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- Live con Leonardo Bellini, autore del Libro Fare Business per il web
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Devi realizzare una campagna offline per una azienda …. che vende dolci (la prima cosa ke mi viene in mente) considerando che la tua disponibilità economica è esigua decidi di investire su una rivista di settore o su un quotidiano ke leggono tutti?????
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@Catone said:
Ne ho letti di libri sul marketing e praticamente nessuno tratta un argomento a me molto caro: strategie di business per una microazienda, dove il comparto di marketing è, magari, gestito da una sola persona, che fa un po? di tutto e il budget è molto ridotto.
Ecco, non ti chiedo la formula magica, ?fare business con 100 euro? :), ma soltanto quale siano le attività di web marketing (anche off line) che devono essere assolutamente messe in pratica in questa fattispecie.
Fare business con 100 euro potrebbe essere un ottimo spunto ed un bel titolo per un bel libro il bisogno aguzza l'ingegno e la necessità pure.. per cui io punterei su tutto ciò che è efficace e poco costoso..ammesso che il tempo non lo sia.. : farei più possibile Public relation sia online sia offline, a vari livelli, aprirei un Blog, mi iscriverei a tutti i newsgroup tematici.. farei in modo di qualificarmi agli occhi del mio potenziale target.. e se proprio ho 100 euro da spendere farei una paginetta semplice semplice con una buca in mezzo per fare una domanda o lasciare un'email per essere contattato.. (in pratica come l'HP di google. :-))
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non sapevo che eri di Firenze! che bello!!! te la saluto volentieri
altra domanda:
qui nel forum abbiamo parlato spesso di campagne che utilizzano messaggi e immagini che fanno riferimento a **contenuti erotici o sessuali **(anche in senso lato..), e sono TANTI quelli che ritengono che alla fin fine una donna seminuda attiri sempre e funzioni meglio di 1000 altre cose.
io cerco di convincerli/convincermi che non è (più) così.
ma capisco che quando si devono realizzare delle creatività, che siano banner, spot o affissioni, è una facile tentazione ricorrere a certi stereotipi.tu pensi che funzionino ancora?
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Ciao Leonardo, ecco la mia domanda: quando scoppierà, secondo te, la "bolla 2.0"?
(Io dico entro massimo due anni).
Altra domanda: ritieni davvero che i blog e le piattaforme di social tagging/bookmarking abbiano qualche peso nell'influenzare le decisioni di acquisto (online e offline) in Italia, e/o possano acquisirlo entro breve?
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@vinarcid0810 said:
Devi realizzare una campagna offline per una azienda ?. che vende dolci (la prima cosa ke mi viene in mente) considerando che la tua disponibilità economica è esigua decidi di investire su una rivista di settore o su un quotidiano ke leggono tutti?????
innnanzi tutto dipende da che tipo di dolce.. se è un dolce per tutti o solo per una particolare fascia di persone.. approfondirei quindi la segmentazione, poi cercherei di capire come massimizzare la reach, cioè la capacità di mostrarmi, di raggiungere il mio target; se è una campagna offline quello che stai pensando le soluzioni potrebbero essere un redazionale su un quotidiano locale, oppure cartoline con prova prodotto da distribuire fuori dalle scuole o dei supermercati.. etc etc..
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@Everfluxx said:
Ciao Leonardo, ecco la mia domanda: quando scoppierà, secondo te, la "bolla 2.0"?
(Io dico entro massimo due anni).
Altra domanda: ritieni davvero che i blog e le piattaforme di social tagging/bookmarking abbiano qualche peso nell'influenzare le decisioni di acquisto (online e offline) in Italia, e/o possano acquisirlo entro breve?
la bola 2.0 potrebbe non scoppiare :-), per la seconda direi che la strada è avviata ma non solo per quel che riguarda le decisioni di acquisto quanto per quello che significa in termine di brand awareness.. scaturita da campagne virali che possono scaturire da questo tipo di contenuti generati dal basso; beh, ci sono stati casi eclatanti all'incontrario ,da ipod a kryptonite dove l'influenza sulle decisonii di acquisto è stata pazzesca..
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@nelli said:
non sapevo che eri di Firenze! che bello!!! te la saluto volentieri
altra domanda:
qui nel forum abbiamo parlato spesso di campagne che utilizzano messaggi e immagini che fanno riferimento a **contenuti erotici o sessuali **(anche in senso lato..), e sono TANTI quelli che ritengono che alla fin fine una donna seminuda attiri sempre e funzioni meglio di 1000 altre cose.
io cerco di convincerli/convincermi che non è (più) così.
ma capisco che quando si devono realizzare delle creatività, che siano banner, spot o affissioni, è una facile tentazione ricorrere a certi stereotipi.tu pensi che funzionino ancora?i
purtroppo mi sa di sì all'estero mi sembra meno, sto pensando agli spot pubblicitari ammirati recentemente alla notte dei pubblivori..
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innnanzi tutto dipende da che tipo di dolce.. se è un dolce per tutti o solo per una particolare fascia di persone.. approfondirei quindi la segmentazione, poi cercherei di capire come massimizzare la reach, cioè la capacità di mostrarmi, di raggiungere il mio target; se è una campagna offline quello che stai pensando le soluzioni potrebbero essere un redazionale su un quotidiano locale, oppure cartoline con prova prodotto da distribuire fuori dalle scuole o dei supermercati.. etc etc..
scusa sono stato poco specifico: allora l'azienda in questione vuole fare pubblicità a livello nazionale perkè vende prodotti on-line ..... i dolci sono per tutti e non per determinate categorie (abbiamo fatto già diverse campagne locali)
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Ed ecco la domanda da 90! Visto che siamo qui dentro ti chiedo quali sono le metriche che servono a determinare il grado di successo di un forum.
*Per sdrammatizzare: se dovete partecipare ad un live assicuratevi di essere soli in casa! Oltre alla lentezza dell'adsl, alle continue disconnessioni, ci si è messa mia sorella che ha deciso di asciugarsi i capelli proprio ora e con la lavastoviglie accesa: saltata due volte la corrente! *
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Prima di tutto un grazie a Leonardo per la sua disponibilità e per essere qui con noi oggi.
Uno dei metodi per sondare il mercato, per effettuare studi sulle preferenze degli utenti, o per testare eventualmente la preferenza di un prodotto (o di alcune sue caratteristiche), è l'uso di "sondaggi" proposti all'utente tramite il connubio email più pagine ad hoc.
Purtroppo solo una parte degli individui chiamati ad interagire risponde.
Il nostro campione quindi risulta viziato, in quanto non sapremo le risposte di certi utenti che pure facevano parte del nostro potenziale target, il perché certi utenti non hanno risposto ai nostri stimoli etc.
Ad esempio un manager molto impegnato probabilmente risponderebbe meno rispetto ad uno studente che passa molto tempo in rete.
In questi casi si può ovviare dando diversi pesi alle risposte, suddividendo per profili etc.
Tuttavia, tra gli studenti (o manager) che rispondono e quelli che non rispondono vi possono essere ulteriori differenze e peculiarità che solo coloro che non rispondono potrebbero mettere in evidenza.Questo, del resto, è uno dei problemi classici della campionatura.
Vengo al dunque: la rete, secondo te, ci permette in qualche modo di fornire ulteriori stimoli agli utenti ed invogliarli ulteriormente ad interagire, garantendo così percentuali di risposta più vicine al campione selezionato?
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@Giorgiotave said:
Un'altra domanda
Mi trovo davanti ad uno strano fenomeno, l'alta fidelizzazione che gli utenti hanno con GT e il potere del Brand (lo chiamerei io), mi hanno portato ad osservare un fenomeno molto interessante che non mi era mai capitato di vedere durante questi due anni di gestione.
Il fenomeno è l'influenza psicologica che ha questo Forum sui webmaster che a loro volta aprono dei Forum, sempre per webmaster.
Noto come le sezioni dei loro forum sia una loro visione del Forum GT, cioè prendono le sezioni del Forum GT che più interessano/tirano o che loro sono legati e ne riproducono la struttura.
Mi ha fatto pensare molto questo, è incredibile come si è riusciti ad influenzare dei comportamenti, cambiando gli standard.
Prima tutti i forum nascevano con sezioni come Html, Php, Javascript, qualcuno motori di ricerca.
Ora invece ne sto vedendo un casino proprio con Motori di ricerca, promozione, fisco e leggi, blog, affiliazioni, hosting.
In qualche modo si è messa in moto una macchina che sta cambiando il modo di vedere i Forum e questo è un bene, perchè gli argomenti che trattiamo qui verranno sempre più trattati nel web italiano.
Ma non è solo questo Leonardo, molti anche di altri settore riprendono lo Stile, mi chiedono i regolamenti, cercano di applicare gli stessi strumenti (vedi Wiki, Directory e altro).
Ogni singola idea che viene dal Forum GT viene poi ripresa/copiata/modificata/ in altri tantissimi piccoli progetti.
Però mi trovo ad assistere a questo fenomeno senza esperienza, non riesco quindi a fare passi per migliorare questi aspetti e comunicazione.
E' un campo molto specifico questo, ma tu hai idee o esperienze simili? Che cosa mi consiglieresti?
Giorgio, quello che descrivi ha un modo semplice di essere chiamato, ed è un concetto molto antico.. si chiama successo, e tanto più una cosa ha successo, perché piace, perché è fatta bene, diventa imitata, copiata, trasformata, riprodotta al punto da creare un nuovo standard..etc.. quante versioni di dispositivi sono nate recentemente simili all'ipod? In rete tutto poi si propaga, si mutua e si rigenera velocemente.. questo è uno degli aspetti + affascinanti della rete.... come comunicare tutto questo? forse comunicando le evoluzioni, gli aggiornamenti e le trasformazioni, forse raccontando la tua esperienza in un libro per condividerla anche con chi non frequenta questi luoghi e questi forum..
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@koalasereno said:
la bola 2.0 potrebbe non scoppiare
, per la seconda direi che la strada è avviata ma non solo per quel che riguarda le decisioni di acquisto quanto per quello che significa in termine di brand awareness.. scaturita da campagne virali che possono scaturire da questo tipo di contenuti generati dal basso; beh, ci sono stati casi eclatanti all'incontrario ,da ipod a kryptonite dove l'influenza sulle decisonii di acquisto è stata pazzesca..
Per quanto riguarda la brand awareness, sono d'accordo con te.
Per quanto riguarda le decisioni d'acquisto, invece, sono più scettico, soprattutto su quelle relative ai beni durevoli: voglio dire, se voglio comprarmi un lettore MP3, apro il browser e mi leggo un po' di recensioni sui blog, mentre se devo scegliere che auto acquistare, vado in edicola e mi compro Quattroruote. Non trovi?
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@Everfluxx said:
Per quanto riguarda la brand awareness, sono d'accordo con te.
Per quanto riguarda le decisioni d'acquisto, invece, sono più scettico, soprattutto su quelle relative ai beni durevoli: voglio dire, se voglio comprarmi un lettore MP3, apro il browser e mi leggo un po' di recensioni sui blog, mentre se devo scegliere che auto acquistare, vado in edicola e mi compro Quattroruote. Non trovi?col tempo quelli che siamo abituati a considerare beni problematici diventeranno sempre meno problematici
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@Calogero Dimino said:
Prima di tutto un grazie a Leonardo per la sua disponibilità e per essere qui con noi oggi.
Uno dei metodi per sondare il mercato, per effettuare studi sulle preferenze degli utenti, o per testare eventualmente la preferenza di un prodotto (o di alcune sue caratteristiche), è l'uso di "sondaggi" proposti all'utente tramite il connubio email più pagine ad hoc.
Purtroppo solo una parte degli individui chiamati ad interagire risponde.
Il nostro campione quindi risulta viziato, in quanto non sapremo le risposte di certi utenti che pure facevano parte del nostro potenziale target, il perché certi utenti non hanno risposto ai nostri stimoli etc.
Ad esempio un manager molto impegnato probabilmente risponderebbe meno rispetto ad uno studente che passa molto tempo in rete.
In questi casi si può ovviare dando diversi pesi alle risposte, suddividendo per profili etc.
Tuttavia, tra gli studenti (o manager) che rispondono e quelli che non rispondono vi possono essere ulteriori differenze e peculiarità che solo coloro che non rispondono potrebbero mettere in evidenza.Questo, del resto, è uno dei problemi classici della campionatura.
Vengo al dunque: la rete, secondo te, ci permette in qualche modo di fornire ulteriori stimoli agli utenti ed invogliarli ulteriormente ad interagire, garantendo così percentuali di risposta più vicine al campione selezionato?
Ciao Calogero e grazie a te per essere intervenuto; quello che tu dici è vero, in realtà è un classico problema di rappresentatività del campione..oltre che di tasso di partecipazione e/o di risposta al sondaggio in questione. Come ovviare a questo?
-Favorendo la partecipazione al sondaggio con premi, sconti, regali mirati (un po' come si fa per la registrazione alla newsletter di un sito..)- indirizzando il questionario solo a coloro che hanno mostrato coinvolgimento, interesse e partecipazione.. per la serie pochi ma buoni..
- creando questionari differenti per target..
Naturalmente i questionari devono rispettare tutte le sacre regole di velocità, chiarezza, comprensione, etc..
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@SpiderPanoz said:
col tempo quelli che siamo abituati a considerare beni problematici diventeranno sempre meno problematici Forse mi sono spiegato male. Il problema che ho posto è legato all'autorevolezza dei blog.
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@SpiderPanoz said:
col tempo quelli che siamo abituati a considerare beni problematici diventeranno sempre meno problematici
condivido anche se molti utenti Internet sempre più prima di andare al concessionario passano dai siti dei produttori, leggono i commenti sulle community, utilizzano i motori di comparazione, valutano magari siti come automobili.com per cercare concessionari che magari propongono l'usato.. etc. è un po' più articolato di così.. conosci edmunds.com?
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@koalasereno said:
condivido anche se molti utenti Internet sempre più prima di andare al concessionario passano dai siti dei produttori, leggono i commenti sulle community, utilizzano i motori di comparazione, valutano magari siti come automobili.com per cercare concessionari che magari propongono l'usato.. etc. è un po' più articolato di così.. conosci edmunds.com?
no, ma vado a vedere
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@Everfluxx said:
Forse mi sono spiegato male. Il problema che ho posto è legato all'autorevolezza dei blog.
scusa avevo frainteso... però alcuni blog sono autorevoli....
e pian piano lo saranno sempre di più...ad oggi però concordo che la carta stampata da qualche garanzia in più... ma non sempre
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@Everfluxx said:
Forse mi sono spiegato male. Il problema che ho posto è legato all'autorevolezza dei blog.
Sì, è vero, per certe categorie di prodotti è difficile rendere oggettivo un concetto, o meglio un'attribuzione di valore come l'autorevolezza al singolo blog.. dopo quanto o cosa un blog può essere considerato autorevole e da chi? Forse in base ai link, al traffico, ai link al pagerank..? forse ma non è facile da determinare.
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@koalasereno said:
Sì, è vero, per certe categorie di prodotti è difficile rendere oggettivo un concetto, o meglio un'attribuzione di valore come l'autorevolezza al singolo blog.. dopo quanto o cosa un blog può essere considerato autorevole e da chi? Forse in base ai link, al traffico, ai link al pagerank..? forse ma non è facile da determinare.
A mio modesto avviso, l'autorevolezza di un blog si misura appunto con la sua capacità di influenzare le opinioni di chi lo legge.