• Super User

    Ciao e benvenuto,

    non conosco requisiti particolari come iscrizioni ad albi, ordini, elenchi... se è questo che intendi.

    Paolo


  • User Newbie

    @i2m4y said:

    Ciao e benvenuto,

    non conosco requisiti particolari come iscrizioni ad albi, ordini, elenchi... se è questo che intendi.

    Paolo

    Ciao e grazie per aver risposto
    Allora, io avrei intenzione di aprire un piccolo magazzino.
    Il lavoro svolto sarà assemblaggio nuovi pc ed assistenza hardware e software.
    Lavoro che svolgo adesso in ''forma amatoriale'' da circa 4 anni.
    Il mio dubbio era se servissero requisiti per l'iscrizione di questa attività oppure la può aprire chiunque (sarà poi il lavoro a dimostrare le capacità).
    Essendo interessato maggiormente all'assistenza ho pensato di iscrivermi come artigiano e non come commercio di componenti d'informatica anche perchè mi sembra d'aver capito che è possibile aggiungere in futuro quest'ultima voce ma non viceversa.

    Sono graditissimi ulteriori consigli e delucidazioni.
    Ciao e grazie:)


  • Super User

    Direi che sin da subito potrai mettere come prevalente l'attività di assistenza (artigianato) e poi quella di commercio (commercio).

    P.


  • User Newbie

    Spero di essere entrato nel forum corretto...sono un novello...
    Sono in procinto di aprire p IVA per delle attività legate alla consulenza marketing, attività che abbinerei nel tempo libero a quella di lavoratore dipendente.
    Vorrei quindi sapere se oltre alle agevolazioni di cui sopra non è prevista un'agevolazione relativamente al pagamento INPS.
    Inoltre ipotizzando un ricavo annuo di 10000 euro quanto mi costerebbe il riscatto della laurea?
    Grazie a chi mi risponderà o indirizzerà correttamente.
    Saluti
    Lorenzo


  • Super User

    Ciao e benvenuto, se lo farai da professionista con gestione separata inps non mi risultano particolari agevolazioni.

    Per il riscatto laurea invece ti suggerirei di farti fare i calcoli direttamente all'inps... io non sono un consulente del lavoro.

    Mi dispiace.

    Paolo


  • User Newbie

    @i2m4y said:

    Direi che sin da subito potrai mettere come prevalente l'attività di assistenza (artigianato) e poi quella di commercio (commercio).

    P.

    Grazie per la puntualità e la competenza nelle risposte.:ciauz:
    🙂


  • Bannato User

    GROSSO problema !

    alcuni fornitori mi fanno sapere che la mia partita iva non riporta la dicitura vendita hardware o sotware , prodotti informatica , ecc.....
    e che al momento non possono inviarmi i listini rivenditori.

    ma secondo voi ...vi riporto tipo attivita' :

    commercio al dettaglio di prodotti non alimentari effettuato via internet

    praticamente posso vendere qualsiasi cosa tranne alimenti o mi sbaglio?


  • Super User

    E per di più trattasi dell'unico codice attività legato al commercio via internet.
    Ne esistono infatti solo 2.... alimentare e non alimentare.

    Direi di far presente la cosa ai rivenditori.... evidentemente non sanno che non esistono codici attività diversi per il commercio elettronico.

    Esprinet ???

    P.


  • Bannato User

    @i2m4y said:

    E per di più trattasi dell'unico codice attività legato al commercio via internet.
    Ne esistono infatti solo 2.... alimentare e non alimentare.

    Direi di far presente la cosa ai rivenditori.... evidentemente non sanno che non esistono codici attività diversi per il commercio elettronico.

    Esprinet ???

    P.

    mi dica Dr. Malagoli quando chiedono assolutamente la visura camerale
    ad una ditta appena aperta altrimenti non danno modo di accedere come cliente è corretto ?
    grazie


  • Bannato User

    dalle nuove normative potete spiegare questo in parole povere? appena pubblicate

    IVA - VI direttiva: calcolo della base imponibile per l'uso privato di una porzione di immobile destinato all'impresa
    Per l'uso a fini privati di una porzione di un immobile destinato nella sua totalità dal soggetto passivo alla propria impresa, è compatibile con il diritto comunitario fissare la base imponibile IVA in una frazione dei costi di acquisto o di costruzione dell'immobile, stabilita in funzione della durata del periodo di rettifica delle deduzioni in materia di imposta sul valore aggiunto. La base imponibile deve includere i costi di acquisto del terreno sul quale l'immobile è costruito, qualora l'acquisto sia stato assoggettato a tale imposta e il soggetto passivo ne abbia ottenuto la deduzione.
    (Corte Giust. CE Sentenza 14/09/2006, C-72/05)

    IVA - Sentenza C-228/05: la Commissione Finanze della Camera risponde ad un'interrogazione
    La Commissione Finanze della Camera dei Deputati risponde ad un'interrogazione parlamentare in ordine alla sentenza C-228/05, con cui è stata dichiarata l'illegittimità della normativa italiana che prevede limitazioni della detraibilità dell'IVA assolta sugli acquisti di autoveicoli che non formino oggetto dell'attività di impresa e sulle relative operazioni di manutenzione e rifornimento.
    (Interrogazione Camera dei deputati 19/09/2006, n. 5-00181)

    Titolari di partita IVA: problematiche derivanti dall'introduzione dell'obbligo di invio telematico del modello F24
    In risposta a due distinte interrogazioni parlamentari, la Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha affrontato alcune problematiche relative all'obbligo, decorrente dal 1° ottobre 2006, per i titolari di partita IVA di effettuare i versamenti fiscali, contributivi e previdenziali esclusivamente mediante modalità telematiche.
    (Interrogazioni Camera dei deputati 19/09/2006, n. 5-00182 - 5-00184)

    Versamenti F24: possibili anche per i titolari di conto corrente BancoPosta
    A partire dal 21 settembre 2006, tutti i contribuenti titolari di conto corrente BancoPosta possono effettuare i versamenti fiscali, contributivi e previdenziali mediante il modello F24 on line.
    (Comunicato Agenzia delle Entrate 21/09/2006)

    Accertamento: riferibili alla società i movimenti bancari effettuati sui conti correnti intestati a soci e loro familiari
    In ordine alla rilevanza dei movimenti - versamenti e prelevamenti - effettuati su conti correnti bancari intestati a soggetti diversi (soci e loro familiari) dalla società destinataria della rettifica, la Corte di Cassazione ribadisce la possibilità di tenerne conto ogniqualvolta risulti la natura fittizia dell'intestazione o, comunque, la riferibilità delle operazioni alla società.
    (Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 13/09/2006, n. 19609


  • Super User

    Caro e-commerce ti dico che la richiesta di visura camerale, oltre ad identificare un soggetto cliente come cliente all'ingrosso, è nella facoltà del fornitore... come escludere alcuni soggetti economici dai propri clienti.

    Per il resto delle questioni ti rinvio al tuo commercialista. Per ciascun punto che hai postato potrebbero volerci 1-2 Mb di spiegazioni.

    Paolo


  • User

    Innanzitutto un grosso complimento a tutti per la grande quantità di informazioni utili e pareri competenti che qui è possibile trovare. Ho letto tutto con interesse.

    Ad anno nuovo prenderò partita iva a regime fiscale agevolato per le nuove inizative di lavoro autonomo, ho scaricato il modulo AA9/7 per la dichiarazione di inzio attività codice 72.60.0 (per la parte web) e 72.xx (come sistemista devo ancora guardare) e ho una domanda...

    Nel quadro B (soggetto d'imposta) si richiedono i dati identifativi, cioè ''ditta ovvero cognome e nome''.

    La possibilità di dare un 'nome' alla 'ditta individuale' (termine che genera ambiguità ma tant'è) è unicamente per chi ha scelto di prendere p.iva come 'impresa individuale' o anche per chi ha scelto di prenderla come 'libero professionista'?

    In questo secondo caso la scelta di un eventuale 'nome ditta' cosa comporta?


  • Super User

    Ciao e benvenuto.

    La ditta identifica solo (eventualmente) le imprese individuali e non i lavoratori autonomi per cui esiste solo nome e cognome.

    Paolo


  • User

    Grazie Paolo, la compilazione è andata. Facendomi 2 conti in tasca e chiedendo lumi sia a un rag. consulente del lavoro sia a un commercialista però non sono riuscito a chiarirmi la questione 'irap'.

    Le imprese hanna da pagarla e fin qui ok.

    Per i liberi professionisti come me invece mi sembra di aver capito che la questione è un po' controversa e che andrebbe pagata solo se si svolge un'attività produttiva di tipo organizzato (dove mi sembra le sentenze in merito hanno 'chiarito' che per 'organizzate' si intende che si svolgono con l'ausilio non solo del proprio ingegno ma di una struttura (studio, linea telef. dedicata, pc, magari dei collaboratori fissi, ecc.) che rende di fatto il libero professionista vicino all'essere 'un'impresa' e in quanto tale l'irap sarebbe dovuta.

    Morale ... fra i miei 'colleghi' c'è chi la paga e chi no. C'è perfino (basta fare una breve ricerca su internet) chi ne ha chiesto e ottenuto il rimborso. Come la pensate in merito? Io non sono così sicuro che il profilo descritto in questo thread (dicimao il webmaster che lavora a casa o dal cliente) debba pagare, sbaglio?


  • Super User

    Hai descritto molto bene la situazione.... purtroppo non esiste ancora la parola fine a questa diatriba.
    Non posso star qui a descrivere per filo e per segno quali siano i punti da sostenere e/o per ottenere (forse) il rimborso.
    Mi è capitato di curare il mio ricorso (relativo ai primi anni di attività) .... vedremo l'esito.

    Si tenga ben presente che a verifica di un organo dell'Amministrazione finanziaria... l'accertamento, sanzioni ed interessi sono assicurati.
    Quindi meditare bene qualsiasi azione.

    Paolo


  • User Newbie

    @i2m4y said:

    Non c'è che dire se non un grande grazie a Ryan per l'ottimo lavoro di sintesi e rimando.

    Preciso solo una cosa, vi sto che lui si è prioritariamente rivolto a chi svolge l'attività da professionista:

    se si svolge l'attività 72.60.0 come impresa individuale e l'attività prevalente è quella di realizzazione siti internet corre l'obbligo di iscriversi anche all'albo artigiani e non solo al registro imprese presso la camera di commercio.

    In questo caso l'iscrizione alla "gestione artigiani INPS" avverrà già per il tramite di tale albo, compilando l'apposito modello previdenziale.

    La fattura in questo caso sarà articolata senza rivalsa inps (che non è più possibile) e senza ritenuta d'acconto (in quanto imprese) e quindi semplicemente:

    Imponibile = 1000
    Iva 20% = 200
    Tot. fattura = 1200

    Paolo

    Ciao Paolo,

    stavo leggendo il 3d e, come accade quotidianamente, mi imbatto in notizie destabilizzanti per la mia psiche di neo libero professionista socio al 50% con lo stato.

    Il mio commercialista, forse perchè un po in la con l'età, mi ha aperto la p.iva e iscritto sotto il codice 72600, sviluppando io siti internet

    Lui mi ha iscritto alla gestione separata inps per professionisti senza cassa e ovviamente mi ha fatto mettere nelle fatture il 4% rivalsa e la detrazione della ritenuta d'acconto...

    Un disastro...le fatture che ho fatto fino ad ora sono sbagliate in base a quello che dici, quindi a questo punto domani vado a costituirmi ai carabinieri oppure chiedo asilo burocratico al burundi...

    ...mi sento ostaggio dello stato...delle leggi, dei comma e anche dei barra bis...

    ...perchè lo stato pretende che io che faccio siti internet debba dedicare il 90% del mio tempo a capire insieme al commercialista in quale cavillo mi identifico e a preparare le mazzette di euro da spedire insieme a a qualche litro del mio sangue ai simpatici signori dell'erario?

    Grazie


  • Super User

    Ciao, calma.

    WEBDESIGN = esistono genericamente 4 casi possibili (sottolineo genericamente in quanto poi ci sono i casi particolari):

    Libero professionista: Fattura con iva, rivasa 4% e rietnuta d'acconto 20%

    Libero professionista regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura con Iva 4% ma senza ritenuta d'acconto

    Impresa individuale: Fattura solo con Iva

    Impresa individuale regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura solo con Iva

    Verifica il tuo caso.

    Paolo


  • User Newbie

    @i2m4y said:

    Ciao, calma.

    WEBDESIGN = esistono genericamente 4 casi possibili (sottolineo genericamente in quanto poi ci sono i casi particolari):

    Libero professionista: Fattura con iva, rivasa 4% e rietnuta d'acconto 20%

    Libero professionista regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura con Iva 4% ma senza ritenuta d'acconto

    Impresa individuale: Fattura solo con Iva

    Impresa individuale regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura solo con Iva

    Verifica il tuo caso.

    Paolo

    Ah, grazie Paolo, allora vuol dire che sono il primo caso...

    ...ignoravo l'esistenza dei più casi...

    ...mi hai tranquillizzato... 🙂

    Grazie ancora...


  • User Newbie

    Mi scuso per l'up di questo thread vecchio, ma l'argomento faceva al caso mio.

    Mi trovo più o meno nella stessa situazione di nep036.

    Sono laureato in informatica (triennale, classe 26; NB non ingegneria informatica).
    Ho p.iva con attività 72.22.0 (Realizzazione di software e consulenza informatica); iscritto gestione separata inps per professionisti senza cassa.

    La situazione è momentanea, fintanto che non mi trovo un lavoro dipendente.
    La mia intenzione sarebbe di regolarizzare la mia realizzazione di qualche software e sito web per privati, emettendo fattura.

    Questo lavoro da professionista però, leggendo meglio il dpr 328/2001, sembra non lo potrei più fare se non previa iscrizione all'albo degli ingegneri (3° settore, sezione B), anche se sono un semplice informatico.

    Sinceramente, il mio ipotetico volume d'affari non mi coprirebbe le spese per sostenere l'attività di impresa artigianale, o ingegnere (l'inarcassa è tremenda); però non vorrei neanche fare le cose in nero.

    Si potrebbe fare qualcosa?
    Che so, far figurare nella fattura che è una consulenza; cambiare l'attività in 72.60.0.

    Grazie a chi mi potrebbe dare una mano.
    Sono molto spaventato da questa situazione.


  • User

    Salve, scusate, tornando indietro all'inizio post...cito..

    <<Fatturazione: una volta ottenuto il proprio numero di partita iva, si può iniziare ad emettere/ricevere fattura. La fattura è la certificazione del lavoro che avete svolto e dell?avvenuto pagamento, e deve contenere i vostri dati, quelli del vostro cliente, le voci di spesa (la cifra che avete chiesto al cliente), l?eventuale rivalsa INPS del 4% (vedi oltre). La somma di tutte le voci sarà l?importo totale del vostro servizio, al quale dovrete aggiungere la voce IVA, determinata in misura del 20%. Quindi, se scegliete il regime agevolato per le nuove attività, che non prevede ritenuta d?acconto, le voci di una fattura sono più o meno le seguenti:

    prestazione : x euro (somma delle varie voci)
    rivalsa INPS: 4% x
    Totale: x + 4% x
    Iva: 20% di (x + 4% x)
    Totale comprensivo di iva: totale + iva

    Quest?ultima voce è quanto in effetti il vostro cliente vi dovrà versare. >>

    Il cliente versa IVA + totale al professionista solo per il primo anno del RFA, vero?dopo c'è la ritenuta d'acconto versata dal cliente come sostituto d'imposta.

    Mi fate sapere?

    Grazie.