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- Far pagare i clienti con carta di credito?
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Ho tentanto anche questa strada, sconto in cambio della tua carta di credito...dipende da quanto è lo sconto, ma di base, se sconti troppo, il tuo servizio perde di valore...
Non saprei, io non ci sono riuscito, se trovi una via, fammi sapere così riprovo
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Il primo ostacolo è tecnologico...non so ancora cosa mi costerebbe mettere in piedi la gestione degli account e con che tipo di pagamento sicuro si potrebbe collegarlo.
A questo punto farò una ricerca sulla cosa, però se non è troppo dispendiosa mi piacerebbe provare...magari si riesce a combinare qualcosa!
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Innanzitutto bentrovata a spacecozza, che nn vedevo da tempo su questi schermi
Poi: secondo me il cliente un discorso del genere non lo accetterà mai, perchè alla firma del contratto nella mente del cliente si forma il pensiero che "io gli verso l'acconto, poi vediamo come va", e metterlo di fronte a tutta una procedura di pagamento che un po' lo intrappola, come fatto giustamente notare, gli potrebbe addirittura far cambiare idea e rifiutare l'acquisto del servizio.
Il problema è a monte nel settore internet: io quasi sempre ho a che fare con clienti che non sanno bene cosa siano web marketing e posizionamento, si lasciano già convincere a fatica a fare un test spendendo un'inezia, figuriamoci se gli presento un piano di pagamento che sembra uscito da un mutuo di una banca qualsiasi... :D:D:D:D:D:D
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@spacecozza said:
Il primo ostacolo è tecnologico...non so ancora cosa mi costerebbe mettere in piedi la gestione degli account e con che tipo di pagamento sicuro si potrebbe collegarlo.
A questo punto farò una ricerca sulla cosa, però se non è troppo dispendiosa mi piacerebbe provare...magari si riesce a combinare qualcosa!So che paypal offre un servizio di fatturazione al quale il cliente si iscrive.
Praticamente ogni mese tu mandi la fattura tramite paypal ed il servizio ti preleva i soldi dai conti o dalle carte collegate.
Spero di esserti stato di aiuto,
Piernicola
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Di molto aiuto!
Grazie mille!Per il resto: si, è vero, il cliente potrebbe preoccuparsi di fronte alla richiesta di pagare le tranche che lui stesso ha chiesto di farsi scaglionare, a 30 gg a 60 gg a 90 gg, anche su importi ridicoli.
Però è anche vero che non ci dobbiamo sempre far sopraffarre dalle esigenze del cliente, come se ci sentissimo quasi in difetto, mentre se non pagano puntuali...
IN DIFETTO SONO LORO!
Il fatto di convincere un cliente della bontà del servizio proposto è mestiere del commerciale e di chi, operativamente porta avanti il lavoro e deve farlo bene.
Il cliente, dal canto suo, paga! Altrimenti non riceve il servizio.
Cosa che poi capita tutti i giorni a tutti i comuni mortali, solo che su internet sembra che tutto sia una fesseria da ragazzini e quindi si può pagare dopo, fuori scadenza, quando si vuole, anche mai...tanto che ti ci vuole? due paginette e quattro link...
Però com'è che se uno va dal dentista paga subito, anche se si rivela un babbeo?
Secondo me il problema della credibilità e della bontà dei servizi va affrontato in un altro modo e anche il terrore di non "chiudere" mai se si chiedono i soldi...(tutto questo non perchè la mia idea sia per forza buona, anzi...ma tutte le volte che si tratta l'argomento "il cliente e i suoi ritardi" (sottotitolo: non sono una banca, il prestito chiedilo a loro), mi girano un pò i chitarrini - come direbbe Elio)
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io farei così: listino xx euro se paghi a 30 gg, sconto 3% se paghi ora (3% per un mese signifcia 36% annuo, il cliente se puo' paga subito). Se poi vuole pagare a scadenze 30 , 60 o 90 gg allora:
- se è u nservizio una tatum, emissione ricevuta bancaria (ri.ba), che fra la'tro costa poco e se serve pouoi anticipare presso la tua banca se ti servono soldi ora
- se rapporto stabile (es . servizi manutenzione SEO e SEm con addebti ripetuti nell'anno), valuta se hai il giro di lavoro sufficiente per prendere un codiece SIA e attivae RID sui C/C dei clienti (tipo bollette enel per capirci)
- da evitare second ome assegni psot datai, tra l'alto illegali
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@mauro1978 said:
io farei così: listino xx euro se paghi a 30 gg, sconto 3% se paghi ora (3% per un mese signifcia 36% annuo, il cliente se puo' paga subito).
tutto ok, ma 3% al mese è anche 3% all'anno, come fa a diventare 36????
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@ideasnextdoor said:
Secondo me non si tratta di fiducia nei pagamenti on-line ma nella slita mentalità della gente che vede la fregatura in tutto.
Si, ma vogliamo dar loro torto ? Avete mai ascoltato la trasmissione di Staffelli su radio 24 ?
E chi di voi non è mai stato fregato dalla Telecom o altre aziendine che si spacciano per serie ????????
Della serie io sbaglio ( sempre a mio favore, però ), ti prendo i soldi, poi, se te ne accorgi, ti sbatti per riaverli. Altrimenti me li tengo io alla facciaccia tua.
Nel caso in cui tu abbia ragione (praticamente sempre) ti devi bruciare ore e ore al telefono e spedire raccomandate a tue spese e, se mi tira, dopo alcuni mesi (che possono diventare anni) ti rimborso.Credo che sia di questo che i clienti abbiano paura.
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@Ryan Giggs 79 said:
tutto ok, ma 3% al mese è anche 3% all'anno, come fa a diventare 36????
3% per pagamento immediato vuol dire che il cliente risparmia (cioè guadagan) il 3% rinunciando alla disponibilità del suo denaro per un solo mese. Su base annua il 3% mensile diventa il 36% annuo (12x3%), cioè un ritorno altissimo, quindi pagare te subito invece che tra un mese, in cambio di uno sconto del 3%, diventa l'operazione probabilmente + conveniente che puo' fare, quindi paga te e ritarda i pagamenti a qualcun altro che non gli sta addosso per farsi pagare
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aggiungo: per il cliente diventa conveniente usare il fido in banca, se lo ha (su cui magari paga il tasso passivo del 12% annuo) per pagare te subito, perchè paga interessi passivi alla banca per un mese, che al tasso annuo del 12% diventano l'1% per un mese, ma risparmia il 3% sul costo di acquisto e quindi ha un beneficio economico
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@miwi said:
Nel caso in cui tu abbia ragione (praticamente sempre) ti devi bruciare ore e ore al telefono e spedire raccomandate a tue spese e, se mi tira, dopo alcuni mesi (che possono diventare anni) ti rimborso.
Ovviamente non si può dare torto all'affermazione che fai, tutti siamo stati vittime di fregature di questo tipo, molto più spesso da privati che come aziende, per la verità.
Quello che però è una malsana abitudine tutta (e quasi solo) italiana, è quella di non pagare puntualmente le scadenze dei lavori che vengono svolti regolarmente. All'estero se un cliente non paga entro scadenze (e, attenzione, le scadenze dilazionate a 60, 90, 180 e più giorni semplicemente...NON ESISTONO!!), basta una telefonata e il giorno dopo si ritrova la polizia in ufficio.
Da noi sembra che pretendere pagamenti regolari e rispettosi delle scadenze sia quasi un torto che si fa al cliente, non il contrario. Così come chiedere la giusta quantità di denaro per un servizio offerto, tanto che bisogna sempre affannarsi per proporre sconti, quasi ci vergognassimo dei prezzi che propon iamo.
Ovviamente la normativa italiana non è dalla nostra, ne so qualcosa per esperienza diretta: un cliente ha un debito con la società per cui sono consulente, di circa 25000 euro, tre anni fa gli è stata fatta causa (dopo quasi un anno di tentativo di recupero crediti per altre vie) e all'oggi non hanno visto ancora un centesimo, pur avendo pienamente ragione.
Ci sono società che sono state costrette a chiudere a causa di mancati pagamenti dei clienti, che, paradossalmente continuano a portare avanti la loro attività.A questo punto, ampiliando il discorso, bisognerebbe iniziare a chiedersi quanta responsabilità abbiamo noi rispetto ai cattivi costumi dei clienti, quanto questa cosa faccia comodo anche a noi, quando siamo clienti a nostra volta, quanto il terrore di "perdere" un cliente o (rovescio della stessa medaglia) la fame di clienti ci porti a fare capriole tanto che chi si rivolge a noi si sente autorizzato, forse più che in altri settori, a gestirsi i pagamenti come gli pare.