• Moderatore

    @Virgilio_x said:

    Scusate se quello che chiedo può risultare banale ma, per me non lo è, anche perchè sono agli inizi...

    Come vi presentate ad un cliente? Mi riferisco all'aspetto estetico.
    Giacca e cravatta? Anche in questi giorni con 47.000 gradi all'ombra e in cui, chi come me soffre il caldo, non riesce ad indossare di più di una camicia?

    Ripeto, per qualcuno può essere banale quello che ho scritto ma per me no
    🙂

    Io tutti i giorni vedo persone per il mio lavoro e anch'io soffro il caldo ma la giacca e la cravatte SEMPRE al massimo puoi mettere la camicia a maniche corte, dopo tutti un vecchio detto dice:
    "l'abito non fà i lmonaco" ma è anche vero che copra circa l'80% del nostro corpo e quindi è molto importante.
    E poi avete mai visto Berlusconi, Montezemolo in una riunione importante in bermuda?

    Il cliente che abbiamo davanti sicuramente apprezzerà la nostra professionalità e sicuramente non si scandalizzerà se sudiamo un pò.

    IMHO


  • User Attivo

    Sulla questione abito secondo me ci sarebbe da aprire una parentesi, perchè non è detto che tutti i clienti apprezzino lo stile giacca-cravatta-valigetta.
    Se è vero che non ci si presenta in bermuda, se ci sono 30 gradi la giacca la si può anche lasciar perdere.
    Poi sta al singolo riuscire a inquadrare il tipo di cliente (anche senza averlo mai visto) e stabilire come si può presentare.
    Sicuramente però il/la commerciale non può essere trasandato/a, non può presentarsi come appena alzato dal letto, col "muso", distrutto da una malattia...etc.
    Oltre che di scarso rispetto, sono segnali che (anche a livello inconscio) mal dispongono chi abbiamo davanti.
    Esempio stagionale: se sudo e le mie ascelle non sono proprio freschissime, è meglio che pongo rimedio...(sembra banale, ma giuro che c'è chi ancora non ha interiorizzato le virtù commerciali del deodorante :sbonk: )
    Comunque le donne in questo sono più fortunate, purchè si rispettino ordine, pulizia e faccia sorridente possono indossare qualsiasi cosa.


  • User Attivo

    Per me dipdende dai casi, non devi essere nè di meno nè di più del tuo interlocutore. Il lciente non deve avere la sensazione di essere inferiore a te ne deve avere la sensazione che lo sia tu.

    Di solito si potrebbe andare con un portatile e un blocco note in una bella cartellina marchiata con il nome della società.

    Sorriso smagliante, bella stretta di mano.


  • User Attivo

    @Virgilio_x said:

    Poi, per quanto riguarda il materiale con il quale vi presentate, andate con dei documenti tutti belli rilegati o con blocco degli appunti e stampe di esempi da far vedere, o vi presentate con il portatile e mostrate/scrivete tutto a video?

    Ripeto, per qualcuno può essere banale quello che ho scritto ma per me no 🙂

    Virgilio_x, non sono affatto cose banali, spesso è per via di dettagli apparentemente insignificanti se si firma un contratto o no e spesso non hanno a che vedere con la bontà del servizio che si va a proporre o i dettagli tecnici, ma con il commerciale e il suo approccio. Questo vale in maniera esponenziale in proporzione alla lontananza del cliente dal mercato web: più non ne sa nulla di internet, più un servizio vale l'altro, più cercheranno di comprare la persona che gli trasmette più sintonia, serietà e affidabilità.

    Per quanto riguarda le presentazioni: secondo me è meglio avere sia carta che portatile, il secondo più che altro per mostrare esempi, farsi mostrare dal cliente cosa piace e cosa no, spiegare nel concreto una dem o il posizionamento su Google...se il cliente ce l'ha e ha una connessione diventa anche superfluo ed è meglio usare il suo (leggi: si vedono i siti con l'occhio che ha sempre lui su queste cose, molti usano una ris. ancora 800 x 600 dove tutto sembra più graaaandeee...io ho un mac book pro, 16:9 con ris 1400 x 900 e se mostro un sito li sembra una cartolina... 😮 ).
    La carta è utilissima sia per lasciare materiale informativo, prendere appunti, disegnare schemini per agevolare la comprensione, non si dà l'impressione di essere "smanettoni" incalliti, si usa uno strumento noto e condiviso da tutti e quindi si manda un segnale tranquillizzante.
    Chi usa solo il portatile, lo "impone" al proprio interlocutore che, se non è del nostro mondo, si sentirà in qualche modo inferiore o in difetto.


  • Moderatore

    @ideasnextdoor said:

    Per me dipdende dai casi, non devi essere nè di meno nè di più del tuo interlocutore. Il lciente non deve avere la sensazione di essere inferiore a te ne deve avere la sensazione che lo sia tu.

    La regola numero uno è che uno deve porsi sullo stesso piano del cliente o in un piano leggermente inferiore al cliente (nel parlare, nel porsi) e MAI ESSERE SUL PIANO SUPERIORE


  • User Attivo

    @riga75 said:

    La regola numero uno è che uno deve porsi sullo stesso piano del cliente o in un piano leggermente inferiore al cliente (nel parlare, nel porsi) e MAI ESSERE SUL PIANO SUPERIORE

    Certo, si deve sentire a suo agio...come con un suo simile, va curato l'ego del cliente.


  • Super User

    La svolta vera sapete qual'è? quella di riuscire a far si che sia il cliente che viene da voi...

    La questione è come le partite in casa e intrasferta: chi sta in casa ha il vantaggio psicologico... noi quando contattiamo il cliente speso lo facciamo venire in un'accogliente sala con computer dove gli decantiamo le meraviglie del nostro prodotto....

    Ma tornando a noi: ci si presenta come si pensa che il cliente voglia vederci. E' una piccola struttura? preferirebbe trovare in noi un amico, e noi andiamo in jeans e camicia/maglietta.
    E' una grande società? lì non si scappa, ci vuole la giacca.. se ti presenti come creativo, puoi anche variare, tanto ai creativi si perdona tutto 😉

    Poi è meglio portare il portatile con una prima bozza fatta per il cliente, per fargli vedere come procederemmo, pronti a sentire(sempre ascoltare!) le sue obiezioni e le sue esigenze... la carta la eviterei.. ma sono gusti personali.... al limite brochure, stampati vari e biglietti da visita...

    A volte invece essere sul piano superiore, spinge il cliente a fidarsi.... ma dipende da caso a caso, non possiamo fare troppe generalizzazioni ...


  • Super User

    Scusate, un piccolissimo ot:

    ecco a voi la guida de: [url=http://www.google.it/search?hl=it&q=il+perfetto+commerciale&meta=]il perfetto commerciale :lol: :lol: :lol: Succede solo da GT!


  • User Attivo

    eheh..alla faccia del posizionamento 😉


  • Moderatore

    @Ryan Giggs 79 said:

    La svolta vera sapete qual'è? quella di riuscire a far si che sia il cliente che viene da voi...

    La questione è come le partite in casa e intrasferta: chi sta in casa ha il vantaggio psicologico... noi quando contattiamo il cliente speso lo facciamo venire in un'accogliente sala con computer dove gli decantiamo le meraviglie del nostro prodotto....

    Sarebbe il massimo 😄

    @Ryan Giggs 79 said:

    Ma tornando a noi: ci si presenta come si pensa che il cliente voglia vederci. E' una piccola struttura? preferirebbe trovare in noi un amico, e noi andiamo in jeans e camicia/maglietta.
    E' una grande società? lì non si scappa, ci vuole la giacca.. se ti presenti come creativo, puoi anche variare, tanto ai creativi si perdona tutto 😉

    Personalmente propenderei per un'abbigliamento casual... jeans e camicia con giacca (ma senza cravatta) per una piccola azienda, giacca e cravatta per le grandi...

    in ogni caso eviterei le scarpe da ginnastica...

    @Ryan Giggs 79 said:

    Poi è meglio portare il portatile con una prima bozza fatta per il cliente, per fargli vedere come procederemmo, pronti a sentire(sempre ascoltare!) le sue obiezioni e le sue esigenze... la carta la eviterei.. ma sono gusti personali.... al limite brochure, stampati vari e biglietti da visita...

    A volte invece essere sul piano superiore, spinge il cliente a fidarsi.... ma dipende da caso a caso, non possiamo fare troppe generalizzazioni ...

    Penso meglio avere il portatile e, dentro la borsa, penna e blocknotes, meglio se firmati con il nostro logo...


  • User Attivo

    vedo che la discussione si è un pò arenata...

    ...quindi propongo subito una nuova questione:
    i "pacchetti"

    Ci sono diverse correnti di pensiero in merito, ma per la mia esperienza direi che riuscire a definire dei pacchetti di servizi con delle specifiche chiare aiuta il cliente a decidere rapidamente, senza farlo incasinare con termini troppo complessi e tremila preventivi diversi.

    Ma è possibile applicare questa logica a tutti i servizi?
    Per esempio al posizionamento?


  • User Attivo

    Prima di fare qualsasi tipo di intervento occorrerebbe focalizzare cio' che e' internet,cio' che rappresenta e a chi puo' essere strategicamente utile.

    Credo che noi tutti sappiamo che molte moltissime aziende che vendono prodotti o servizi hanno spesso dei prezzi poche volte VERAMENTE COMPETITIVI o addirittura piu' bassi del negozio sotto caso o del mega Store.

    Questa realta' difficilmente cambiera'...

    Ci sara' un grosso ri-assetto quando VERAMENTE CONVERRA' ACQUISTARE IN RETE...Ora non e' cosi'...

    I posti dove si risparmia non offrono un efficace assistenza o non hanno la velocita' di esecuzione logistica,o fanno perdere del tempo all'utente o nel nostro caso all'azienda,poi ci sono le spese di spedizione,i problemi di spedizione cambio merce etc..

    Partendo da questo punto di vista occorre quindi analizzare la reale concorrenza che nel settore della grafica,programmazione e del posizionamento,del marketing e' VERAMENTE INCREDIBILE E OSEREI DIRE ESAGERATA.

    Esistono quindi dei piccoli bacini di utenza aziendale su cui puntare...

    Le caratteristiche di un commerciale?

    • Bella presenza,fascino.(ora non ridete ma pensate a quanto e' importante "un involucro" nel rapporto con le altre persone che siano Aziende o privati poco conta. Purtroppo e' un modo sbagliato di ragionare ma dettato oramai dal nostro mondo cosi' superficiale.

    • La sicurezza e la determinazione;la capacita' di COMUNICARE PER VENDERE (che si IMPARA SUI LIBRI E SUL CAMPO mettendosi continuamente in gioco)

    -La consapevolezza d avere tra le mani un buon prodotto ad un prezzo GIUSTO,ne troppo alto ne troppo basso.

    • La capacita' di interloquire con perfetto italiano(in caso di azienda italiana) utilizzando terminologie adatte al target di riferimento della persona che abbiamo di fronte.
      Adattarsi insomma al modo di essere del potenziale cliente...

    • Dire solo cio' che il cliente vuole sentire,ne di piu' ne di meno.

    Il cliente ha bisogno di un corretto schema di presentazione,una corretta analisi sull'incidenza del nostro lavoro e i relativi PRO E CONTRO.

    • Il prezzo deve essere l'ultimo argomento della conversazione.

    Se il cliente non ha le idee chiare gia' a meta' spiegazione ci chiedera' info sul prezzo ed e' una sconfitta per il commerciale.
    Argomentare il piu' possibile fino alla fine seguendo un preciso Iter...

    Non deve essere il committente a giungere di sua spontanea volonta' alla fase"prezzo".

    PER RECUPERARE COMMITTENZE

    I 2 modi migliori a mio avviso per raggiungere potenziali clienti sono:

    • Ottenere un posizionamento organico per i settori di nostra competenza(saranno i nostri potenziali clienti a contattarci)nei SEARCH ENGINE

    • Un'analisi geo-localizzata e targetizzata dei potenziali utenti con conseguente invio di un bel cd multimediale con un'approfondita presentazione del'azienda.

    -Entrambe le cose.

    Fare telefonate richiede tempo,informazioni preventive,controllo del DLGS 196/03 etc..
    (Anche se si contattano solo i nostro potenziali clienti)

    Un cd multimediale ha molto piu' effetto e a conti fatti costa sicuramente meno in termini di tempo e di spesa,delle telefonate o dei volantini o delle brochure e ha un efficacia di molto superiore.

    A voi:)
    😄


  • User Attivo

    Interessante questa del CD...
    Ne hai esperienza diretta?
    Puoi fornire qualche dato di conversione?
    (es.: su 100 cd mandati, 20 appuntamenti ottenuti)


  • User Attivo

    almeno non direttamente...

    Il mio era un parere personale.

    Credo infatti che la multimedialita' venga sfruttata pochissimo in Italia.

    In fin dei conti creare un'oepra del genere non ha grandissimi costi ed efficace appunto per la sua capacita' indiretta di incuriosire e informare(immagini e audio).
    🙂


  • Super User

    E' proprio una buona idea questa!

    Anche se VolksWagen è arrivata prima... infatti mi è appena arrivato il mini-cd di presentazione della nuova passat.... 😉

    E come sappiamo bene questo produttore non ha sicuramente prezzi competitivi.... :lol:


  • User Attivo

    Non credo che Volkswagen sia arrivata prima...

    Il mio primo cd multimediale l'ho ideato,con l'aiuto di un esperto di montaggio video,un mixer audio e 5 videocamere,io,personalmente...

    A ah ah..(E' vero pero')

    Era per la registrazione di un video musicale ma come puoi immaginare il campo d'azione e' VASTISSIMO E PER NIENTE BATTUTO...

    Francamente non capisco perche'...

    PS: Ovviamente migliaia di persone prima di me hanno utilizzato la multimedialita'...Non ho inventato io il "modello" e la possibilita' di utilizzo...

    Ah ah... 😄 :lol:


  • User Attivo

    Rilancio la bella discussione, nel 2006 avevo la mia prima adsl, nel 2009 ho aperto attività ed ora sono qui "a lottare"! 😄


  • User

    Ho letto con interesse tutte le vostre esperienze, e devo dire che sono tutte molto valide.
    Anch'io penso che bisogna capire ul cliente che si ha davanti e in base a quello cercare di interagire con lui personalizzando il più possibile l'offerta in base alle sue esigenze ma anche in base al suo budget (cosa fondamentale).

    Io onestamente ho fatto il commerciale in varie mie esperienze lavorative, ma vendendo prodotti che non mi piacevano e nei quali non credevo minimamente, è ben diverso invece vendere o offrire un prodotto in cui credi e sai di venderlo al prezzo giusto, ovviamente senza vendere fumo ma cose realmente attuabili.

    Nel settore web marketing non ho un esperienza molto ampia, ci lavoro da circa 6 mesi, e posso dire di aver imparato sulla mia pelle che certi clienti è meglio perderli che trovarli, meglio perdere tanto tempo in fase di progettazione e presentazione del progetto che accettare subito e ritrovarsi con un cliente che ti fa perdere tempo e salute.