• Super User

    direi che c'è ben poco di occasionale nell'attività!
    no?
    :fumato:


  • Super User

    Sono d'accordo con Spiderpanoz..... in più tu risulteresti agli atti quale difensore.... quindi anche facilmente ricostruibile un'attività continuativa.

    Mi spiace.... in effetti ho molti amici che sono passati dalla tua trafila e nessuno di loro ha mai usate le prestazioni occasionali..... non sono d'accordo con il secondo commercialista che hai interpellato.

    Paolo


  • User Newbie

    Quello che temevo!!

    Approfitto ancora della tua competenza e gentilezza, per chiederti due cose sulla partita IVA, unica chance rimastami.

    Ho letto il link delle entrate che hai postato, mi ha incuriosito il regime super semplificato, che arriva sino a 15493?, secondo te sarebbe quello che fa al caso mio?

    Altra questio: nel momento in cui si apre una p.IVA posso defalcarmi le spese che ho sostenuto ad esempio per comperarmi codici aggiornati, riviste di aggiornamento professionale, che sò abbonamento ai servizi pubblici per gli spostamenti? e se si in che misura?

    Il fatto di avere una p.IVA mi obbliga, indipendentemente da quanto guadagno a pagare un certo valore minimo di tasse?

    Grazie


  • Super User

    Prova a guardare anche il regime per le nuove iniziative produttive (quel link da pagina 29) è molto conveniente e, volendo, non richiede nemmeno il commercialista per la tenutadella contabilità.

    Si potrai defalcare quelle spese per intero.

    Pagherai però anche l'irap al 4,25% su compensi meno costi deducibili.

    Paolo


  • User Newbie

    Quindi ipotiziamo che io in un anno riesca a guadagnare solo 1400?, e ad avere che sò: 600? di spese, per aggiornamento ed altro.
    Al fisco quanto dovrò dare?

    e se in un anno non si guadagna niente, cosa succede?

    Ho letto che per aprire la p.iva non si spende nulla, me lo confermi? e per chiuderla, rimango intrappolato entro la rete o non comporta,poi, grandi mal di testa?

    Grazie ancora


  • Super User

    domanda indiscreta.
    ma ad oggi come percepisci compensi da praticante?

    hai pensato alla borsa di studio cui si accennava prima...
    probabilmente non pagheresti ne tasse nè inps su importi intorno ai 7000 euro....


  • User Newbie

    Attualmente io non percepisco NIENTE!
    Il mio studio non passa NIENTE a nessuno anche se sei bravo e lavori dalla mattina alla sera, la regola è: l'indipendenza.

    A noi praticanti, cmq, fornisce a gratis:) tutti gli strumenti d'ufficio, nonchè la sua esperienza, ma non la sua p.iva!

    Quanto alla borsa di studio..potresti essere più preciso? mi devo esser perso qualcosa, non ne so nulla!


  • Super User

    Purtroppo la borsa di studio funzionerebbe se percepissi qualcosa dal tuo dominus, ma non va bene se devi fare prestazioni "spezzettate" a terzi.

    Mi sa che ti resta solo la p.iva.

    1400 - 600 = 800 su cui paghi le imposte (che per importi così bassi recuperi in dichiarazione dei redditi).

    NB importi così bassi potrebbero comunque portarti ad avere problemi con il fisco dal secondo anno (studi di settore) perchè probabilmente saresti statisticamente non inquadrabile.

    Direi di rivolgerti ad un commercialista di fiducia e farti fare qualche simulazione.

    Paolo


  • Super User

    in bocca al lupo!
    :ciauz:


  • User

    Chiedo scusa se mi intrometto...ma se aprisse la partita iva quale codice sarebbe il più appropriato? Quello di avvocato non può usarlo....


  • User

    Aggiungo che girando un pò sul web ho visto che anche i praticanti avvocati possono aprire P.I. come studio legale, poi ho letto di Patrocini...ti prego Paolo illuminami che questo argomento mi interessa molto!


  • Super User

    Reputo utilizzabile quello degli studi legali in quanto non ne vedo di maggiormente indicati.

    Paolo


  • User

    Riprendo questo topic perché mi pare indicato, spero di non sbagliare.
    Esordisco in questo forum molto completo e ringrazio tutti per i contirbuti, cui spero di aggiungere in futuro anche il mio.

    Chiedo però a Paolo o ad altri che potranno e vorranno rispondere, una mano a risolvere un "dilemma" :mmm:

    Sto concludendo il biennio di pratica forense presso uno studio legale. Avendo i miei primi "clienti" (multe ed incidenti per lo più, ma utili cmq!!) ho dovuto aprirmi la mia p.iva (codice "attività degli studi legali")

    Al di là che il commercialista di famiglia cui mi sono appoggiato non abbia ritenuto di applicarmi il regime agevolato (quello del 10% per intenderci) ma quello ordinario [perché avendo io un recapito esterno dallo studio del mio dominus mi consente di scaricare maggiori spese, almeno così ho capito], non riesco a capire una cosa sulla contribuzione previdenziale.

    Non avendo l'obbligo di iscrizione a Cassa Forense (al massimo farò iscrizione retroattiva se la cosa andrà bene), secondo voi, devo iscrivermi all'INPS Gestione Separata o non ho alcun obbligo contirbutivo?
    Ho sentito e letto di tutto e il contrario di tutto!!!

    Spero mi aiuterete ad uscirne!
    Grazie ancora a tutti.

    DRUIR


  • Super User

    Da lavoratore autonomo, reputo che tu possa non avere la gestione separata Inps solo se iscritto alla tua cassa forense.

    Paolo


  • User

    grazie per la tua cortese risposta... purtroppo ho sentito dire di tutto: addirittura un mio amico dice che la gestione separata va in obbligo solo se si superano 5.000 euri all'anno di reddito! MAH!

    Intanto grazie, per lo meno ho ristretto a queste due alternative!
    l'unica cosa è che se mi iscrivo alla gestione separata e un domani invece mi iscrivo a Cassa Forense (recuperando questi anni) avrò pagato doppi contributi per niente!!! :arrabbiato:

    Un caro saluto ancora!