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Digital Marketing turistico al tempo del covid
Buongiorno a tutti,
volevo sollecitare una discussione circa il triste momento che sta vivendo il turismo e quali sono secondo voi i possibili scenari futuri e quali le strategia di comunicazione online per siti web e blog del settore turistico.
Non parlo solo di grandi portali di prenotazione ma anche piccoli blog di destinazione e travel blogger. Quali argomenti posso sviluppare, quali strategie, quali nuovi possibili canali...?
Ha senso continuare a scrivere articoli che raccontano possibili viaggi da fare in futuro, postare contenuti sui social o creare guide che raccontano quali segreti scoprire a Roma, Milano o New York se nessuno si può spostare?
Ovviamente non dico che il settore debba fermare dal comunicare...però in questo periodo mi è capitato di vedere i classici contenuti su viaggi e turisismo postati sui social. Ho anche ricevuto newsletter o offerte che invitano a viaggiare...da qui la mia domanda su quali strategie dovrebbe adottare il settore o se avete esempi di buone soluzioni comunicative per il turismo in tempo di covid. Sono davvero curioso.
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È un problemone enorme.
Come mi è già capitato di dire più volte ai miei clienti del settore turismo, bisogna spezzarlo in due parti:
- gente che vorrebbe viaggiare, ma non può
- gente che non vuole viaggiare
Bisogna capire se c'è modo di comunicare con entrambi e in che modo.
Ad esempio, non sono sicuro che "fare venir voglia" ai primi sia una buona idea. A furia di vorrei ma non posso, rimane solo la frustrazione.
E con i secondi i punti di contatto sono molto pochi. Come lo convinci uno che non vuole? Se teme (giustamente) per la sua salute, non è semplicemente possibile.
Io credo che la cosa migliore da fare in questo momento sia dedicare il grosso delle proprie risorse all'ascolto del mercato ed al cercare di intercettare i trend.
Possibilmente trend solidi e non di breve periodo.
Ad esempio, lascerei perdere la stagione invernale, per me è ormai spacciata o comunque controversa, piena di sentiment "negativo".
Mi organizzerei bene per intercettare fin da subito la domanda latente per l'estate 2021.
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Cerco di darti un punto di vista differente.
Secondo me la parola chiave è AIUTARELe persone non capiscono, non sanno e hanno paura di essere fregate o di rimanere chissà dove.
Si può andare in quella destinazione? Cosa ci faccio con un voucher? Il mio volo sarà cancellato? Riuscirò a ritornare a casa coi voli di rimpatrio? Etc....C'è un urgenza più che mai di fruire di contenuti seri che siano realmente d'aiuto.
Da questo punto di vista, penso sia sì un momento tragico, ma con grandissime opportunità.
Per la prima volta vedo persone che non vanno su Sky Scanner/Booking e ciao a tutti, ma che chiamano le strutture, le agenzie.
E' un momento in cui le agenzie possono dire la loro sui servizi online più quotati, perché questi non offrono un servizio dedicato.Certo, molto sarà lavoro in vano, magari in molti torneranno ad usare gli strumenti online soliti, però magari qualcuno si ricorderà di quell'albergatore che gli ha fatto risparmiare soldi in un viaggio inutile ed impossibile o di quell'agenzia che gli ha offerto assistenza alle 2 di notte per farlo rientrare con un volo di rimpatrio all'ultimo momento.
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Credo che sia importante non fermarsi. Il periodo è brutto ma dopo un periodo orribile come questo arriveranno giorni migliori. Ovviamente le persone ora non possono viaggiare, ma in futuro torneranno a farlo e la cosa che possiamo fare ora è sognare. Non bisogna smettere di comunicare, ma al momento bisogna creare dei contenuti che facciano pensare ad un futuro tranquillo e spensierato. Non si possono lanciare offerte o sconti perchè ora non è il caso, ma creare contenuti fruibili per il futuro.
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Condivido in pieno, io tratto parchi a tema e non mi sono mai fermato, ne durante la prima ondata ne tantomeno adesso.
Paradossalmente parlare di viaggi quando nessuno lo fa porta dei vantaggi:
c'è meno concorrenza
chi è interessato ora lo sarà ancora di più quando potrà viaggiareChi si ferma è perduto, soprattutto ora