• Admin

    Ok. Molto probabilmente ne avrà anche qualcuno in più di quelli che vede ahrefs 🙂

    Da ahrefs vedo circa 301 domini linkanti poi la somma totale di solito quando si fa comment "spam" diciamo è che vengono riportati dai widget ma sono volatili e spesso scompaiono in pochi giorni.
    In ogni caso sì...non sembra che la sua popolarità sia di grande qualità e non lo osserverei troppo perché non credo che durerà molto!

    Procedi per la tua strada e cerca di fare meglio di lui in modo corretto.


  • Moderatore

    Non penso sia un problema che si riscontra solo con wordpress ma è un problema comune e molto diffuso indipendentemente dalla piattaforma. Io lavoro in un settore in cui i siti leader sono spinti da siti satellite e link spazzatura a palate. Nonostante questo, anzi per questo, dominano le serp dove riescono ad entrare anche in mancanza della parola chiave nella pagina.
    Davanti a questi episodi tutte le "teorie SEO" crollano e si capisce che i furbi avranno sempre la strada spianata.

    PS: la situazione non è mai cambiata in 4 anni nonostante Google Panda, Penguin ecc ecc


  • User Attivo

    Questa è sicuramente una discussione molto interessante e mi ha fatto ricordare di tutte quelle volte che vado a fare una ricerca e poi mi dico "Ma come?!?" siti penosi sotto tutti i punti di vista della SEO riescono a posizionarsi meglio di altri che magari hanno una miglior struttura, un miglior engagement, maggior presenza social, authorship e molti altre tecniche tutte usate correttamente...

    Senza parlare del fatto che, almeno per il sito che ha indicato cosmoweb, c'è il problema del exact mach domain dove mi sembra di aver capito che sarà il prossimo turno di penalizzazioni da parte di Google.

    Se si dice che Google perdona WordPress perché è un CMS non vedo perché non dovrebbe perdonare anche tutti gli altri; cosa volete dire che a Google piace la struttura delle cartelle di WordPress oppure il tag meta generator?!? ehehehehehe

    Scherzi a parte, non credo che Google dia più importanza a i CMS, ma è sicuro con con un CMS si può generare e inviare una sitemap molto più facilmente rispetto ad un sito statico. Io resto dell'opinione che le sitemap sono molto importanti a livello SEO, permettono agli spider di non perdere tempo in cartelle o pagine inutili e gli fanno conoscere la struttura e le novità del sito in un modo molto più semplice; se dovessi aggiornare un paio di volte a settimana un sito statico e, oltre a questo, anche ricreare e reinviare nuove sitemap... Starei fresco!

    Ha ragione anche Van Basten dicendo che, in alcune nicchie, ci sono siti che si posizionano molto bene anche se utilizzano tecniche black SEO, ma io prenderei anche un aspetto di vista più globale rispetto al nostro stivale perché, molto probabilmente, è lo stesso che fanno in casa Google. Quanto traffico viene generato dall'Italia? E quanto da una determinata nicchia?

    Comprendo che non è una cosa giusta ma Google è una azienda e lavora per il proprio profitto, prima, e poi per farci tutti contenti. Dover reindicizzare intere nicchie è una cosa che porta via tempo e soldi dal loro punto di vista quindi, è possibile, che preferiscano reinviare questa operazione per momenti in cui i loro server hanno quale ora d'aria.

    Non so ragazzi, questa è la mia personale opinione, non sono uno che si diverte a lanciare flame o cose del genere, ma mi è venuta voglia di contribuire con il mio pensiero a questa discussione. Se non siete d'accordo con me non mi sparate, ho voglia di vivere altri 100 anni! Piuttosto apriamo una conversazione e, se ho detto uno sfondone, mi posso sempre scusare.

    A presto,
    Andrea Barghigiani


  • Moderatore

    Da parte mia posso dire che i siti che riescono ad avanzare con la black hat SEO sono soprattutto siti registrati molto tempo fa, sembra quasi ci sia un condono da parte di Google della serie "sei vecchio quindi la gente ormai ti conosce e ti sei affermato nel mercato quindi ti lascio stare perchè sei una garanzia".

    Il problema è che questo lascia spazio ad una speculazione mostruosa e facile dove chi ha "una paccata di soldi" riesce a portare in alto un sito nel giro di pochi mesi semplicemente acquistando qualche decina di domini tattici.

    Ho avuto modo di conoscere un SEO che lavora esclusivamente (o quasi) di black hat SEO, usa una grande rete di domini acquisiti nel tempo con cui spinge l'uno o l'altro dominio. La cosa interessante è che la LB fatta da questa azienda è "finta" e si basa su un sistema di link reciproci tra domini propri, quasi un macchinario da attivare in base alle esigenze del cliente.
    Ho anche avuto modo di vedere alcune case history ed nel mezzo ci sono anche grandi brand.

    Sinceramente di casi così ce ne sono molti e nonostate si continua a parlare di penalizzazioni... non succede mai nulla. Le tecniche come velocità del sito, ottimizzazione onpage ecc sono sicuramente utili ed importanti ma quando ti trovi davanti a network del genere puoi avere anche il sito più ottimizzato del mondo ma non riuscirai a fare molto.


  • Moderatore

    @Van Basten said:


    Che amarezza...


  • Admin

    @Van Basten said:

    Da parte mia posso dire che i siti che riescono ad avanzare con la black hat SEO sono soprattutto siti registrati molto tempo fa, sembra quasi ci sia un condono da parte di Google della serie "sei vecchio quindi la gente ormai ti conosce e ti sei affermato nel mercato quindi ti lascio stare perchè sei una garanzia".

    Diciamo che in questo caso per siti molto vecchi potrebbero essersi create delle condizioni tali per cui l'iniziale artificialità sia stata superata da una quantità notevole di naturalezza nel linking.

    @Van Basten said:

    Il problema è che questo lascia spazio ad una speculazione mostruosa e facile dove chi ha "una paccata di soldi" riesce a portare in alto un sito nel giro di pochi mesi semplicemente acquistando qualche decina di domini tattici.

    Ho avuto modo di conoscere un SEO che lavora esclusivamente (o quasi) di black hat SEO, usa una grande rete di domini acquisiti nel tempo con cui spinge l'uno o l'altro dominio. La cosa interessante è che la LB fatta da questa azienda è "finta" e si basa su un sistema di link reciproci tra domini propri, quasi un macchinario da attivare in base alle esigenze del cliente.
    Ho anche avuto modo di vedere alcune case history ed nel mezzo ci sono anche grandi brand.

    Qui sicuramente bisogna capire effettivamente come operano per capire se ci può essere modo per Google in modo oggettivo di dire che stanno facendo un lavoro artificioso.
    Ricordiamoci sempre che Google non è una persona e si deve basare su cose oggettive quindi se questo ha i soldi per costruire un network valido e lo fa con intelligenza non c'è motivo per cui debba essere declassato.
    Purtroppo se uno ha i soldi non possiamo vietargli di costruire Case o comprare Ville. Non so se rendo l'idea.

    @Van Basten said:

    Sinceramente di casi così ce ne sono molti e nonostate si continua a parlare di penalizzazioni... non succede mai nulla. Le tecniche come velocità del sito, ottimizzazione onpage ecc sono sicuramente utili ed importanti ma quando ti trovi davanti a network del genere puoi avere anche il sito più ottimizzato del mondo ma non riuscirai a fare molto.

    Questo dipende...magari ci potrà volere tempo e sforzo, ma se saprai fare meglio del tuo competitor potrai dire la tua anche se non lo batterai in alcune SERP (che da come la vedo io non deve mai essere il tuo obiettivo, ma solo un mezzo).


  • User Attivo

    Sarà che io seguo molto la scena internazionale e non sono il più adatto per parlare di Google Italia, passatemi il riferimento, ma noto sempre di più persone che non puntano soltanto alla SEO. Ci sono persone che mirano molto di più a creare un engagement, creare una comunità, piuttosto che essere primi nei risultati di ricerca; anche per parole cercate decine di milioni di volte...

    Parliamoci chiaro, siamo nel 2013, e questi ultimi due anni (almeno in Italia, se non mi sbaglio) hanno visto un forte incremento nel traffico anche da persone non addette ai lavori, l'ecommerce italiano si è espanso di diversi punti in percentuale giusto per citare un settore. Questo è un sintomo, un sintomo che ci mostra quanto e per fortuna, anche in italia le persone iniziano ad utilizzare il web per scopi più diversi; ad esempio, adesso che mia madre sa che su internet riesce a trovare le ricette di cucina, sapete che fine hanno fatto le decine di volumi di ricette e chi si sente fare "Scusa mi cercheresti..." 😛

    Per fortuna che internet si sta espandendo e sta dimostrando la sua praticità a miliardi di persone, mentre sempre meno lo vedono come macchina-sforna-soldi; sai quante persone non hanno sentito parlare della tua azienda? E quante altre non hanno sentito parlare del tuo competitor?

    Sul piatto si trova ciccia fresca dove chiunque può prenderne un pezzo, c'è chi ha le mani più grosse questo è vero, ma la creatività umana può sviluppare una strategia per svoltare tutto questo, qualcosa che trasformi questa situazione da uno svantaggio ad un'opportunità! Vogliamo prendere ad esempio una nicchia? Prendiamo quella del vino.

    Il mercato del vino, almeno dal mio punto di vista, è sempre stato un mercato molto difficile da colpire. Le persone si affezionano al tipo di vino che hanno bevuto e tendono a prendere quello ogni volta, c'è un certo Gary Vaynerchuk che ha letteralmente rivoluzionato questo mercato e, con questo, ha rivoluzionato anche i suoi ricavi, passando da $4mil a $80mil in qualche anno! Per i riferimenti questa è la pagina incriminata, dove Gary ha pubblicato i suoi 1000 video; mentre questa è la pagina di FirePole Marketing dove parla, anche, di Gary.

    Non sto assolutamente dicendo che è una soluzione facile e veloce da applicare, 1000 video non si fanno in una manciata di giorni, ma sto dicendo che dobbiamo affidarci meno alle vecchie tecniche e sperimentare un pò di più. So che molte volte non dipende neanche da noi, ma da quelli che ci hanno assunto e che hanno le *idee chiare *su cosa va fatto e cosa no... Ma, in questa situazione, hai due scelte; la prima è quella di lasciarsi tutto alle spalle e passare oltre, la seconda è semplicemente fregarsene se le tecniche che vogliono utilizzare andranno a buon fine oppure no...

    Tutto questo per dire che con tutti i social network presenti sul mercato, con tutte le persone che si avvicinano in modo differente al web (senza più il cerca -> trova dei motori di ricerca) le possibilità di emergere, anche in nicchie vecchie, ci sono. Basta vedere strade alternative che ci permetteranno di raggiungere comunque i clienti.

    Almeno questo è come vedo io il web, non sto dicendo che è così, ma possiamo sperimentare perché internet non è certo come la TV! Su questo canale non possiamo mandare soltanto campagne di outbound marketing (io mi metto a fare qualcos'altro ogni volta che vedo una pubblicità...), qua possiamo fare la differenza andando a coinvolgere il cliente, interessandolo in qualche maniera differente dal *classico.

    *Andrea Barghigiani chiude e lascia a voi la parola.


  • Moderatore

    Più che "rivoluzionato" quel settore, lo ha adeguato e messo al passo coi tempi. Aprire un blog ed affiancarlo ad una canale di video non è un'azione così insolita o fuori dalla norma. 😉 Lo era per quella data nicchia probabilmente, però questo non è sempre un discorso applicabile così facilmente. Poi comunque l'esempio dei 1000 video è un pò un caso limite, sarebbe proibitivo per chiunque (a meno che questo non coincida con la propria attività a tempo pieno, il che allora lo rende un discorso completamente diverso) produrre una tale quantità di materiale.

    Sul discorso della creatività e del non porsi mai limiti, sono completamente d'accordo con te. Nessun ostacolo può dirsi in senso assoluto insormontabile ed è nostro dovere quanto meno provare a superarlo.


  • Admin

    @lastrobt said:

    ...Poi comunque l'esempio dei 1000 video è un pò un caso limite, sarebbe proibitivo per chiunque (a meno che questo non coincida con la propria attività a tempo pieno, il che allora lo rende un discorso completamente diverso) produrre una tale quantità di materiale.

    È proprio questo il punto. Quando dici *"a meno che questo non coincida con la propria attività a tempo pieno" *è proprio questo che bisogna far capire! Se io avessi il tempo di fare quelle cose senza essere pagato adeguatamente significa che allora mi converrebbe aprirla a me quella attività oppure è la mia attività e quello è tutto tempo che poi si trasformerà in qualcosa.

    Se uno non è disposto a farlo poi non può lamentarsi di non aver risultati.
    Se uno non è disposto a spendere per farlo fare ad altri...cavoli suoi 😄

    Di sicuro da un punto di vista del consulente bisogna fare presente queste opportunità e poi starà al cliente decidere se il gioco vale la candela e se è disposto a spendere la cifra per farli, ma il fatto che sia costoso non significa che sia impossibile.

    Anche fare il network di siti è faticoso, anche monitorare ogni giorno le attività dei competitor è faticoso, tante cose sono faticose quindi forse è meglio iniziare a rimboccarsi le maniche e fare qualcosa piuttosto che perdere tempo a vedere cosa fanno gli altri senza fare nulla non credete?


  • User Attivo

    @Juanin said:

    Anche fare il network di siti è faticoso, anche monitorare ogni giorno le attività dei competitor è faticoso, tante cose sono faticose quindi forse è meglio iniziare a rimboccarsi le maniche e fare qualcosa piuttosto che perdere tempo a vedere cosa fanno gli altri senza fare nulla non credete?

    Bravissimo Juanin, o meglio, Andrea!

    In questa singola frase hai riassunto la storia che ho raccontato precedentemente. Bisogna essere pronti a cambiare le carte in tavola e iniziare a sperimentare.