questi possano essere legali anche in italia.

    Dite comunque che sarei perseguibile per legge anche se fornisco solo una "scatola vuota" senza contenuti e faccio firmare una lettera di scarico di responsabilità?
    E poi lascio che sia il responsabile del sito a gestire le iscrizioni e gli incassi?

    Grazie mille del vostro interessamento


  • User

    Da qualche parte ho letto che anche le video chat hanno gli stessi problemi di favoreggiamento o sfruttamento delle attività "classiche".
    La tua posizione in effetti è un po' diversa perchè tu fornisci solo la tecnologia e parlare di favoreggiamento forse è un po' tirata per i capelli ma non so, sono argomenti parecchio delicati...


  • User Newbie

    Grazie della risposta,
    devo ammettere che speravo la legge italiana fosse più chiara in merito.

    Attendo pareri da chi magari si è già trovato in una situazione simile.


  • Moderatore

    La legge italiana chiara? E' pura utopia.

    Pensa che il superenalotto viola tutte le leggi in materia di gioco d'azzardo eppure sono decenni che è sempre lì.

    Per fortuna l'antitrust si sta dando una mossa. Speriamo in bene, ma ci credo poco.

    Riguardo videochat, escort, ecc... sono palesemente illegali, che poi la magistratura non agisca spesso contro tali attività è un fatto evidente, anche perchè hanno ben altre gatte da pelare.

    Tutte le società che svolgono tali attività si trovano fuori dall'Italia. La Spagna ad esempio lo permette. Altre si trovano nel Delaware ( USA ), la maggioranza in Repubblica Ceca e Slovacchia.

    Purtroppo è così, se vuoi fare impresa ( almeno certi tipi di attività ) e non avere grane devi emigrare. L'Italia è purtroppo ad oggi un Paese ostile alla libera iniziativa, del resto è sotto gli occhi di tutti che gli investitori stranieri non investono neanche un centesimo nel nostro Paese.

    Troppa instabilità politica, regole poco chiare, troppa corruzione per cui alcuni possono fare una certa attività mentre ad altri è preclusa.


  • Super User

    Salver chiedo scusa se riparo questa discussione..ma non ho capito granche..in pratica..se io sono italiano ho p iva in italia..e prendo un dominio e uno spazio in olanda o altri paesei (es. san marino è fra questi?) sono diciamo a norma, però dovrei avere una società o cmq un intestatario in tal paese..o posso continuare a risultare in italia ma con sito e hosting in quel paese?? non mi è per niente chiara sta storia..vedo che però ci sono milioni di siti che offrono tali servizi..


  • Super User

    Ciao Elektrojoke,

    la discussione è diventata troppo frammentata, comunque il discorso, semplificando, è che finchè sei residente in Italia soggiaci alle leggi italiane.
    Ovviamente questo è in generale, perchè ci sono deroghe, direttive europee, ecc...., insomma un nucleo abbastanza corposo di norme che comportano deroghe ai principi generali di giurisdizione.

    Nel caso di siti per i quali è astrattamente contestabile il reato di sfruttamento della prostituzione (ovviamente non entro nello specifico, non ho visto nessun sito, mi limito ad un discorso generale), se il cliente è italiano il reato può anche ritenersi commesso in Italia, per cui la competenza può radicarsi in Italia.
    Ovviamente, se il titolare di un sito di tal fatta è straniero (a tutti gli effetti), possono sorgere problemi nel contestare i reati in questione e si lascia perdere, stabilendo che la competenza (concorrente) si radica all'estero per cui non si procede. Ma se il titolare è italiano, il problema sorge.


  • Super User

    bene quindi bisogna per forza trovare un prestanome all'estero che si intesti tutto, ovviamente i pagamenti devono essere eseguiti anche all'estero cioè bisogna avere un conto li dove risiede il sito il dominio e la persona intestataria di tale sito giusto? poi ovviamente sul sito ci possono anche essere escort italiane però non succede nulla lo stesso...
    ok fin qui ci sono..però a me avevano detto che se io propietario del sito residente in italia con sito e dominio in italia..se nel sito io ho un sistema di registrazione pagamento e pubblicazione annunci da parte del utente quindi l'annuncio lo inserisce da solo con le sue mani da casa sua l'escort e non lo inserisce il propietario del sito non dovrei essere fuori legge..giusto? che confusione ragazzi...


  • Secondo me è sufficiente che il committente del sito rilasci dichiarazione attestante che tale sito non è rivolto al "vil mercimonio".
    A questo punto saranno ca..... del proprietario del sito.
    Se dovesse rifiutare questo varrebbe come pubblica ammissione di colpevolezza e sarebbe opportuno provvedere ad esposto presso le pubbliche autorità (chi viene a conoscenza di un reato e non denuncia è complice).


  • User Attivo

    Due semplici domande per aprire un sexy shop on line:

    1. devo mettere un disclamer che chiarisca che l'utente ha + di 18 anni?
    2. posso usare un server italiano?

  • User Newbie

    Quindi la prima cosa da fare e comprare un dominio su godaddy... e fin qui ci siamo


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti.
    Sono un nuovo utente e l'argomento in questione ha attirato molto la mia curiosità.
    Vorrei proporre uno scenario leggermente diverso da quelli sin qui discussi...
    Mettiamo il caso che io sia una escort e voglia rendermi visibile in internet...
    Mettiamo che io abbia le conoscenze informatiche necessarie per costriurmi da sola un blog dove inserire le mie foto e il mio annuncio come escort top class, dal mio pc (IP). Mettiamo che io associ una mia carta di credito personale all'account di google adwords per la pubblicità sul motore di ricerca....
    In che tipo di reato potrei incorrere? Esiste forse "l'auto-favoreggiamento" ???


  • Super User

    E' interessante notare che ormai escort è diventato sinonimo di ben altro :giggle:

    Per rispondere alla domanda di Trivium, al quale do anche il benvenuto nel forum, posso dire che prostituirsi non è un reato (a meno che non avvenga in luogo pubblico, come sancisce la legge Carfagna), è solo l'intermediazione della prostituzione che è reato, al fine di evitare fenomeni di sfruttamento delle prostitute. Insomma, se un terzo ci guadagna dall'attività in questione, quel terzo rischia.


  • User Newbie

    Tanto per cominciare...grazie bsaett per la risposta.
    Credo di aver capito che, in tal caso, non sussista nessun reato perseguibile dalla legge.
    Apro ora un altra parentesi...conosco personalmente diverse (diciamo pure tantissime) escort, in quanto vendo loro prodotti di belllezza e cosmetici a basso costo...spero che questo in sè non costituisca già reato!

    Siccome con parecchie di loro sono entrato in confidenza, sono venuto a sapere che per avere i propri annunci pubblicizzati sui siti, pagano fino a 400eur a settimana (che secondo me è una cifra terrificante!).

    Siccome me la cavo abbastanza con la costruzione di siti e blog, mi è venuta l'idea di realizzare per loro, dai propri pc, siti personali a titolo gratuito, per evitare che vengano letteralmente derubate dai gestori dei siti a pagamento.
    Secondo voi, rischio qualcosa (a parte le ritorsioni dei gestori dei siti)?


  • Super User

    Ciao Trivium,

    per quanto riguarda la prima domanda, ovviamente il favoreggiamento alla prostituzione si intende come favoreggiamento diretto alla attività specifica, e non alla persona. Altrimenti anche il salumiere che le vende il pane finisce dentro.

    Per la seconda domanda, la risposta è molto più difficile. Come dicevo sopra se non c'è un aiuto concreto all'attività di vendita del corpo, non c'è favoreggiamento, e certamente una "escort" ha tutti i diritti di comprare un sito per farci quello che le pare. E chi crea un sito non ha alcun obbligo poi di verificare esattamente per cosa quel sito viene usato.
    Però, poichè la norma in questione condanna chiunque favorisca o sfrutti la prostituzione altrui, essendo un po' generica, la creazione di un sito chiaramente utilizzato (cioè se c'è consapevolezza da parte di chi crea il sito) per quel tipo di attività potrebbe dare adito a problemi. Una certezza sul punto non te la saprei dare.

    Cosa ben diversa e se gestissi quel sito, in tal caso è probabilissimo sia configurabile un favoreggiamento.


  • User

    Segnalo che poco tempo fa era stato messo sotto sequestro un famoso sito di annunci proprio perchè c'erano annunci di escort e il classico "cerco amici generosi" ecc (non faccio nomi ma era un famoso sito di annunci che iniziava per b....).
    La motivazione era che questi annunci sono prodromici per il reato di sfruttamento della prostituzione.

    Per l'hosting all'estero piacerebbe sapere anche a me che leggi bisogna seguire, sicuramente quello del paese che ospita il server ma le leggi italiane? Mah


  • User Newbie

    Ciao bsaett e grazie per la risposta.

    Ma se io faccio tutto tramite il pc della escort con il suo IP e associo una sua carta postepay per i pagamenti della pubblicità, come si può risalire a me (a meno che la escort non se la canti)?

    A meno di una retata proprio in quel momento... dovrei essere in una botte di ferro.


  • User Attivo

    Ma quanta gente vuole aprire siti di questo genere ???
    Comunque un paio di settimane fa hanno messo in prigione un assessore comunale perche' aveva un sito di escort a tempo perso. State attenti...


  • Super User

    Mi spiace Trivium, ma non credo spetti a me dare consigli su come aggirare le leggi italiane.


  • User Newbie

    Ciao a tutti, chiedo una mia curiosità dopo la risposta di lulu789 avevo sentito di questo assessore di vicenza che aveva questo sito non so se era stato arrestato o no per favoreggiamento alla prostituzione, ma oggi è ben visibile il sito non posso scriverlo ma aveva preso il nome di uno famoso chiuso nel 2009 solo che inizia con be e finische .in con il suo giro d'affari milionario guardando il numero di annunci e la cifra che incassava al mese per singola inserzione scritta sui giornali, ti chiedo perchè non è stato chiuso? visto che è stato trovato il gestore?
    Il sito in questione ha però sede all'estero e questo mi conduce a dire che il sito è regolare l'importante è il gestore deve inserire gli annunci all'estero non in italia, chiusa questa parentesi vorrei chiederti un'altra cosa c'è un sito con sede a Ferrara e penso sai di quale si tratta è stato indagato in precedenza ma miracolo prosciolto tutt'ora con un sito da oltre 2000 annunci con sede in italia, è aperto perchè paga le tasse in italia e quindi tutto ok oppure ha avvocati molto in alto perchè se li può permettere dietro ad un giro d'affari di milioni di euro, per tenere in regola un'attività di questo genere, non violando la legge merlin!.


  • E' un reato anche quello, si chiama reato di "adescamento".

    @trivium said:

    Buongiorno a tutti.
    Sono un nuovo utente e l'argomento in questione ha attirato molto la mia curiosità.
    Vorrei proporre uno scenario leggermente diverso da quelli sin qui discussi...
    Mettiamo il caso che io sia una escort e voglia rendermi visibile in internet...
    Mettiamo che io abbia le conoscenze informatiche necessarie per costriurmi da sola un blog dove inserire le mie foto e il mio annuncio come escort top class, dal mio pc (IP). Mettiamo che io associ una mia carta di credito personale all'account di google adwords per la pubblicità sul motore di ricerca....
    In che tipo di reato potrei incorrere? Esiste forse "l'auto-favoreggiamento" ???