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acquistare in modo sicuro liste email marketing
ciao, con la mia azienda siamo alla ricerca di liste targhettizzate per invii di DEM commerciali.
come si valuta la correttezza di chi vende e la buona fede?ho paura di incappare in liste fasulle o comprare all'estero o senza il consenso privacy...
help!
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Secondo me la correttezza di chi vende e la buona fede non sono il problema principale: il problema principale è che in qualunque modo tu acquisisca questi indirizzi non puoi semplicemente inviare loro una DEM, la normativa italiana non te lo consente. Ti consente di inviare una email non promozionale nella quale chiedi a tua volta il consenso all'invio di materiale promozionale e se ti danno tale consenso allora invii la tua DEM.
Spesso se leggi per bene le condizioni di servizio di chi ti vende le email c'è anche scritto che dovrai farlo.
La cosa "importante" è che se loro ti vendono un DB per il quale hanno raccolto il consenso con possibilità di trasmissione a terzi e tu lo usi per inviare una dem promozionale senza raccogliere a tua volta il consenso sei tu che stai commettendo un illecito, non loro, quindi informati bene.
Ultima cosa, ma non meno importante: inviare una email a chi non ha alcun rapporto con te ha altissime probabilità di essere classificata come operazione di spam dai server di posta ricevente (che se ne fregano della normativa ma comunque hanno il compito di bloccare le email non richieste) e rischi anche che il tuo dominio o l'IP da cui spedisci o la tua email siano inseriti in blacklist pregiudicando quindi anche eventuali invii più importanti che farai successivamente.
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Affidati a servizi noti e con un numero di utilizzatori elevato in modo tale da essere certo che non si tratta di uno strumento non professionale.
La buona fede è quindi garantita dalla piattaforma che utilizzi.Marco
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Ciao
penso che la cosa migliore anche se più lenta sia quella di creartela Tu una mailing list targhetizzata al tuo Buiness.
[...]Spero di esserti stato d'aiuto
Un abbraccio
Marco
[...]
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@marcopuccetti: in realtà merlaccio parlava di fornitori di indirizzi email mentre tu gli hai dato un link a Mailup che non mi risulta che fornisca indirizzi email (e che tra l'altro mi risulta che non consenta l'invio a liste di indirizzi acquistate). Ai fini della "legalità" lo strumento di invio utilizzato non cambia le cose: se non hai il consenso puoi anche inviare con lo strumento più professionale del mondo ma non potevi farlo.
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Ok, avevo inteso piattaforma di DEM.
Visto che siamo entrati nella questione, approfitto per chiedere ai più esperti di chiarire come funziona esattamente il sistema che regola la fornitura di indirizzi e-mail allo scopo di e-mail marketing?Grazie
Marco
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Io posto un'altra domanda, inerente, per la quale ho avuto opinioni contrastanti: c'è differenza fra destinatario business e destinatario privato per quel che concerne la normativa?
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sì: la normativa prevede che a quello business puoi inviare una richiesta di consenso non promozionale mentre verso quello privato non puoi farlo.
Anche se è prevista dalla normativa di fatto l'invio di quella richiesta di consenso viene comunque classificata come operazione di spam dalla maggior parte dei filtri antispam e dai gestori di blacklist, quindi è comunque una operazione che la maggior parte dei servizi che permettono di inviare email vietano (escludono) perchè rovinerebbe la reputazione dei loro server a scapito dei clienti che mandano email a contatti per i quali hanno già il consenso.
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C'è un webinar in corso proprio ora sul tema privacy con l'avv. Marco Maglio, specializzato in diritto del marketing. E' gratuito e tra poco c'è la sessione domande e risposte con gli ascoltatori. Per chi legge dopo questo messaggio, sul nostro sito ci sarà la registrazione disponibile.
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Ciao a tutti, mi intrufolo nella conversazione
@bago said:
La cosa "importante" è che se loro ti vendono un DB per il quale hanno raccolto il consenso con possibilità di trasmissione a terzi e tu lo usi per inviare una dem promozionale senza raccogliere a tua volta il consenso sei tu che stai commettendo un illecito, non loro, quindi informati bene
A proposito di questa tua affermazione, Bago, io sapevo che ciò che sostieni tu, ovvero di dover chiedere ulteriore consenso agli utenti, vale solo per contatti di posta elettrinica che fanno riferimento ad aziende. Per quel che riguarda i "normali" consumer che in un dato momento hanno dato esplicito consenso al trattamento dei dati personali a scopi commerciali, è sufficiente accertarsi che ogni contatto acquistato abbia appuntoaccettato la deliberatoria senza dover richiedere ulteriore consenso.
Questo è ciò che sò io, potrebbe essere vero il contrario, non sono un esperto del settore.
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Ciao a tutti, mi intrufolo nella conversazione
@bago said:
La cosa "importante" è che se loro ti vendono un DB per il quale hanno raccolto il consenso con possibilità di trasmissione a terzi e tu lo usi per inviare una dem promozionale senza raccogliere a tua volta il consenso sei tu che stai commettendo un illecito, non loro, quindi informati bene
A proposito di questa tua affermazione, Bago, io sapevo che ciò che sostieni tu, ovvero di dover chiedere ulteriore consenso agli utenti, vale solo per contatti di posta che fanno riferimento ad aziende. Per quel che riguarda i "normali" consumer che in un dato momento hanno dato esplicito consenso al trattamento dei dati personali a scopi commerciali, è sufficiente accertarsi che ogni contatto acquistato abbia appunto accettato la deliberatoria, senza dover richiedere ulteriore consenso.
Questo è ciò che sò io, potrebbe essere vero il contrario, non sono un esperto del settore.
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Sui consumatori si applica la normativa sulla privacy che è MOLTO stringente.
Nelle comunicazioni del garante è ESTREMAMENTE chiaro che non esiste il concetto di "raccolta consenso per comunicazione a terzi che poi a loro volta possono scrivere loro senza dire nulla".
La normativa dice CHIARAMENTE che per poter scrivere ad un consumatore DEVI avere ottenuto il consenso DA LUI e SPECIFICO per ARGOMENTO, PERIODICITA', TIPOLOGIA. In pratica anche se il consenso l'hai raccolto tu, ma quando l'hai raccolto gli dicevi che gli avresti mandato email sui cani, non puoi cominciare a mandargli email sui viaggi (anche se il mittente sei sempre tu e il consenso l'avevi raccolto).
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Quindi tutte quelle aziende che hanno database di centinaia di migliaia di persone e che inviano ogni giorno le più svariate pubblicità in italia e fuori dall'Italia, hanno chiesto il consenso ad ognuno di questi utenti? Non mi sembra molto pratica come cosa. Io per tutte le mail che mi arrivano nella mia casella hotmail o di google (in questo caso tutte in spam) non ho ricevuto nessuna richiesta di trattamento che esplicitasse periodicità o tanto meno argomento. Semplicemnte in passato mi sono iscritto ad un sito di vendite online, piuttosto che un sito di viaggi e sono stato inserito in un database, poi sicuramente il mio dominio è stato venduto a terzi. Quindi secondo quanto affermi, posso denunciare tutte le aziende che mi inviano mail che non desidero?
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Ah..dimenticavo. Il responsabile commerciale di un sito internet che si occupa di vendere liste mail alla mia domanda: "...in caso di aziende o privati cittadini è comunque necessario informare tali contatti dell'utilizzio a scopi commerciali del loro domonio?".
Risposta:
"""Buongiorno,
prima di tutto la invito a visitare il nostro sito dove troverà:
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database aziendali, cui bisogna sempre effettuare una richiesta di consenso per l'invio di materiale pubblicitario
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database privati, non bisogna effettuare la richiesta di consenso poichè rilasciamo liberatoria del sito su cui si sono iscritti."""
Ora la domanda sorge spontanea.
Sta facendo il gioco sporco? Ha ragione e si può stare tranquilli?
Qualcuno saprebbe darmi un parere?
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Secondo me è palesemente sbagliato. Però l'unico che può darti una risposta certa è un avvocato: cercane uno e chiedi una consulenza.
Considera che l'illecito (a mio parere) lo commetti tu nello scrivere a qualcuno che non ti ha dato il consenso: non vale dire "mi avevano detto che non ce ne era bisogno". La legge non ammette ignoranza.
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Il fatto che ci siano tante persone che inviano senza aver chiesto il consenso non significa che sia legale.
Ci sono anche tante persone che non pagano le tasse o che superano costantemente i limiti di velocità...Comunque ripeto che è un ambito delicato quindi il consiglio è quello di rivolgersi ad un avvocato specializzato in materia di privacy.
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@bago said:
Ci sono anche tante persone che non pagano le tasse o che superano costantemente i limiti di velocità...
Certo, ma se si supera il limite di velocità (pur rischiando) si arriva prima. Violando invece queste norme si fanno delle campagne di marketing inefficaci
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Atoka.io ha fonti Cerved e codici Ateco. Non solo sono verificati, estrai anche le cose che ti interessano veramente evitando contatti non a target.