• User

    Fattura sito non pagata

    Ho fatto una ricerca tra i thread, ma non ho trovato niente di specifico al proposito. Possibile??? ho sbagliato ricerca o sono l'unico un po' sfigato???

    Il problema e' questo ed e' di una semplicita' credo estrema. Ho emesso una fattura come ditta individuale (artigiano, non libero professionista) per la realizzazione di un sito web verso un'altra ditta individuale (artigiano, non libero professionista, anche questa ditta), con scadenza a 90 (anche piu') e pagamento in contanti. Scaduti i 90 giorni, non sono stato pagato... ed ora sono passati altri 60 giorni dalla scadenza e niente!!!

    Cosa prevede la legge in questi casi?



  • Super User

    Prova a cercare info partendo da qui 🙂


  • User

    Da quanto letto in giro, ho capito che, dopo la scadenza del pagamento della fattura, sono tenuto a richiedere all'azienda inadempiente (oltre all'accollamento delle spese giudiziarie) anche un interesse moratorio del 9.25% - 9.75% (approssimando).

    Solo non ho capito: questo tasso va applicato con quale relatività. Cioè:
    9.50 % giornaliero?
    9.50% mensile?
    9.50% annuale?

    Poniamo caso: fattura di 1000,00 euro (iva inclusa), pagamento scaduto il 15 giugno 2006. Quanto sarà l'interesse moratorio alla data del 31 agosto 2006?


  • User Attivo

    gli interessi di mora scatterebbero automaticamente una volta scaduto il termine di pagamento. Normalmente il primo passo è quello di sollecitare il debitore, poi ci si rivolge ad un avvocato per il decreto ingiuntivo. L'avvocato richiederà la fattura e il registro IVA vendite in originale. Tuttavia il registro IVA vendite non è più obbligatorio per le ditte che sono in regime ordinario, ma viene tenuto solo per quelle in semplificato. A sostituire il registri IVA allora è più che sufficiente il libro giornale. E' anche vero che esiste un problema con i nuovi registri derivante dall'abolizione dell'obbligo di vidimazione di questi registri. Sembrerebbe che i registri bollati non siano sufficienti a provare il credito vantato, ma nella prassi con il buon senso del giudice questo aspetto viene facilmente aggirato.
    In caso di accoglimento della domanda da parte del creditore il debitore viene condannato al pagamento di quanto dovuto,agli interessi che mi pare siano giornalieri e al pagamento delle spese legali.


  • User

    Per facilitare il debitore, posso rinunciare agli interessi (purche' mi paghi almeno la fattura) o devo richiedere necessariamente gli interessi?? non so: se non prendo gli interessi, succede mica che dovro' pagare tasse come se l'avessi presi???


  • User Attivo

    Nella prassi è molto frequente in Italia che i debitori paghino con ritardi notevoli, soprattutto se il creditore è una piccola impresa. Pochi hanni fa era uscita una legislazione che per tutelare i piccoli creditori prevedeva che gli interessi moratori scattassero automaticamente. Paradossalmente questa legislazione preoccupava i creditori non meno dei debitori per due motivi: i creditori erano essi stessi debitori a lungo termine con i loro fornitori di piccola media dimensione, i creditori pensavono che in virtù dell'applicazione degli interessi da loro vantabili potesse essere fonte di discussione con i loro clienti temendo che questi si rivolgessero ad altri fornitori. Nella realtà tutte queste preoccupazioni si sono rivelate infondate perchè nella prassi sono sempre le grande imprese, spesso oligopoliste a permettersi di addebitare in fattura gli interessi di mora e allo stesso tempo di pagare i fornitori alla data decisa da loro. E così il malcostume di pagare in ritardo è rimasto. Si potrebbero fare numerose considerazioni sul come questa procedura avvantaggi in modo arbitrario le grandi imprese e le banche, ma rischierei di dilungarmi


  • Super User

    @xayzer said:

    Per facilitare il debitore, posso rinunciare agli interessi (purche' mi paghi almeno la fattura) o devo richiedere necessariamente gli interessi?? non so: se non prendo gli interessi, succede mica che dovro' pagare tasse come se l'avessi presi???

    La transazione avviene attraverso diverse procedure che vanno dal blocco dei conto correnti ai beni immobili ecc messi all'asta fino al raggiungimento della cifra debitoria, quindi tutto registrato viene 🙂

    Forse non hai capito che stai attivando una procedura legale e quindi c'è la possibilità che la controparte si appelli alla sentenza di ingiunzione e in quel caso si passa ad altri livelli, l'appello all'ingiunzione costerà alla controparte qualche paio di migliaia di euri.


  • User Attivo

    forse intendeva nel caso in cui rinunci ad una azione legale...


  • User

    Mmh... mi sto perdendo! e ci sto capendo pure qualcosa, ma in altro mi sento un po' confuso.

    Allora, poniamo il caso che io reagissi cosi':

    • fattura di 1500 euro scaduta il 15 giugno
    • non pagata a tutto il 31 agosto
    • io non faccio alcuna azione legale, resto fermo ad aspettare e, al massimo, mando qualche email per richiedere il pagamento
    • 1 settembre il cliente paga ed io segno la data di pagamento sulla fattura

    Dunque:

    • il cliente e' comunque soddisfatto
    • il cliente ha pagato le sue 1500 euro (troppo comodamente, comunque le ho incassate
    • il cliente (probabilmente) tornera' da me (chi sa se io lo accetto, pero' 🙂 )

    ma il problema mi e' diventato: quando io dovro' pagare le tasse, paghero' per le 1500 euro incassate (anche se con ritardo) o dovro pagare tasse su 1500 euro + 9,50% giornaliero?? ...no, perche', in tal caso, avrei fatto persino meglio a non prendere nemmeno i soldi, mi pare, o sbaglio??


  • Super User

    @xayzer said:

    ... mi pare, o sbaglio??
    non sbagli, hai solo anticipato iva per fattura emessa 🙂


  • User

    Non sbaglio??? mi preoccupo davvero, allora!!! Facciamo chiarezza:

    se non faccio nessuna procedura legale e non richiedo gli interessi:

    1. pago le tasse su 1500 euro?
    2. pago le tasse su 1500 euro + 9,50% al giorno?

    nel caso 2) significherebbe che dovrei pagare piu' tasse di quanti soldi ho preso, significherebbe che me la sono "messa in quel posto" (cfr il Presidente della Juventus FC) da solo.


  • User Newbie

    interessante questo 3D 🙂
    anche io ho un quesito a proposito: ad aprile 2005 ho aperto P.I. e fino a settembre ho collaborato con una persona per dei lavori.
    Ad ottobre 2005 ho emesso una fattura a questa persona di cui, nonostante 3 solleciti, non ho ancora ricevuto il pagamento.
    ovviamente io su questa fattura ho versato l'iva di competenza.
    Purtroppo i rapporti sono finiti male e purtroppo non c'era un contratto tra di noi, MA come documentazione vi sono tutte le mail intercorse durante l'anno di collaborazione avuta.

    La mia domanda è: come posso agire?


  • Super User

    in item2 c'è un link 🙂


  • User Newbie

    @gero said:

    in item2 c'è un link 🙂
    🙂
    si l'ho letto...ma come fare per vie legali visto che tra me e l'altra persona l'unica traccia del lavoro svolto sono le mail?...non vi era nessun contratto....


  • Super User

    @13102002 said:

    🙂
    si l'ho letto...ma come fare per vie legali visto che tra me e l'altra persona l'unica traccia del lavoro svolto sono le mail?...non vi era nessun contratto....

    Hai la fattura emessa 🙂


  • User

    Oltre alla fattura, anche le email fanno (o possono fare) "testo". Ho letto una sentenza del Tribunale di Cuneo (si, era di Cuneo, se non sbaglio): le email, anche le generiche email senza firma digitale, sono da considerare come "quasi-firmate" poiche' si accede alla propria posta attraverso ID e password.

    L'avvocato (alle prime armi ed inesperto - non so se si capisce che non mi fido molto) ritiene che se rinuncio all'azione legale e ricevo i soldi della fattura senza richiedere interessi, lo "Stato" mi fara' pagare le tasse soltanto sui soldi della fattura (e non anche sugli interessi "automatici"). Insomma, se si fa azione legale scattano gli interessi (e le relative tasse sugli interessi); se non si fa nessuna azione legale, non scattano gli interessi in automatico.