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- Blog: perché molti non funzionano?
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Ciao Riccardo
Il punto, secondo me, è capire perché un blog non è ricco di commenti.
Può non servire per far funzionare un blog, dipende dagli obiettivi, però è sempre uno spunto interessante per migliorare le cose, specialmente perché siccome oggi funzionano poco un blog con tanti commenti è una bella indicazione.
Purtroppo bisogna rompere la barriera, una barriera molto personale, quella del "io non commento in questo blog perché gli porto benefici e poi io sono io".
Ecco, per le aziende, forse è più dura
Tu come la vedi?
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Ok, chiaro.
Il punto è sempre la community. Devi investire, devi alimentare, devi creare discussione. E poi la regola fondamentale: dei fare la prima mossa. Se vuoi commenti devi lasciare commenti, non si sfugge a questo. Mi dici:
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"io non commento in questo blog perché gli porto benefici e poi io sono io".*Vero, c'è chi ragiona così. Ma fai il primo passo. Vai sul blog dei tuoi punti di riferimento, dei colleghi e dei competitor e inizia a commentare. Non "Ciao bel post" ma contributi densi. Ricchi. Abbina a tutto questo contenuti di qualità sul blog, attività social e nelle community (tipo i forum). Certezze non te ne posso dare, ma spesso il punto è questo: scrivo e mi siedo in poltrona. Ad aspettare.
Non funziona così. Soprattutto oggi che c'è un'obiettiva crisi dei commenti sul blog a causa di una frammentazione della comunicazione online. Siamo ovunque, tutte le piattaforme richiamano la nostra attenzione, dobbiamo creare contenuti per Facebook, Twitter, YouTube... Però ti dico questo: vai su siti come PennaBlu e M****ikimoz Blog: ogni articolo è seguito da decine di commenti.
Perché? Forse perché per anni hanno coltivato una nicchia compatta e fedele senza mai tradire le aspettative e rispondendo a ogni singolo commento.
Blog aziendale? Sì, più difficile ma non impossibile. Articoli che ho scritto per 6Sicuro o per Serverplan hanno molti commenti. In questi casi il discorso della community è più articolato (la gente non si fida dell'azienda) ma d'altro canto puoi incrociare l'argomento che sta a cuore e innescare una discussione interessante.
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Credo che i commenti siano fortemente collegati al tipo di pubblico a cui si riferisce il blog.
A volte alcuni blog aziendali si riferiscono a determinati tipi di pubblico che non ha la necessita' di commentare, o addirittura... non sa come commentare (analfabetismo funzionale)
Resto in attesa anche io di quale informazione sull'evoluzione dei forum.
Per favore Giorgio offri qualche spunto o link da leggere nel frattempo.
Grazie
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@Giorgiotave said:
Ci sono tante piattaforme nuove che sono nate e che sicuramente faranno fallire vBulletin & Co nel lungo periodo, i forum sicuramente lo faranno prima dei blog
State allerta, questo 2017 porterà qualcosa di nuovo
Ciao Giorgio,
puoi fare qualche nome su alternative a vbulletin. Conosco xenforo ma non mi sembra che sia poi cosi innovativo confronto vb
Grazie
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Sapete cosa ho notato in 5 anni di gestione di un blog, che molti commenti sono commenti per dire qualche cosa di negativo...
Oggi come oggi, se volessi aprire un blog senza uno scopo preciso di contenuti ma con l'idea di avere tanti commenti, aprirei un blog che tratta di notizie a cui tutti vogliono dare contro !!!!
Nel web italiano di oggi, scriviamo sul web se dobbiamo dare contro, commentiamo sul web se dobbiamo insultare qualcuno, lasciamo una recensione se dobbiamo dire che qualche cosa è andato storto o se quasi tutto è andato bene ma qualche cosa anche piccolo non ci è andato a genio.... un bel blog attira commenti e insulti, quello si che funzionerebbe perchè il pubblico che legge sul web potrebbe sfogare i propri stress ...
Scherzi a parte, purtroppo siamo più portati a scrivere per commentare in negativo che per commentare in positivo, questo è un dato di fatto.
I commenti sul blog funzionano se fai in modo che funzionino....
@Tagliatella said:
- Evviva il testare nuove piattaforme, ma la vedo sempre nell'ottica del "se la mia utenza sta li, allora ha senso che scrivo li".
Riprendo questa affermazione, per spiegare meglio il concetto dell'ultima frase scritta sopra...
E' proprio così ? Siamo noi che gestiamo la community, il sito web a dover seguire gli utenti o sono gli utenti a doverci seguire ?
Scendo ancora più nel particolare, se pubblico un articolo e poi ovviamente lo condivido anche sui social network, riceverò ad esempio 3 commenti sul forum, 2 su Facebook ovvio che se io continuo la discussione su Facebook e invoglio le persone a partecipare queste continueranno a farlo su Facebook...
Se invece, gli rispondo si, ma li invito ad interagire sul sito in modo anche da non disperdere il contenuto del social che di li a breve sparirà nei meandri degli altri mille post, ovviamente qualche utente lo perderò per strada e mi rimarrà sempre su Facebook ma molti li riuscirò a portare e abituare al sito dove magari rispondo più velocemente, in modo più completo, dando spunti differenti etc etc...
Quello che voglio dire e che secondo me chi gestisce la community deve cercare, nei limiti del possibile non da despota di far prendere il corso che vuole alla community e quindi fare in modo che interagisca maggiormente....
Ovvio che se disperdo i commenti, su Facebook, nei messaggi privati, sul forum, via mail etc nessuno sarà invogliato a commentare gli articoli
Ma se gli faccio vedere che negli articolo gli offro un PLUS allora la gente capirà che è quella la piattaforma da usare per ottenere...
Io la vedo così, che ne pensate ?
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Rubo anche io due righe.Per quella che e' la mia esperienza ho notato che sicuramente bisogna coinvolgere le persone.Piu' che i video assume notevole importanza ai giorni nostri la diretta.Sono molte le piattaformea ns disposizione ,ma e' importante seguire un argomento specifico.Essere informati e informare su uno due tre argomenti che si seguono.
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Pensando da lettore di blog, non mi piacciono i blog che in home page hanno un numero di articoli, ad esempio 5 articoli e tutti aperti con tutto il contenuto.
Questo comporta che se di un argomento non mi interessa molto devo scrollare e scendere.
Se sono da cellulare e non si carica la pagina in tempi ragionevoli si abbandona, tanto se due non mi interessano perchè dovrebbero interessarmi gli altri?
Insomma trovo che sia un format brutto un blog che lascia tutti gli articoli apertiIl blog potrebbe avere un home page con le intro e se interessa il lettore sceglie e se piace commenta.
Il commento negativo?
Non credo che esista se il commento è pertinente.
Mi spiego, se un lettore mi "insulta" perchè ho scritto come una monnezza, gli chiedo scusa, perchè ha ragione.
Capita che scriva di smonto notte ed il risultato è pessimo, ma gli chiedo scusa perchè comunque se mi ha scritto ho toccato un argomento che gli interessava, ci ritorno sopra lo ringrazio e gli chiedo cosa ne pensa.
Se posso aggiungo altri contenuti.
Se invece mi sembra di aver scritto bene il mio articoletto, allora forse devo alzare il livello perchè il mio pubblico vuole da me qualcosa di più.Prova a scrivere squola in un titolo, quanti ti dicono che hai sbagliato?
Solo un vero amico a cui piaci, tanti ci ridono sopra, i più stupidi si credono più intelligenti, tanti vanno oltre, ma 1 su 1000 c'è e ti scrive.Poi fra i commenti ci sono gli spammer e quelli vanno spazzati via e basta.
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@Giorgiotave said:
Confermo quanto dici senza ombra di dubbio ed è sempre bello leggerti qui.
Tornerai come un tempo...a breve, lo so
Te lo confermo perché mi manca proprio confrontarmi in un forum di settore rispetto a quella cloaca che è Facebook.
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Giorgio, metti questa discussione in rilievo!!!
Non sapete quanti spunti interessanti e su cui riflettere mi avete dato.
GRAZIE
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@pikadilly said:
Te lo confermo perché mi manca proprio confrontarmi in un forum di settore rispetto a quella cloaca che è Facebook.
Mi fa molto piacere
@lazzo85 said:
Giorgio, metti questa discussione in rilievo!!!
Non sapete quanti spunti interessanti e su cui riflettere mi avete dato.
GRAZIE
Lo faccio subito