• Community Manager

    @Blays said:

    Le informazioni a Google vengono fornite dagli stessi siti web, no? Quindi cosa succederebbe se i siti web si rifiutassero di passare queste informazioni a Google?

    Non c'è nessuno che lotta per questo, non c'è modo di fermare questa cosa se non bloccare completamente il motore di ricerca, ma lo farebbero in pochi e sarebbe comunque una cosa di poco conto.

    A breve, sembra, arriveranno anche i confronti tra cibi, ingredienti, ricette: tutti con form interattivi.


  • User

    Google non va contro i siti perché scrive una risposta che si può ottenere in 1 secondo, invece che mandare l'utente su un sito che potrebbe: caricarsi lentamente, non essere accessibile da mobile, essere pieno di pop up e pubblicità, far partire dei filmati con conseguente audio e consumo di banda... insomma, meglio una sana risposta direttamente in Google.

    Come prima che ho cercato Classifica serie A calcio e mi ha fatto vedere la classifica. Utente soddisfatto.

    La domanda è: "Perché è importante posizionarsi per Calorie Pizza"? Cercherei di capire come migliorare la mia keyword research prima di prendermela con Google 🙂


  • Community Manager

    Quello è sicuro.

    La domanda che mi pongo è: ma si fermerà qui?

    Perché a breve vedremo una sorta di enciclopedia della ricetta direttamente nei risultati interagendo con i vari form 🙂


  • User

    Occorre creare una community. Da sempre il concetto è "Diventare un Brand", distinguersi e farsi riconoscere. Arriveranno sempre meno utenti "causali" da Google per molte ricerche, ma è lo stesso Google con il NOT Provided, ad averci detto "Non vi focalizzate sulle chiavi... tanto prima o poi risponderò a tutto io con il mio super computer quantico! UUUahahaha!"


  • Moderatore

    @drseo said:

    La domanda è: "Perché è importante posizionarsi per Calorie Pizza"? Cercherei di capire come migliorare la mia keyword research prima di prendermela con Google 🙂

    Quel che scrivi è corretto, ma perché blogger/webmaster/aziende devono continuamente investire per rendere i propri siti migliori - e aderenti alle linee guida di Google - se poi il motore di ricerca può utilizzare le loro informazioni rendendole immediatamente visibili in SERP e rubando visite ai siti?
    Secondo te è una pratica corretta?
    Io sono d'accordo se mi dici che troppi siti sono lenti, inaccessibili, innavigabili...ma la soluzione non può essere questa scelta da Google.


  • User

    Non posso che non darti ragione. Da una parte da fastidio, ma l'evoluzione è una cosa normale. Se Google non si evolvesse finirebbe per morire. L'uso che si fa oggi del web è differente rispetto a 15 anni fa e oggi l'utente gradisce molto una risposta rapida (come il convertitore di valuta ad esempio: provato mai a cercare 200$ in €?). Non dimentichiamoci che è un'azienda e che quindi deve guadagnare, non è una onlus e che inoltre ci fornisce moltissimi servizi (a me) vitali completamente gratuiti tipo Maps.

    😉 Buona giornata Blays


  • Moderatore

    @Blays said:

    Quel che scrivi è corretto, ma perché blogger/webmaster/aziende devono continuamente investire per rendere i propri siti migliori - e aderenti alle linee guida di Google - se poi il motore di ricerca può utilizzare le loro informazioni rendendole immediatamente visibili in SERP e rubando visite ai siti?
    Secondo te è una pratica corretta?
    Non direi che in questo caso ci sia un prelievo di informazioni da blogger/webmaster/aziende, i dati sulle calorie sono tratti da siti istituzionali che li forniscono anche sui propri siti web come dati di pubblica utilità proprio allo scopo di promuoverne la più ampia diffusione possibile. In questo caso è citato il Dipartimento dell'Agricoltura degli Usa (Usda) ma sono informazioni reperibili anche in italiano su siti istituzionali nostrani, dove oltre alle calorie sono indicate le percentuali di sodio, potassio, vitamine, etc.

    Anche i blogger/webmaster/aziende che pubblicano questi dati (tra cui me stesso in un vecchio lavoro) di norma non fanno altro che prelevarli da tali siti.
    Non saprei dire in altre situazioni ma nel caso specifico non mi sembra che si possa parlare di una pratica scorretta a danno di qualche altro sito.

    Secondo me è una questione di limiti: finchè la cosa rimane in questi termini non ci vedo grossi problemi, certo se dovesse superare certi limiti potrebbe diventare preoccupante.
    O a voi pare che siano già stati superati?


  • Community Manager

    Infatti, la mia preoccupazione è il superamento di questi limiti. Chi li darà?

    E se permettesse di leggere gli articoli direttamente nei risultati di ricerca?


  • User

    Leggeremmo direttamente l'articolo. L'importante è citare la fonte e l'autore così essi ne gioverebbero se l'articolo fosse ritenuto interessante. L'utente inizierebbe a seguire l'autore e non solo Google per quel tipo di ricerche. Ovviamente è molto dure per un autore coprire tante ricerche.


  • Community Manager

    E i guadagni a chi vanno? 🙂


  • User

    a nessuno. Google non guadagna con il sistema Pay Per Views. Il problema invece è che molti siti ancora sono fermi al guadagno per Mille Impression, che sappiamo tutti è altamente e facilmente alterabile e quindi un sistema che dovrebbe morire (per me).


  • Community Manager

    Non è così semplice come sembra.
    Un sistema che dovrebbe morire (anche se non per tutti i tipi di siti dal mio punto di vista) non è per forza responsabilità di crea gli articoli. Senza guadagni si uccide questa cosa e Google ne è complice allora.

    Non possiamo sempre pensare "se non hai trovato il modo la colpa è solo tua".

    In Italia siamo già penalizzati dal fatto che i guadagni non sono come quelli in lingua inglese e questo porta un blogger bravo a farsi assumere per lavorare e così abbiamo perso la maggior parte dei nostri talenti (guarda al nostro settore).

    Se iniziamo a uccidere anche i guadagni in funzione di qualcosa che attualmente non c'è uccidiamo la produzione di contenuti, come già è avvenuto in tanti settori.

    Ripeto, non è così semplice.