• Super User

    Mi raccomando prepararsi anche alle eventuali contestazioni del tipo di quelle avute dal noto motociclista!

    Paolo


  • User

    Il noto motociclista, anche se ha residenza a Londra, in realtà vive in Italia e quindi deve pagare le tasse in Italia. Se una persona ha una ditta in Uk, ma denuncia il reddito della sua LTD in Italia, non vedo perchè dovrebbe aver problemi.

    Anche io vorrei aprire una LTD a Londra. Abbiamo dei server in Germania e vorremmo vendere in tutta Europa e una SRL costa troppo, la cosa, all'inizio non è fattibile. Se apriamo una LTD risparmiamo molto. Ovviamente i dividendi della LTD vanno messi nella denuncia dei redditi. Mi informerò da un commercialista.


  • User Attivo

    Se una persona ha una ditta in Uk, ma denuncia il reddito della sua LTD in Italia, non vedo perchè dovrebbe aver problemi.

    si, ma allora perdi i vantagi fiscal idella minore imposizione fiscale della ltd: se i lreddito lo produci dall'italia perchè hai unastabile organizzazione in italia le tasse le paghi in italia ,qualunqe sia la nazionalità delal società


  • User

    Mi piacerebbe sapere che cosa si intende per organizzazione stabile. Dall'Italia bastano un PC per gestire i server all'estero. Il resto sono dei server in Germania, ed eventualmente il sito di ecommerce in UK, visto che, forniamo per ora VPS (Virtual Private Server) Unix.

    Forse ls GDF potrebbe dire che avere due portatili per controllare la propria azienda in UK equivale ad avere una organizzazione stabile in Italia. Il punto è proprio questo.


  • User Newbie

    @jotafi said:

    Mi piacerebbe sapere che cosa si intende per organizzazione stabile. Dall'Italia bastano un PC per gestire i server all'estero. Il resto sono dei server in Germania, ed eventualmente il sito di ecommerce in UK, visto che, forniamo per ora VPS (Virtual Private Server) Unix.

    Forse ls GDF potrebbe dire che avere due portatili per controllare la propria azienda in UK equivale ad avere una organizzazione stabile in Italia. Il punto è proprio questo.

    L'amministratore o gli azionsti della LTD dove risiedono?
    Il lavoro dove viene svolto?

    Il commercialista inglese ha un costo orario e ti calcola anche il tempo che perde per inviarti un'email o per ricevere un tua telefonata.
    Ma puoi farne a meno, fatta eccezione per la dichiarazione annuale che potrebbe costarti dalle 200 alle 300 Sterline.

    Se vuoi maggiori informazioni
    inviami un'email privata


  • User

    Gli shareholder sono due, massimo tre, residenti in Italia. Il director e secretary lì farei fare al commercialista inglese, credo con un costo totale di £500 annue. L'annual return dovrebbe costare £100 sterline.

    L'attività è quella di vendere online servizi di web hosting per i clienti da tutto il mondo. Il sito sarà in italiano ed in inglese. I server che ospiteranno i servizi sono in germania.

    I pratica siamo in due italiani con residenza in Italia. Il commercialista che ho contattato mi ha detto che la comunicazione via email è gratuita.

    Un altro problema è: siccome dovremo emettere piccole fatture in gran quantità, almeno 100/200 al mese, come funziona la registrazione delle fatture. Le fatture, da parte nostra venrranno generate dal nostro sistema ecommerce in PDF e spedite via email, quindi in modo automatico.


  • User Newbie

    @jotafi said:

    Gli shareholder sono due, massimo tre, residenti in Italia. Il director e secretary lì farei fare al commercialista inglese, credo con un costo totale di £500 annue. L'annual return dovrebbe costare £100 sterline.

    L'attività è quella di vendere online servizi di web hosting per i clienti da tutto il mondo. Il sito sarà in italiano ed in inglese. I server che ospiteranno i servizi sono in germania.

    I pratica siamo in due italiani con residenza in Italia. Il commercialista che ho contattato mi ha detto che la comunicazione via email è gratuita.

    Un altro problema è: siccome dovremo emettere piccole fatture in gran quantità, almeno 100/200 al mese, come funziona la registrazione delle fatture. Le fatture, da parte nostra venrranno generate dal nostro sistema ecommerce in PDF e spedite via email, quindi in modo automatico.

    Non credo che tu abbia risolto nulla con la società UK
    dato che i proprietari sono residenti in Italia, dovranno pagare allo stato Italiano i redditi personali prodotti
    mentre i redditi della società saranno pagati in Inghilterra.

    Per le fatture, dovrai trimestralmente inviare all'ufficio competente il resoconto delle fatture, indicando importo e partita iva dell'acquirente
    Ovvero, rienpire un prestampato...
    che potreti far fare al commercialista, ma la cosa ti costerebbe cara.

    di dove siete?

    Se vuoi maggiori delucidazioni puoi scrvermi a:
    [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL]
    non rispondo sul forum.
    Grazie


  • User

    Ti ho inviato una mail. Vorrei fare una LTD perchè costa meno della SRL. Pagherò le tasse su dividendi della LTD in ITalia, come è giusto fare.

    La mia paura, come dici te, è quella di pagare conti salati al commercialista inglese.


  • User Attivo

    scusa, ma se:

    • i soci della società inglese sono italiani
    • tali soci oltre che a essere cittadini italiani risiedono in italia (non sono quindi cittadini iscritti all'AIRE)
    • curi l'attività dall'Italia (posto che in germania ci sono solo i server e in uk la contabilità, ma scelte commerciali, operative ecc le fai dall'italia), cioè la realzzazione dell'oggetto sociale della tua attività avviene dall'Italia. Anche 'ipotetico amministraote inglese sarebbe un fantoccio, mero esecutore di volintà altrui (le tue) di persone residenti in Italia
    • probabilmente hai familiari in italia con cui vivi
    • per cui il centro dei tuoi interessi econmici e personali è in Italia

    quindi, per quel poco che so io, siamo nel caso di esterovestizione dell'attività. Non è che paghi in Italia le tasse sui dividenti della LTD: sono gli stessi redditi della LTD, in quanto prodotti in Italai da stabile organizzazione in Italia, a essere soggetti alla noramtiva italiana

    Ti segnalo un po' di link online. Buona lettura:
    http://www.commercialistatelematico.com/nuoviarticoli/pubblici/207970800-esterovestita.html
    http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articoloN&articolo=26587


  • User

    ti ringrazio delle informazioni.


  • User

    Si, ho letto i due articoli ed hai ragione. In poche parole non posso aprire una ditta estera.

    In Italia una srl costa troppo, quindi, nulla non posso far nulla.


  • User Newbie

    @mauro1978 said:

    scusa, ma se:

    • i soci della società inglese sono italiani
    • tali soci oltre che a essere cittadini italiani risiedono in italia (non sono quindi cittadini iscritti all'AIRE)
    • curi l'attività dall'Italia (posto che in germania ci sono solo i server e in uk la contabilità, ma scelte commerciali, operative ecc le fai dall'italia), cioè la realzzazione dell'oggetto sociale della tua attività avviene dall'Italia. Anche 'ipotetico amministraote inglese sarebbe un fantoccio, mero esecutore di volintà altrui (le tue) di persone residenti in Italia
    • probabilmente hai familiari in italia con cui vivi
    • per cui il centro dei tuoi interessi econmici e personali è in Italia

    quindi, per quel poco che so io, siamo nel caso di esterovestizione dell'attività. Non è che paghi in Italia le tasse sui dividenti della LTD: sono gli stessi redditi della LTD, in quanto prodotti in Italai da stabile organizzazione in Italia, a essere soggetti alla noramtiva italiana

    Ti segnalo un po' di link online. Buona lettura:
    http://www.commercialistatelematico.com/nuoviarticoli/pubblici/207970800-esterovestita.html
    http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articoloN&articolo=26587

    Hai colto nel sengo!
    In Italia, non ci deve essere nessuna attività diretta della società, nè dei suoi soci o dipendenti, altrimenti la società dovrebbe aprire una partita I.V.A. italiana.

    La società UK potrebbe avere dei collaboratori italiani, NON DIPENDENTI, che vendono i suoi servizi o prodotti e che percepiscono, con regolare contratto di collaborazine, una percentuale sulle vendite.


  • User

    Che cosa mi consigliate, come tipo di azienda in Italia, per aprire una attività di web hosting come secondo lavoro? Premetto che sono un dipendente full-time, quindi l'azienda mi paga già L'INPS, spero di non dover ripagarla anche per una snc.

    Credo che una ditta individuale andrebbe bene. Dovrei vendere solamente servizi informatici. Non credo che come libero professionista vada bene. Ovviamente le vendite avvengono via ecommerce. Le entrate sono di circa 1200 euro mensili, con circa 400 euro di affitto di server, quindi 800 euro al mese.

    Grazie.


  • Super User

    Ciao,

    ti sei già risposto da solo.

    Impresa individuale che con ogni probabilità non darà origine a nuovi obblighi previdenziali se secondaria al tuo attuale lavoro dipendente a tempo pieno. Puoi leggere molti topic in merito a questo ultimo aspetto.

    Paolo


  • User

    Si, grazie, ieri ne ho letti alcuni riguardanti webmaster e rivenditori di spazio web. Mi piace il tuo "con ogni probabilità", visto che, l'INPS sembra rappresentare la spesa maggiore.

    A questo punto resta il problema di credibilità di una ditta individuale rispetto ad una srl. Le ditte di successo nel web hosting sono tutte srl, probabilmente un possibile acquirente, io lo faccio, guarda la ragione sociale per vedere se ha a che fare con ragazzetti o con una ditta seria.

    La mia speranza sarebbe quella di aumentare il fatturato per poi fare una srl. Ho letto che una snc può essere tramutata in srl, non credo che sia possibile passare una ditta individuale a srl.

    Grazie per tutte le dritte.


  • Super User

    E' invece possibile tramutare la ditta individuale in srl tramite conferimento.

    Purtroppo il corretto regime previdenziale non è chiaro nemmeno ai dipendenti o dirigenti INPS (alcuni soltanto a dir il vero). Io che non sono uno specialista previdenziale non posso certo metter pezza dove altri designati non riescono.

    Paolo


  • User

    Buongiorno, ho letto e riletto diversi topic, anche quelli che mi sono stati segnalati dal mio programmatore web,.. e diciamocelo, qui non ci capiamo molto su queste cose,.. Sentiamo e leggiamo talmente tanti pareri che ognuno dice la sua sull'argomento...

    L'intento è al solito quello di aprire una società in UK o cmq altrove, basta che sia fuori da questa benedetta Italia che ci mangia tutto in tasse. (è proprio vero che in italia o rubi o non vivi,.. se fai una piccola azienda puoi anche chiudere 1 anno dopo?.. grrrr....incomincio a crederci..)...

    Cmq sia, il "progetto" è basato sulla vendita di servizi on-line legati ad un portale turistico (quindi spazi pubblicitari, banner vari, ed implementazioni con servizi aggiuntivi anche essi a pagamento) il tutto strettamente legati al portale che si va a realizzare..

    La domanda è:
    se riusciamo ad aprire una nuova "azienda" vincolata solo ed esclusivamente al portale in costruzione, ne riceveremo beneficio in quanto a tasse (nel senso risparmiamo qualcosa come commercialista e tasse sull'azienda avendo sede in UK??).. - so bene che il mio reddito è in italia e ci pago anche le tasse su quello che becco dalla UK, ma almeno un risparmio sulla ditta ci sarà o è meglio che faccio tutto in italia e mi faccio mangiare tutto? O_o....

    Grazie in anticipo e scusate, ma l'Italia non permette di avere ottime idee e di svilupparle, per questo si cerca altrove!..:x


  • Super User

    La continua lettura dei topic non deve sommergere il principio di fondo:

    un business deve essere redditizio ben prima dell'impatto fiscale.

    Se l'impatto fiscale italiano è troppo per il vostro "business italiano" (evitiamo di mascherarlo con fittizie intestazioni) meglio riconsiderare il business.

    Ricordate che società estere servono bene per business esteri.... l'esterovestizione è dietro l'angolo.

    Aprire una ltd UK va bene, se dovete fare business nei paesi anglofoni.... magari è addirittura meglio in qualche altro stato..... ma per fare affari in Italia e con i titolari dell'attività e del potere decisionale in Italia è molto più corretto operare con soggetti italiani...... salvo ripagare "con gli interessi" quando si verrà pizzicati.

    Paolo


  • User Newbie

    @i2m4y said:

    La continua lettura dei topic non deve sommergere il principio di fondo:

    un business deve essere redditizio ben prima dell'impatto fiscale.

    Se l'impatto fiscale italiano è troppo per il vostro "business italiano" (evitiamo di mascherarlo con fittizie intestazioni) meglio riconsiderare il business.

    Ricordate che società estere servono bene per business esteri.... l'esterovestizione è dietro l'angolo.

    Aprire una ltd UK va bene, se dovete fare business nei paesi anglofoni.... magari è addirittura meglio in qualche altro stato..... ma per fare affari in Italia e con i titolari dell'attività e del potere decisionale in Italia è molto più corretto operare con soggetti italiani...... salvo ripagare "con gli interessi" quando si verrà pizzicati.

    Paolo

    Buonasera a tutti, ho letto con molto interesse le risposte date e vorrei sapere se qualcuno ha dei consigli per il mio caso che è simile ma non uguale.
    Sono italiana e residente in Italia e sono stata contattata da una wedding planner inglese per iniziare una collaborazione con lei per organizzare matrimoni di coppie inglesi in Italia. Questa persona che è Inglese ed è già direttrice di una Ltd in Inghilterra mi ha proposto di iniziare una Ltd con lei in cui io sarei socia al 49%, lei dall?Inghilterra gestirebbe la società ed io qui in Italia accompagnerei le coppie a vedere i vari posti e parlare con i fornitori.
    E' possibile per me essere socia di questa Società? Devo prendere una Partita Iva o c'è un modo particolare di gestire queste cose?
    Posso essere socia di questa società rimanendo in regola con lo stato italiano? Ed essendo i soci in entrambi gli Stati e svolgendo attività in entrambi gli Stati come ci si deve comportare? Premetto che il potere decisionale lo avrebbe la mia socia in Inghilterra.

    Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi,

    Meggy


  • Super User

    Ciao e benvenuta,

    non mi occupo direttamente di questa tipologia di consulenza estera, ma mi sembra che tu legittimamente potresti partecipare a quella società. Un commercialista inglese potrebbe darti indicazioni in merito.

    Logicamente dovresti ben meditare una società con un socio sconosciuto e straniero. Lavorare come consulente italiana di quel soggetto estero ?!?!????

    Paolo