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Praticante Avvocato abilitato-fisco
Buon giorno,complimenti per il sito è davvero ottimo!
dunque io sono un praticante abilitato, ossia patrocinatore legale che, in sostanza, significa che posso fare alcune cause entro certi importi, il tetto massimo è fino a 25000?.
Il mio problema è questo: ho due cause da iniziare davanti al giudice, sono piccole, dovrei guadagnarci cadauna sui 700?.
Poichè non ho ancora finito la pratica aprirmi la partita iva mi comporterebbe disagi, ai fini della pratica stessa, dovrei, infatti, fare un tot di cause mie- che non ho -senza le quali nn riuscirei neanche a finire la pratica forense!
Come posso fare? ossia il mio lavoro posso farlo rientrare, ai fini fiscali, entro prestazioni di lavoro autonomo occasionale, e... come funziona in concreto vistoche i miei clienti sono privati senza p.iva?
Preciso che noi praticanti abilitati siamo iscritti al consiglio dell'ordine degli Avv. ma non in un albo, bensì in un registro, non esiste l'albo dei praticanti abilitati bensì il registro dei praticanti abilitati.
Vi prego datemi un aiuto
Grazie
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Ciao e benvenuto,
a quanto ne so i praticanti abilitati legali devono essere iscritti alla cassa forense (previdenza).... e questa iscrizione vorrebbe probabilmente dire avere comunque l'obbligo della p.iva (regole della cassa).
Correggimi pure se ho sbagliato.
La prestazione occasionale con privati è in linea teorica possibile, senza l'applicazione di ritenuta d'acconto in quanto il privato non è sostituto d'imposta... c'è un topic importante sulle collab. occasionali.
Paolo
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Quindi, tu ritieni che si possa considerare il mio futuro lavoro collab. occasionale, considerato che le cause durano mediamente 1 o 2 anni davanti al Giudice?
Sono stato da 2 commercialisti :1 mi ha detto no, l'altro mi ha detto si...tu che consiglio mi dai?..non vorrei essere rincorso dal fisco!
Ho letto il topic sulle collab. occas.li, volevo però chiederti a livello pratico:metto la cifra comprensiva di IVA e il cliente mi paga questa cifra complessiva, poi io nel mio modello unico inserisco la ricevuta, dopodichè quanto ci pago di tasse?
Grazie per l'aiuto
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No, calma, non pensavo ad una durata di 1/2 anni .... allora no, niente occasionali.... ma p.iva
Tanto perchè tu lo sappia le collaborazioni occasionali non c'entrano nulla con l'iva ed a loro non si applica.
Paolo
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Cioè il lavoro del patrocinatore legale consiste in questo, così come il lavoro dell'Avvocato:
il cliente ti dà il mandato di rappresentarlo in giudizio, tu promuovi l'azione e segui tutto il processo che ahimè dura 1-2-3 anni nella media.
Chiaramente ci sono diverse udienze, diciamo una media di 5, al termine delle quali, il Giudice, se si vince, liquida in sentenza il danno al proprio cliente e le spese legali.
A questo punto controparte deve pagare al cliente il danno+le spese.
In realtà l'Avv. e quindi anche il patrocinatore legale, può chiedere degli acconti strada facendo oppure aspettare il termine dell'iter processuale.E se io chiedessi tipo due o tre acconti ? da che sò 200-300 ?e altri 200? alla fine?
Voglio dire c'è un limite temporale per le prest. occasionali?Altrimenti, ipotesi b), se al termine facessi una ricevuta per prest. occ.li
generica: per consulenza?Questa è la strada consigliatami dal secondo commercialista.
Di fatto in udienza, molto spesso, tra colleghi, quando si hanno tante udienze in una mattina o anche due allo stesso orario,ci si sostituisce..Scusa le diverse ipotesi formulate ma non vorrei scartare una strada per me più facilmente percorribile...
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direi che c'è ben poco di occasionale nell'attività!
no?
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Sono d'accordo con Spiderpanoz..... in più tu risulteresti agli atti quale difensore.... quindi anche facilmente ricostruibile un'attività continuativa.
Mi spiace.... in effetti ho molti amici che sono passati dalla tua trafila e nessuno di loro ha mai usate le prestazioni occasionali..... non sono d'accordo con il secondo commercialista che hai interpellato.
Paolo
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Quello che temevo!!
Approfitto ancora della tua competenza e gentilezza, per chiederti due cose sulla partita IVA, unica chance rimastami.
Ho letto il link delle entrate che hai postato, mi ha incuriosito il regime super semplificato, che arriva sino a 15493?, secondo te sarebbe quello che fa al caso mio?
Altra questio: nel momento in cui si apre una p.IVA posso defalcarmi le spese che ho sostenuto ad esempio per comperarmi codici aggiornati, riviste di aggiornamento professionale, che sò abbonamento ai servizi pubblici per gli spostamenti? e se si in che misura?
Il fatto di avere una p.IVA mi obbliga, indipendentemente da quanto guadagno a pagare un certo valore minimo di tasse?
Grazie
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Prova a guardare anche il regime per le nuove iniziative produttive (quel link da pagina 29) è molto conveniente e, volendo, non richiede nemmeno il commercialista per la tenutadella contabilità.
Si potrai defalcare quelle spese per intero.
Pagherai però anche l'irap al 4,25% su compensi meno costi deducibili.
Paolo
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Quindi ipotiziamo che io in un anno riesca a guadagnare solo 1400?, e ad avere che sò: 600? di spese, per aggiornamento ed altro.
Al fisco quanto dovrò dare?e se in un anno non si guadagna niente, cosa succede?
Ho letto che per aprire la p.iva non si spende nulla, me lo confermi? e per chiuderla, rimango intrappolato entro la rete o non comporta,poi, grandi mal di testa?
Grazie ancora
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domanda indiscreta.
ma ad oggi come percepisci compensi da praticante?hai pensato alla borsa di studio cui si accennava prima...
probabilmente non pagheresti ne tasse nè inps su importi intorno ai 7000 euro....
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Attualmente io non percepisco NIENTE!
Il mio studio non passa NIENTE a nessuno anche se sei bravo e lavori dalla mattina alla sera, la regola è: l'indipendenza.A noi praticanti, cmq, fornisce a gratis:) tutti gli strumenti d'ufficio, nonchè la sua esperienza, ma non la sua p.iva!
Quanto alla borsa di studio..potresti essere più preciso? mi devo esser perso qualcosa, non ne so nulla!
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Purtroppo la borsa di studio funzionerebbe se percepissi qualcosa dal tuo dominus, ma non va bene se devi fare prestazioni "spezzettate" a terzi.
Mi sa che ti resta solo la p.iva.
1400 - 600 = 800 su cui paghi le imposte (che per importi così bassi recuperi in dichiarazione dei redditi).
NB importi così bassi potrebbero comunque portarti ad avere problemi con il fisco dal secondo anno (studi di settore) perchè probabilmente saresti statisticamente non inquadrabile.
Direi di rivolgerti ad un commercialista di fiducia e farti fare qualche simulazione.
Paolo
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in bocca al lupo!
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Chiedo scusa se mi intrometto...ma se aprisse la partita iva quale codice sarebbe il più appropriato? Quello di avvocato non può usarlo....
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Aggiungo che girando un pò sul web ho visto che anche i praticanti avvocati possono aprire P.I. come studio legale, poi ho letto di Patrocini...ti prego Paolo illuminami che questo argomento mi interessa molto!
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Reputo utilizzabile quello degli studi legali in quanto non ne vedo di maggiormente indicati.
Paolo
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Riprendo questo topic perché mi pare indicato, spero di non sbagliare.
Esordisco in questo forum molto completo e ringrazio tutti per i contirbuti, cui spero di aggiungere in futuro anche il mio.Chiedo però a Paolo o ad altri che potranno e vorranno rispondere, una mano a risolvere un "dilemma"
Sto concludendo il biennio di pratica forense presso uno studio legale. Avendo i miei primi "clienti" (multe ed incidenti per lo più, ma utili cmq!!) ho dovuto aprirmi la mia p.iva (codice "attività degli studi legali")
Al di là che il commercialista di famiglia cui mi sono appoggiato non abbia ritenuto di applicarmi il regime agevolato (quello del 10% per intenderci) ma quello ordinario [perché avendo io un recapito esterno dallo studio del mio dominus mi consente di scaricare maggiori spese, almeno così ho capito], non riesco a capire una cosa sulla contribuzione previdenziale.
Non avendo l'obbligo di iscrizione a Cassa Forense (al massimo farò iscrizione retroattiva se la cosa andrà bene), secondo voi, devo iscrivermi all'INPS Gestione Separata o non ho alcun obbligo contirbutivo?
Ho sentito e letto di tutto e il contrario di tutto!!!Spero mi aiuterete ad uscirne!
Grazie ancora a tutti.DRUIR
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Da lavoratore autonomo, reputo che tu possa non avere la gestione separata Inps solo se iscritto alla tua cassa forense.
Paolo
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grazie per la tua cortese risposta... purtroppo ho sentito dire di tutto: addirittura un mio amico dice che la gestione separata va in obbligo solo se si superano 5.000 euri all'anno di reddito! MAH!
Intanto grazie, per lo meno ho ristretto a queste due alternative!
l'unica cosa è che se mi iscrivo alla gestione separata e un domani invece mi iscrivo a Cassa Forense (recuperando questi anni) avrò pagato doppi contributi per niente!!!Un caro saluto ancora!