• Super User

    grazia a bompressi

    :arrabbiato:


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    Pazzesco... in galera e buttate via le chiavi... lui come tanti altri!!!

    :arrabbiato: :arrabbiato: :arrabbiato: :arrabbiato: :arrabbiato: :arrabbiato:


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    Grande Napoletano!

    Primo atto da Presidente di tutti gli Italiani: fuori dalla galera un omicida, alla faccia di chi e' stato uccise di chi verra' ucciso da coloro che diranno: "tanto in galera i giudici non ci mettono, se ci mettono gli avvocati ci fanno uscire, se nn ce la fanno loro ci pensera' il Presidente (se comunista) quindi votiamo per le sx che loro ci favoriscono! :arrabbiato:

    Come sempre, viva l'Italia...


  • Super User

    Il provvedimento di grazia l'aveva gia' firmato Ciampi, poi Castelli si era rifiutato di controfirmare dicendo che spettava a lui la decisione, la corte ha stabilito che invece la decisione spetta al Presidente della Repubblica, per cui quando Napolitano si e' trovato il decreto davanti l'ha firmato e rispedito al ministro della giustizia Mastella per la controfirma, come atto dovuto verso cio' che aveva cominciato Ciampi.

    Non dimentichiamoci inoltre che Bompressi e' malato, lo so che in carcere ci sono tante persone malate, molto piu' malate e che stano peggio, pero' siamo in Italia, e qui chi ha i soldi si puo' permettere un ottimo avvocato e stare fuori fino a conclusione del processo (che puo' durare decenni), chi e' povero va subito in prigione e quando finisce il processo magari esce o magari no, ma intanto si e' fatto anni di carcere forse da innocente.
    Inoltre il caso e' controverso, il tutto si basa su un unico testimone oculare spuntato fuori dopo 15 anni che afferma di aver guidato la macchina per accompagnare Bompressi a compiere l'omicidio. Macchina che 15 anni prima alcuni testimoni giuravano essere guidata da una donna. Se la giustizia fosse piu' rapida e non avesse precedenti cosi' inquietanti potremmo permetterci di darle piu' fiducia.

    Comunque sinceramente a me non indigna la sua scarcerazione, mi intristisce pensare che in realta' sia un "trattamento di favore", o motivato esclusivamente da obiettivi politici, questo si.
    Ma tant'e', purtroppo l'Italia e' fatta cosi'. :bho:


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    A me indignano varie cose:

    • che, nonostante siano passati tutti i gradi di giudizio, una certa sinistra dica ancora che ci sono dubbi, cose non chiare ecc.... la stessa sinistra che ha fiducia cieca nei giudici quando investigano o sentenziano su politici non della loro parte.
    • che mastellone sia andato dalla famiglia della vittima solo dopo aver portato il decreto al presidente
    • che se esiste una pena definita la stessa dovrebbe essere rispettata fino in fondo altrimenti che alla prossima sentenza sia detto "condannato a reclusione sino a grazia, amnistia o simili".
    • e, come detto da LKV, che questo sia un favore ed un segnale politico, molto prima che un gesto di altra natura.

    P.


  • Super User

    @i2m4y said:

    ]

    • che se esiste una pena definita la stessa dovrebbe essere rispettata fino in fondo altrimenti che alla prossima sentenza sia detto "condannato a reclusione sino a grazia, amnistia o simili".

    P.

    La certezza della pena. Perdendo anche questa stiam mettendo delle mine a quelli che dovrebbero essere pilastri fondamentali ...


  • Super User

    Quel particolare momento storico è da valutare bene, Sofri e Bompressi erano tra i leader di lotta continua, non sono accusati di omicidio ma come mandanti a seguito dellle dichiarazioni di un pentito per me poco attendibile.
    Sempre legato alla stessa vicenda si aspetta ancora chi ha suicidato Pinelli......


  • Super User

    No Gero, Adriano Sofri e Giorgio Pietrostefani sono stati condannati come mandanti, Ovidio Bompressi e' stato indicato da Leonardo Marino come il killer di Calabresi.


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    Tre gradi di giudizio sono sufficienti a fare luce sulla cosa.


  • Super User

    @i2m4y said:

    Tre gradi di giudizio sono sufficienti a fare luce sulla cosa.
    Vabbe', meglio stendere un velo pietoso sulla giustizia italiana, errori ne ha fatti, Enzo Tortora non sarebbe tanto d'accordo sulla tua affermazione. Non dimentichiamoci che quando si cerca a tutti i costi un colpevole, anche per spinte esterne, si corre il rischio di tralasciare piccoli particolari. Oltrettutto i vari gradi di giudizio si sono alternati tra assoluzioni e condanne.
    Infatti il 27 Novembre 1989 sono stati condannati a 22 anni, sentenza invalidata dal primo ricorso in Cassazione nel 1992, ma riconfermata nel 1995 al terzo processo d'Appello.
    Ora, e' lecito dubitare di una confessione ritardata di 16 anni, solo 4 anni prima che il suo reato cadesse in prescrizione (come infatti e' avvenuto).
    Confessione inoltre discordante dalle altre testimonianze oculari, che affermavano che a guidare l'auto era una donna.
    Per cui ci sono molte ombre su questi fatti, potrebbero essere colpevoli, come potrebbero essere dei capri espiatori. :bho: