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Ragazzi, non contento della risposta dell'ufficio frontalieri di Como, ho inviato una mail all'Agenzia delle entrate (se si può chiamare mail una roba con max 800 caratteri...) chiedendo informazioni.
Qui sotto trovate la mia richiesta e la risposta che mi hanno fornito.Testo richiesta informazioni:
Buongiorno,..dal primo settembre ho iniziato la mia prima attività come dipendente di una azienda in Svizzera. La Svizzera mi ha rilasciato un permesso per frontalieri (permesso G) in quanto dal giugno 2007 grazie ai nuovi accordi Svizzera-UE è considerato frontaliere qualunque cittadino europeo e non più solamente chi abita nella fascia di confine. ..Secondo l'accordo bilaterale tra Italia e Svizzera il lavoratore frontaliere viene tassato solamente in Svizzera, l'azienda per cui lavoro infatti mi tassa lo stipendio alla fonte...Volevo sapere se io, essendo residente a Milano sono tenuto a dichiare il mio reddito e a pagare le imposte anche in Italia oppure rientro nelle condizioni dell'accordo bilaterale per cui pago solo in Svizzera.Testo risposta:
Gentile Contribuente,
ai lavoratori frontalieri, che prestano la loro attività in Svizzera si applica quanto previsto dalla convenzione stipulata tra la Repubblica italiana e la confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni.
Come precisato dalla circolare n. 31 del 14/06/1979 consultabile collegandosi al sito agenziaentrate.gov.it i salari, gli stipendi e gli altri elementi facenti parte della remunerazione che un lavoratore frontaliero riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto nello Stato in cui tale attività è svolta.
Cordiali saluti.
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Ragazzi miei brutte notizie!
La mia collega residente in Veneto e domiciliata in Svizzera a gennaio pagherà 10000 euro circa di arretrati...Vale ancora l'accordo bilaterale di cui tanto si é parlato per la famosa fascia dei 20 km dal confine ma solo fino al 2010...
Presto v'inoltrero' documentazione in materia formitami dall'azienda.
Io, intanto, mi trasferisco a Como.
Abbracci e buona fortuna!
P.S. Pare ci siano dei comuni che pur essendo ad una distanza maggiore del raggio dei 20km facciano eccezione...
[quote=IvanDrago;553346]Ragazzi, non contento della risposta dell'ufficio frontalieri di Como, ho inviato una mail all'Agenzia delle entrate (se si può chiamare mail una roba con max 800 caratteri...) chiedendo informazioni.
Qui sotto trovate la mia richiesta e la risposta che mi hanno fornito.Testo richiesta informazioni:
Buongiorno,..dal primo settembre ho iniziato la mia prima attività come dipendente di una azienda in Svizzera. La Svizzera mi ha rilasciato un permesso per frontalieri (permesso G) in quanto dal giugno 2007 grazie ai nuovi accordi Svizzera-UE è considerato frontaliere qualunque cittadino europeo e non più solamente chi abita nella fascia di confine. ..Secondo l'accordo bilaterale tra Italia e Svizzera il lavoratore frontaliere viene tassato solamente in Svizzera, l'azienda per cui lavoro infatti mi tassa lo stipendio alla fonte...Volevo sapere se io, essendo residente a Milano sono tenuto a dichiare il mio reddito e a pagare le imposte anche in Italia oppure rientro nelle condizioni dell'accordo bilaterale per cui pago solo in Svizzera.
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Su consiglio di una gentilissima collega di Como posto qui questo link che si reputa di interesse per questa discussione:
Paolo
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Ciao a tutti,
volevo portare il mio contributo in fatto di reddito prodotto all' estero.Ecco la mia situazione:
Residente in Italia: Roma (Comune ovviamente fuori dai tradizionali 20km)
Assunto a tempo indeterminato per un' azienda svizzera: Lugano
Permesso da fronatliere (rientro settimanale)
Soggiorno a Lugano per piu' di 183 giorni all' anno.Concordo su tutto quanto detto nel link per cio' che riguarda i cosi' detti nuovi frontalieri ocst.com/pagine/tassazione_fuorizona.htm (mettete www davanti al link).
tranne quanto segue:
"...si farà riferimento alla disciplina generale dettata dall'articolo 15, paragrafo 1, della Convenzione contro le doppie imposizioni conclusa fra Italia e Svizzera, ai sensi del quale il reddito di lavoro dipendente prodotto in Svizzera da un residente italiano è tassato sia in Italia che in Svizzera. "Secondo me quanto espresso dall' agenzia dell' entarta non e' corretto.
A tal proposito vi rimando al seguente link: **altalex.com/index.php?idstr=58&idnot=7682 **(mettete www davanti al link).Qui viene spiegato , secondo il mio modesto parere in maniera corretta l' interpretazione dell 'aricolo 15. In questo caso si fa riferimento all' accordo bilaterale tra l' Italia e la Francia. L' articolo 15 per quasi tutte le convenzione è lo stesso (è quello del modello OCSE).
Se confrontate l' aticolo 15 della convenzione Italia-Francia con quello tra l' Italia e la Svizzera vedrete che a parte il paragrafo 4 (che tratta i frontalieri) le parole sono le stesse.
Estrapolo dal link l' interpretazione che la cassazione da' all' articolo 15 della convenzione italo-francese:
"L'art. 15, paragrafo 1, della convenzione italo-francese, disciplina specificamente la tassazione dei redditi derivanti da "lavoro subordinato" e dispone che "i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato. Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite atal titolo sono imponibili in questo altro "Stato." In altri termini, il criteri primario per la individuazione dello Stato legittimato ad effettuare il prelievo fiscale, sui redditi derivanti da lavoro subordinato, resta quello della residenza del contribuente. Tuttavia, se l'attività lavorativa viene svolta in uno Stato diverso da quello della residenza, viene riconosciuto a tale Stato il potere di effettuare il prelievo (territorialità della fonte del reddito). In pratica, in questa seconda ipotesi, lo Stato di residenza rinuncia ad applicare il criterio della tassazione oggettivo in base al presupposto soggettivo e dell'"utile mondiale", riconoscendo all'altro Stato contraente il diritto di applicare il criterio di tassazione oggettivo in base alla territorialità della fonte del reddito, in ragione della reciprocità della autolimitazione. Quindi, nella specie, in assenza di altre norme, la S. avrebbe dovuto essere tassata in Italia, luogo di produzione del reddito (inconformità anche alle disposizioni del TUIR)."Ditemi voi perche' lo stesso articolo (il 15) deve essere interpretato in maniera differrente per l' accordo italo-svizzero.
Grazie per l'attenzione.
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Ciao a tutti,
fantastico questo forum. Contiene informazioni davvero utili.Volevo chiedere a Danalisi se aveva altre notizie.
I 10000 euro pagati di arretrati come sono scaturiti? dal 730?
Grazie
Ciao
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@paolo_pirovano said:
In pratica sei tassato alla fonte in Svizzera, poi dichiari il lordo percepito in italia e vieni tassato di nuovo secondo le aliquote italiane.
Dovresti poi andare in credito di imposta in Italia per quanto riguarda le trattenute alla fonte Svizzere.La mia domanda é: c'é molta differenza tra quello che viene pagato come imposta alla fonte in Svizzera e la tassazione Italiana?
Grazie e ciao
Claudio
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@The chemist said:
La differenza è rilevante in pratica tu paghi l'irpef in Italia con le aliquote relative al tuo reddito prodotto in Svizzera e poi puoi togliere l'imposta già pagata in Svizzera. Per avere il reddito dovresti prendere il tuo netto che ricevi in Svizzera, aggiungere l'imposta alla fonte pagata (anche se non è ancora chiaro questo punto e sto attendendo la risposta dal commercialista), moltiplicarlo per le mensilità che ricevi e quello diventa il tuo imponibile per l'irpef al quale applichi le aliquote correnti. Il problema è che la tassazione Svizzera, a seconda della tua posizione familiare e del tuo reddito, può arrivare anche a percentuali molto basse tra il 2% ed il 9% circa mentre in Italia arrivi quasi sicuramente allo scaglione del 38% con qualche piccolissimo sconto per figli e/o moglie a carico, fai tu le differenze :bho:. L'unica consolazione è che pagando le tasse in italia puoi detrarre tutte quelle spese che, pagandole in Svizzera, non puoi più detrarre (es. interessi sul mutuo, spese mediche, detrazioni varie irpef, ecc.).
Esempio su una media di 36.000 euro netti annui, ci devi aggiungere una differenza di circa 6.000 euro di irpef da cui puoi togliere solo le detrazioni che puoi fare.
Ciao.
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@zar61 said:
Lavoro in Svizzera da 8 anni con residenza in provincia di Varese (fronteliere permesso G) ma in realtà la famiglia é a Milano ed é piú il tempo che passo li che dove ho la residenza.
Stavo quindi pensando per vari motivi (casa dove abito che risulta come seconda casa, ecc...)di trasferire la residenza a Milano ma da quello che mi pare di capire si viene a pagare un botto in piú rispetto alla semplice imposta alla fonte Svizzera.
Per curiosità: dove recupero gli scaglioni dei redditi per fare un confronto??Grazie
Claudio
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Gli scaglioni delle imposte suppongo per l'iperf italiana? se si li trovi sul sito dell'agenzia delle entrate agenziaentrate.it
comunque sono anch'io nella stessa situazione e visto che gli svizzeri dal 1 gennaio 2009 hanno cambiato la condizione di frontaliere introducendo anche il residente fiscale estero per chi ha famiglia oltre i 20 km, penso che sia un problema di molti frontalieri. Ma la tua società non ti ha ancora avvisato di questo cambiamento?
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[quote=zar61;602861]
No, nessun avviso da parte dell'azienda.
Cioè se hai la famiglia che vive fuori dalla fascia frontaliera, automaticamente non sei piu frontaliere diventi residente fiscale estero e devi pagare le imposte in Italia???
In pratica è come se tu non fossi piu residente nella fascia frontaliera???Strana questa cosa....
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@Danalisi said:
Sono residente a Milano e ho appena firmato un contratto con una società svizzera.
Ho parlato con l'Agenzia delle entrate, con 2 fiscalisti, ho letto le normative varie e ho sentito un legale di fiducia.
Non vi preoccupate. Siamo sottoposti a tassazione svizzera, per cui non dobbiamo fare dichiarazione dei redditi da lavoro dipendente in Italia.Ovviamente le cose possono cambiare... ma in tal caso si potrebbe fare ricorso in quanto non esiste una normativa specifica in Italia sull'argomento.
Siate tutti sereni perchè se le cose dovessero girare male lotteremo per i nostri diritti e vinceremo!!!
Complimenti per il forum!!! E' utilissimo!
Ciao Danalisi,
sono un frontaliere G che abita fuori Milano. Voglio credere in quello che ti hanno detto i 2 fiscalisti ed il tuo legale in quanto in caso contrario dovro' pagare pagare una quota di tasse all'italia che mi metterebbe in difficolta'. Come posso accedere ai dati che ti rendono cosi' sicura?
Ciao
Grazie
mmm
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Ciao a tutti, nessuna news?
l'interpello che è stato citato era fatto in modo non troppo "esperto", ovvio che l'agenzia delle entrate abbia risposto così.
a presto!
P
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Ora non ci capisco più nulla!!!
Qualche giorno fà ho inviato un'email all'agenzia delle entrate con lo stesso quesito:
Agenzia delle entrate buongiorno, ho ricevuto un'offerta di lavoro in svizzera nel Canton Ticino come dipendente a tempo indeterminato. Rimanendo residente in Italia precisamente in provincia di Milano e utilizzando il permesso di lavoro svizzero come frontaliero, devo fare dichiarazione dei redditi anche in Italia, o e` sufficiente il pagamento delle imposte svizzere alla fonte?....Grazie e arrivederci
Testo risposta:
Gentile contribuente,
la convenzione stipulata tra Italia e Svizzera prevede l'imponibilità nello stato in cui l'attività è svolta. Quindi, nel suo caso, i redditi di lavoro dipendente verrano tassati solamente in Svizzera. Cordiali saluti.La presente risposta non è resa a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000, bensì a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare Ministeriale n.99/E del 18/05/2000.
Ma allora si deve fare la dichiarazione dei redditi in Italia o nò????
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Potrebbe informarmi della situazione attuale di frontaliere con permesso G ma residente in prov. di Milano, se deve dichiarare anche in Italia.
Da internet dalle ultime sentense 2008, sembrerebbe di sì.
Conosce sentenze differenti recenti?
Sarebbe di molto aiuto
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Ciao a tutti,
sono da quest'anno un lavoratoore "non frontaliero" in Svizzera a Lugano. Tutti i giorni faccio Varedo-Lugano andata e ritorno, con un notevole dispendio fisico ed economico. Oggi è arrivata da parte dell'Azienda presso cui lavoro il "cud" sulle imposte alla fonte versate da aprole 2009 a dicembre 2009.
Per chi come me è fuori dalla cosiddetta "fascia dei 20 km" dal confine (i cui comuni sono riportati dietro i documenti fiscali svizzeri) è applicabile una doppia imposizione fiscale? Considerato che pago 5.70% di imposte alla fonte alla Svizzera (escludendo tutte le trattenute AVS, cassa malati, etc per un totale del 17%), quanto dovrei versare allo STato Italiano? Mi sembra di capire che in teoria non si dovrebbe pagare nulla, infatti posseggo normalmente il permesso tipo G e la mia residenza è Varedo. Premeto cheda gennaio ad aprile 2009 ho lavorato sempre come lav dipendente in Italia.
Grazie mille
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@kitos said:
Ora non ci capisco più nulla!!!
Qualche giorno fà ho inviato un'email all'agenzia delle entrate con lo stesso quesito:
Agenzia delle entrate buongiorno, ho ricevuto un'offerta di lavoro in svizzera nel Canton Ticino come dipendente a tempo indeterminato. Rimanendo residente in Italia precisamente in provincia di Milano e utilizzando il permesso di lavoro svizzero come frontaliero, devo fare dichiarazione dei redditi anche in Italia, o e` sufficiente il pagamento delle imposte svizzere alla fonte?....Grazie e arrivederci
Testo risposta:
Gentile contribuente,
la convenzione stipulata tra Italia e Svizzera prevede l'imponibilità nello stato in cui l'attività è svolta. Quindi, nel suo caso, i redditi di lavoro dipendente verrano tassati solamente in Svizzera. Cordiali saluti.La presente risposta non è resa a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000, bensì a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare Ministeriale n.99/E del 18/05/2000.
Ma allora si deve fare la dichiarazione dei redditi in Italia o nò????
Qualcuno per caso sa se questa cosa è confermata e tuttora valida?
Io risiedo a Milano, sto per firmare un'assunzione in Svizzera a tempo indeterminato, ma non avrò l'obbligo di presenza in ufficio, quindi non è detto che vada in azienda tutti i giorni.Che ne pensate?
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Ciao a tutti.
Prima di formulare questa richiesta mi sono letta per bene tutti gli interventi di questo topic, ma non ho trovato una risposta che si adatti alla mia situazione.
Sono italiana, residente in fascia di confine "20 km", e da questo mese lavoro in Svizzera con permesso G.
Il commercialista mi ha consigliato di presentare il modello Unico per la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2009 (lavoravo in Italia) e fin qui tutto ok.
Vorrei capire come comportarmi l'anno prossimo, visto che la situazione sarà la seguente : reddito percepito in Italia: da gennaio ad aprile 2010 + reddito percepito in Svizzera da maggio a dicembre 2010.
Il commercialista sostiene che mi "convenga" fare la dichiarazione (sempre tramite Unico) anche il prossimo anno. Io ho il terrore che venga fuori qualche sorta di conguaglio e di ritrovarmi a debito. Qualcuno sa aiutarmi o eventualmente suggerirmi a chi posso rivolgermi per una consulenza semplice e chiara? Grazie in anticipo.
C.
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Buongiorno a tutti,
sono da poco un frontaliere che abita dalla c.d. zona oltre confine (>20Km) e sono mesi che sono alla ricerca di unchiarimento legislativo inerente la tassazione dei redditi prodotti in svizzera.
Questa pagine dell'OCST: [aggiungere w w w]ocst.com/pagine/tassazione_fuorizona.htm
nella quale "purtroppo" penso di avere trovato risposta.
In pratica la fascia di confine non esiste più per poter lavorare in svizzera con permesso G (a meno di cittadini facenti parti nella classe Ue8 e UE2) rimangono comunque confermati quei comuni per la tassazione: ovvero chi non risiede in quei comuni ("[aggiungere w w w]4.ti.ch/di/di-di/spop/stranieri/comuni-di-frontiera/") dovrà pagare sia le tasse in svizzera che in Italia, salvo poi richiedere la restituzione delle tasse allo Stato Svizzero.. con quali tempistiche?? mah!mi confermate che ho letto correttamente il tutto?
saluti
Alberto
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Buongiorno,
Recentemente sonostato contattato da una azienda svizzera che mi propone le seguenti condizioni:
Contratto svizzero a tempo indeterminato (presumibilmente comparto servizi) con presenza in sede (Losanna) una settimana al mese, per il tempo restante lavoro da casa ed importo ancora da definire. Preciso che abito in una zona al di fuori della fascia 20 Km dal confine che il numero di giorni totali per anno da trascorrere in Svizzera dovrebbero essere inferiori a 183.Vi chiedo:
A. Se è tecnicamente possibile stipulare un contratto italiano.
B. Se la retribuzione è assoggettata alla doppia tassazione o il prelievo alla fonte viene effetuato in uno solo dei due paesi ed in questo caso da quale
c. Se al termine del periodo lavorativo posso avere il ricongiungimento delle pensioni (allo stato ho 25 anni di contributi INPS)Grazie mille per ogni possibile risposta o ulteriore suggerimento
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Buongiorno.
Vorrei porre alla vostra attenzione il mio problema:-sono un italiano residente a monza
-lavoro a lugano come collaboratore esterno in uno studio di ingegneri
-non sono dipendente ma faccio una ricevuta mensile allo studio
-ho iniziato nel 2011
-come devo comportarmi col fisco italiano? non sono frontaliero
-in italia sono ancora iscritto nella lista della disoccupazione, devo cancellarmi vero?grazie in anticipo.... un saluto a tutti