• Community Manager

    Sovraccarico di informazioni e Feedback

    Ogni utente ha un limite di elaborazione informativo limitato oltre il quale non può arrivare; in caso di superamento ( l?informazione supera la capacità di elaborazione ) il soggetto viene sovraccaricato di impulsi ed informazioni (OVERLOAD INFORMATIVO), rendendolo completamente in difficoltà causa il tempestivo incremento del tempo decisionale per l?acquisto/contatto del prodotto/servizio.
    A questo punto il soggetto o si rivolgerà ad un altro buyer oppure procederà a rielaborare le informazioni utilizzando feedback, quali amici, contatti, soggetti di case studies ecc...

    Questo è quanto scrive Stefano....[url=http://webmarketing.studiocelso.com/29-overload-informativo-e-feedback.htm]da leggere.

    Il Topic è davvero molto interessante...quali sono i vostri pareri? 🙂

    :ciauz:


  • Super User

    Il concetto è quello della "dissonanza cognitiva", si tratta di psicologia.
    Troppe informazioni di fatto non veicolano alcun messaggio, a meno che uno di questi stessi messaggi non prevalga distintamente sugli altri.

    Trovo che sia uno degli errori più frequenti soprattutto nei siti amatoriali.

    Mi viene in mente proprio un esempio, dove appunto la quantità di contenuti è decisamente esagerata, segno che l'autore di questo sito non è molto competente in materia. Del resto tutti ci provano nel web, ma pochi ci riescono: [url=http://www.giorgiotave.it]guardate qui pertanto.

    :quote: :quote: :quote:


  • User Attivo

    grazie Giorgio per il "quote".
    😄 noto il sito postato da Catone, nonostante tutto condivido...è abbastanza confuso, ma in questo caso fa fede il brand GT 😎

    la dissonanza cognitiva però non è altro che uno stato di squilibrio all'interno della psiche del potenziale cliente, il quale trova davanti a se un prodotto con difetti interni (dovuti alla sua struttura) o del venditore ( magari il commerciale non è proprio una mole di simpatia ) oppure dell'immagine aziendale ( brand con feedback negativi ).

    A questo punto credo che il punto possano essere le landing page...troppi contenuti stroppiano la comunicazione verso l'utente?


  • User Attivo

    E' proprio quando l'utente esperto si rende conto di essere vittima dell'information overload che entrano in campo i portali di opinione e i motori di comparazione prezzi 😄

    Sulla progettazione di una landing invece mi permetto di dissentire sulla necessità costante di tagliare tagliare e tagliare, a mio parere esistono molti casi particolari in cui l'utente ha bisogno di essere rassicurato ed informato prima di acquistare un bene che prevede un processo di acquisto particolarmente lungo e impegnativo, soprattutto in un mercato dove la fiducia verso il commercio elettronico è ancora scarsa.
    Vi invito anche a leggere un post di Paola Albanese sulle [url=http://www.seotalk.it/2006/01/processi-dacquisto-maschili-e.html]differenze nei processi di acquisto femminili e maschili.

    Con questo naturalmente non riesco a sostenere le scelte di Giorgio sulla sua home page :arrabbiato:


  • Community Manager

    😄

    Solo per un OT, inserirò ancora molte cose, ma rifaccio tutto il sito 😉


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    E' proprio quando l'utente esperto si rende conto di essere vittima dell'information overload che entrano in campo i portali di opinione e i motori di comparazione prezzi 😄

    Sulla progettazione di una landing invece mi permetto di dissentire sulla necessità costante di tagliare tagliare e tagliare, a mio parere esistono molti casi particolari in cui l'utente ha bisogno di essere rassicurato ed informato prima di acquistare un bene che prevede un processo di acquisto particolarmente lungo e impegnativo, soprattutto in un mercato dove la fiducia verso il commercio elettronico è ancora scarsa.
    Vi invito anche a leggere un post di Paola Albanese sulle [url=http://www.seotalk.it/2006/01/processi-dacquisto-maschili-e.html]differenze nei processi di acquisto femminili e maschili.

    Con questo naturalmente non riesco a sostenere le scelte di Giorgio sulla sua home page :arrabbiato:

    mah non sò sai...sicuramente la landing page ben attrezzata di informazioni genera numerosi risultati positivi ( ed il grande professionista Madrignano ne è la prova ) ma quanti utenti perdi? l'ingresso di utenza e la relativa conversione è superiore alla perdita di utenza?

    sarebbe bello testare due tipi differenti di landing e magari un ibrido....


  • Super User

    Guarda che scherzavo Giorgio! Però una sistematina tutto sommato ci potrebbe stare... 🙂


  • User Attivo

    Secondo me il problema non sta nell'eccesso di informazioni quanto sulla modalità di presentazione.
    Un eccesso di comunicazione, è vero, potrebbe disorientare un utente, ma non l'utente ovvero tutti gli utenti!
    Ci possono essere utenti che vogliono conoscere o a cui piace approfondire i dettagli molto tecnici nel caso dell'acquisto di un prodotto tecnologico e vi sono gli utenti che acquistano semplicemente una videocamera, un decoder pensando che siano più o meno tutti uguali. Se a questi ultimi presentiamo duemila informazioni causiamo il mal di testa e scappano!

    Non credo ci sia un numero magico di informazioni da presentare (un pò come non c'è un numero di keyword prestabilito per una pagina web).

    Tutto dipende dall'utente cui ci rivolgiamo.
    Possiamo strutturare le informazioni in modo tale da dare info per un utente medio ma garantendo all'utente esperto la possibilità di acquisire ulteriori info... ed il web è proprio lo strumento adatto... a saperlo ben utilizzare 🙂


  • User Attivo

    Il problema del target esiste eccome e purtroppo le informazioni necessarie per comprendere a quale tipologia di utenti ci stiamo rivolgendo sono troppo spesso disponibili solo dopo l'implementazione di una landing e l'analisi dei dati.

    Credo che la soluzione a questo problema sia la naturale evoluzione di una semplice landing page, ovvero un mini sito dedicato e orientato alla conversione composto da landing e altre pagine di approfondimento ognuna in grado di spingere verso la conversione attraverso chiare call to action.

    Inserire tutto in un'unica pagina favorisce la sensazione di eccesso di informazioni e non garantisce il giusto livello di attenzione su tutti i punti affrontati nella pagina (maggiore attenzione verso l'alto e via via sempre meno) che invece potrebbero essere determinanti per motivare l'utente a compiere il passo successivo.

    Per quanto questa tecnica sia stata utilizzata con successo in molti settori, questo non significa che non possano esserci margini di miglioramento 😉
    Credo che questo tipo di soluzione sia attualmente ancora molto utilizzata semplicemente perchè si ottengono grandi benefici rispetto ad una pagina "generica" a fronte di una mole di lavoro contenuta (in fondo si tratta di creare una sola pagina).