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- Querela per articolo 581 c.p. mai violato
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Se non ci sono prove (registrazioni video) o testimoni terzi e affidabili, puoi stare tranquillo. Tra l'altro probabilmente non c'era nemmeno bisogno che ti disturbassi a portare tutto quel materiale in caserma, poiché essendo tu innocente fino a prova contraria, è l'accusa a dover dimostrare l'addebito e non il contrario.
Quando verrai archiviato, io valuterei bene se fare denuncia per calunnia visto che mi sembra che ti abbiano giocato un brutto tiro e una denuncia potrebbe avere successo in questo caso.
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In quanto al consiglio dell'avvocato, credo tu abbia fatto bene. Inutile andare a impelagarsi. Tra l'altro le querele si possono proporre solo entro tre mesi dai fatti, perciò potresti denunciare solo fatti avvenuti negli ultimi 90 giorni. Comunque , lascia perdere per ora.
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DBD, grazie per la risposta. In questi giorni ci sono stato male, ed ho pensato quanto deve essere brutto se si viene falsamente accusati di reati anche peggiori, e come le false accuse danneggino sia il calunniato che le vere vittime. É un doppio crimine strumentalizzare queste querele.
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Comprendo benissimo. Cerca di superare il malessere, ma soprattutto non fare gesti avventati, fosse anche lamentartene su Facebook... hai capito con che soggetti hai a che fare. Massima prudenza. Quando l'indagine sarà inevitabilmente archiviata (se non ci sono prove) potrai decidere cosa fare, ovvero valuta se fare una denuncia per calunnia. Comunque il reato di cui sei accusato è di competenza del giudice di pace, le indagini saranno abbreviate e sicuramente riconosceranno la tua estraneità.
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Lo sa solo mia moglie, un'amica poliziotta e l'avvocato. Mi ha dato un tipo di fastidio forse mai provato, che non mi é venuto nemmeno voglia di parlarne. Da quello che ho intuito, ma non so se mi sbaglio, mi han fatto sapere subito di essere indagato, 15 giorni dopo il "fatto", per sentirmi a caldo, forse non trovando alcun riscontro o prova della calunnia che ho subito.
Hai subito anche tu calunnia?
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Fortunatamente no. Comunque abbi fiducia, finirà tutto bene.
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DBD, nel caso assurdo, che con la sola dichiarazione della falsa parte offesa(calunniatrice), venissi invitato alla mediazione o dal giudice di pace; se avessi impegno di lavoro irrimandabile per la perdita del lavoro stesso, potrei far rimandare o comunque far presenziare il solo avvocato?
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Ma certo che può andare l'avvocato.
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Grazie per la risposta. Il guaio per me é che ho il difetto di fissarmi facilmente sui problemi, quindi rischio a volte di essere controproducente e di farmi troppi problemi.
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Sicuramente fai bene a preoccuparti per questa cosa, ma non credere che ti possa arrecare alcun danno sul lungo termine (nemmeno se fossi colpevole!).
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Ho alcune informazioni: non esiste alcun referto medico, e la querela stessa é molto "fumosa" (non so cosa ci sia scritto peró). Forse, essendo stato inventato il fatto di sana pianta, con l'aiuto dell'avvocato che sta gestendo la questione trattativa delle servitú nel civile, calunniandomi ha tirato giú sta querela.
Una querela "fumosa" dovrebbe avere piú scarse possibilità di farmi diventare ingiustamente imputato, giusto?
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Estremamente poche. Il suo avvocato la saprà tutelare al meglio, se non archivieranno tutto d'ufficio verosimilmente le forze dell'ordine vorranno sentirla (assieme al legale), oppure potrete depositare una memoria in cui fate chiarezza. Siccome è un reato da giudice di pace, non c'è un vero e proprio pm che se ne occupa ma è la polizia/carabinieri che fanno tutto, saranno loro stessi a decidere se è il caso di rinviare al giudice di pace o chiudere tutto ora. Presumo opteranno per la seconda scelta, vista la mancanza di qualsiasi prova.
Se non dovessi risentirli, una cosa che può fare il tuo avvocato è, fra alcuni mesi, svolgere una istanza ex art 335 cpp e vedere se l'indagine esiste ancora o se è già stata chiusa. (La puoi fare anche tu se vuoi, è una procedura burocratica gratuita con cui una Procura ti comunica se ci sono indagini a tuo carico) (Scusa se sono passato dal lei al tu ma questo paragrafo l'ho aggiunto dopo)
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Grazie ancora della risposta che mi tranquillizza.
Vorrei fare questa richiesta alla Procura personalmente, perché l'avvocato lo sto già stra pagando per il civile, ma cercando in internet non sono riuscito a capire come fare.
Devo presentarmi in procura e fare richiesta carichi pendenti a voce?
Teoricamente potrebbero archiviare anche dopo due mesi dalla querela, o per legge devono comunque tenerla aperta almeno 4 mesi?
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No, non devi fare la richiesta dei carichi pendenti, che si riferisce ai processi già aperti. Devi fare la richiesta "ex. art 335 cpp" che permette di conoscere se ci sono indagini a tuo carico.
Cerca sul sito della Procura della tua provincia (o meglio, della provincia in cui è avvenuto il fatto) queste parole: certificato 335 cpp. Troverai sicuramente una guida che ti spiegherà a quale ufficio richiederlo e con quali modalità; purtroppo la procedura burocratica precisa varia da Procura a Procura e devi vedere bene come si sono organizzati in quella che interessa a te. Ciò che sicuramente ti servirà, comunque, è sicuramente un modulo in carta libera che è fornito sul sito (cerca: richiesta art. 335) e una fotocopia fronte retro di un documento d'identità in corso di validità. Molte Procure permettono di fare richiesta via posta ordinaria, spedendo una busta che contenga il modulo, la fotocopia del documento e una seconda busta già affrancata e con l'indirizzo a cui vuoi sia inviato l'esito. Altre richiedono che tu vada di persona. Anche i tempi di risposta sono variabili: orientativamente non meno di una settimana e non più di un mese. Perciò se la mandi per posta e non ti arriva nulla, comincia a preoccuparti che l'abbiano persa solo dopo un 25-30 giorni senza risposta. Per completezza ti devo dire anche che è possibile che il PM neghi il consenso a divulgare l'indagine a tuo carico; nel tuo caso questa possibilità è praticamente teorica vista la pochezza dell'accusa, perciò se l'esito è negativo è perché lo è veramente.
Una querela può essere archiviata anche immediatamente, se è palesemente infondata. Tuttavia per una serie di motivi, secondo me è meglio se aspetti 3-4 mesi dalla denuncia per fare il 335. La burocrazia italiana è lentissima, le indagini pure e i tempi di aggiornamento dei registri anche.
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Dice domanda in carta libera all'ufficio locale del casellario giudiziale, e carta d'identità, e che prima il PM deve darne autorizzazione.
Grazie.
PS: a tratti mi torna il nervoso per questa calunnia. La querelante calunniatrice é cosí stramba (per non dire altro) che non si sforza nemmeno di fingere di aver paura di me, e continua a passare nella mia proprietà (dove non é visibile da terzi, ma puó incontrare me), pur avendo un'alternativa nella sua proprietà per me irraggiungibile e per lei più comoda.
Con quella documentazione di cui ho parlato sopra, ho anche fatto presente questo fatto alla polizia, indicando anche i suoi orari usuali di passaggio, ed ho prove video, che peró non ho consegnato, che dimostrano che lo faceva anche nel periodo della querela, e ho dichiarato che non ha mai cambiato questa sua abitudine, e come risulta da documenti ufficiali ho sempre riconosciuto il loro diritto, a differenza loro verso di me, come.dimostrano gli allegati e i dati
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@Gennaro73 said:
Dice domanda in carta libera all'ufficio locale del casellario giudiziale, e carta d'identità, e che prima il PM deve darne autorizzazione.
Grazie.
Allora devi purtroppo fare due gite in Procura. Trascorsi 2-3 mesi dal fatto, stampa il modulo che potrai trovare sul sito; se non c'è, ma è difficile, puoi trovare un modello valido in tutte le Procure molto facilmente, ad esempio sul sito di Studio Cataldi (se usi quel modello, cancella la parte in cui eleggi domicilio nello studio di un avvocato). Stampala e compilala. Fai una fotocopia fronte retro della carta d'identità in corso di validità. Recati all'ufficio indicato, consegna la domanda e chiedi quando puoi tornare a ritirare l'esito.
L'autorizzazione del PM è una formalità, verrà sicuramente concessa. Viene negata quando c'è bisogno di tenere il soggetto all'oscuro delle indagini, ad esempio se sei uno spacciatore, noti che la polizia ti pedina, fai un 335 e il PM nega l'autorizzazione per non farti allarmare.Ehi, non fare casini! Prima di contattare la polizia, o fornirgli del materiale, consultati con l'avvocato, altrimenti non fare nulla e aspetta che siano loro a cercarti! Lo so che sai di essere innocente e vuoi dimostrarlo, ma bisogna fare attenzione perché, come dicono nei film americani, "tutto ciò che dici potrà essere usato contro di te". Non sai mai come un poliziotto che ha capito male la vicenda o, peggio, in malafede possa manipolare le tue dichiarazioni spontanee (tecnicamente non possono sentirti senza legale, ma lo fanno spacciando il colloquio per una tua "dichiarazione spontanea" in cui loro non intervengono, ovvero non trascrivono eventuali domande che fanno, facendo sembrare che a parlare sia solo tu) o il materiale che depositi. Per questo ti consiglio caldamente di avvalerti dell'avvocato ogni volta che devi interagire con la polizia. Lo so che ti sembrerà che sto pensando male, ed è così, ma meglio non rischiare...
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Grazie.
Sulo una cosa, forse hai sbagliato a digitare:
:"Lo so che ti sembrerà che sto pensando male, ed è così..."
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Nel senso, sto ipotizzando che gli agenti incaricati dell'indagine non siano in assoluta buona fede e decisi a svolgere in modo perfettamente approfondito la loro inchiesta...è ciò che si dice "pensare a male, si fa peccato ma spesso ci si azzecca".
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Ah ok. Anche io temo che rischio di finire a processo solo perché non hanno tempo di curare le indagini.
La storia dei passaggi della vicina nella mia proprietà per scelta é sempre quella che potrai all'inizio, che dimostrava come lei mi avesse querelato durante una trattativa con me, nella quale erano finiti in netto svantaggio per loro dichiarazioni mendaci (e provate con allegati) in sede civile. Poi non portai più nulla.
Mi fa un pó specie che l'avvocato non mi ha dato alcun consiglio su come comportarmi quando sono andato a ritirare la querela
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Ma, vedi, in realtà la scelta del tuo avvocato è abbastanza comune e ha un suo senso: nella fase delle indagini preliminari, tu ancora non sai nulla di cosa abbia in mano, o intenda fare, la pubblica accusa; inoltre, se in questa fase fai una mossa, loro possono fare sempre una contromossa, cioè un nuovo atto di indagine per contrastare qualsiasi cosa tu abbia presentato. Per di più, normalmente è difficile e pericoloso cercare di convincere la polizia, a meno che non si abbia in mano la pistola fumante della propria innocenza. Molti avvocati aspettano la conclusione delle indagini preliminari acquisire il fascicolo completo (quindi si gioca a carte scoperte) per eventuali richieste contromosse. L'ordinamento italiano è molto garantista. Se le indagini saranno svolte frettolosamente, saranno lacunose e non avrai difficoltà a neutralizzarle dopo la loro conclusione. Ripeto, perfino se fossi colpevole, si tratta veramente di una fesseria (per quanto ovviamente fastidiosa), figuriamoci sapendo di essere innocente.
Perciò il consiglio implicito del tuo avvocato (non fare nulla per il momento), tutto sommato mi sento di condividerlo. Considera che se la polizia vuole archiviare, archivierà, se vuole procedere, procederà e di solito è difficile fargli cambiare idea. Se vorranno sapere qualcosa da te per confermare loro ipotesi, aspetta che ti vengano a chiamare. In quel caso sarai obbligatoriamente assistito dal legale che assicurerà la correttezza del procedimento.