• User Newbie

    Partita IVA, IRPEF, prestazione d'opera

    Ciao,
    mi sono appena iscritto e avrei qualche domanda da porvi.
    Intanto ho un lavoro e quindi quello che starò per spiegarvi non ha nulla a che vedere con il mio vero lavoro.
    Ho l'hobby del fai da te e ho spesso avuto richieste degli oggetti che costruivo. Dopo un periodo trascorso a pensare sarei intenzionato a cercare di trarre un pò di soddisfazioni da questa passione e vorrei vendere ciò che costruisco.

    avrei intenzione di prednere la partita IVA per l'acquisto del materiale e per la vendita e per svolgere anche operazione di acquisto e vendita estranee a questa attivita che vio spiegato. Il regime sarà agevolato perche non prevedo grossi introiti, ne voglio passare tutto il tempo libero a dedicarmi all'hobby lavoro. A parte tenere i registri di carico e scarico dovrei essere al posto. Vero? tutto ok?

    Passiamo all'IRPEF. Io sono un lavoratore dipendente quindi non posso costiture ditte (nenache mi interessa) tra l'altro c'è un limite di guadagno per cui non c'è l'0bbligo di costiture una ditta e registrala.
    A questo punto vorrei sapere come posso fare a dichiarare i redditi... posso avvalermi della prestazione d'opera? c'è qualcosa di semplice a cui mi posso appellare? Se un anno decidessi di dedicarmi ad altro e non guadagnassi niente da questa attività devo pagare comunque qualcosa (IVA e IRPEF)?

    Riassumendo: vorrei creare una piccola "attività" senza guadagni mostruosi, se andasse molto bene il mio guadagno netto lo prevedo intorno ai 3000 euro annui almeno per i primi due anni. Cosa devo fare senza impelagarmi nella rete del fisco?

    Grazie e tutti coloro mi aiuteranno.. Auguri anche


  • Super User

    Ciao Rotosan e benvenuto.

    mi sembri molto confuso sul da farsi.

    La tua sarà una attività commerciale/artigiana (è dunque escluso che tu possa trattarla quale prestazione d'opera intellettuale) infatti opererai acquisto/produzione/vendita.
    Dovrai per questo aprire P.Iva, reg. imprese, albo artigiani, inail e inps.
    Infatti tu mi dici di volerti avvalere del regime agevolato ed io presumo tu ti riferisca al regime nuove attività produttive. Ciò comunque non ti esonera da quanto detto sopra, dalla dichiarazione dei redditi, da irpef ed irap.
    Il consiglio è dunque di rivolgerti almeno inizialmente al commercialista.

    E' vero che poi dici di avere pochi redditi e microattività. Forse si potrebbe allora inquadrarla quale "attività commerciale non esercitata abitualmente" di cui all'art. 67, lett. i) del DPR 917/86, ma il Ministero delle finanze non ha mai spiegato (a mia memoria) cosa intenda regolare con tale norma e dunque non posso darti in merito sicure linee di condotta e limiti di operatività. :bho:

    Pensaci su bene perchè il gioco potrebbe non valere la candela ed eventualmente schiarisciti le idee presentando il tuo quesito (su cui ti dico di meditare ancora) ad un consulente di fiducia, spenderai due lire, ma almeno potrai partire col piede giusto evitando eventuali salti nel buio.

    Paolo.


  • User Newbie

    Ciao, intanto grazie per la risposta.

    sull'essere confuso è poco ma sicuro :mmm: quello già lo sapevo 😄

    Sono andato dal commercialista e mi ha dato delle delucidazioni.
    Mi ha consigliato di prendere la partita iva optando per il regime agevolato e poi essendo lavoratore dipendente mi ha detto che non posso registrare nessuna ditta, nessun marchio e roba varia. Mi ha detto anche che non ce ne sarebbe bisogno se non supero mi pare il guadagno di 20.000 euro l'anno... io ci starei come nell'oceano 🙂 20.000 sono meta irraggiugibile.

    A questo punto mi pare di aver capito che devo scegliere un codice per la P.IVA che indica l'attività svolta (l'ho letto a destra e a sinistra su internet). Io però oltre alla produzione artigiana vorrei anche fare quella di acquisto e vendita semplice senza elaborazione intermedia del prodotto. Mi pare di aver capito che devo scegliere in base all'attività prevalente

    Passiamo ad inail, irpef, irap e roba varia... se io guadagnassi zero devo pagare qualcosa?

    In parole povere esiste un metodo legale per arrotondare lo stipendio da dipendente senza troppi balzelli?

    Attività che vorrei svolgere:
    -Acquisto materiale, produzione, vendità
    -Acquisto e vendita

    Grazie ancora... Ciao Gian...

    PS: la prestazione d'opera manuale non esiste? se volessi fare il muratore una volta a settimana per due ore non potrei avvalermi della prestazione d'opera?


  • Super User

    Rotosan, mi pare ancora confusa la questione, sia sulla registrazione ditta (che non vedo incompatibile con lavoro dipendente, salvo quanto scritto in tuo contratto di lavoro) sia sui limiti in euro che hai citato per il regime nuove iniziative produttive.... sono diverse.

    Inail, inps, irpef (o imposta sostitutiva) ecc. discendono dall'inquadramento scelto. Non dirmi che il commercialista ha delegato a te la scelta del codice istat che inquadri la tua attività?!?!?!?

    Devi parlarne con lui esponendo per filo e per segno quale sarà l'attività e dicendo a lui di individuare il codice od i codici più adatti a quanto vuoi realizzare.... in base a quelli, ed al conseguente inquadramento come artigiano o commerciante, si possono approfondire i costi di quelle gestioni.
    E' il primo intervento consulenziale del commercialista quello e mi capisci che non posso farlo io in base a due elementi che mi hai dato..... di solito parlo almeno un paio d'ore con il cliente prima di capire ed inquadrare cosa faccia realmente.

    Non esiste la "prestazione muratoriale non balzellata" 😄 sorry.

    Comunque siam qui, quando avrai parlato ancora col commercialista a cui ti sei rivolto, possiamo vedere se siamo in grado di aiutarti.

    Non esitare a postare ancora.

    Paolo


  • User Newbie

    Salve, cerco di spiegarmi bene per avere un consiglio piu' preciso possibile.
    Sono un lavoratore dipendente di un prosciuttificio, ho' in mente di acquistare dai 10 ai 20 prosciutti al mese da potermi salare stagionare e vendermeli, e' sicuramente un arrotondamento dello stipendio non e' certo una resa economica da poterci campare. ma credo mi occorra la partita iva per vendere, l'idea c'e' ma facendo due conti mi converra fare??:x


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Pacamp e Benvenuto nel Forum GT

    Fatto salvo che il tuo datore di lavoro sia d'accordo nel venderti i prosciutti perchè tu possa rivenderli, devi considerare due fattori distinti:

    1. fiscale

    2. igienico - sanitario

    3. dal punto di vista fiscale, dovrai aprire partita iva;

    4. dal punto di vista igienico - sanitario, visto che devi stoccare generi alimentari a scopo di rivendita, sono necessarie diverse autorizzazioni, tra cui il nulla osta tecnico sanitario della asl, inerente i locali che tu utilizzerai per salare e stagionare i prosciutti.
      Ciao :ciauz:


  • User Newbie

    cIAO, VEDI DAL PUNTO DI VISTA IGENICO E ASL NON C'E' PROBLEMA IO UTILIZZO LA DITTA DOVE LAVORO, ED E' IN REGOLA. iL PROBLEMA CONSISTE NELLA PARTITA IVA... NE VALE LA PENA ??? VISTO CHE SI STA' PARLANDO DI UNA CIFRA ANNUA DI ENTRATE BASSA PENSO DI NON SUPERARE I 4000 EURO.


  • User

    Buonasera,

    sono un giovane medico specialista alla prima esperienza lavorativa post-specializzazione. Mi è stato proposto un contratto libero-professionale con una ONLUS per il quale dovrei lasciare fattura con relativa ritenuta d'acconto.
    La retribuzione concordata è di 2500 euro mensili NETTI.
    Non ho familiari a carico nè altra fonte di guadagno.
    Lavorare per una ONLUS mi mette in un regime di tassazione agevolato? Altrimenti, a che tipo di tassazione IRPEF sarò soggetto? Quali sono le spese che potrò detrarre? Quanto sarà la mia retribuzione mensile al netto dalle tasse?

    Grazie

    Gianluca


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Gianluca76 e benvenuto nel Forum GT
    Ti segnalo che hai già aperto un thread con la stessa domanda.
    Ti invito quindi per il tuo quesito a far riferimento a questo
    Mi raccomando le regole 😉

    Ciao :ciauz: