• User

    @i2m4y said:

    Tale somma resta però "tua", infatti andrai poi tu ad inserirla nella tua dichiarazione dei redditi come "imposte già pagate".
    Per poter inserirla in dichiarazione riceverai infatti una "certificazione dei compensi soggetti a rienuta d'acconto" dal tuo datore di lavoro in cui egli dichiarerà di aver versato (per tuo conto) euro xyz (la somma delle trattenute che ti ha fatto).

    Paolo

    ma se io non faccio la dichiarazione dei redditi poichè studente???
    come devo comportarmi?
    dovrei farla?


  • User

    nessuno mi risponde?
    se sono uno studente e svolgo qualche prestazione occasionale,
    come mi devo comportare in caso di privati senza p.i?
    chi versa il 20% di ritenuta d'acconto? è l'unica cosa da pagare?
    come si paga?

    nel caso di cliente con partita iva?

    in fondo all'anno se sono sotto la soglia dei 5000 devo fare dichiarazione redditi o no?


  • Super User

    Hai sollevato parecchie questioni...vediamo di darti qualche risposta!

    La ritenuta d'acconto del 20% la subisci solo da chi ha la qualifica di sostituto d'imposta (imprese, professionisti, enti pubblici ecc.), non dai privati cittadini.
    Chi effettua una ritenuta è poi obbligato a riversarla allo Stato e a inviarti entro il febbraio dell'anno successivo una certificazione da cui risultano le somme lorde e le ritenute operate.
    In definitiva, quello della ritenuta non è un obbligo tuo! Tu di fatto lo subisci, ma non devi porti più problemi di tanto.

    Detto questo, è fondamentale ricordare che stiamo parlando di ritenute d'acconto... acconto significa che sono sostanzialmente un anticipo sull'IRPEF dell'anno.
    Ora, entro determinate soglie non si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi. Queste soglie sono molto numerose a seconda della situazione del contribuente... nel tuo caso, se come pare di capire hai solo redditi occasionali, la soglia è pari a € 4.800.
    Non confonderti con quella di € 5.000 che serve per circoscrivere il concetto di collaborazioni occasionali, è un discorso diverso: qui si parla dell'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.

    Se i tuoi redditi superano quella cifra, sei tenuto a presentare la dichiarazione. Ma bada bene che presentare la dichiarazione non significa necessariamente dover pagare imposte. Se il tuo reddito è basso, al contrario, è un vero vantaggio. Infatti io te lo consiglio anche se non raggiungi la soglia di € 4.800: in questo caso non saresti obbligato ma ti consiglio di presentarla ugualmente.
    Dov'è il vantaggio? E' semplice, metti (indico cifre a caso) che hai svolto lavori per € 5.000, ti hanno fatto ritenute del 20% (quindi € 1.000) e quindi hai incassato al netto € 4.000.
    Ora, bisognerebbe fare tutti i conti ma ti dò per certo che la tua IRPEF dell'anno sia molto inferiore a € 1.000, anzi è probabile che sia zero. Chi ha redditi bassi non deve pagare tasse, questo è noto.
    Perciò, visto che hai subito ritenute per € 1.000, ti troverai di fatto ad avere un credito d'imposta, che potrai chiedere a rimborso oppure tenere da parte per compensarlo in futuro con altri debiti.


  • User

    @OEJ said:

    Hai sollevato parecchie questioni...vediamo di darti qualche risposta!

    La ritenuta d'acconto del 20% la subisci solo da chi ha la qualifica di sostituto d'imposta (imprese, professionisti, enti pubblici ecc.), non dai privati cittadini.

    Nel caso di svolgere un'attività per un privato cittadino, allora come mi comporto? se non devo pagare la ritenuta d'acconto, devo fare la ricevuta comunque?a cosa mi serve farla?

    Quello che vorrei sapere, se io domani svolgo una prestazione per un cittadino privato, come mi devo comportare?per essere in regola?
    puoi descrivermi le cose nel particolare, i vari passi?
    grazie


  • Super User

    Se parliamo di collaborazioni occasionali, non hai l'obbligo di fare la ricevuta... la ricevuta serve al tuo committente, non a te. E' la prova che lui ti ha pagato.
    Perciò, se non te la chiede lui, non devi sentirti obbligato a farla.... anche se comunque non ti costa nulla rilasciarla.

    E se la vuoi fare, non devi neanche seguire regole particolari. Alla peggio, vale anche se tu prendi un pezzo di carta e lo compili a penna.

    Comunque, una ricevuta in grazia di Dio dovrebbe riportare almeno i dati anagrafici tuoi e del committente (incluso il codice fiscale), la data, il compenso corrisposto, l'ammontare dell'eventuale ritenuta (quando c'è) e una breve descrizione del servizio che hai prestato. E in coda a tutto, la tua firma.
    Non guasta nemmeno scrivere da qualche parte che si tratta di una collaborazione occasionale, e dunque una prestazione esclusa da IVA.
    Ti consiglio di farti una fotocopia da conservare.


  • User

    ho trovato su internet un modulo ben fatto da usare come ricevuta...

    se per un privato non devo fare la ricevuta...allora non è come lavorare in nero?

    scusa ma in materia non ci capisco niente.

    quindi tu dici di fare le ricevute solo per i soggetti che hanno partita iva, sono loro che dovranno versare il 20% come ritenuta d'acconto, ed in fondo all'anno non devo fare nessuna dichiarazione..cosi sarò in regola?

    grqazie


  • Super User

    Tu lavori in nero se poi non dichiari le somme ricevute (sempre che tu sia obbligato a presentare dichiarazione, come ho detto prima).

    Quelli con partita IVA ti chiederanno la ricevuta per scaricare il costo, gli altri non hanno motivi particolari per richiedertela, a meno di non volersi tutelare per evitare che tu un giorno li porti in tribunale dicendo che non sei stato pagato. 🙂


  • User

    ok

    potresti rispiegarmi se devo o meno fare la dichiarazione?
    quale è il fattore discriminante? la soglia incassata durante l'anno? o altro?

    per fare la dichiarazione dei redditi (eventuale) come certifico le somme ricevute? per i soggetti con partita iva o la ricevuta, per quelli senza???


  • Super User

    Non li certifichi e buonanotte!
    La ricevuta non è un documento diretto a te, al limite te ne tieni una copia, ma anche se non ce l'hai non muore nessuno.

    Poi, è chiaro che se dovessi esserci dei controlli una ricevuta in più è meglio che una in meno, ma nei fatti non smuove un sasso perchè comunque è un documento che rilasci tu, da solo non dimostra niente.

    Quanto alla dichiarazione, se vuoi una spiegazione dettagliata la cosa si fa lunga, perciò ti consiglio di guardare direttamente le istruzioni!!

    Guarda qui:

    ww.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebdc1c07f429870/PF1_2008_istr.pdf

    e in particolare le pagine 10 e 11.


  • User Newbie

    Ciao a tutti, ho un dubbio.
    Ho una società, ho ricevuto una fattura da un professionista e dovrei pagare la ritenuta d'acconto.
    Premesso che dovrei quietanzarlo in vari step a distanza di mesi, la ritenuta la posso versare il mese successivo ad ogni pagamento, per la somma relativa al pagamento?
    Oppure la devo versare il mese successivo all'emissione della fattura indipendentemente se è avvenuto o meno il pagamento?

    Grazie


  • Super User

    La ritenuta è legata indissolubilmente al pagamento. La data della fattura non ha importanza.

    Quindi, ogni mese (entro il 16) devi riversare le ritenute effettuate sui pagamenti compiuti il mese precedente.


  • User Newbie

    Buongiorno,
    ho un problema di questo tipo, se ho una fattura di un agente, normalmente quando verso la ritenuta d'acconto utilizzo il codice tributo 1038 per le provvigioni; se invece si tratta di una fattura per consulenza rimane 1038 o devo usare il 1040?

    altra domanda: se pago una fattura con ritenuta, ma do solo un acconto, quando devo versare la ritenuta? il mese dopo aver pagato l'acconto o il mese dopo il saldo???


  • Bannato User Attivo

    Ciao.

    Per le consulenze il codice relativo al versamento della ritenuta è 1040.

    La ritenuta in caso di pagamenti di acconti su fattura va versata entro il 16 del mese successivo a quello di pagamento dell'acconto ed è rapportata all'acconto pagato.


  • User

    Salve a tutti,
    ho notato questa discussione e allora ne approfitto per scrivere la mia domanda qui senza aprire un altro topic.

    Allora.
    Ho emesso una ricevuta d'acconto per una prestazione occasionale che ho fatto, con data 30.12.2009.
    La ricevuta mi è stata pagata in data 12.01.2010.

    La certificazione della ritenuta è di quest'anno o del prossimo?
    Fa fede la data della ricevuta o del pagamento?

    Se fa fede la data del pagamento, (cosa che secondo me non ha molto senso, visto che io invio la ricevuta nel 2009 e mi possono pagare anche nel 2013) come si fanno a documentare i 5.000 euro annuali che non si possono superare con questo metodo di pagamento? (non ho la partita iva e fatturo con codice fiscale)

    Vi ringrazio.
    Ho diversi dubbi su questo.


  • User Newbie

    Chi è così gentile da rispondere alla mia ignoranza? Grazie

    Ho partita iva e una ritenuta di acconto di circa 120 euro al mese,
    per 10 mesi. Dove vanno a finire questi 1200 euro? Quanto di questi
    soldi farà parte della mia pensione? E perché, versando questi 1200
    euro di acconto, mi ritrovo che in sede di dichiarazione devo pagare
    ancora una prima rata di 1000 euro (310 a luglio, 310 ad agosto, 310 a settembre) e ancora 400 euro come seconda rata a novembre?
    Quei 1200 euro di acconto non servono ad ammortizzare la dichiarazione?

    Grazie veramente a tutti coloro che avranno voglia e tempo di
    risolvere il guazzabuglio :smile5:


    @OEJ said:

    Hai sollevato parecchie questioni...vediamo di darti qualche risposta!

    Chi effettua una ritenuta è poi obbligato a riversarla allo Stato e a inviarti entro il febbraio dell'anno successivo una certificazione da cui risultano le somme lorde e le ritenute operate.

    Te lo consiglio anche se non raggiungi la soglia di ? 4.800: in questo caso non saresti obbligato ma ti consiglio di presentarla ugualmente.
    Dov'è il vantaggio? E' semplice, metti (indico cifre a caso) che hai svolto lavori per ? 5.000, ti hanno fatto ritenute del 20% (quindi ? 1.000) e quindi hai incassato al netto ? 4.000.
    Ora, bisognerebbe fare tutti i conti ma ti dò per certo che la tua IRPEF dell'anno sia molto inferiore a ? 1.000, anzi è probabile che sia zero.


  • User Newbie

    @criceto said:

    La ritenuta di acconto è appunto un "acconto" sull'IRPEF dovuta in sede di dichiarazione.
    Per introiti che non siano risibili non è sufficiente a neutralizzare la dichiarazione o a portare la stessa a credito.

    Grazie!


  • User Newbie

    Faccio parte di un gruppo di amici che suonano occasionalmente.Per una prestazione musicale sono stato pagato dopo che ho compilato un modello di ritenuta d'acconto a rappresentanza di tutti gli altri con un assegno in cui era compresa anche la ritenuta d'acconto. Chi deve pagare la ritenuta?Se tocca a me come fare?
    Io pensavo 20% della ritenuta che mi hanno dato in piu' avrebbe dovuta essere trattenuta e pagata dalla societa' che ci ha ingaggiato! Spero di essermi espresso chiaramente. Grazie, Tarico