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Newsletter come strumento di Guadagno
Buon Domenica a tutti,
vorrei trattare con voi un argomento alquanto interessante, al quale ho dedicato un futuro articolo sul mio blog.Oggi quasi tutti quelli che hanno un blog, hanno anche una newsletter nella quale comunicano direttamente con i propri elettori, offrono materiale extra, inviano podcast, ebook e materiale multimediale.
Per molti questa Newsletter è un'ottima fonte di guadagno, per altri viene invece utilizzata solo per comunicare con i propri lettori.
Voi avete una Newsletter? Riuscite a guadagnare qualcosa con le affiliazioni o con altri servizi del genere?
Mike
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Ciao ZioMike,
io dovrei organizzarla ma so che mi ruberà tanto tempo allora ci rinuncio e spero che i social riescano a compensare, almeno in parte, questa carenza del mio blog :(.
La considerò però un ottimo strumento perché l'utente che si iscrive alla newsletter è un utente molto molto più interessato dell'utente che si iscrive ad un tuo social.
Ciao,
A.
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Ciao Anna
guarda penso che i social e la newsletter siano due strumenti abbastanza diversi.Mi pento di averla scoperta troppo tardi, è uno strumento molto utile. Inoltre non dovrebbe occuparti tanto tempo
Mike
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Ciao Anna, ciao ZioMike.
Penso che le discriminanti siano tempo e qualità della newsletter.Le PMI che hanno risorse limitate tendono a realizzare newsletter "in casa", in modo artigianale, con risultati deludenti. Solitamente linkano news, le stesse che sul sito hanno un'efficacia ridotta (mi sgolo a spiegare che se pubblichi news diventi automaticamente concorrente dei produttori di news, e sei perdente se non lo fai bene, quindi è meglio abbandonare i toni asettici e puntare su un proprio stile e linguaggio, producendo contenuti per il proprio pubblico).
La mia modestissima esperienza dice che la newsletter funziona soltanto se è portatrice di valore aggiunto per chi la legge, se intercetta un pubblico "diverso" da quello raggiungibile con i social network e con il content marketing sul sito, se realizzata in maniera professionale, se inviata con regolarità, se si fa monitoring per capire cosa non va.
Alcune grandi aziende stanno implementando sistemi di comunicazione e messaggistica per evitare che i dipendenti spendano tempo a leggere le email. Esistono dati allarmanti che parlano anche di 1,5-2 ore al giorno per leggere la posta, un motivo di distrazione enorme. E' veramente difficile separare l'utile dal resto, che non è necessariamente spam ma comunque ruba tempo. Questa situazione danneggia l'email come strumento di marketing (non sono di DEM, ma anche di fidelizzazione).
Saluti.
F.
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Ciao FDA,
è sempre meglio (soprattutto per le aziende) contattare esperti nel settore e non creare, come hai giustamente detto, delle Newsletter in casa se non se ne è capaci.Si rischia di fare una bruttissima figura e di rovinare il brand!