• User

    @LuigiMdg said:

    Il problema non è superare Google in risorse economiche, ma superarlo inventandosi qualcosa di diverso.. Altrimenti hai ragione tu, è impossibile a tutti o quasi confrontarsi economicamente con Google, se poi contiamo anche gli anni di esperienza.. Addio..

    Esatto. Oltre a questo subentra pure il fattore abitudine e le regole del mercato. Provare a sfidare Google sulla ricerca online equivale quello che era (ed è tuttora) sfidare Microsoft sul mercato dei sistemi operativi per computer.


  • Community Manager

    Ok scusate, vi ho portati fuori tema. Capita anche a me.

    Vorrei tornare però alla domanda iniziale e provare ad approfondirla.

    Sssimo: partiamo da una chiave. Dimmi la chiave per la quale vorresti arrivare primo. E dimmi se hai già un sito oppure hai un'idea dei contenuti che vorresti o non so.

    Se vuoi apri un'altra discussione oppure continuiamo qui.


  • Moderatore

    Ciao Giorgio è un progetto che sto analizzando, non c'è ancora il sito (che sarà comunque un sito informativo e non di vendita) ma una chiave di esempio potrebbe essere "smartphone usati".

    In questo momento non mi vorrei concentrare, però, sui vari blog/siti meno autorevoli che trattano come unico argomento la telefonia approfondendo l'argomento a 360°, bensì vorrei un vostro parere sui super come ebay, kijiji, wired in cui l'argomento telefonia è solamente uno tra tanti, ma grazie alla loro autorevolezza riescono a posizionarsi nelle zone calde della SERP.
    Ad esempio wired compare grazie ad un articolo di questo tipo: http://www.wired.it/mobile/smartphone/2013/12/09/valutazione-smartphone-usati/

    Vorrei capire il vostro punto di vista sull'effettiva possibilità di superarli, con un sito ben ottimizzato che tratta l'argomento della telefonia a 360°, ma di contro ha una scarsa autorevolezza.


  • Community Manager

    Partiamo da un presupposto: le linee guida di Google sono un chiaro riferimento a cosa funziona e a cosa bisogna stare attenti, con ovviamente le omissioni.

    Google più e più volte dice di creare dei siti di alta qualità che le persone vogliono usare e condividere. Le lettura delle linee guide dei quality rater vi farà capire come per un sito questi parametri sono importantissimi:

    • user experience della piattaforma
    • autorevolezza della persona che ha scritto il contenuto (ha vinto dei premi?)
    • autorevolezza del sito
    • contenuti di qualità

    I Contenuti di qualità poi giocano un ruolo determinante, infatti il sito deve essere:

    • Utile e ricco di informazioni
    • Più valido e utile degli altri siti
    • Credibile
    • Di alta qualità
    • Accattivante

    Questi parametri li ha definiti Google. Ora non è che sono degli standard, ma è evidente che Google è in grado di distinguerli.

    Per esempio la credibilità Google dice:

    Dimostra la credibilità del tuo sito utilizzando una funzione di ricerca originale, citazioni, link, recensioni e testimonianze. Una biografia dell'autore o alcune testimonianze di clienti reali possono essere utili per aumentare la credibilità e migliorare la reputazione del tuo sito.

    Vogliamo parlare del più valido e utile?

    Ora... noi possiamo girarci attorno, perché ci fa comodo possiamo anche fingere che certe cose non esistono. La realtà però è un'altra: si sta andando verso un motore di ricerca diverso dal passato, ovvio che si possono trovare esempi in SERP differenti perché questo è un percorso che è iniziato anni fa e che durerà per tanti altri anni.

    È come la farfalla che non riesce a vedere i cambiamenti di un albero perché vive poco. Ecco la maggior parte dei SEO sono come delle farfalle con il paraocchi però.

    Vedono una cosa che per coincidenza funziona e affermano che funziona così. Non è così semplice, ci sono pochi ambiti nella vita dove A causa per forza B (il biliardo funziona così, se già andiamo negli scacchi siamo fuori).

    C'è un fortissimo cambiamento in atto. È dura da accettare, ma è così.

    Le linee guida dei Quality Rater sono chiare e tutto quello che gli esseri umani danno come input a Google...verrà prima o poi processato tramite algoritmi. Quindi fate voi 🙂

    **Detto questo: cosa vuole veramente un utente che cerca [****smartphone usati]?
    **
    Li vuole comprare vicino a lui?
    Li vuole comprare online?
    Li vuole garantiti?
    A poco prezzo?
    Vuole solo fare una comparazione?
    Vuole delle considerazioni e essere guidato?
    Vuole avere statistiche?
    Li vuole rigenerati?

    Questa chiave ha dei cambiamenti nel tempo? Riusciamo a rispondere con la piattaforma a questi cambiamenti? C'è qualcuno che è rimasto indietro? C'è una tipologia di ricerca che oggi non viene soddisfatta?

    Cosa vuole veramente? Ecco che Google cerca di comprendere tutti gli intenti possibili e provare a capire anche se ci sono diverse tipologie di chiavi alle quali rispondere (vuole comprare o informarsi?).

    **Ecco che la ricerca non è i 10 siti più popolari per quella chiave, ma i 10 siti che riescono a soddisfare la maggior parte dei bisogni.
    **
    Google a questo punto mi risponde così nelle prime 20 posizioni:
    4 siti di annunci con la città da dove prende il mio ip (e altro)
    3 siti di annunci senza città, vendita online quindi
    1 sito di annunci che fa parte di una comunità
    4 siti dedicati che rispondono in modo specifico
    1 fan page di un sito dedicato (che è già in prima pagina)
    3 sito di annunci (home, non pagina dedicata come prima)
    3 articolo informativo
    1 scheda di un'azienda che si chiama in quel modo

    Allora....ma di cosa stiamo parlando?

    Non sono i 20 siti più popolari, sono quelli che provano a rispondere ai vari bisogni.

    **Quindi, tu, di chi vuoi essere concorrente? 🙂
    **
    Dei 4 siti di annunci con la città da dove prende il mio ip (e altro)?
    Dei 3 siti di annunci senza città, vendita online quindi?
    Di 1 sito di annunci che fa parte di una comunità?
    Dei 4 siti dedicati che rispondono in modo specifico?
    Della home dei siti di annunci?

    Già questo sarebbe un passo avanti:fumato:

    Capire esattamente cosa voglio le persone e capire esattamente le piattaforma che lo stanno dando.

    E STUDIARE COME CREARE QUALCOSA DI INNOVATIVO, RIUSCENDO A DARLO MEGLIO 🙂

    Questo risponde alla domanda: riesco a scalzarli? Eh sì, PUOI creare quanto detto sopra? Oppure vuoi dopare tutto con i link?

    Perché puoi anche arrivare in prima pagina, ma se poi le persone non usano il tuo sito....scendi :arrabbiato:

    Questo è il punto centrale per me. Chi farà parte del nostro corso SEO che lanceremo entro un mese, sarà bombardato da questi concetti che comunque stiamo portando in giro per l'Italia da anni.

    Vi do un consiglio: frequentate meno i social network e partecipate ai forum. Lasciate perdere le paroline, i trukkettini e robe di questo tipo. Lasciatevi trascinare dal creare una piattaforma o un contenuto di qualità. Cambierà tutto 🙂
    :ciauz:


  • User

    Standing Ovation :perfavore:


  • Moderatore

    Chiarissimo 🙂


  • Bannato User Attivo

    E bravo Giorgio.. Alla fine mi hai dato un'altra prospettiva.. E in effetti devo riconsiderare la mia opinione sul DA, Trust Flow, etc.. Non prendono in considerazione i contenuti.. Temo che pian piano mi porterai sulla strada più lunga ed impegnativa, ma che probabilmente da i migliori risultati...


  • Super User

    @Pelpa said:

    Ma che senso avrebbe provare ad entrare in un settore dove il fallimento è certo, se puoi invece usare le tue risorse per fare business in un mercato dove invece c'è spazio e dove hai successo? Se MOZ vende i suoi servizi e raccoglie successo e consensi con il posizionamento attuale, perchè dovrebbe fare il passo più lungo della gamba?

    Infatti il discorso non è "MOZ dovrebbe lanciarsi nel mercato dei motori di ricerca".
    Ma invece che se qualcuno crede che MOZ è riuscito a mettere su un sistema tanto sofisticato da fornire parametri precisi e utili per il posizionamento su Google, allora vorrebbe dire che avrebbe già tutto per diventare un motore di ricerca, gli mancherebbero solo i fondi, ma quelli con un progetto serio li riuscirebbe a trovare, glieli darebbero Facebook e Microsoft quasi sicuramente.

    Non si tratterebbe di dover iniziare a pensare a come battere Google, si tratterebbe di una situazione tipo "ho fatto reverse-engineering su Google per anni, ho capito come funziona, ho il software per replicarlo". allora perchè non cerchi di rubargli una fetta del mercato? Evidentemente infatti non è così.


  • User

    @LorenzoRoma said:

    Infatti il discorso non è "MOZ dovrebbe lanciarsi nel mercato dei motori di ricerca".
    se qualcuno crede che MOZ è riuscito a mettere su un sistema tanto sofisticato da fornire parametri precisi e utili per il posizionamento su Google, allora vorrebbe dire che avrebbe già tutto per diventare un motore di ricerca

    Ma anche no. MOZ e & Co. sono solo strumenti di analisi realizzati in base a modelli ipotetici (e nessuno, almeno non io, ha mai detto che è "tanto sofisticato da fornire parametri precisi"; io contesto solo il fatto di ritenerli totalmente inutili).

    Continuo a non vedere alcuna logica nel chiedersi perchè MOZ & Co. non vogliano entrare nel settore, e se proprio vogliamo porci la domanda mi pare evidente il perchè, perchè come domanda non ha alcun senso.

    Sarebbe come dire ad un sommelier "visto che sei tanto bravo a degustare i vini, perchè non inizi anche a produrli?", come se tutti i sommelier fossero potenziali produttori, mentre invece si tratta di due business diversi. Una cosa è essere sommelier, una cosa è produrre vini.

    Poi possiamo stare a discutere su quanto un sommelier è bravo o scarso nel suo lavoro, ma non possiamo farlo certamente considerando come metro di giudizio la sua capacità di produrre il vino che va a degustare.


  • Super User

    Sono d'accordo con te quando dici che i parametri di MOZ non sono "totalmente inutili", il problema è se pensiamo che siano "quasi sufficienti" e li paragoniamo a ciò che era il PageRank anni fa.

    Il problema sta nel voler utilizzare alcuni parametri di MOZ & co. come indicatori dello "stato generale di ottimizzazione SEO" del sito analizzato da MOZ & co.
    Il paragone col sommelier ci starebbe al 100% se MOZ si occupasse solo di verificare il posizionamento nelle serp.