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Ho letto nell'ueb che NON è vero che i Ghei son malati
Il SubMaestro Brebei avrebbe dichiarato non di sua competenza il trattare l'argomento ghei, che si è sviluppato in [url=http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?p=49527#49527]questo post e lo ha chiuso.
Visto che gli ultimi post inseriti trattavano argomenti fortemente interessanti, ve li riporto di seguito così da consentirne un'adeguata discussione.
[url=http://www.giorgiotave.it/forum/profile.php?mode=viewprofile&u=240]Andre@
In effetti avevo sentito dire anch'io dal prete che bisogna "curare" i Ghei, e che bisogna creare dei gruppi di "aiuto" per "aiutarli a fiorire" anche con cure ormonali da "guaritori" e poi con psichiatri che "cambiano" l'orientamento sessuale dei pazienti, gay invitati ad avere rapporti forzati con donne ed altri provvedimenti del genere.
Sembra invece che Platone e Voltaire, Freud e Hirshfeld e poi anche Dean Hamer e Wilhelm Reich ... abbiano scoperto che NON è una malattia!!
Che non è dunque colpa delle mamme e delle famiglie, e nemmeno della scuola o della società.
Semplicemente sembra che NON sia una MALATTIA e che quindi non ci siano colpe.
[url=http://www.giorgiotave.it/forum/profile.php?mode=viewprofile&u=59]777
Anche secondo me è genetico, perciò non da curare.
Sicuramente va contro la natura di sopravvivenza delle specie, ma questo è un altro discorso.
Sono contrario alla discriminazione, però attenzione, non me ne frega niente se per tanti anni sono dovuti rimanere in silenzio e al buio, in pubblico non si manifesta affetto con atti di libidine, sia pure solo per baciarsi, come nondovrebbe fare nessuno comunque.
La sessualità è una cosa privata, in pubblico non la vuol vedere nessuno che sia di media ragionevolezza, educazione e decenza.
[url=http://www.giorgiotave.it/forum/profile.php?mode=viewprofile&u=1736]dotback
:inso: Non mi sembra che c'è di tanto male in qualche effusione in pubblico?
Non dico che sia il caso di controllare la salute delle tonsille delle propria ragazza mentre si è in fila al supermercato... ma non ci vedo nulla di male nel far vedere che si sta bene assieme senza doversi chiudere a tripla mandata in casa. A me fa piacere vedere che in giro c'è gente che si ama (e francamente non me ne frega molto sia che si tratti di ghei o etero? anche se so che quest'ultima affermazione mi costerà una noticina sul libricino grigio da dare al prete).
Su, su, ragazzi! Non vergogniamoci di voler bene a qualcuno e lasciamo che gli altri possano voler bene a qualcun altro (in effetti se gli altri vogliono bene alla stessa persona a cui vogliamo bene noi, quello è un po' un problema!)
A voi
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Se effettivamente i gay non sono malati, forse è il caso che qualcuno vada a spiegarlo anche a loro: www.famigliaitaliana.org]
Non so se vi è capitato di leggere la notizia di quel ragazzo gay al quale era stata ritirata la patente perché dichiaratamente gay (la notizia la trovate [URL=http://www.repubblica.it/2005/l/motori/dicembre05/patentegay21/patentegay21.html]qui).. Bhe, mi sorprende molto sapere che al giorno d'oggi c'è chi è in grado di sostenere pubblicamente tesi del tipo: "Ci indegna il fatto che il Tar si possa opporre ad un'istituzione militare. In secondo luogo ci sembra incredibile che sia opinione diffusa che l'omosessualità non sia una malattia psichica, bensì una condizione di origine genetica" (la frase è tratta dal sito sopra citato).
Quello che mi dà davvero fastidio è vedere che è quella gente a vincere in Italia. Negli ultimi giorni si erano mobilitati per chiedere a gran voce la censura del film "Reinas" e a loro si sono uniti i soliti preti e politici. Il risultato è che il film è uscito nelle sale vietato ai minori di 14 anni.
Stando alle critiche (le stesse che hanno letto loro e tutte le altre persone che si sono pronunciate visto che il film non era ancora uscito nelle sale), l'unico torto del film è quello di raccontare il matrimonio di coppie gay così come avviene al giorno d'oggi nella Spagna di Zappatro. Il film, però, non fa perno su questo punto visto che le vere protagoniste sono le madri degli sposi e il film racconta le loro ansie e le loro frenesie nei giorni che precedono il matrimonio...Bhe, che dire? Complimenti a chi crede sia giusto imporre la propria opinione, colpevolizzando e censurando chi la pensa in modo diverso! :mani: ...comunque alle volte mi sembra di vivere in un Medioevo dove le persone vanno in giro con il telefonino
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Chiedo scusa se posto ancora ma, non appena terminato di scrivere il mio intervento, ho dato un'occhiata più approfondita a [url=http://www.arcigaymilano.org/stampa/rs.asp?BeginFrom=0&ID=25449]quel sito * che mi era stato segnalato (quello che ho citato nel post precedente e che per decenza evito di ripetere). Devo dire di essere rimasto davvero disgustato...
Nel loro manifesto si definiscono "un'associazione formata da genitori afflitti e umiliati della decisione dei propri figli di essere omosessuali. Crediamo che l'omosessualità sia una condizione del tutto immorale, che necessita di essere corretta perché frutto di una scelta irrazionale, e pertanto non condivisibile".
Quale genitore può davvero rinnegare i propri figli perché omosessuali e può costituire addirittura un'associazione che ha come scopo l'ostacolare la vita dei propri figli, per di più colpevolizzandoli e dicendo che si tratta di una loro scelta?Aggiungo anche due passi tratti una lettera indignata pubblicata sul loro sito: "Andatelo a dire a chi piange tutte le sere, che la sua è una scelta. Andatelo a dire a chi viene pestato a sangue, che la sua è una scelta. Andatelo a dire a chi si suicida, che la sua è una scelta. Andatelo a dire a tutti coloro che hanno imparato col tempo ad accettarsi per come sono, e non per come gli altri li vorrebbero, che la loro è una scelta. E provate a sentire che cosa vi rispondono - sentire, non far finta!
Nella vostra ricerca della felicità, nel vostro così particolare modo di amare - talmente particolare che lo capite solo voi- cercate di fare bene attenzione a quale felicità state puntando: la vostra, o quella dei vostri figli. Perché la differenza seppur minima, è abissale: è la stessa che passa tra l'egoismo e l'amore".** [ No problem, puoi citarlo liberamente - Edit by mamilu]*
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io ho amici e parenti omosessuali e mi chiedo quale sia il problema che ha certa gente.
Posso capire persone di 70-80 anni che non lo concepiscono soprattutto per la poca apertura mentale che hanno, ma sinceramente da adulti di mezz'età davvero con lo concepisco, se la persona a cui vuoi bene (che sia tuo figlio o fratello o amico) è felice di amare una persona del suo stesso sesso che male c'é?
Esistono problemi ben più importanti trovo (se di problema si debba parlare)
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Amor che a nullo amato amar perdona e che a cor gentil ratto s'apprende.
[Cito a memoria, senza controllare e perdonatemi l'approssimazione]
Ebbe un sacco di guai Dante per la storia di Paolo e Francesca e questa frasetta la dice lunga sul come doveva essere concepito l'amare secondo la religione; essendo l'amore divino, chi era amato non poteve come d'incanto NON corrispondere sital divino sentimento.
[tralasciamo o miei prodi l'accenno al cor gentil ratto s'apprende dove i nobili, in quanto tali, provavano subitanei sentimenti, la plebe invece più testona e animala necessitava più tempo]
Da sempre e tutt'ora, anzi ultimamente sembra con maggior livore, la chiesa arroga a sè con la gestione della fede anche la manipolazione della sessualità.
E l'omosessualità, hanno deciso sia male, laida depravazione e malattia contronatura.
Peccato mortale.
Dovessero accettarla come naturale e quindi provveduta in qualche modo da Dio e non immonda devianza, potrebbero mai osteggiarla?... e quindi poi non ci si deve stupire se tra i fedeli, i più oscurantisti e retrivi dall'integralismo ancestrale finiscano col crederci e partano con le loro belle crociate ed inserimenti nelle liste nere, tentativi di guarigioni-esorcismi e via deliziando, già auspicando roghi ed amputazioni purificatorie.
Italia 2005.
Quasi 2006-
... e noi, nell'era di internet, qui a studiare algoritmi :bho:D'altra parte questa è di oggi:
Il Papa contro l'uomo tecnologico.> Uomo contemporaneo stai attento, perché stai rischiando "l'atrofia spirituale".Papa Ratzinger nel messaggio Urbi et Orbi pronunciato oggi dalla loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro frena il progresso ed auspica un pò di sana arretratezza oscurantista clericale.()
PS:
Sia chiaro, dico tutto questo con pieno rispetto della Religione, dei Fedeli e della Fede in sè.
Semplicemente mi sembra che queste teorie siano solo degenerazioni concepite da uomini, non concetti di Fede. Lo IOR, l'Opus Dei [o Torquemada, tanto per restare in tema di inquisizioni], che c'entrano con la Fede?
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Non so... dare tutta la colpa alla Chiesa mi sembra un po' semplicistico.
Nella cattolicissima Spagna (dove il numero di cattolici praticanti credo che superi di gran lunga quelli italiani) i matrimoni gay sono ormai legali ma già da tempo l'area che si respirava nella penisola iberica era di gran lunga diversa da quella che si respira oggi in Italia: non a caso città come Barcellona e Madrid erano già da tempo considerati paradisi per omosessuali. Allo stesso tempo in Svezia, dove la Chiesa protestante celebra matrimoni fra persone dello stesso sesso (seppur con un rito semplificato), i reati omofobi hanno registrato in questi anni una forte impennata.
In altre parole mi sembra che la Chiesa abbia sì influito ma non credo le si possano addossare tutte la responsabilità...
- Quando ho detto che non volevo citare quel sito non mi riferivo certo al sito dell'Arcigay... stavo parlando di Famigliaitaliana (visto che non condivido ciò che predicano, volevo evitare di fornirgli un link e fargli involontariamente pubblicità...)]
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...la colpa...
Si, in effetti non è di facile soluzione definire a chi vadano attribuite * colpe* e responsabilità, che spesso Stato e Chiesa giocano in concerto nel reprimere, contenere o tollerare le devianze ed il diverso.
Da quanto appare, quello spagnolo sembra un popolo più aperto e tollerante.
Potremmo controbattere che questo è dovuto alla presenza [e pressante influenza] del Vaticano in Italia e non tale nella pur cattolica Spagna.
Ma il citato e recente aumento dei reati omofobi della civilissima Svezia fà tuttavia pensare e sarebbe interessante avere una maggiore conoscenza di quella particolare realtà sociale, di come viene cioè vissuto là l'aspetto omosessualità.
Perchè non v'è dubbio che, aldilà dell'apertura e tolleranza di un Popolo, il potere di influenza dei leaders è tale ovunque.
Se chi ha seguito e popolarità [Papi e Capi di Governo in testa] predica tolleranza od oscurantismo, poi quelli ottiene.
Dice Seven:> La sessualità è una cosa privata, in pubblico non la vuol vedere nessuno che sia di media ragionevolezza, educazione e decenza. Mi sembra ragionevole. E questo naturalmente per tutti.
Auspicherei quindi che le nostre città possano essere considerate come paradisi da tutti i cittadini.