• Consiglio Direttivo

    Ciao uomo77 e benvenuto nel Forum GT. 🙂

    Sì, il calcolo fatto è corretto: in pratica, partendo dal lordo, la ritenuta è il 20% e il netto l'80%.

    2000 x 0,8 = 1600

    e

    2000 x 0,2 = 400

    Questo è sicuramente corretto se sei nel regime dei minimi e se non ci sono spese anticipate. Già la presenza della rivalsa che a volte è prevista dalle casse di previdenza può complicare le cose, per cui attenzione. 😉


  • User Newbie

    Salve a tutti, io ho un problema di calcolo..sto preparando la parcella per un lavoro di cui il netto è 783.
    Devo calcolare il 4% di inps
    e il 20% di ritenuta.

    non so come fare, fino al mese scorso non avevo la partita iva (regime dei minimi) e quindi il lordo lo calcolavo moltiplicando il netto per 1,25

    Come devo fare?

    Grazie!

    Ari


  • User

    Salve a tutti,

    avrei bisogno del vostro aiuto.

    In Aprile 2010 ho aperto P.I. per regolarizzarmi con il mio lavoro di webmaster.

    Da Giugno 2009 eseguo dei lavori per una società e per mia scelta ho preferito non farmi accreditare i compensi perché sprovvisto di P.I.

    Adesso che sono in regola, mi è stato suggerito di emettere fattura con ritenuta d'acconto per i compensi maturati fino a Marzo 2010 e per quelli successivi di rilasciare regolare fattura con iva.

    1. E' la soluzione più corretta? Oppure posso fatturare normalmente anche per prestazioni risalenti al periodo antecedente all'apertura della P.I. ?

    2. Andro a pagare più tasse rispetto a una fatturazione normale di tutto il compenso?

    Grazie per l'aiuto :gthi:


  • Super User

    Bisogna vedere nel modello di apertura della partita IVA quale giorno hai indicato come data di inizio dell'attività.
    Tutte le prestazioni successive all'inizio dell'attività vanno fatturate, quelle precedenti no. Per quelle precedenti, considerabili come prestazioni occasionali (purchè si rientri nei limiti di legge), puoi emettere una ricevuta. Come prestazioni occasionali non rientrano nel campo di applicazione dell'IVA e dunque non c'è fattura. Nella ricevuta, comunque, è meglio indicare nel dettaglio il periodo cui fanno riferimento tali compensi, per evidenziare che sono antefedenti all'inizio dell'attività da lavoratore autonomo. Sulla ricevuta non scordare di applicare la marca da bollo da € 1,81.
    Precisazione: la ritenuta d'acconto la subisci in entrambi i casi.
    Che paghi più o meno tasse, infine, ce lo dirai tu alla prossima dichiarazione dei redditi, ora non si può sapere ma solo fare ipotesi che lasciano un po' il tempo che trovano. Fra l'altro, bisognerebbe anche sapere se aderisci ad un regime contabile sostitutivo.


  • User

    Ciao OJE, grazie per la risposta.

    Quali sono i limiti di legge per potersi considerare prestazioni occasionali? Sono legati all'importo ricevuto? O ad altri fattori?

    Il dubbio sulla maggiore tassazione mi è venuto confrontando la ricevuta con ritenuta d'acconto rispetto a un eventuale fattura che avrei potuto emettere se avessi aperto prima la partita iva.

    Mettiamo che abbiamo accordato un compenso di 1000 euro.
    Se avessi emesso fattura avrei avuto un netto di 833 e 166 di iva.
    Con la ritenuta d'acconto invece ho un netto di 800 e una ritenuta di 200.
    E' corretto dire che ho guadagnato meno? Preciso che ai tempi non si era mai discusso di iva quindi pattuivo importi senza alcuna valutazione se fossero netti o lordi.


  • Super User

    Le prestazioni occasionali sono tali se la loro durata nell'anno solare non supera i 30 giorni e se il compenso complessivo non supera 5.000 euro. Questo per singolo datore di lavoro, poi magari puoi avere nell'anno 10 datori, lavorare 30 giorni per ciascuno e guadagnare in tutto 50.000 euro.

    Nel tuo esempio c'è un errore importante: se il tuo compenso è 1.000 e fatturi, il totale della fattura è 1.200: 1.000 di compenso e 200 di IVA.
    Su quei 1.000 subisci una ritenuta di 200, mentre i 200 di IVA li devi riversare allo Stato.


  • User

    Scusa ma io non posso aver pattuito anche un compenso di 1000 iva compresa e quindi fatturare 833 + 166?

    Ho lavorato per la stessa società da giugno 2009 a marzo 2010 per un importo complessivo di 4500 euro... temo che non ricada in una prestazione occasionale 😞


  • Super User

    Nessuno ti vieta di fatturare 833 + IVA, ma così facendo perdi 167 euro di compenso rispetto all'altro caso. E' come se dicessi: "Pagatemi di meno".
    Tieni conto, oltretutto, che su quei 833 ci devi pagare imposte e contributi previdenziali, per cui alla fine te ne resteranno in tasca 500, suppergiù.

    A rigor di legge, la prestazione precedente non era occasionale. Questo significa che, come minimo, doveva essere stipulato un contratto a progetto.
    Per uscire dall'intoppo, una soluzione semplice potrebbe essere rinunciare a farti pagare per le prestazioni precedenti (che dunque sarebbero gratis) e aumentare in proporzione il compenso che ora vai a fatturare, in modo che alla fine i conti tornino.


  • User

    Scusa ma ho bisogno di fare chiarezza... fatturando 1000? + 200? di iva non perdo ugualmente 200? che in proporzione corrispondono ai 167 dell'altra fattura.
    Mettiamo che ricevo un bonifico di 1000 euro che è il mio compenso reale.
    Se è compreso di tasse ricevo 1000 e pago 167 di iva.
    Se non è compreso di tasse io ricevo sempre 1000, fatturo 1200 e ne pago 200 di iva.
    Sicuramente sto sbagliando ma non capisco dove :mmm:


  • User

    Che mi dici OEJ? Dove sto sbagliando?

    Qualche anima pia che mi dà una mano a capire se il mio ragionamento è corretto o meno?? Grazie 😞

    Tutti in ferie eh?


  • User

    Sarebbe stato meglio riportare i miei ultimi messaggi all'interno dell'ultimo pubblicato.

    Scusate se insito ma mi serve urgentemente questa delucidazione :bho:.


  • User Attivo

    Salve AssoBis
    in merito al tuo quesito, se incassi un bonifico di ? 1.000,00 e devi fare fattura con ritenuta d'acconto ti troverai di fronte ad una situazione del genere.

    Imponibile per ....... ? 1.000,00 +
    IVA 20% ........ ? 200,00 =

    Totale Fattura ...... ? 1.200,00 -
    Ritenuta d'acconto
    20% su imponibile... ? 200,00 =

    Netto a ricevere ... ? 1.000,00.

    Come webmaster con partita iva, in qualità di professionista sei soggetto alla trattenuta della ritenuta d'acconto del 20% sulla base imponibile e sei obbligato ad esporla in fattura.


  • User

    Grazie Siantona,

    il mio quesito era in merito alla fatturazione normale e non con ritenuta d'acconto. Quello che voglio capire io è quale dei due metodi di fatturazione è quello corretto. Se io ricevo un bonifico di 1000 euro, come devo fatturarli? Quali sono i vantaggi di uno e dell'altro?

    Compenso: 1000 euro

    caso A:
    totale fattura: 1000 euro
    iva: 166 euro
    netto: 833 euro

    caso B:
    totale fattura: 1200 euro
    iva: 200 euro
    netto: 1000 euro

    Quale dei due metodi è il piu corretto e perchè?

    Grazie di nuovo


  • User Attivo

    Salve Assobis,
    io non so in particolare cosa devi fatturare. Ma se hai una partita come webmaster, immagino che non sei un rivenditore di pezzi di pc ma esegui delle prestazioni di lavoro (esempio manutenzione rete aziendale) e rientri nella categoria dei professionisti. Come professionista bisogna inserire in fattura la ritenuta d'acconto del 20%. Inoltre dovresti aver aperto anche la posizione Inps come libero professionista e, anche se non obbligatorio potresti inserire in fattura la rivalsa inps del 4%.

    Comunque in merito alla tua richiesta la procedura applicata è sempre la stessa. Quello che cambia è quanto effettivamente deve essere il compenso che remunera effettivamente il tuo lavoro.

    Nel caso di un bonifico incassato pari ad ? 1.200,00 avrai percepito come compenso al netto di iva ? 1.000,00 (sulle quali poi dovrai pagare le imposte) mentre gli ? 200,00 andranno versati da te obbligatoriamente allo stato (naturalmente parto dal presupposto che tu emetta solo fatture attive). La cadenza del versamento dell'iva dipende dal regime fiscale impiegato. Ad esempio nel regime semplificato l'iva si versa trimestralmente, mentre con il regime fiscale delle nuove iniziative produttive si paga insieme a tutte le altre imposte in fase di dichiarazione dei redditi. Nel regime dei minimi invece l'iva non viene applicata.

    Nel caso di un bonifico incassato pari ad ? 1.000,00 avrai percepito come compenso al netto di iva pari ad ? 833,33 (sulle quali poi dovrai pagare le imposte) mentre ? 166,67 andranno versati da te obbligatoriamente allo stato.

    La differenza sostanziale tra i due metodi è l'importo che percepisci per aver eseguito la tua prestazione di lavoro. In ogni caso, sia che percepisci ? 1.000,00 o percepisci ? 833,33, su tale importo dovrai applicare le imposte sui redditi e alla fine di ciò, come ti spiegava OEJ, la cifra finale che andresti a percepire dopo aver sottratto tutte le imposte, oscillerebbe nel primo caso intorno ad ? 700,00 mentre nel II° caso resteresti con circa ? 500,00.

    Non ti confondere tra IVA e Ritenuta d'acconto.
    L'iva non la recuperi, la ritenuta d'acconto si.


  • User

    Sono sempre piu confuso :mmm:

    Ho aperto una PI come consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica (620200) e mi sono iscritto alla gestione separata inps.

    Fino a questo momento ho sempre emesso delle fatture indicanti l'iva del 20% e l'ho scorporata dall'importo che effettivamente ho percepito (quindi nel caso di 1000 euro, 166 sono di iva). Nel primo trimestre ho gia pagato le imposte. Ora mi dici che avrei dovuto indicare la ritenuta d'acconto? Perchè?

    Per quanto riguarda la differenza tra i due metodi di fatturazione, in sostanza con il primo metodo ci perdo, ci guadagno oppure non c'è differenza?
    Mettiamo che sul conto ho 500 euro.

    • Se fatturo 1000 euro, mi ritrovero sul conto 1000 + 500 - 166 = 1334 sui quali dovrò pagare le imposte sul reddito percepito di 866.
    • Se fatturo 1200 euro invece, mi ritroverò sul conto 1000 + 500 - 200 = 1300 sui quali dovro pagare imposte su un reddito percepito di 1000 euro.

    Secondo questo ragionamento è evidente che il primo metodo è piu conveniente... o no? :():

    Infine potresti essere cosi gentile da spiegarmi l'ultima tua affermazione? L'IVA non la recupero mentre la ritenuta d'acconto si?

    Grazie per la tua disponibilità.


  • User Attivo

    @AssoBis said:

    Sono sempre piu confuso :mmm:

    Per quanto riguarda la differenza tra i due metodi di fatturazione, in sostanza con il primo metodo ci perdo, ci guadagno oppure non c'è differenza?
    Mettiamo che sul conto ho 500 euro.

    • Se fatturo 1000 euro, mi ritrovero sul conto 1000 + 500 - 166 = 1334 sui quali dovrò pagare le imposte sul reddito percepito di 866.
    • Se fatturo 1200 euro invece, mi ritroverò sul conto 1000 + 500 - 200 = 1300 sui quali dovro pagare imposte su un reddito percepito di 1000 euro.

    Secondo questo ragionamento è evidente che il primo metodo è piu conveniente... o no? :():

    Per evitare problemi di comprensione evito di considerare le detrazioni per lavoro e considero solo contributi inps e ritenute fiscali al 23%.

    Se fatturi 866,00 su tale importo pagherai il 26,72% di contributi INPS
    866,00 x 26,72% = 231,40 che sottratti ad 866,00 ti daranno l'imponibile irpef quindi

    866,00 - 231,60 = 634,60 imponibile irpef
    634,60 x 23% = 145,96 irpef da pagare

    netto finale 866 - 231,60 - 145,96 = 488,65 tuo incasso netto

    Se fatturi 1000,00 su tale importo pagherai il 26,72% di contributi INPS
    1000,00 x 26,72% = 267,20 che sottratti a 1000,00 ti daranno l'imponibile irpef quindi

    1000,00 - 267,20 = 732,80 imponibile irpef
    732,80 x 23% = 168,54 irpef da pagare

    netto finale 1.000 - 267,20 - 168,54 = 564,26 tuo incasso netto

    Come vedi, anche se paghi più imposte, il tuo incasso netto è più alto.


  • User Attivo

    @AssoBis said:

    Sono sempre piu confuso :mmm:

    Ho aperto una PI come consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica (620200) e mi sono iscritto alla gestione separata inps.

    Fino a questo momento ho sempre emesso delle fatture indicanti l'iva del 20% e l'ho scorporata dall'importo che effettivamente ho percepito (quindi nel caso di 1000 euro, 166 sono di iva). Nel primo trimestre ho gia pagato le imposte. Ora mi dici che avrei dovuto indicare la ritenuta d'acconto? Perchè?

    Grazie per la tua disponibilità.

    In presenza di attività di consulenza informatica, (il tuo codice attività ti definisce così) svolgi l'attività di professionista e come tale sei assoggettato ad applicazione della ritenuta d'acconto del 20% sui compensi che percepisci da soggetti che hanno partita iva. Se invece emetti fattura ad una persona privata, ossia senza partita iva non devi assoggettare l'importo imponibile della fattura a ritenuta d'acconto del 20%.


  • User Attivo

    @AssoBis said:

    Infine potresti essere cosi gentile da spiegarmi l'ultima tua affermazione? L'IVA non la recupero mentre la ritenuta d'acconto si?
    .

    L'IVA è l'imposta sul valore aggiunto. La esponi in fattura es. 1000 + 200,00 IVA = 1.200,00
    Le 200,00 euro che ti sono state date da chi ha ricevuto fattura, vanno versate all'erario.

    La ritenuta d'acconto (definizione che trovi su Wikipedia):
    "La ritenuta d'acconto è una trattenuta che grava sulle parcelle dei professionisti verso aziende (ovvero titolari di Partita Iva), che ne diventano sostituti di imposta, ovvero le aziende pagano in sostituzione dei professionisti.

    Ciò significa che se sulla fattura di 1000,00 aggiungi l'iva di 200,00 sottrai la ritenuta del 20% sull'imponibile di 1000,00 ed ottieni 1.000,00 + 200,00 iva - 200 ritenuta acconto. = ? 1.000,00

    La ritenuta trattenuta dall'azienda sarà versata all'erario con modello F24 e codice 1040.
    L'anno successivo, entro la fine del mese di febbraio, riceverai da tale società la certificazione delle ritenute trattenute sui compensi. Nel caso precedente scriveranno che sulla fattura n°.... su un imponibile di ? 1000,00 ti sono state trattenute ? 200,00.

    Nel momento in cui andrai dal commercialista, dovrai portare anche queste certificazioni, poichè le trattenute subite (nel nostro esempio ? 200,00) ti verranno scalate dalle imposte da pagare.
    Quindi se fatturi ? 1000,00 invece di pagare una trattenuta irpef di ? 168,64 , andrai a credito in quanto le trattenute operate tramite ritenute d'acconto si scalano da quelle da pagare. Ed il credito residuo potrà essere utilizzato per pagare una parte dei contributi inps o altri tributi.


  • User

    @Siantona said:

    Se fatturi 866,00

    netto finale 866 - 231,60 - 145,96 = 488,65 tuo incasso netto

    Se fatturi 1000,00

    netto finale 1.000 - 267,20 - 168,54 = 564,26 tuo incasso netto

    Come vedi, anche se paghi più imposte, il tuo incasso netto è più alto.
    In realta fatturerei 833,00 quindi:
    222,60 di inps
    140,40 di irpef
    netto finale 833 - 222,60 - 140,40 = 470 di incasso netto (giusto?)

    Pero in questo calcolo non tieni conto che nel primo caso sto pagando 166 euro di iva mentre nel secondo ne pago ben 200 ma l'importo ricevuto è sempre 1000 euro. E' logico fare questa osservazione? Penso di si quindi si ottiene che se fatturo 1000 avro un incasso netto di 564,26 - 200 = 364,64 euro.

    Riassumendo:

    1° CASO
    ricevo 1000 euro
    166 iva
    222 inps
    140 irpef
    incaso netto = 472 euro

    2° CASO
    ricevo 1000 euro
    200 iva
    267
    inps
    168 irpef
    incasso netto 365 euro


  • User

    @Siantona said:

    In presenza di attività di consulenza informatica, (il tuo codice attività ti definisce così) svolgi l'attività di professionista e come tale sei assoggettato ad applicazione della ritenuta d'acconto del 20% sui compensi che percepisci da soggetti che hanno partita iva. Se invece emetti fattura ad una persona privata, ossia senza partita iva non devi assoggettare l'importo imponibile della fattura a ritenuta d'acconto del 20%.
    Oddio questo è un po più complicato da capire 😢
    Mi stai dicendo che finora ho sbagliato a emettere fattura con iva 20%?
    Avrei dovuto obbligatoriamente indicare ritenuta d'acconto?