• User Newbie

    Contratto a Progetto o Partita IVA?

    Buon giorno a tutti e complimenti per gli interessanti argomenti trattati nel forum.

    Sono certo che riuscirete a fugare questi miei dubbi che ? sembrerà strano ? non sono riuscito a risolvere sebbene sia all?incirca un mese che sto cercando di informarmi.

    La mia situazione è la seguente:
    sono laureato in ingegneria delle telecomunicazioni e mi sto iscrivendo all?albo; lavoro da qualche mese all?interno di una società di consulenza tecnologica con contratto a progetto con retribuzione giornaliera (senza ferie, senza malattie, senza festività).
    Il contratto mi sarà rinnovato ad Aprile ed a questo punto sorgono le mie perplessità:

    -essendo il contratto assimilabile a quello di un libero professionista, e considerando la possibilità di usufruire del regime agevolato ed il pagamento dei contributi all?Inarcassa piuttosto che all?INPS, è lecito/conveniente da parte mia aprire una PIVA e chiedere alla mia azienda di pagare a me tutto ciò che spendono per me?

    -in questo caso quale sarebbe l?importo che mi dovrebbe essere corrisposto, per mantenere invariato il mio netto giornaliero che con l?attuale contratto è di 72 euro (95 lordi)?
    Facendo un calcolo approssimativo (non vorrei considerare il vantaggio dalle spese per me ancora piccole), ho sommato ai 72 euro il 23% di IRPEF, il 0,6% di INAIL, il 18% di INPS, più l?imposta comunale/regionale 1% e l?IRAP 4,5% per un totale di circa 113 euro/giorno: è verosimile?

    So che tra 3 anni sarò destinato ad affrontare molti più oneri sia dal punto di vista delle tasse, che di spese di gestione, però preferirei versare contributi ad una Cassa pensioinistica che offre alcuni vantaggi rispetto alla Gestione Separata dell?INPS, sebbene forse più costosa.
    Ringrazio moltissimo chiunque voglia fornirmi un aiuto a chiarire questi quesiti e spero che siano di interesse per altri lavoratori nelle mie condizioni.

    A presto,
    Lino


  • Super User

    Ciao e benvenuto, reputo il tuo calcolo simile alla realtà... logicamente lo hai declinato "all'in sù" per trovare il costo totale poi dovrai declinarlo "all'in giù" per trovarti il netto da professionista ...

    Unico neo non penso tu possa aderire al regime agevolato delle nuove iniziative produttive a meno che sia dimostrabile che l'attività svolta da cocopro era diversa da quella che andrai a svolgere da ingegnere iscritto all'albo.

    Se il tuo futuro è quello di svolgere davvero l'attività da ingegnere... non esiterei un minuto a passare alla libera professione con iva ed inarcassa.

    Paolo


  • User Newbie

    Sei gentilissimo...

    In effetti i miei conti sono molto imprecisi: ho pensato di compensare il calcolo "all'in su" con le percentuali più basse da considerare "all'in giù" a causa dell'imponibile Irpef ed alla no tax area (spero di non andare a perderci troppo!).

    Per quanto riguarda la nuova attività, sarei presentato alle aziende non più come "tecnico", ma da ingegnere, quindi con un nuovo contratto (ho sbagliato ad usare il termine 'rinnovato') e con nuove mansioni: solo la società di consulenza resterebbe la stessa, forse neanche quella cliente.

    A questo proposito non so se aprire la PIVA con codice 74.20.F Studi di ingegneria oppure con 74.20.2 Servizi di ingegneria integrata, magari chiederò consiglio all?agenzia delle entrate...

    Grazie ancora,
    Lino


  • User Newbie

    Salve,
    seguivo con molto interesse questa discussione, in cui ho trovato parzialmente risposta ai miei dubbi....Ho però ancora due quesiti da porre:

    1)Ci sono dei vantaggi da parte dell'azienda per la quale si lavora a cocopro a riconfigurare il rapporto con un contratto di consulenza su PIVA?

    2)Nel caso in cui durante la vita lavorativa si dovesse ripassare dalla attività professionale con PIVA e Inarcassa ad un nuovo contratto a tempo indeterminato, cosa cambierebbe ai fini contributivi o in generale??

    In attesa di una risposta,
    Distinti saluti da Antonio.


  • Super User

    Ciao e benvenuto.

    1. certo, se con la cocopro le tutele sono poche, con la p.iva lo sono ancor meno (salvo contratti che le prevedano, ma io non li ho mai visti).
      In più il tuo costo diviene deducibile ai fini Irap (4,25% di risparmio sul tuo costo da parte del cliente).
      In più il cliente, a parità di importi, non versa la sua quota di contributi previdenziali (inps cocopro).

    2. tantissime cose.... a partire probabilmente dal luogo di lavoro.... scherzo... troppo vasta la domanda. Più specifico??

    P.


  • User

    @i2m4y said:

    Ciao e benvenuto.

    1. certo, se con la cocopro le tutele sono poche, con la p.iva lo sono ancor meno (salvo contratti che le prevedano, ma io non li ho mai visti).
      In più il tuo costo diviene deducibile ai fini Irap (4,25% di risparmio sul tuo costo da parte del cliente).
      In più il cliente, a parità di importi, non versa la sua quota di contributi previdenziali (inps cocopro).

    2. tantissime cose.... a partire probabilmente dal luogo di lavoro.... scherzo... troppo vasta la domanda. Più specifico??

    P.

    interessa anche a me il discorso. io ho un co.co.pro. da 15000 euro lordi annui. a gennaio dovrei aprire partita iva e non posso fare regime agevolato.
    A parità di netto (12000 euro) quanto dovrei chiedere lordo (compensivo iva) anche in vista della nuova finanziaria e aumento inps al 23%)?
    adesso loro cosa spendono per me oltre quei 15000 euro (io so 12% inps, inai, irap 4,5%?).. manca qualcosa? quindi loro spendono per me annualmente circa 17500 euro?
    se i calcoli sono giusti, dovrei chiedere 17500 (compresi iva) e avrei lo stesso netto? e la no-tax area, ecc.?


  • Super User

    Mi spiace ragazzi, ma per i calcoli vi rimando al vostro commercialista di fiducia.
    Se sul forum tutti mi chiedessero i calcoli per le loro situazioni specifiche passerei il mio tempo solo a fa quello (tenuto poi conto che normalmente servono altre 200-300 informazioni).

    Paolo


  • User Newbie

    ho visto ora che avete aperto una nuova discussione con il mio caso,
    grazie e scusate.