• Super User

    Musica e YouTube: novità e prospettive

    Ciao a tutti,

    vedo che questo tema diventa sempre più interessante perciò ho pensato di aprire una bella discussione dedicata dove confrontarci e capire bene anche le specificità italiane rispetto al panorama internazionale/americano.

    Infatti è notizia freschissima che YouTube ha stretto un accordo con Billboard, famosa rivista musicale americana, che adesso nella classifica delle canzoni più ascoltate negli stati uniti, inserirà anche il numero di visualizzazioni ottenute dal singolo su YouTube (il passo precedente era stato includere Spotify...).
    La notizia è stata pubblica da itnews che l'ha tradotta dal blog ufficiale, aggiungendo però alcune considerazioni interessanti che riporto:

    Fino ad ora contava il denaro e quello solo, non era importante cioè se l’acquisto era un download digitale, un CD o un vinile, per la classifica contavano comunque solo gli incassi. Adesso questo resta un fattore estremamente importante ma ad esso si affianca anche la visualizzazione (e l'ascolto) del brano sul web.

    Ovviamente c'è il problema del calcolo delle visualizzazioni perché come sappiamo bene troviamo più versioni, non ufficiali, dello stesso brano. Per Billboard verranno conteggiate solo alcune fonti ben precise: video ufficiali, canali Vevo e video prodotti dagli utenti che utilizzano brani autorizzati dalla piattaforma (immagino Audioswap e Content ID).

    Ed ancora una riflessione interessante:

    Se fino a ieri a pesare era la volontà dell’utente di spendere del denaro pur di possedere l’oggetto disco (fosse esso sotto forma di vinile, nastro magnetico, disco ottico o file audio) adesso [...] All’industria interessa altro. Chi produce musica vuole sapere cosa ascolta (e cosa guarda) la gente, vuole sapere quali sono i gusti musicali e le preferenze anche di chi non vuole o non può comprare brani/album.

    Questo è vero. Internet, con la pubblicità personalizzabile e misurabile, ha portato nuovi modi di monetizzare sia nel campo dei video che della sola musica. Voi pensate sia un vantaggio o qualcosa che penalizzerà la produzione di musica di qualità?

    Se fenomeni come Harlem Shake riescono a far schizzare un musicista "sconosciuto" in vetta alle classifiche, è pure vero che dall'altra parte ci sono piattaforme dove la musica originale viene premiata. Proprio qualche giorno fa ho scoperto l'esistenza di Music Raiser](http://www.giorgiotave.it/forum/guerilla-viral-marketing-video/202613-un-piccolo-profilo-del-video-crowdsourcing-italia.html) una piattaforma crowdsourcing per la promozione di giovani talenti. Insomma ci sono sia pro che contro.

    L'autore dell'articolo, Nicola Smeerch Bruno, conclude lanciando l'invito alla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) di seguire l'esempio di Billboard ed inserire le statistiche di YouTube anche sulle proprie classifiche. Sarà possibile farlo? E se a livello internazionale è VEVO una delle fonti ufficiali, in Italia cosa potrebbe essere? Solo il canale dell'artista? Secondo voi?

    Non solo Billboard, ma anche **Nielsen **integrerà YouTube nelle proprie rilevazioni statistiche in America:

    Il dipartimento della Nielsen che si occupa di monitorare i contatti televisivi invierà, da settembre 2013, un nuovo strumento nelle sue 23mila case campione disseminate in America: sarà un dispositivo che prenderà atto anche degli show televisivi visti dagli utenti – sul proprio pc o sui dispositivi mobili a loro disposizione - attraverso servizi di streaming online come Netflix, Hulu, YouTube e Amazon. Fonte.

    Mentre dal blog ufficiale di YouTube leggo:

    This announcement marks a big step in accurately reflecting how music lovers are finding their new favorite songs.

    Quindi qualcosa che noi viviamo già come normalissima routine, cioè il fatto di utilizzare YouTube per scoprire nuova musica, è arrivata finalmente all'attenzione dei media ma sopratutto dell'industria musicale. Questo costringerà ad una riconsiderazione delle strategie delle case discografiche che non potranno più non investire anche su YouTube.

    Io la chiamerei Rivoluzione Gangnam Style visto che è stato proprio questo il singolo iper premiato dalla propria strategia di marketing su YouTube: Psy è un musicista che ha dietro una casa discografica, non un semplice amatore.

    Nella discussione Chi guarda YouTube lo utilizza per... guardavamo proprio dei dati interessanti sulla fruizione di tipo musicale di YouTube: da uno studio risulta che in Irlanda le prime due attività svolte su YouTube siano ascoltare musica e guardare video musicali.
    Inoltre a complicare la scena c'è la notizia che YouTube è in trattativa con VEVO:

    Google would own less than 10 percent of the company, giving Vevo a valuation of at least $500 million.

    Cosa significa? Cosa cambierà se VEVO accettasse la proposta di Google?


  • User Attivo

    @Anna Covone said:

    Voi pensate sia un vantaggio o qualcosa che penalizzerà la produzione di musica di qualità?

    Peggiorare la qualità musicale odierna la vedo molto dura 😄 😄

    Scherzi a parte, parlando di musica pop (intesa come la più diffusa, i tormentoni o i brani passati fino a 15 volte al giorno in radio, tipo lady gaga, gagnam style & co) penso che siamo al punto più basso mai raggiunto nella storia della musica, forse ha addirittura superato gli anni 80 😄 quindi non penso che questo nuovo sistema peggiorerà ciò che ascoltiamo in radio.
    I "big" continueranno ad essere big, forse l'aggiunta delle statistiche di youtube li farà litigare tra le posizioni della classifica di Billboard, che sono 100... dalla 101esima è un'enorme barca in cui c'è Marcus Miller (pilastro del jazz moderno da 30 anni, ma non è mainstream) e c'è anche il mio vicino di casa con la chitarra scordata che fa pezzi folk in dialetto ligure.

    C'è sempre chi si illude che il proprio video/canzone venga notata ed entri in classifica e questo sistema secondo me aumenta solo la speranza, ma sono favole, tutti i musicisti youtubers che hanno avuto visibilità fuori dal tubo avevano comunque alle spalle Sony, Universal e altri della stessa cricca.


  • Super User

    Ciao,

    oggi ho letto questo articolo su Punto-informatico.it dove si riprende l'argomento:

    Per dare un'idea del peso che YouTube ha, basti sapere che Harlem Shake è arrivata al primo posto della classifica. In molti hanno criticato la decisione poiché le visualizzazioni di un video YouTube, specie nel caso di un meme, non sono necessariamente segno di apprezzamento per la canzone...

    L'articolo contiene altri interessanti spunti, in parte già considerati, in parte nuovi:

    • YouTube supera persino MTV che non ha mai potuto far pesare i propri ascolti sugli andamenti delle classifiche;
    • l'integrazione di YouTube nelle classifiche non è solo sintomo di modernizzazione ma anche di un modello di business che cambia.

    Concludo sempre citando l'articolo, molto interessante:

    Per quasi 8 anni la musica ha circolato in maniera gratuita nella forma del video attraverso YouTube, e a lungo questo è stato il modo più efficace per ascoltare rapidamente e in streaming qualsiasi cosa (in certi paesi ancora lo è). Tutto ciò ha creato meme musicali dalle finalità imprevedibili, ha cambiato i modelli di business e adesso influisce sulla classifica musicale più importante (fatto che a cascata provocherà altri cambiamenti).

    Cosa ne pensate?
    Ciao,
    A.