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si immaginavo una situazione simile, però mi chiedevo, essendo pubblica quale violazione della privacy si potrebbe incappare.:?
Se metti la tua mail sul tuo sito (che è pubblico) o sulle pagine gialle .Però se hai già avuto esperienza personale sull'accaduto mi basta come risposta.
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Il fatto che una informazione sia pubblicamente accessibile non significa che puoi farne quello che vuoi.
Il campanello di casa tua è premibile da chiunque, quindi secondo lo stesso ragionamento se sto tutto il giorno a suonare o se passiamo in mille a suonare a turno non c'è niente di male, tanto è "accessibile pubblicamente". Il "trattamento dei dati personali" non è l'unica normativa che ti può impedire di inviare una email: il fatto che tu possa regolarmente trattare l'indirizzo email di qualcuno non ti autorizza a mandargli email e anche il fatto che tu possa avere un consenso specifico per inviare email non ti autorizza a mandargli QUALUNQUE TIPO di email (ma solo quelle che ti ha specificatamente richiesto)
Il fatto che una informazione sia accessibile pubblicamente non autorizza alla COPIA di tale informazione: puoi fruirne dove è e con i modi e mezzi previsti da chi la pubblica.
C'è qualche soggetto che non vede l'ora di ricevere uno spam per farsi un giro dal giudice di pace, ma sono veramente pochi e non è questo che dovrebbe "fermarti": quello che dovrebbe fermarti è sapere che inviare email a chi non te le ha chieste ti farà finire in spam, rovinerà la tua reputazione, e poi anche una email ad un amico o una email di conferma d'ordine rischieranno di finirti in spam solo perchè continuerai a subire le penalizzazioni dei filtri antispam. Non ne vale la pena.
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Bella l'analogia del campanello di casa
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@bago said:
Il campanello di casa tua è premibile da chiunque, quindi secondo lo stesso ragionamento se sto tutto il giorno a suonare o se passiamo in mille a suonare a turno non c'è niente di male, tanto è "accessibile pubblicamente".
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Per quanto riguarda l'attaccarsi ai campanelli è punito in base all'Art. 660 codice penale: molestia o disturbo alle persone ( http://www.filodiritto.com/articoli/2013/04/art-660-codice-penale-molestia-o-disturbo-alle-persone/ ). Da questa pagina si evince che si estende anche al caso di messaggi di testo (email incluse?). A questo penso che si possa affiancare l'Art. 614 Codice Penale: Violazione di domicilio ( http://www.mondodiritto.it/codici/codice-penale/art-614-codice-penale-violazione-di-domicilio.html ) perché uno spammer non ha ricevuto un'autorizzazione. Infine si potrebbe pure fare il colpaccio se si dimostrasse che lo spammer ha copiato l'indirizzo email violando il copyright se esplicitamente presente nelle pagine in cui è presente l'indirizzo e-mail. Insomma, se un avvocato o qualcuno con un po' di tempo libero e ricevesse un'email di spam penso che avrebbe da divertirsi e poi potrebbe leccarsi i baffi con il risarcimento.
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@MenteLibera said:
Insomma, se un avvocato o qualcuno con un po' di tempo libero e ricevesse un'email di spam penso che avrebbe da divertirsi e poi potrebbe leccarsi i baffi con il risarcimento.
Confermo e sottoscrivo, dato che, come dicevo in una risposta precedente, un mio cliente passò brutti momenti poiché incappò proprio in uno che le leggi le conosceva parecchio bene.
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Peccato che siano rare le persone che fanno iniziative contro gli spammer altrimenti nel giro di poco diventerebbe un ricordo.
Forse occorrebbe una maggiore consapevolezza, informazione e la cosa più incentivante il risarcimento che potrebbe far gola un po' a tutti.
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A mio parere quello che manca è la consapevolezza di cosa significa fare spam: mi trovo quotidianamente "potenziali clienti" che mi contattano perchè devono mandare email a decine/centinaia/milioni di indirizzi email che hanno "trovato", gli sono stati "prestati", di cui hanno "comprato i consensi" e, con la massima ingenuità, si incavolano quando sentono il mio "rifiuto" come se li stessi discriminando dopo che loro hanno perso tutto quel tempo (e a volte soldi) per raccimolare le loro liste. Molti trovano strano che noi rifiutiamo di vendere il servizio e ti rispondono "se non è legale me la vedrò io con chi si lamenterà, a voi cosa interessa?".
Oltre a questo manca la consapevolezza di quelli che sono i danni diretti ed immediati che si subiscono facendo spam.
Se ci fossero queste due consapevolezze probabilmente non servirebbe nemmeno avere leggi che lo vietano o lo combattono.
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Comprendo l'analogia con il campanello, ma sostanzialmente è quello che ti accade con il volantinaggio, che poco ha a che fare con il campanello che viene suonato.
sostanzialmente lasciando la buca delle lettere in balia di chiunque, nella tua casella trovi sempre i cataloghi trony, lidl etc.etc. . premesso che leggendo attentamente la legge sulla privacy prendere mail da portali o elenchi la pratica è illegale, ed è praticamente quello che volevo sapere.
La legge ovviamente non vieta di contattare telefonicamente il sig. tal dei tali e chiedergli se puoi inviare materiale informativo della propria azienda o prendere un'appuntamento stile folletto.Ho provato con una nuova mail a iscrivere un nuovo sito su alcuni portali etc.etc., et voilà, mi sono ritrovato migliaia di mail tra richieste di invio informativo, e spam. Il senso era capire se sono perseguibili
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Sì, sono perseguibili. No, non capita spesso che vengano realmente perseguiti.
MA, poco importa la "perseguibilità". Le buchette delle lettere non collaborano per identificare chi fa volantinaggio bene da chi lo fa male, non hanno database "reputazionali", non sono in grado di cestinare la bolletta di un operatore solo perchè il giorno prima ti ha inviato della pubblicità che non volevi e non avevi chiesto. Le caselle di posta elettronica invece sì, quindi, per quanto l'analogia tra posta elettronica e posta tradizionale nel parallelismo materiale<->immateriale funzioni per certi aspetti non funziona sicuramente per questi. Nel mondo materiale l'unico filtro antispam che esiste è il "costo della carta e il costo del volantinaggio".
Ti dirò, c'è anche chi ha provato ad affrontare il problema spam rendendo più costoso l'invio di email ( cerca "Cost-based antispam" ) , cioè prevendendo che le email necessitassero di un francobollo in forma di hash elettronico il cui calcolo avrebbe richiesto 1-2 secondi di capacità computazionale. In questo modo per fare spam massivo avresti dovuto mettere in conto un costo superiore a quello che metti in conto oggi... l'idea non ha funzionato e ci sono sistemi "collaborativi" (che nella realtà materiale non sarebbero sostenibili) che funzionano sempre meglio. Lo spam selvaggio che arrivava anni fa nelle caselle oggigiorno riesce ad essere bloccato dalla maggior parte dei filtri antispam ed ogni anno diventano più veloci e più precisi.
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In primo luogo il massimo rispetto a chi offre un servizio utile per l'invio di NL o campagne DEM nel rispetto della privacy.
Penso che ci siano alcuni che per promuovere la propria attività lo facciano in maniera sbagliata, per esempio con email di spam cercando di mettere in mezzo i fornitori che lavorano onestamente, mentre non pare che abbiano la consapevolezza che potrebbero ricorrere a strategie con maggiore ritorno quali il miglioramento del loro sito (tanto per dirne una mi è capitato di vedere alcuni cercare di indicizzare e forse addirittura posizionare un pezzo del "lorem ipsum"). Quando avranno fatto un'analisi e compreso i vizi e virtù allora avranno la consapevolezza su come fare più reddito con meno rischi.
@blendabb said:
Comprendo l'analogia con il campanello, ma sostanzialmente è quello che ti accade con il volantinaggio, che poco ha a che fare con il campanello che viene suonato.
[…]
La legge ovviamente non vieta di contattare telefonicamente il sig. tal dei tali e chiedergli se puoi inviare materiale informativo della propria azienda o prendere un'appuntamento stile folletto.Ho i miei dubbi, ed ammesso e non concesso che sia legale c'è da dire che essere placcati da qualcuno che cerca di rifilare l'ennesimo prodotto viene messo in cattiva luce, ed ho esperienze vissute a riguardo.