• User

    Consiglio scelta dominio per indicizzazione sito in italiano e inglese

    Ciao a tutti.
    Devo realizzare un sito ad un cliente il quale ha mercato prevalentemente in Italia e negli Stati Uniti, quindi la prima richiesta che mi è stata fatta è quella che sia almeno in italiano e in inglese.
    Stavo facendo alcune ricerche per la scelta del dominio e stavo valutando se creare due domini distinti (uno .it e l'altro .com) nelle rispettive lingue.
    Vorrei che il nome di dominio contenesse la ragione sociale del cliente (una parola di 4 lettere) + una keyword rilevante relativa alla categoria merceologica. Esempio: polimele.xxx
    Partendo dal presupposto che i due siti siano scritti in lingua ita e inglese e che le keyword saranno adeguate e differenti, che soluzione mi consigliate per poter indicizzarli bene, senza problemi di ridondanza e per avere una gestione non troppo articolata?

    1. Stesura di due siti distinti da associare a due domini distinti, esempio:

    2a) Registrazione di un solo dominio principale con/senza keyword e distinzione delle lingue tramite scelta, esempio:

    2b) Piccola variante del 2a

    • it.poli.com => template in italiano
    • en.poli.com => template in inglese
      (Selezionabili in automatico attraverso il riconoscimento della lingua del browser in caso l'utente punti a poli.com)

    Altrimenti altre soluzioni?
    Grazie per l'eventuale suggerimento.
    Ciao e buon lavoro a tutti.


  • User

    io ti consiglierei l'opzione 2c, e cioe':

    it.poli.com (italiano, naturalmente)
    poli.com (inglese)


  • User Attivo

    Io la 1a, usando bene il rel alternate, cosi sfrutti l'exact match domain finché dura ... No?


  • User

    @erise said:

    Io la 1a, usando bene il rel alternate, cosi sfrutti l'exact match domain finché dura ... No?
    intendi la 2a? quindi /it e /en ?
    grazie intanto, altri suggerimenti sono ben accetti


  • User

    Guardando la questione da un punto di vista SEO la scelta ricade indubbiamente, dal mio punto di vista, sulla prima soluzione, ovvero dominio.it (sito italiano) e dominio.com (sito inglese) questo perchè un sito con TDL (Dominio di Terzo Livello Locale), nel nostro caso il .it, ha una maggiore forza nelle SERP Italiane rispetto alla soluzione 2a che utilizza le directory e alla soluzione 2b con i sotto-domini. Inoltre, la soluzione 2a principalmente, ma anche la soluzione 2b, hanno il rischio maggiore che se nel malaugurato caso il tuo dominio dovesse subire una penalizzazione per un motivo x riguardante una specifica lingua, ne risentirebbe l'itero sito in quanto risiede nello stesso dominio. Questo ovviamente non vale per la prima soluzione. Da un punto di vista economico però, la prima soluzione è più costosa rispetto alle altre due. Personalmente io utilizzerei comunque lo stesso template per i due siti. Spero di essere stato chiaro e ovviamente questa è solo una mia opinione


  • User

    @francesco.89 said:

    Guardando la questione da un punto di vista SEO la scelta ricade indubbiamente, dal mio punto di vista, sulla prima soluzione, ovvero dominio.it (sito italiano) e dominio.com (sito inglese) questo perchè un sito con TDL (Dominio di Terzo Livello Locale), nel nostro caso il .it, ha una maggiore forza nelle SERP Italiane rispetto alla soluzione 2a che utilizza le directory e alla soluzione 2b con i sotto-domini. Inoltre, la soluzione 2a principalmente, ma anche la soluzione 2b, hanno il rischio maggiore che se nel malaugurato caso il tuo dominio dovesse subire una penalizzazione per un motivo x riguardante una specifica lingua, ne risentirebbe l'itero sito in quanto risiede nello stesso dominio. Questo ovviamente non vale per la prima soluzione. Da un punto di vista economico però, la prima soluzione è più costosa rispetto alle altre due. Personalmente io utilizzerei comunque lo stesso template per i due siti. Spero di essere stato chiaro e ovviamente questa è solo una mia opinione

    Chiarissimo, grazie.
    Si infatti l'idea era quella di usare lo stesso template con termini, immagini e tag opportunamente tradotti, ma l'unica cosa che mi mette in dubbio è che il motore di ricerca mi penalizzi i domini per rischio mirroring..

    Ultima cosa: nel caso di 2 domini separati, meglio hostare il .com su server americano o incide poco?
    Grazie a tutti.


  • User
    • per quanto riguarda la prima domanda trovi la risposta in quest'altra discussione www(.)giorgiotave.it/forum/google/157235-rel-canonical-e-rel-alternate(.)html
    • per il server non sono un grande esperto ma credo che localizzandolo nella nazione in cui si rivolge il tuo sito in lingua inglese potrebbe avere i suoi vantaggi in tempi di caricamento da parte degli utenti.

    Ricorda che il .com è un dominio generico, all'interno di Google Webmaster Tool devi effettuare la geolocalizzazione in base alla nazione su cui vuoi puntare.
    Spero d'esserti stato d'aiuto.


  • User

    ospitali entrambi presso un hosting (importante) statunitense. Con loro puoi poi decidere dove esattamente posizionarli. Quindi quello .com lo posizioni negli USA e quello italiano ad Amsterdam. Il bot di google non parte dall'Italia (non c'e'), ma appunto da Amsterdam e quindi guadagni veramente molto in termini di velocità - a parità di condizioni - (e quindi di posizionamento).

    Poi usi sistemi come cloudflare per quello in inglese, mentre per il sito in Italiano lo devi evitare.

    Welcome to US world 🙂


  • User Attivo

    all'interno di Google Webmaster Tool devi effettuare la geolocalizzazione in base alla nazione su cui vuoi puntare
    Per la serie: non si finisce mai di imparare... e chi ci aveva mai pensato... grazie!


  • User

    ciao onblitz,

    cloudflare... per il sito in Italiano lo devi evitare

    come mai bisogna evitarlo????? conosco diversi siti italiani che lo utilizzano... grazie


  • User

    Semplicemente perchè non ci sono server di cloudflare in Italia.

    Se hai il sito in un server Italiano (DESTINATO AD UN PUBBBLICO SOLO ITALIANO), non ha senso usarlo. E' come se per andare da Milano a Genova tu facessi il giro per Palermo.

    Ti incollo qui una spiegazione fatta bene che rende meglio l'idea:

    Quando non usare CloudFlare

    Non sempre usare CloudFlare può portare a dei miglioramenti, perlomeno, parlando in termini di tempo di caricamento.

    il tempo di caricamento del blog tiene conto del tempo trascorso per raggiungere il tuo server T1, il tempo di risposta del server stesso T2 e del tempo trascorso per raggiungere te T3 (supponiamo T3 = T1), quindi le variabili in gioco sono 2T1 + T2.

    Supponiamo che il lettore si trovi in Italia mentre il server si trova in:

    America -> T1_Am e T2_Am
    Italia -> T1_I e T2_I
    Austria (dove è presente il server di CloudFlare più vicino all’Italia) -> T1_Au e T2_Au
    

    Ovviamente T1_I < T1_Au < T1_Am.

    Quindi in termini di velocità, non ha molto senso (almeno nella teoria) utilizzare CloudFlare se il blog risiede su un server italiano in quanto il tempo di comunicazione totale è minore rispetto a quello americano (se T2_I è simile a T2_Am) ed a quello austriaco (se T2_I è simile a T2_Au).


  • User Attivo

    Mi sembra un po' esagerato... e le centinaia di migliaia di blog italiani, anche con dominio di II livello, che utilizzano la piattaforma blog di Google (blogger/blogspot)????


  • User

    ok ok ragazzi non andiamo OT, grazie delle dritte.
    la realtà del mio cliente è molto piccola, quindi procederei per step.
    avevo pensato di hostare il sito .com (in inglese) su server ita (giusto per comodità), ma se me lo sconsigliate vedo di cercare alternative.
    esiste una tabella/guida alla scelta dei maintainers esteri? oppure avete qualche consiglio da darmi?

    grazie a tutti


  • User

    io ti consiglio siteground o bluehost. Siteground penso che sia uno dei migliori host del pianeta, con affidabilità, velocità e assistenza tutti da 10 con lode