• User Newbie

    Grazie penso di avere capito, non ho dubbi su come si applica la ritenuta e come si gestisce a livello di dichiarazione dei redditi, ma e' il nuovo regime
    in franchigia che mi ha fatto venire i dubbi se applicare la ritenuta o meno,
    ma soprattutto se vi era "OBBLIGO" di applicazione sul documento che devo
    emettere, tenendo conto che non lavoro per privati ma per ditte individuali o non individuali, quindi in regime normale so che dovrei applicarla. Grazie ancora, mi scuso per le ripetizioni. Penso non ci sia molta chiarezza su questo regime fiscale, io l'avevo inteso come una cosa soft per piccole esigenze come un'attività marginale o poco più della prestazione occasionale.


  • User

    Ciao, sono un nuovo utente, giovane avvocato che ha fatturato decisamente meno di 7000? nel 2006 e molto probabilmente rimarrò in questa fascia anche nel 2007.
    Sono già andato alla Agenzia delle Entrate per farmi attribuire il numero speciale di partita IVa.
    Non disaponendo attualmente di commercialista, contando sul vostro "buon cuore" ho 2 quesiti:

    1. Premesso che ho l'obbligo di certificare i corrispettivi senza registrare le fatture, come e quando si deve provvedere alla "trasmissione telematica dei corrispettivi"?bisogna dotarsi di software particolari?
    2. Mi hanno speigato che adesso le mie fatture diventano vere e proprie ricevute fiscali con il conseguente obbligo di regolarizzare il bollo se superano un certo importo. Tuttavia leggendo la legge sull'imposta di bollo non sono riuscito a trovare alcun riferimento. Potete darmi chiarimenti in merito?

    Grazie mille in anticipo per la disponibilità.


  • User Attivo

    @Domenica said:

    Grazie penso di avere capito, non ho dubbi su come si applica la ritenuta e come si gestisce a livello di dichiarazione dei redditi, ma e' il nuovo regime
    in franchigia che mi ha fatto venire i dubbi se applicare la ritenuta o meno,
    ma soprattutto se vi era "OBBLIGO" di applicazione sul documento che devo
    emettere, tenendo conto che non lavoro per privati ma per ditte individuali o non individuali, quindi in regime normale so che dovrei applicarla. Grazie ancora, mi scuso per le ripetizioni. Penso non ci sia molta chiarezza su questo regime fiscale, io l'avevo inteso come una cosa soft per piccole esigenze come un'attività marginale o poco più della prestazione occasionale.

    La non applicabilità della ritenuta nei documenti emessi, è prerogativa del REGIME AGEVOLATO NUOVE INIZIATIVE (art. 13 L. 388/00).
    Per il nuovo regime in franchigia, bisogna applicarla come nel regime normale.


  • User Attivo

    ma quindi alla fine che conviene fare? 388/00 o Franchigia???
    Mah...
    Sono sempre più confuso che persuaso...


  • User Newbie

    salve, è la prima vlta che scrivo su questo forum, è sempre molto illuminante.
    La mia domanda è la seguente: ma chi svolge l'attività in regime di franchigia iva è soggetto agli studi di settore? io direi di no, perchè "per definizione" è un soggetto "piccolo" che inizia adesso, voi che ne pensate?
    Ciao grazie


  • User Attivo

    Ciao burlamacco78 e benvenuto

    Il contribuente minimo in franchigia, non è soggetto a studi di settore.


  • User Newbie

    salve,
    avrei 3 domande da porre agli esperti del forum...

    • quando si parla di max 7000 euro sono di fatturato o di reddito (tolte le uscite)?
    • se apro questa p.iva speciale, posso comunque continuare a fare alcuni lavori con contratto di prestazione occasionale?
    • se comincio a metà anno (ora) è proporzionato il limite di 7000 sull'anno oppure no?

    grazie
    francesco


  • User Attivo

    Ciao magafr e benvenuto,

    • fatturato, o per meglio dire volume d'affari;
    • solo se la prestazione occasionale è completamente differente all'attività che svolgi con partita iva;
    • Non è proporzionato, anche se inizi a giugno, puoi fatturare 7000 euro fino a dicembre.

  • User Newbie

    Buonasera a tutti, ho visto che un altro utente ha già fatto una domanda simile alla mia ma ho bisogno, se possibile, di informazioni più dettagliate.
    Dunque: sono dipendente di una azienda da ormai 17 anni, sono un impiegato (25.000 lordi, essendo ottimisti), ma dal settembre del 2000 sono anche titolare di una Piva come fotografo. Con questa seconda attività mi permetto di fare solo i lavori che mi interessano e che sono veramenete pochi in un anno. Ho quindi un fatturato da puffo! Il mio commercialista, che non mi sembra molto preparato, prima mi ha fatto una testa così con gli studi di settore perchè non ero congruo, poi l'anno scorso mi ha messo, ha detto lui, in regime forfettario o qualcosa di simile, in ultimo mi ha consigliato di chiudere e quel poco che faccio di farlo in ...(!)
    C'è un modo per cui io possa continuare a fare i miei lavoretti regolarmete senza lo spettro degli studi di settore? E' il regime in franchigia?
    Grazie per l'attenzione e buon lavoro.:x


  • User

    da profano ti dico che è quello.
    Dato che come è stato tranquillamente ammesso è un regime nuovo e gli stessi commercialisti non hanno molti clienti che lo utilizzano, ti consiglio di fare come ho fatto io che sono andato direttamente all'Agenzia delle Entrate, ho chiesto informazioni e ho modificato il relativo codice dal momento che anch'io ero in regime forfettario.
    Non dovrai applicare più l'iva mentre dovrai detrarre la r.a. come al solito se fatturi ad un altro soggetto con p.iva, praticamente non bisogna fare più niente se non conservare e numerare le fatture che diventano delle ricevute fiscali.


  • User Newbie

    @fausand said:

    Ciao burlamacco78 e benvenuto

    Il contribuente minimo in franchigia, non è soggetto a studi di settore.

    Dove l'hai letto... anch'io penso siano esclusi da accertamento da studi di settore, ma temo comunque che dovrà essere completato il quadro dei dati extracontabili come per gli attuali minimi, con relativa sanzione da 258 a 2058 in caso di omessa presentazione.
    Tuttavia la circolare non mi sebra aver accenato alla problematica e la legge non mi pare aver posto l'esclusione...
    Ciao


  • User

    Il regime di franchigia sostituisce in sostanza quello forfettario, per cui è ovvio che sia escluso dagli studi di settore.


  • User Attivo

    Ma infatti, come per i regimi forfetari, si sarà ugualmente tenuti alla presentazione del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, ma senza indicare i dati relativi agli elementi contabili, salvo diverse disposizioni nelle eventuali circolari che potrebbero uscire l'anno venturo.


  • User Newbie

    Buongiorno,
    è il mio primo intervento in questo illuminante forum
    premetto che sono Molto Profano e quindi scusate le domande stupide.
    Il mio ragioniere mi ha fatto aprire partita iva usufruendo dell'agevolazione per i contribuenti minimi..ma mi ha detto che non sono tenuto nè all'iscrizione alla camera di commercio nè ai versamenti periodici INPS..
    Ho il dubbio che il mio ragioniere si sia sbagliato.
    Potete aiutarmi in merito?
    Grazie mille!


  • User

    salve a tutti!
    devo aprire la partita IVA come libero professionista entro luglio (grafico pubblicitario) e sono nel caos più completo per cercare di capirci qualcosa nel marasma della burocrazia.
    Calcolando che entro fine anno dovrò emettere una sola fattura di 6000 euro (IVA compresa) e che quasi sicuramente (a collaborazione conclusa) a fine anno chiuderò la partita IVA, ho pensato di fare richiesta del regime fiscale a franchigia fissa.
    Le mie domande sono:

    • sono tenuto ad avvalermi di un commercialista oppure posso usufruire del servizio di tutoraggio dell'Agenzia delle entrate, e oltretutto posso anche utilizzare il software RFA web?
    • quali voci devono essere indicate in fattura? IVA, ritenuta d'acconto, rivalsa previdenziale, ecc.? Qualcuno può farmi un esempio (tenuto conto di questo regime fiscale a franchigia fissa)?
    • l'IRAP sono tenuto a pagarla?Ho visto che la cosa è già stata discussa, ma non mi sembrava particolarmente certa. e inoltre ho bisogno di qualche certezza in più per avere chiarezza maggiore.

    Grazie mille a tutti.


  • User

    Nella fattura che è una vera e propria ricevuta fiscale non va indicata l'IVA, va applicato sul netto il contributo previdenziale e detratta la ritenuta di acconto al 20%.
    Gli adempimenti sono pochissimi, anzi in pratica si riducono alla numerazione e conservazione delle fatture. Io ad esempio gestisco tutto per conto mio, mi rivolgo al commercialista solo per la dichiarazione dei redditi annuale.
    per quanto riguarda l'IRAP non saprei risponderti, magari telefona al numero verde dell'Agenzia delle Entrate.


  • User

    info utilissime! sono veramente molto soddisfatto di come funziona e di quanto è utile questo forum!!!
    ...soprattutto per chi come me ha una predisposizione mentale non troppo "burocratica".

    Quindi, se ho capito bene l'IVA la paghi con la denuncia dei redditi.


  • User

    No, con questo regime l'IVA non la applichi ai clienti e non la puoi però detrarre dagli eventali acquisti o altri costi.
    Con la dichiarazione dei redditi pagherai la normale IRPEF


  • User

    altra domanda in merito!
    visto che nel giro di qualche mese dovrò aprire uno studio di grafica pubblicitaria sotto forma di snc, questo andrebbe in contrasto sul fatto che ho in parallelo anche una partita iva come libero professionista con regime a franchigia? ovvero, se sommando le mie entrate derivate dalla snc a quelle della libera professione supero i 7000 euro del regime a franchigia, i benefici concessi decadono oppure no?


  • User

    Non ti so rispondere, mi dispiace