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@giorgiotave said:
Interessante è capire il perchè di questo. E' molto difficile capirlo ma si possono fare alcune ipotesi tipo:
Lo slogan dice che ci sono più contenuti. Mentre negli altri due si parla di marketing, promozione e e-mail marketing, l'ultimo slogan aveva più contenuti e quindi informazioni maggiori.
secondo me no, uno slogan non e' piu' efficace se ha piu' contenuti (features), anzi.. ma se rispecchia altri concetti.
riporto le headline
Headline 1 - "Trucchi e segreti di Web Marketing , Promozione siti, E-mail Marketing e posizionamento sui Motori di Ricerca"
Headline 2 - "Vuoi fare Web Marketing? Consigli e suggerimenti pratici per chi vuole fare marketing on-line"
Headline 3 - "Questo e' il Web Marketing che funziona... Consigli, segreti, suggerimenti utili e corsi professionali di Posizionamento nei Motori di Ricerca, Commercio elettronico, Pubblicità on-line, Copywriting ed E-Mail Marketing"
es di un paio di cose che non funzionano bene nei titoli sopra
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Vengono enfatizzati i benefici o le features ? Solo nell'ultimo caso vengono citati ( e nemmeno tanto ) i benefici
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c'e' un richiamo ad un'azione ? no in nessuno dei tre casi. Nella secondo in realta' c'e' un'azione, ma non e' quella di indurre l'utente a registrarsi
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lo slogan provoca un senso di bisogno nell'utente ? (dovreste aver seguito qualche corso di Interazione Uomo Macchina per comprendere appieno, ma credo capiate cosa voglio dire lo stesso) sembra di no.
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lo slogan mette fretta all'utente ??? es banalissimo e stupido, se ti iscrivi adesso avrai un leccalecca in omaggio, domani no
potrei proseguire ancora.
Secondo me tra le tre headline la frase che ha prevalso e'
"Questo e' il Web Marketing che funziona... "ps. il tempo e' quel che e', non so quando avro' tempo di ripassare
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Fa sorridere vedere come la deformazione professionale di Enrico lo spinga a scrivere anche i post con un occhio spontaneo all'attenzione. Notate i grassetti, le spaziature, l'impaginazione. Anche lo stile: inizia dando "del voi" agli utenti e poi, preso dalla comunicazione, come in tutte le sue mailing list ( ) e sul sito, dà "del tu" (cosa moolto all'americana)... (Mi piacerebbe fare un test su questo, personalmente preferisco dare "del voi", anche se dare "del tu" è più amichevole... E' una cosa che varia molto da settore a settore, ma un test in proposito sarebbe interessante).
E' molto piacevole sentire una persona che presta servizio in una ditta di rilievo dire queste parole. E' esattamente ciò che personalmente credo. Risultare tra i primi in una ricerca sui motori è certamente importante, ma sucitare fiducia è la parte più complicata ed interessante del lavoro, e in buona parte prescinde dalla posizione nelle serp (a seconda del settore, naturlamente):
E' più importante avere 10 utenti e 10 contatti che 1000 utenti e 10 contatti (anche per la questione dell'"utente sponsor" che ho descritto in un altro post).
Quello del Web Marketing (come della psicologia, per certi versi) è un campo spesso snobbato dagli utenti, perchè considerato di poca importanza o, ancor peggio, banale e di dominio di tutti. E' difficile sfatare questo mito ma, visto che forse è inutile combattervi, secondo me è compito del Web Marketer accettarlo, conviverci e, semmai, cercare di sfruttarlo.
Credo sia molto importante cercare di capire perchè e con quale percorso è avvenuto il contatto ricercato (che sia acquisto di un prodotto, iscrizione alla newsletter ecc.).
I test servono anche a questo, ma, spesso, non possono tenere conto del numero immenso di variabili presenti. Ad esempio, nel test di Madri, era complesso tener conto della variabile "prossimità con l'imminente corso". E' infatti sospettabile che, con l'avvicinarsi del loro Corso di Posizionamento, il numero di accessi possa aumentare spontaneamente grazie alla "pubblicità spontanea" dei clienti. Se il test non fosse stato fatto "in contemporanea" questa variabile avrebbe in qualche modo inficiato il test.E' bene ricordare che la presenza di varibili ingestibili è nella natura delle cose (lo studio sperimentale è praticamente impossibile via web, ed è più che altro teorico ed empirico).
Per mia esperienza personale infatti i contenuti influenzano almeno del 90% i risultati di qualunque campagna di web marketing o di posizionamento.
Anche secondo me. Risultati nel senso "ottenere ciò che si vuole" (acquisto, email, incremento del fatturato ...), contenuti in senso lato: ciò che ha capacità di attrarre l'attenzione (non solo con uno slogan, anche con un'immagine, un layout, la voce, ecc.). A proposito del sito di Madri, quando ho sentito la voce della donna che diceva "il filmato è pronto" sono saltato come un canguro sulle casse, perchè da me, ora, sono le cinque del mattino. Riguardo alla spiegazione dei servizi ho l'impressione che il testo sia letto un po' troppo lentamente, anche se è ottima l'idea delle scritte che compaiono in corrisondenza con la lettura delle parole più significative (c'è qualche Psicologo anche dalle vostre parti? )...Volevo portare la mia piccola esperienza nell'ambito di un esperimento svolto qualche mese fa presso l'università di Genova in collaborazione con quella di Pisa per la forulazione di una teoria sul funzionamento dell'attenzione (in realtà l'argomento era un po' più complesso, ma cerco di farla breve ).
Come forse qualcuno di voi saprà, esistono alcuni apparecchi - principalmente in uso a università americane - che studiano il posizionamento dello sguardo umano su uno schermo (o foglio ecc.) posto innanzi al viso. E' possibile constatare quali sono i punti dell'immagine guardati con più frequenza, e gli spostamenti seguenti al "primo sguardo". Tramite questi apparecchi si può facilmente controllare quali sono i punti che attraggono maggiormente l'attenzione, in/per quale arco di tempo, e come l'attenzione si "evolva" nell'arco del tempo.
Il mio compito, in tale studio, era la creazione della grafica che evidenziava gli spostamenti dello sguardo sull'immagine, oltre alla rilettura della tesi generale, per la quale, per quanto in mia conoscenza, ho proposto qualche piccola obiezione ...[digressione]
Da un punto di vista generale (non riferito al web, intendo), l'attenzione sostenuta, in un tempo di circa un'ora, ha dei sensibili momenti di calo: è compito del web master-interlocutore trovare quegli stimoli che accrescano le aspettative dell'utente, così da riacquisire l'attenzione dopo il momento fisiologico di calo. Lo si può fare con una battuta, col movimento del corpo, col variare del tono di discussione, con un esempio basato sulla vita reale, col coinvolgimento dell'utente ecc.
Questo fatto può essere utile a chi fa web marketing, ma soprattutto a chi fa corsi di web marketing, ed Enrico, certo, lo saprà.
[/digressione]Riguardo il variare dell'attenzione sulle immagini ho constatato alcune cose interessanti, si tratta di semplici considerazioni personali, chi ha forumulato e redatto il suddetto esperimento potrebbe essere in totale disaccordo con me.
Innanzi tutto vorrei sottolineare che lo sguardo delle persone su un'immagine non ha un andamento regolare, si muove a "macchia di leopardo" e NON in modo lineare. Questo non vale, naturalmente, quando si stà leggendo un testo, ma l'attenzione che una determinata parte di testo sucita rispetto alle altre dipende anche da questo.
Innanzi tutto cattura l'attenzione ciò che:
1) E' più luminoso del resto o ha più contrasto.
2) E' tendenzialmente posizionato al centro dell'immagine.
3) E' di grandi dimensioni.
4) L'attenzione si sposta tendenzialmente da sinistra verso destra (partendo dal centro. Questo fattore è molto influenzato dai precedenti tre).Tutto ciò può essere utile nella formulazione di una pagina o nella progettazione di un'immagine/impaginazione.
Una volta superato l'ostacolo di comprendere dove finisce l'occhio del nostro utente dobbiamo cercare di interessarlo e fidelizzarlo.
A questo proposito vi propongo uno dei tanti test che ho fatto in passato per la mia ditta. In questo test la mia finalità era solo calcolare il tempo di permanenza sulla pagina, nessun contatto, nessun acquisto. Ho pubblicato due versioni differenti degli stessi contenuti su due siti che trattavano il medesimo argomento e avevano, in media, lo stesso numero di accessi.Le versioni erano così composte:
1. Pagina di presentazione, poche parole, impaginazione semplice e un link interno alla descrizione approfondita.
2. Pagina unica con presentazione identica e descrizione ampia sottostante, posta nella stessa pagina.Non ho sotto mano le percentuali, ma posso dirvi che, in un arco di tempo identico e sullo stesso numero di visitatori (2000), la prima soluzione ha portato ad un tempo di permanenza in media molto superiore alla prima (se non erro attorno al 10%). Le conclusioni sono un po' lunghe da trarre in un post, semmai pubblicate le vostre idee per discuterne assieme (che questo post, l'ho contato, è in totale circa 8000 caratteri: un articolo per rivista!!! Scusatemi )... In ogni caso fare un altro test simile potrebbe essere molto interessante, che ne dici Giorgio?
Riguardo al contributo di Enrico, penso che il test proposto sia molto interessante, ed è stato molto cortese e onesto nel metterlo pubblico sul forum (così, oltrettutto, accresce la sua popolarità nel settore: viva il Web Marketing! ).
Vorrei, se possibile, porre un paio di domande. Spero di non risultare invadente con queste domande, è solo per lo spirito di discussione. Scusami per la puntigliosità :)... Tu dici:A tal fine serve uno script che reindirizzi ogni navigatore unico ad una pagina differente, "splittando" cosi' il traffico in modo equo nello stesso arco di tempo.
Così descritto sembrerebbe tecnicamente uno split con parametri "casuali" più che un split con parametri "equi". Mi domandavo se ci fossero dei parametri ulteriori per lo smistamento equo degli utenti, tipo: provenienza o meno da un motore di ricerca, eventuale keyword di provenienza (le più usate in percentuale), risoluzione video, teorica velocità di linea, sistema operativo, browser, ecc. Quanto consideri un IP come univoco (annoso problema nel calcolo statistico via web)?Altra domanda.
Tutto il resto della pagina (testo, immagini, layout, ecc. e' rimasto esattamente identico.
E' rimasto esattamente identico a prima del test o erano esattamente identiche le tre pagine con solo l'header diverso? E poi, se è rimasto esattamente identico a prima, a quando risaleva la precedente modifica?
5) Idee, pareri, parole, teorie, presupposizioni... non contano NULLA. L'unica cosa che conta e' TESTARE, testare, ritestare e monitorare i RISULTATI.
Assoutamente vero!ciao a tutti,
Lucas
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Vorrei anch'io ringraziare Enrico per averci messo a conoscenza dei suoi interessanti test e della sua vasta professionalità.
Enrico ci ha mostrato i titoli delle tre headline e ci ha messo a conoscenza di quale delle tre abbia avuto più successo.
Ma non ci ha detto perchè l'una abbia avuto un riscontro quasi doppio delle altre.Nè possiamo considerare errate le seconde, che lui stesso ha in precedenza considerato interessanti al punto da decidere di usarle per il test.
Potremmo quindi ipotizzare che uno dei test principali, se non *il *principale, fosse una valutazione sul target degli utenti?
Fasce ben diverse di utenti possono essere sensibilizzate e quindi rispondere ad affermazioni e domande del tipo:
- Trucchi e segreti del Web Marketing
- Vuoi fare Web Marketing?
- Questo e' il Web Marketing che funziona.
Quindi, forse la terza headline ha avuto successo perchè chi frequenta quel sito meglio recepisce concetti chiari ed esplicativi invece di frasi ammiccanti o ad effetto.
Si ragazzi, VE. Elena ricordi? Adriano tu?
Certo che ricordoE' da tempo che tentiamo di sviluppare l'uso della voce per rendere più accogliente un sito.
L'accogliere il visitatore come in un comodo salotto con bei divani, un antico caucasico in patina sul pavimento ed un Monet alla parete evocante pastorali ninfee.
Ed una voce pacata e cordiale che ci offre un caffè, per poi accompagnarci a visitare il sito.Apro un thread a riguardo, che forse è la volta buona
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Il capitano dice al mozzo di bordo: signor mozzo io non vedo niente, c'e' solo un po' dì nebbia che non c'e' il sole, andiamo avanti tranquillamente...
(a seguito di questa frase avevo scritto un "romanzo" per giustificarla). Beh dopo 2 ore di ritocchi ora ho deciso di cancellare tutto.
Una volta non l'avrei mai fatto ma ora mi piace da matti scrivere e scrivere e poi cancellare tutto prima dell'invio.
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Succede spesso anche a me.
[ho cancellato 3 volte un lungo, articolato e fantasioso commento, probabilmente romanzato, che tra l'altro riportava riferimenti sull'amata dell'eroe di turno e sul come esso eroe avesse tra l'altro promesso di portarla lontano...]
Però a me non è che piaccia da matti....diciamo che mi adeguo.
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Ciao a tutti,
mi fa molto piacere vedere che l'argomento sia d'interesse e, ancor di piu', mi piacere vedere la qualita' e l'attenzione delle vostre risposte.Tutte le domande che mi avete fatto sono ottime e mi spingerebbero a scrivere per ore. Per correttezza poi, so' che dovrei rispondere singolarmente, uno ad uno. Qui, visto l'informalita' e la simpatia dei forummisti mi permetto (anche per non essere troppo "rindondante") di prendere insieme tutte le domande piu' stimolanti (quotando la fonte) e di dare una risposta comune, che spero soddisfi tutti (in caso contrario scrivetemi ancora).
Per prima cosa ringrazio velocemente Stealth per cio' che scrive (io ho molto da imparare dagli "umili programmatori", anzi qui sotto riportero' un semplice script in php di test che forse potrai arricchire e migliorare per gli altri forummisti )
Ma partiamo con le risposte...
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Giorgio mi scriveva...
@giorgiotave said:
Tu hai affermato che la Headline con il maggior CTR è stata : Questo e' il Web Marketing che funziona... (cut) Interessante è capire il perchè di questo.... (cut) Questo slogan 3 dice che ci sono piu' contenuti...
Prima di risponderti vorrei quotare brevemente anche l'intervento di Zil nei due punti in cui dice...
@zil said:
...uno slogan non e' piu' efficace se ha piu' contenuti (features), anzi.. ma se rispecchia altri concetti. (cut)... Secondo me tra le tre headline la frase che ha prevalso e' "Questo e' il Web Marketing che funziona... "
Bene, io credo che entrambe abbiano ragione, in questo senso...
La quantita' di contenuti e' sicuramente importante, a patto che rispetti queste 2 regole fondamentali:
- La headline deve riassumere i benefici principali per il navigatore
- La headline deve cercare di catturare l'attenzione del navigatore
Se, in base ai contenuti della pagina, riesco a riassumere in poche righe i benefici principali e a catturare l'attenzine del navigatore, allora ben vengano i "pochi contenuti". Altrimenti no. In poche parole la quantita' di contenuti non deve essere mai determinata a priori ma bilanciata in base a questi 2 fattori (ho visto molte headlines da 10 righe funzionare tanto bene quanto le headlines da 2 righe).
Le 3 headline che ho fatto non sono certo un granche' e devono rappresentare un esempio di poco conto. Questo perche' sono state fatte di fretta e con scarsa "attenzione", agevolando di piu' la presenza di keyword strategiche per il posizionamento (che messe in alto alla pagina hanno una valenza notevole) che la reale "attrattivita'" del messaggio.
Avrei infatti preferito portarvi le headline di alcuni clienti che vendono prodotti fisici e di nicchia (su cui si possono fare delle headline spettacolari ) ma non posso e ho dovuto limitarmi alla home page del mio sito che, come la storia del calzolaio con le scarpe rotte, arriva sempre dopo gli altri e viene curata poco (per ora ).
Comunque credo che la headline n. 3 abbia superato le altre due perche':
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il numero di argomenti trattati e' maggiore (c'e' anche copywriting e e-commerce) ampliando cosi' la percezione di "quantita' di contenuti presenti nel sito" e il potenziale target interessato. Attenzione pero' che ampliare il target va bene se stiamo parlando di una home page generica come questa che raccoglie traffico da fonti differenti direttamente o indirettamente legate al web marketing ma, se si trattasse solo di target specifico (es. solo Seo), questa headline sarabbe concettualmente sbagliata.
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La frase iniziale "Questo e' il web marketing che funziona..." ha un forte capacita' di catturare l'attenzione. Soprattutto la prima parola "Questo" crea subito nella mente del navigatore la domanda "Qual e' questo web marketing?" e "Dov'e' questo web marketing?" spingendo il navigatore a proseguire la lettura.
Zil in tal senso c'ha pienamente azzeccato anche se poi come quantita' di benefici, capacita' di incuriosire e di creare urgenza c'e' sicuramente molto da fare. Prossimamente comunque testero' nuove headline e, se vi interessa, vi portero' i risultati ottenuti.
Intanto per chi vuole approfondire l'argomento delle headlines di successo consiglio, piu' che analizzare quelle che ho fatto io, di leggere questo interessante libro elettronico da cui io stesso ho preso spunto piu' volte (purtroppo e' in Inglese, ma e' fatto molto bene):
http://www.psychotactics.com/psychoheadlines.pdfGiorgio poi diceva...
@giorgiotave said:
Sono molto incuriosito su come tracciare gli utenti, tu dici di fare uno script a mano che "splitti" il traffico in un arco di tempo breve. Fin qua nessun problema, il problema poi sorge su come tracciare l'utente.
Per lo split del traffico noi usiamo uno script personalizzato e creato su misura. Comunque basta anche uno script che carichi in maniera random pagine differenti come questo:
<?
$number = rand(1,3);
$a1 = "pagina$number.php";
?>
<? include ("$a1"); ?>Basta cioe' creare una pagina (es. index.php) con questo codice qui sopra sostituendo il numero 3 con il numero di pagine che vogliamo testare. Poi si creano "n" pagine quante sono le pagine da testare (es. pagina1.php pagina2.php, ecc.) e si mettono nella stessa cartella dove c'e' index.php.
Questo script carichera' in maniera random una pagina differente ogni volta che viene ricaricata. Per esperienza questo script mantiene una ripartizione piuttosto equa del traffico e comunque, anche se una pagina fa 2.200 visitatori e l'altra ne fa 2.000 quello che conta e' la valutazione del rapporto di conversione che si mantiene comunque sempre "proporzionato" ai risultati (basta ovviamente fare almeno 1 migliaio di visitatori x pagina prima di trarre le dovute conclusioni).
Un programmatore piu' esperto (Stealth?) potrebbe ritoccare questo script in modo da settare un cookie ad ogni navigatore e ripartire esattamente il traffico e/o ricaricare la stessa pagina allo stesso navigatore che ritorna.
Comunque sia, soprattutto se si usa questo semplice script artigianale, quello che conta di piu' e' avere un buon sistema di statistiche che identifichi correttamente i visitatori unici (per non storpiare i rapporti di conversione).
Noi ne utilizziamo uno sviluppato internamente che per loggare i visitatori unici utilizza i cookies e li incrocia con gli indirizzi Ip (nel qual caso i cookies fossero disattivati), analizza in tempo reale i risultati e i rapporti di conversione, la provenienza esatta di ogni navigatore e di ogni risultato, i tempi medi di permanenza, e i tempi medi che passano dalla visita al risultato. In questo modo riusciamo ad avere statistiche molto precise.
Che poi ci siano sempre dei lievi margini di errore (dovuti a chi cancella i cookie e cambia l'ip, ecc.) e' normale, ma si parla sempre di un 5% - 10% max di errore che non influisce in modo significativo sui risultati finali.
Riporto infine dell'intervento di Lucas (che invito tutti a rileggere attentamente per l'ottima analisi che ha fatto e per i numerosi consigli pratici che ha dato) in questi punti...
@Lucas said:
Riguardo il variare dell'attenzione sulle immagini ho constatato alcune cose interessanti...
Cio' di cui parla in questo punto e' fondamentale, rileggetelo attentamente. La posizione del testo nella pagina e' davvero fondamentale per modificare i risultati.
A tal fine vi invito a leggere anche un recente test che hanno fatto in America su Google per vedere dove si posizionavano gli occhi dei navigatori sui risultati di ricerca e come questo influiva sui click. E, da questo test, hanno scoperto qualcosa di molto interessante, tra cui il famoso "trianglo d'oro":
http://www.prweb.com/releases/2005/3/prweb213516.htmPoi Lucas diceva...
@Lucas said:
sembrerebbe tecnicamente uno split con parametri "casuali" più che un split con parametri "equi". Mi domandavo se ci fossero dei parametri ulteriori per lo smistamento equo degli utenti, tipo: provenienza o meno da un motore di ricerca, eventuale keyword di provenienza (le più usate in percentuale), risoluzione video, teorica velocità di linea, sistema operativo, browser, ecc. Quanto consideri un IP come univoco (annoso problema nel calcolo statistico via web)?
Per lo smistamento del traffico, a parte ripartilo numericamente in modo equo, non usiamo altri parametri. Questo poiche', per esperienza, abbiamo visto che la semplice ripartizione quantitativa del traffico, se fatta in modo equo (v. sopra) e' gia' sufficiente per ripartire in modo altrettanto (o comunque sufficientemente) equo le altre variabili "qualitative".
Cioe' le probabilita' che navigatori provenienti dalla stessa pagina e/o key finiscano su landing page differenti sono comunque piuttosto elevate, tanto maggiore e' il volume di traffico che raggiungiamo prima di chiudere i test.
A tal fine, se avessimo un traffico particolarmente eterogeneo e, dopo aver analizzato nel dettaglio le statistiche, avessimo dei dubbi sulla equa ripartizione "qualitativa" del traffico, possiamo semplicemente aumentare il numero di visitatori per pagina (es. portandoli fino a 5.000 per pagina) prima di trarre le dovute conclusioni.
Per rispondere alla seconda domanda dell'IP noi lo monitoriamo come unico nell'arco di 24 ore. Considerato pero' che mediamente piu' dell'85% dei navigatori del ns. sito ha i cookie attivati e che, nella maggior parte dei casi il risultato viene compiuto alla prima visita (mentre le visite ripertute sono inferiori al 10%), la percentuale di precisione nel loggare i visitatori unici e' mediamente superiore al 90% (e su siti con target "meno tecnici" superiamo il 95%). Ovviamente questi sono i ns. valori indicativi che possono variare nel tempo e che non dovete prendere come "riferimento" per il vostro (almeno fino a quando non testate anche voi).
Poi mi chiedevi...
@Lucas said:
E' rimasto esattamente identico a prima del test o erano esattamente identiche le tre pagine con solo l'header diverso?
La seconda (altrimenti avrei reso poco credibile e preciso il test).
Infine mi dicevi...
@Lucas said:
Fa sorridere vedere come la deformazione professionale di Enrico lo spinga a scrivere anche i post con un occhio spontaneo all'attenzione. Notate i grassetti, le spaziature, l'impaginazione.
Hai ragione sono proprio deformato
Ma quando ho cliccato su anteprima del messaggio e ho visto la lunghezza del testo mi sono detto: "Se non metti dei grassetti su questo messaggio non te lo legge nessuno. Enrico, almeno quando scrivi di contenuti effiaci, cerca di dare il buon esempio..." A parte gli scherzi ma, giusto per rimanere a tema, anche la forma e' fondamentale per rendere interessante un messaggio.
@Lucas said:
Anche lo stile: inizia dando "del voi" agli utenti e poi, preso dalla comunicazione, come in tutte le sue mailing list ( ) e sul sito, dà "del tu" (cosa moolto all'americana)...
Questo e' un argomento molto dibattuto. Per esperienza ho visto che entrambe le forme possono funzionare. Tutto dipende dal target. In linea di massima pero', quando si puo' (es. forum, pubblicita', newsletter, ecc.), funziona molto meglio il "TU" rispetto al "VOI" perche' richiama in modo molto piu' forte e vivo l'attenzione del lettore.
Ovviamente non userei mai il "TU" per un contatto commerciale o per una newsletter istituzionale (che comunque, per deformazione professionale, mi sono sempre rifiutato di fare :).
Concludo con un'idea: se l'argomento dei test piace e Giorgio ha tempo, perche' non provare a creare una landing page per promuovere la sua guida sui motori (o qualunque altro prodotto e servizio lui ritenga opportuno) e poi iniziare a fare alcuni test (es. sulle headlines o altre cose) per poi capire e valutare insieme come cambiano i download o i risultati?
ciao a tutti
Enrico
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Niente.
Ad una lettura piu' attenta, c'e' gia' la risposta.
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ciao Enrico,
in azienda stiamo sviluppando un tracer abbastanza compesso per un cliente, magari appena finito potrei sistemarlo ad-hoc per qualche cosa.complimenti ancora
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Grazie Enrico per le precisazioni è nato un Topic davvero interessante con interventi davvero notevoli, grazie a tutti.
Aspetto Stealth per vedere lo script.
Per i test possiamo farne quanto volete. Io posso mettere a disposizione Gt.it
Per esempio possiamo fare dei test dell'iscrizione alla newsletter. Unico problema è che il target è molto diverso in tutto il sito e arriva da parti diverse.Come vedere ora l'iscrizione non è incentivata: è un errore!
All'inizio potrei spostarla centralmente e poi con uno script farla ruotare con alcune frasi diverse.Ripeto il problema è il target, molto diverso tra le pagine.
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prendendo l'esempio di Enrico sulle pagine random, uno script facile facile che mi viene in mente adesso potrebbe essere questo, per far si che ad ogni visitatore che torna nella pagina, venga caricata la stessa, settando un cookie che dura per 15 giorni.
<? if (strlen($_COOKIE['random']) > 0) { $a2 = $_COOKIE['random']; include ("$a2"); } else { $number = rand(1,3); $a1 = "pagina$number.php"; setcookie("random", $a1, time() + (60 * 60 * 360); include ("$a1"); } ?>
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@madri said:
**La cosa ridicola **(e che mi fa piu' piacere ) e' che, spesso, sia proprio "la segretaria" ad azzeccarci. Si', perche' lei e' talmente libera da inutili teorie, idee e preconcetti di marketing, da riuscire a capire ed azzeccare subito come la pensa veramente il "comune navigatore" del nostro sito.
E come direbbe Peter Drucker: il maggior punto di forza e' l'ignoranza
Domenico
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@bocas84 said:
prendendo l'esempio di Enrico sulle pagine random, uno script facile facile che mi viene in mente adesso potrebbe essere questo...
Ottimo lavoro Bocas, appena riesco lo testo, ma sono certo che e' ok. Grazie per la collaborazione
@giorgiotave said:
Per i test possiamo farne quanto volete. Io posso mettere a disposizione Gt.it Per esempio possiamo fare dei test dell'iscrizione alla newsletter. Unico problema è che il target è molto diverso in tutto il sito e arriva da parti diverse.
L'ideale sarebbe una pagina un po' piu' targhettizzata.... comunque si puo' fare lo stesso a patto che ci sia un volume di traffico di almeno 100-200 visitatori gg. (altrimenti per testare 3 pagine differenti ci vogliono mesi) e/o di utilizzare qualcosa di "evidente" nella pagina che aumenti i risultati (es. un poup in dhtml).
In ogni caso giorgio per agevolare il processo di tracking, se non hai gia' uno tuo strumento apposito, posso darti gratuitamente un pannello del ns. software per loggare i rapporti di conversione e per poi portare a tutti gli altri i risultati dei test.
A presto.
Enrico
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@bocas84 said:
prendendo l'esempio di Enrico sulle pagine random, uno script facile facile che mi viene in mente adesso potrebbe essere questo, per far si che ad ogni visitatore che torna nella pagina, venga caricata la stessa.
Bell'idea. Coi cookie (sempre che siano abilitati) si può anche controllare quando l'utente torna e evitare di conteggiarlo nel caso si reiscrivesse (più che altro questo può servire in test diversi nei quali, per esempio, lo scopo è vedere quante persone visualizzano X documento. E' difficile che uno stesso utente si iscriva tre volte alla mailinglist, ma è possibile che visualizzi tre volte lo stesso documento perchè gli interessa, falsando il conteggio statistico).
ciao,
Lucas
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@madri said:
L'ideale sarebbe una pagina un po' piu' targhettizzata.... comunque si puo' fare lo stesso a patto che ci sia un volume di traffico di almeno 100-200 visitatori gg. (altrimenti per testare 3 pagine differenti ci vogliono mesi) e/o di utilizzare qualcosa di "evidente" nella pagina che aumenti i risultati (es. un poup in dhtml).
In ogni caso giorgio per agevolare il processo di tracking, se non hai gia' uno tuo strumento apposito, posso darti gratuitamente un pannello del ns. software per loggare i rapporti di conversione e per poi portare a tutti gli altri i risultati dei test.
A presto.
EnricoIl volume di traffico giornaliero del sito è di 3400 unici al giorno. Molti sulla home page. Qua però è troppo generale. Invece una pagina più targehettizzata è la pagina delle gif animate.
Ricevo più di 200 accessi unici al giorno solo sulla home delle gif animate, ma possiamo farlo su tutta la sezione. Potrebbero essere anche 400 in totale.
Non ho strumenti interni per fare questo test se mi fornisci il pannello te ne sono molto grato, così posso mostrare a tutti i risultati ottenuti
Io ho intenzione di portare l'iscrizione al centro del sito al posto delle scritte:
Giorgiotave.it il portale tutto gratis delle risorse Web
Imposta come Home Page :: Aggiungi questo sito ai Preferiti
Poi di far girare 3 pagine diverse.
Io attualmente nella newsletter invio sempre una gif animata.
Va bene, possiamo organizzare il tutto.Giorgio
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Io ho intenzione di portare l'iscrizione al centro del sito al posto delle scritte:
A quale pagina ti rifersici?
Il test riesci a farlo modificando solamente "una cosa" senza reimpaginare la pagina?Lucas
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Perfetto Giorgio, allora si prova
Tra breve ti mandero' la password di accesso al pannello e i codici da inserire nella pagina per il tracking del traffico e dei risultati.
Io suggerirei di usare dei popup in dhtml per proporre l'iscrizione alla newsletter (perche' aumentano la visibilita' del messaggio e quindi i risultati e, di conseguenza, riducono i margini di errore tra test e test).
Se va bene l'uso dei popup dhtml allora creiamo 4 pagine che contengono:
a) il javascript con il popup in dhtml con il modulo della newsletter all'interno (Giorgio, posso darti io un popup-dhtml gia' testato che funziona bene e usa i cookies x evitare di essere ricaricato in ogni pagina).
b) il codice di tracking che ti daro' x monitorare traffico e risultati (col ns. software vengono evitati anche i "doppi risultati" di cui parlava giustamente Lucas)
**Tutti e 4 i popup d'iscrizione alla newsletter avranno tutto uguale ad eccezione della sola headline **(se volete possiamo anche testare altre cose, ma io partirei con la headline per verificare quanto dicevo nel mio post).
A tal fine chiunque puo' proporre una headline che, a suo parere, sia accattivante e/o idonea a questo scopo.
L'ideale Giorgio sarebbe **avere gia' un vantaggio specifico **e concreto da offrire al navigatore che si iscrive alla newsletter (es. se ti iscrivi adesso t'invio le 10 migliori gif animate del sito...).
E per finire... **come carichiamo i popup in modo random **nelle pagine dedicate alle gif animate?
Visto che le tue pagine sono in PHP io farei cosi:
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Le 4 pagine contenenti i javascript popup e il codice di tracking le chiamiamo "pop1.php , pop2.php , pop3.php , pop4.php".
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In tutte le tue pagine delle gif animate (o in quelle che ritieni opportuno) metti questo include che avevo gia' proposto (poi perfettamente modificato da Bocas84) ovvero:
<? if (strlen($_COOKIE['random']) > 0) { $a2 = $_COOKIE['random']; include ("$a2"); } else { $number = rand(1,3); $a1 = "pop$number.php"; setcookie("random", $a1, time() + (60 * 60 * 360)); include ("$a1"); } ?>
ps. Bocas84 la tua modifica l'ho testata prima ed e' tutto ok, c'era solo un piccolo errore di sintassi (mancava la seconda parentesi di chiusura dopo 360).
Sembra incasinato, ma non lo e' credetemi :).
Se vuoi giorgio preparo tutto io appena ho un attimo e poi te lo invio x email. Lascio ovviamente a tutti voi la possibilita' di proporre delle headlines differenti (magari appena le pagine sono on-line le segnaliamo e le commentate).
Ok?
Ciao e buon week-end.
Enrico
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Va benissimo per me
Possiamo testare e commentare il tutto, attendo la mail Enrico
Giorgio
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Benissimo, grazie Enrico per averlo corretto.
prevedo un gran test