• User

    Tuttavia se la LTD opera esclusivamente con clienti esteri, ed e' registrata in UK, direi che il reddito e' prodotto all'estero.
    Quindi sembrerebbe logico che la societa' paghi le tasse sugli utili societari in UK (sarebbe IRES in Italia).
    Poi i soci residenti in Italia pagheranno in Italia l'IRPEF sugli utili percepiti, dichiarando una partecipazione in societa' estera. Si tratta di due tassazioni differenti.

    Invece se il fisco dimostra che il titolare (o i soci), in quanto residenti in Italia, prendono in Italia le decisioni gestionali, allora si configura un reato di esterovestizione, anche se la localizzazione del business societario e' all'estero.
    In sostanza il fisco vuole anche l'equivalente dell'IRES (se fosse una SRL), non si accontenta di tassare l'utile dichiarato dai soci qualificati.
    E' qui che sta l'anomalia italiana.


  • User Attivo

    @tom said:

    In sostanza il fisco vuole anche l'equivalente dell'IRES (se fosse una SRL), non si accontenta di tassare l'utile dichiarato dai soci qualificati.
    E' qui che sta l'anomalia italiana.

    Beh, diciamo che come spesso accade forse qualcuno in passato ha esagerato con queste società "scatole vuote" ed il fisco italiano ha tirato le corde.

    Se compri delle azioni della Jaguar e ne divieni comproprietario e partecipante agli utili nessuno ti accuserà mai di esterovestizione, mentre se possiedi la maggioranza di una ltd dislocata fuori del territorio e non ci sono apparenti motivi per cui la tua ltd abbia sede all'estero, tu ne sei l'amministratore e continui a risiedere in italia , insomma... devi ammettere che la cosa puzza.
    Non mi venire a dire che si costituisce una ltd in uk perchè è più "comoda"

    Poi va da se che la cosa migliore sarebbe unificare la tassazione e colmare l'abisso che adesso esiste tra quella italiana e quella uk (o irlandese, o francese, etc). Ma questo è tutto un'altro discorso.


  • User

    @Tomcat said:

    ...mentre se possiedi la maggioranza di una ltd dislocata fuori del territorio e non ci sono apparenti motivi per cui la tua ltd abbia sede all'estero, tu ne sei l'amministratore e continui a risiedere in italia , insomma... devi ammettere che la cosa puzza.

    Se - come detto sopra - i motivi sono un business completamente localizzato all'estero, non direi che la cosa puzzi, o e' quantomeno questionabile.
    Alla fine l'unico motivo di attrazione e' la residenza del socio/amministratore, ma basta questo per l'accusa di esterovestizione (per la legge basta un solo motivo dei tre possibili).
    Ad es. i miei clienti sono svizzeri, viaggio spesso per gestirli, ma in quanto residente italiano questo non basta al fisco italiano per giustificare una LTD in UK o una domiciliata svizzera.
    Mentre sarebbe normale per il resto d'Europa.


  • User Attivo

    Un mio amico vive a Londra e vorremmo aprire una Ltd

    Lui tiene i contatti e compra la merce, io qui in Italia la rivendo e cerco clienti.

    Suppongo che non ci siano problemi di esterovestizione.

    Io che devo fare per mettermi in regola?

    grazie


  • User Newbie

    Gentili Amici, 🙂
    ho letto oggi alcuni dei "post" inviati; credo che, oltre ad alcune verità, siano state scritte diverse inesattezze e falsità.
    I vantaggi di costituire una Private Limited Company o Ltd a Londra si possono così riassumere:

    1. aspetti societari: non serve il notaio per la costituzione ed il trasferimento di quote di Ltd; il capitale versato puà essere anche di una Sterlina su 1.000 Sterline di capitale nominale minino;
    2. aspetti fiscali; l'aliquota fiscale applicata sui redditi d'impresa è del 21% fino a 300.000 Sterline di utile;
      3)** aspetti amministrativi**; non esitono studi di settore, coefficienti di congruità, ritenute d'acconto per professionisti, acconti d'imposta ed una gestione così articoltata e massiccia di registri fiscali e libri sociali;
    3. gestione e costo del personale: la gestione è molto facile ed il personale viene pagato con cadenza settimanale; i cedolini paga sono molto semplici e non così articolati come in Italia;
    4. Imposta sul Valore Aggiunto (IVA); l'aliquota ordinaria è del 17,5%;
    5. responsabilità limitata della Ltd: tale principio è uno dei cardini del sistema societario inglese, a differenza di quanto sta accadendo sempre più spesso in Italia anche per Srl;
    6. pianificazione fiscale e societaria internazionale: esistono numerose e consolidate opportunità al riguardo.
      Un discorso a parte per quanto riguarda l'E-commerce; attenzione che, in determinate condizioni, il "Server" costituisce una "stabile organizzazione" 😮 e, quindi, meditate gente, meditate ...
      Se non bastasse, sono a vs. disposizione per ogni ulteriore richiesta di approfondimento.
      All the best.... from London.
      Dr. Stefano Rossini

  • User Newbie

    Il thread è molto vecchio ma provo ad aggiungere un considerazione, particolarmente sensata per chi opera nel web.

    In diversi paesi esteri (non solo uk, quindi) sono differenti (e spesso più semplici e snelle) le disposizioni in materia di privacy, regole di vendita, contenuti, ecc.

    Quindi vorrei sottoporre la questione da un punto di vista diverso:

    • un'azienda che opera in italia (e in europa?) può aprire sede legale e fiscale nel paese che preferisce? Ovviamente sia le persone che l'azienda pagherebbero le tasse in italia.

  • User Newbie

    L'adesione alla UE prevede che qualsiasi soggetto ivi residente sia libero di stabilire all'interno dela medesima la propria iniziativa d'impresa.
    Nulla vieta, pertanto, la costituzione da parte di un soggetto italiano di altra società estera nella UE (o anche extra UE), fatte salve le norme fiscali in materia (in particolare il Decreto Bersani del 2006).
    Di rilievo, nel mondo del Web, l'inconsapevole costituzione di una stabile organizzazione all'estero a seguito dell'utilizzo, in condizioni particolari, di un server situato in altro Paese che comporterebbe l'applicazione di una doppia imposizione fiscale, nonchè dele sanzioni amministrative derivanti dalla mancata segnalazione alle autorità competenti delle attività d'impresa ivi svolte.
    Buon Internet a tutti ...
    Stefano Rossini


  • User Attivo

    Ciao,

    mi chiedevo se sia possibile aprire Ltd in Inghilterra e contestualmente ottenere la residenza nello stesso paese...

    E' difficile ottenere la residenza?

    La si può ottenere contestualmente all'apertura di una Ltd?

    Essendo residenti, si sarebbe tenuti a pagare le tasse solo in Inghilterra?


  • User Attivo

    Ciao,

    mi chiedevo se sia possibile aprire Ltd in Inghilterra e contestualmente ottenere la residenza nello stesso paese...

    E' difficile ottenere la residenza?

    La si può ottenere contestualmente all'apertura di una Ltd?

    Essendo residenti, si sarebbe tenuti a pagare le tasse solo in Inghilterra?


  • User

    @Tropicalista said:

    Ciao,

    mi chiedevo se sia possibile aprire Ltd in Inghilterra e contestualmente ottenere la residenza nello stesso paese...

    E' difficile ottenere la residenza?

    La si può ottenere contestualmente all'apertura di una Ltd?

    Essendo residenti, si sarebbe tenuti a pagare le tasse solo in Inghilterra?

    Certo che puoi chiedere ed ottenere la residenza, oltrettutto per fini di lavoro...
    Ovviamente Le imposte le pagheresti in Inghilterra, e tutto sarebbe ok se tutto fosse vero.
    Il problema in realtà è che spesso la residenza è fittizia ed i in caso di accertamento se ne pagano le conseguenze.
    La normativa prevede per esempio che sia prova di residenza ove siano ubicati gli interessi del soggetto (iscrizione dei figli a scuola, adesione a circoli e club, mogli e fidanzarte:giggle: ecc....)


  • User Attivo

    Lo dicevo perchè a me non dispiacerebbe trasferirmi in Inghilterra.

    Il lavoro ci sarebbe, i servizi sono migliori rispetto all'italia, le ragazze sono facili.... vedo solo lati positivi


  • User Newbie

    Ragazzi ho dei forti dubbi sul tema...vediamo se voi li riuscite a chiarire:

    Si puo' risolvere tutto (intendo la residenza dell'amministratore) tramite fiduciaria??

    E se vorrei una macchina aziendale con targhe inglesi (anch'essa "diciamo" con residenza li) dovrei avere un prestanome o mi basta la fiduciaria??

    Ultimo dubbio...Ammesso che si operi con fiduciaria...la pensione chi me la da' e a quanti anni la posso prendere??

    Grazie in anticipo dell'attenzione 😉


  • User Newbie

    Signori, tutto è possibile... fiduciaria, prestanome, tutto quello che volete.
    ma se siete residenti in italia le tasse si pagano in italia.
    se vi beccano, non è elusione, è evasione, e come tale è un reato.

    altra risposta: fai la ltd, in inghilterra residenza subito, fai quello che vuoi.
    ma poi in uk le tasse le paghi.

    signori il tema non è semplice, attenzione a quello che si scrive.


  • User Newbie

    @Batcon
    non mi hai chiarito le idee...a cosa devo stare attento io? io facevo una domanda riesumando un post vecchiotto...

    forse non ho scritto le cose chiaramente:

    1 - operando con la fiduciaria io non sono il titolare...quindi che devono beccare...mica evado.

    2 - una ipotetica macchina che problemi presenta?

    3 - Come viene gestita la pensione?


  • User Newbie

    Diopralinato,
    se operando con una fiduciaria non sei tu il titolare e mica evadi allora buon lavoro. Chiamami quando avrai bisogno di un difensore fiscalista perchè sono a disposizione.
    l'ipotetica macchina non presenta nessun problema.
    Più bella ancora la domanda: come viene gestita la tua pensione. La domanda te la faccio io: chi paga i contributi?
    Se li paga la fiduciaria mica sei tu il titolare, quindi la pensione va alla fiduciaria? o sbaglio?
    il detentore delle quote (anche occulto, perchè tale è chi agiste tramite fiduciaria) non versa contribuzione ai fini pensionistici, perchè riceve solo il dividendo, e a sua volta se sei residente in itala quel dividendo.


  • User Newbie

    @Batcon
    Il caso era teorico non pratico...e spero di non dovermi difendere da nulla...volevo solo cercare di capire se ti possono rompere le scatole con la fiduciaria oppure con la macchina....Ma credo che tu abbia chiarito questi 2 punti con un bel "non ti possono rompere le scatole", giusto?

    Poi per la pensione, volevo capire come la gestiscono, diversamente da qua...
    Se i contributi li paga la fiduciaria alla persona con cui hanno un contratto cioe' come fosse un normale dipendente perche' non dovrebbero dargli la pensione?

    La mia motivazione e' data dal fatto che sembra tutto cosi oscuro...e stavo cercando di trovare un pizzico di luce...tutti hanno paura di cadere nell'illegale e poi c'e' gente che ci nuota...Allora mi chiedevo cosa e' legale e cosa no?

    Grazie delle risposte 🙂


  • User Newbie

    Buongiorno, Mi hanno consigliato di costituire una LTD al solo fine di mantenere l'anonimato dei soci. La società aprirebbe una sede in Italia e svolgere l'attività di commercio. Il fatturato dovrebbe andare da circa 1,2 ml di euro a circa 1,8/2,00 ml e la società dovrebbe sottostare al regime fiscale italiano in tutto e per tutto. A questo punto mi chiedo se è fattibile la cosa. A me importa solo mantenere l'anonimato dei soci.


  • User Newbie

    Buongiorno, Mi hanno consigliato di costituire una LTD al solo fine di mantenere l'anonimato dei soci. La società aprirebbe una sede in Italia e svolgere l'attività di commercio. Il fatturato dovrebbe andare da circa 1,2 ml di euro a circa 1,8/2,00 ml e la società dovrebbe sottostare al regime fiscale italiano in tutto e per tutto. A questo punto mi chiedo se è fattibile la cosa. A me importa solo mantenere l'anonimato dei soci, e continuare ad operare come se fosse una normale srl.:ciauz:


  • User Newbie

    Ciao giorgio75,
    ho letto il tuo post ma il link che hai inserito e' stato filtrato potresti segnalarmi la struttura con cui tu hai aperto la tua LTD per favore?
    Sto cercando anche io una struttura e visto che tu ne hai già utilizzata e ti sei trovato bene....

    Grazie mille


  • User Newbie

    salve a tutti, avendo una ltd inglese con sede in uk, con decisioni prese in uk, clienti solo uk, progetti svolti solo in uk ma vivendo in Italia, le tasse devo cmq pagarle in Italia?!?!? e l'Inghilterra non dice nulla?