- Home
- Categorie
- Digital Marketing
- Posizionamento Nei Motori di Ricerca
- Richiesta riconsiderazione per link innaturali
-
Ok makkins001,
grazie pe rla risposta.
Capisco il tuo punto di vista ma mi chiedo cosa a questo punto impedisca a google di chiedermi di rimuovere qualsiasi link senza nofollow ed il futuro eventualmente anche quelli con il nofollow?
Non è più giusto comunicare a Google che il suo algoritmo sbaglia nell'individuare i link innaturali e in questo caso ha preso un abbaglio al 100% ?
il link in questione è presente all'interno di questa pagina: http://goo.gl/MRM4jFal di la della qualità della pagina ci tengo a precisare che il link ha minimo 13 anni (ma forse di più) , non esisteva attributo nofollow a quel tempo se non sbaglio e l'anchor text NON è una key commerciale...
A voi le considerazioni del caso.
Grazie
-
Ciao Dark74
hai posto, come si dice, una domanda da 1 milione di $
Hai provato nella richiesta di riconsiderazione a spiegare che quel link è naturale? In effetti quella sembra una pagina link, e molti dei link sono con anchor text, quindi ad una visita veloce può sembrare innaturale.
Io in diverse occasioni ho riportato nella richiesta una serie di link che erano naturali (anche con link spinti) e non mi hanno mai chiesto di cancellarli...
Sono d'accordo con te sui problemi che ha Google sopratutto in ambito penalizzazioni, putroppo però possiamo fare veramente poco, lavoriamo su una sua piattaforma ed è lui che decide cosa è giusto e non lo è, possiamo si polemizzare ma il risultato non cambia....
-
Ciao MarcoBB,
sto provando a spiegare a Google che il link è naturale. Io ne ho la certezza.
capisco possa sembrare una "pagina link" ma il punto è che in realtà non ci sono scambi link con quel sito e nessuno ha mai richiesto la pubblicazione di quel link.
-
Secondo me non c’è niente di anomalo, è un link che viola le linee guida (che piacciano meno) e fossi in te non me la prenderei, ti hanno avvertito e dato la possibilità di sistemare le cose. Parti dal presupposto che avevi già qualche problema, in una maniera o nell’altra avevi già violato le linee guida, e per l’algoritmo quella pagina è un perfect match. Ammesso che si tratti di un falso positivo mi sembra che sia stato gestito molto bene.
-
No , me la prendo eccome. Il link è naturale e basta ed è google che deve adeguarsi e prendere la forma del web , non viceversa..
se modifichiamo quel link esso NON sarà più naturale ma modificato da google...
Il mio sito ha meritato di ricevere quel link cosi per come è. Si tratta tra l'altro di una key assolutamente non commerciale e di un link che è più anziano di google stesso, a quei tempi non esisteva nemmeno l'attributo NOFOLLOW.
La mia pagina 15 anni fa era praticamente l'unica a raccontare con testo e foto originali la storia del paese di Montebello.
Trovo imbarazzante il Vs essere sudditi nei confronti di Google. il colosso americano inizi a seguire le linee guida italiane e paghi le tasse qui come la legge impone.infine... guarda i link presenti in questa pagina nel footer.... http://goo.gl/Ccj0p9
ti sembrano conformi alle "linee guida" ?
parlo delle micro gif con link DOFOLLOW ... sappi che i siti linkati hanno decine e decine se non centinaia di link cosi frutto di sconti su servizi o a pagamento...
Non hanno praticamente mai avuto link spontanei... ebbene questi siti oscillano tra prima e seconda pagina per una delle key turistiche italiane più competitive in assoluto e si posizionano molto bene anche in longtail...
Se google non puo' applicare con coerenza e senza favoritismi certe lineeguida è meglio che le abolisca altrimenti si corre il rischio di pensare che avvantaggi qualcuno e discrimini qualcun altro e questo, vista la posizione dominante che ha sul mercato, non è corretto ne ammissibile.
-
Dark, capisco il tuo sconforto e non voglio fare polemica, ma Google è un colosso commerciale e non un servizio pubblico, alla fine si tratta solo di un link non mi sembra un crimine contro l'umanità. I link dell'altro sito non sono spontanei ma mi sembrano conformi. Per il resto non saprei.
-
Posso provare a fare un esempio?
Mettiamo che c'è un sito di nicchia (sito A), gestito da una persona.
Poi un'altra persona (e i due non si conoscono) crea un altro sito (sito B) per vendere qualche link, però questo sito è vuoto e bisogna riempirlo, e allora lo si riempie alcune informazioni trovabili molto facilmente, una delle informazioni inserite è un link al sito A, link creato in modo del tutto naturale... poi il sito B cresce e magari inizia a vendere alcuni link, che vengono mischiati in modo indistinguibile al link verso il sito A.
A questo punto Google si accorge della cosa e penalizza tutti i link, sia quelli naturali che quelli innaturali, perchè non sono distinguibili. Sarà una scelta sbagliata oppure opinabile ma purtroppo Google può decidere di posizionare i siti come gli pare.
-
non è quello il caso,
15 anni fa non c'era tutta questa vendita di link e gli anchor text sono del tutto NON commerciali.
inoltre io non ho mai venduto link e da quello che penso vedendo quell'altro sito nemmeno lui li vende... so bene in riviera chi fa acquisto link e li non c'è nessuno di quei nomi...
il problema è solo che google impone il nofollow su tutti i link.
Cosa gia di per se assurda perchè è google stessa che decide di dare valore o meno ai link nel proprio algoritmo e stessa cosa vale per nofollow.... quindi trovando un link che l'algoritmo reputa innaturale potrebbe direttamente valutarlo come nofollow...
La cosa invece si giustifica se le azioni non sono algoritmiche ma manuali. Solo in questo caso avrebbe senso una azione manuale per penalizzare il sito, la richiesta al webmaster di sistemare le cose e una volta fatto ciò verrebbe eliminata l'azione manuale con ricalcolo dei link con attributo nofollow inserito in modo da non imbrogliare l'algoritmo.
Cmq torno a ripetere, non ci sono matrici di link sospette (ip, scambi, triangolazioni ecc) , non c'è una keyword commerciale (hotel rimini, hotel riccione ecc) , i siti sono in tema geograficamente parlando e trattano ambedue di turismo nella medesima zona, il link è anziano circa 14 anni e non esisteva nemmeno l'attributo nofollow...
Questa politica di Google è semplicemente inaccettabile e come fonte di informazione in posizione dominante deve sottostare a delle leggi. Inoltre deve rispettare di più i siti web che indicizza perchè essi rappresentano il vero valore di google su cui esso trae profitto inserendo pubblicità adwords e estraendo informazioni tramite tags e snippet.
-
Il mio comunque era solo un esempio, si potrebbe dire - semplificando - che il problema alla fine sono "link buoni" contro "link non buoni" e "testo buono" contro "testo non buono".
La pagina che hai linkato (goo.gl/MRM4jF) a me sembra tutto tranne che una pagina "buona", basta vedere l'URL, il Title della Pagina e che tipo di link c'hanno messo... (ci sta il link al Comune di Roma, ad esempio), e come li hanno messi, per metà pagina non c'è null'altro che un elenco di link, nell'altra metà della pagina ai link si aggiungono alcuni nomi di località (una o due parole al massimo) e niente di più.
Poi magari dietro a quei link c'è uno studio di anni e sono i link più naturali del mondo, io questo non lo sto mettendo in dubbio perchè non lo posso sapere, però a guardarla è una pagina che non vale niente.
-
@Dark74 said:
Cosa gia di per se assurda perchè è google stessa che decide di dare valore o meno ai link nel proprio algoritmo e stessa cosa vale per nofollow.... quindi trovando un link che l'algoritmo reputa innaturale potrebbe direttamente valutarlo come nofollow...
E’ proprio questo il punto, non è tutto bianco o nero, follow oppure nofollow. La cosa interessante sarebbe proprio capire perché ti segnala quel link manualmente. Se ti è stato segnalato non è un falso positivo.
Potrebbe dipendere dal background del tuo sito, o da quello del sito da cui proviene, solo tu hai i dettagli per capirlo.
-
il mio sito è sicuramente fra i più "white" della riviera anche per motivi di budget... insomma molti concorrenti hanno acquistato link per decine di migliaia di euro all'anno, hanno network chiusi formati da blog e siti di clienti dai quali si sono sempre linkati a man bassa senza alcuno scrupolo.
il 14 anni di vita ci sono stati solo 2 anni di una modesta attività di article marketing senza alcuna esasperazione di anchor ripetuti e linkando anche con parole tipo "visita questa pagina" o "clicca qui" e solo con articoli seri, completi , lunghi il giusto e su siti rigorosamente a tema turistico e vacanze (no generalisti). Ed è stata una scelta quasi obbligata perchè il mio sito lavorando in maniera totalmente pulita perdeva posizioni rispetto ai concorrenti che compravano e scambiavano centinaia di link.
Link in uscita poi non ne ho MAI venduti ne in home ne in pagine secondarie e MAi avuta pagina "siti amici" o "partners" o similari.
I link in uscita dal mio sito sono tutti del tipo wwww.nomedominio.ext e tutti rigorosamente NOFOLLOW.
Quindi posso permetetrmi di dire che il background del mio sito è assolutamente pulito fatta salva per quella modesta attività svolta comunque con assoluta serietà per quanto riguarda la qualità dei contenuti e dei siti che li ospitavano.Per quanto riguarda il sito che mi linka in questo caso io non so chi siano e non posso essere ritenuto responsabile del loro operato prima o dopo avermi linkato.
Scusate ma è necessario aprire gli occhi. Viviamo un periodo già abbastanza difficile e non siamo forse più abituati a distinguere tra diritti e doveri.
Io oltre a lavorare seriamente non posso andare ad indagare, magari con cadenza di 3 o 4 mesi, su chi mi linka e perchè solo perchè Google ha deciso di dare un certo valore ai link.
Il mio sito è probabilmente il più curato della riviera, non ha mai ospitato testi duplicati e quando possibile anche le foto sono o acquistate o scattate da me personalmente con una macchina professionale.
insomma non sono uno che guadagna vendendo o scambiando link.
Penalizzando me avrebbe dovuto sotterrare praticamente tutti gli altri siti della riviera. E la sua richiesta di far modificare il link se proprio ci tiene dovrebbe inviarla al webmaster del sito linkante.
Ho altri link DOFOLLOW spontanei e sono probabilmente l'unico ad averne nel settore in cui opero, sicuramente per lui sono tutti innaturali.
-
Ciao Makkis001,
aggiungo che sto provando a spiegare a Google che il link è naturale 100%, vedremo cosa e se risponderà.
credo sia una cosa dovuta visto che il link è naturale.
-
@Dark74 said:
Per quanto riguarda il sito che mi linka in questo caso io non so chi siano e non posso essere ritenuto responsabile del loro operato prima o dopo avermi linkato.
Infatti Google ha creato il "disavow link" proprio per questo.
Tu non sei responsabile dell'operato di un altro sito che ti linka, però Google visto che i siti Google.com e Google.it sono di sua proprietà, si riserva il diritto di posizionare il tuo sito come meglio crede.
-
@LorenzoRoma said:
Infatti Google ha creato il "disavow link" proprio per questo.
Tu non sei responsabile dell'operato di un altro sito che ti linka, però Google visto che i siti Google.com e Google.it sono di sua proprietà, si riserva il diritto di posizionare il tuo sito come meglio crede.
Anche il panificio potrebbe essere di mia proprietà ma lo sai che non potrei fare il pane con quello che mi pare o non tenere la cucina a norma?
Google è un colosso che veicola informazioni e lucra nel suo "sito" sulle informazioni che reperisce su siti che poi si diverte a "penalizzare" aggiungendo anche pubblicità adwords. Nessuno andrebbe a cercare su google se non si trovassero le informazioni messe a disposizione dai webmaster dei siti internet che indicizza.
esistono cose come il conflitto di interesse e il solo dubbio che google inventi scuse per penalizzare siti per costringerli a pagare adwords fa scattare campanelli d'allarme in chi ha come minimo del buon senso.
Aggiungici che google spesso è in concorrenza diretta con i siti che dovrebbe indicizzare con il vantaggio di pagare anche le tasse dove meglio gli pare in barba alle leggi italiane.Per quanto riguarda il disavow se serve per link che non è possibile rimuovere provenienti da directory giapponesi è un discorso, ma se google vuole soldi da me tramite adwords e manualmente mi penalizza promettendomi la riconsiderazione solo dopo aver messo il nofollow o aver cancellato tutti i link ANCHE SPONTANEi che mi consentirebbero di stare in cima ai risultati del suo algoritmo, beh in questo ultimo caso è una presa in giro...
anche levata la penalizzazione il sito non avrà più link e sarà nelle retrovie e io dovrei lo stesso pagare adwords...Ora che sia chiaro, google non puo' fare qualsiasi cosa solo perchè è una azienda privata. Google regola le informazioni sul web e volente o nolente svolge un servizio PUBBLICO per dimensioni e ruolo e deve soggiacere a leggi e controlli da parte degli stati specialmente quando in paesi come l'Italia c'è una ferrea tassazione di ogni genere di servizio.
Tutte le aziende sono costrette a rispettare parametri di qualità e TRASPARENZA sia in ITALIE che nell'UE
non voglio dilungarmi oltre, probabilmente vedete la questione dal punto di vista degli "smanettoni del web", qui si tratta di trasparenza , concorrenza leale, circolazione delle informazioni e TASSE.
E si, sicuramente siete di quelli che non consideravano youtube e google responsabile per i video a sfondo pedopornografico che qualche anno fa potevano essere trovati al loro interno... e bene si... Youtube e Google sono (e devono essere) per legge responsabili anche di quello che è possibile trovare tramite essi.
-
YouTube e Google possono essere responsabili (fino a un certo punto se si tratta di inserimenti manuali da parte degli utenti registrati) di certi video per quanto riguarda la semplice presenza all'interno di YT e G, quindi stiamo parlando di INDICIZZAZIONE.
Il problema tuo invece non è un problema di INDICIZZAZIONE ma di POSIZIONAMENTO, che è una cosa diversa.
Il posizionamento in pratica è Google che - in base ai suoi algoritmi - ogni volta che qualcuno cerca qualcosa su Google fornisce una lista, una sorta di "i migliori siti secondo Google", e li giudica in base ai suoi criteri... criteri che fino ad oggi sono stati ritenuti (da "smanettoni del web" e da semplici "internauti") migliori di quelli degli altri motori di ricerca. Google non ha alcun vantaggio a fornire risultati "sbagliati" solo per guadagnarci su AdWords... poi sicuramente può sbagliarsi in alcuni casi, non lo nego ed è dall'inizio che sto dicendo che non sto mettendo in dubbio che quel link sia naturale. E' evidente che Google oggi ha qualche problema a valutare TUTTI i link indicizzati, visto che sono tantissimi e il web non è fatto solo di siti realizzati da webmaster esperti delle linee guida di Google.
-
il punto è che qui non c'è nessun algoritmo che ha valutato male il mio sito... ma una azione manuale arbitraria di un essere umano.
Ti dico di più. il 16 gennaio non so cosa sia successo ma l'azione manuale era sparita dal mio WMT e il mio sito magicamente compariva in top 10 per praticamente qualsiasi keywords di interesse sia ultra competitiva che long tail.
Ho ovviamente report di tutto ciò.
poi dopo 45gg di pace mi arriva nuovamente la notifica di una imminente azione manuale e il 3 marzo tutto torna come prima.
Quindi per l'algoritmo il mio sito è uno dei primi della classe, è l'azione manuale che contesto anche perchè in questo caso palesemente sbagliata e sovradimensionata visto che ho certezza assoluta che il mio sito è praticamente il più white nel suo contesto e in generale non è mai stata fatta alcuna attività spinta per manipolare pagerank... (il sito infatti si posizionava benissimo con PR 3)il mio esempio sull'indicizzazione era solo per evidenziare che google non puo' fare esattamente come gli pare solo perchè è una azienda privata ma svolgendo un servizio che per dimensioni è equiparabile a un servizio di pubblica informazione deve sottostare a delle regole.
Cosi come dovrebbe pagare le tasse in Italia e assumere la massima trasparenza sul proprio modo di operare (quindi attenzione specialmente a improvvise azioni manuali) dato che a causa della sua leadership è in grado di decidere le sorti di numerose aziende alle quali offre visibilità.
Rispetto le vs opinioni ma non le condivido per i motivi sopraesposti.