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- Poesia-Preghiera potentissima per il ritorno del nostro amore
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Santo, hai potere!... Entrami e squarciami
se credi, ma che lui torni strisciando
a me che l?amo: esigo il suo perdono.
Santooo!!...Che me lo chieda lacrimante
d?amore come un voto di compagno
e di sposo. E questa volta non menta
ché l?acceco se osa. Tu hai potere
che lui lasci d?un colpo moglie o donna
o altro cancro; giacché son io il suo cancro
che l?ucciderà. Unica donna che
? lo sappia il mondo ? gli è al fianco: temibile
ma sicurizzante di desiderio,
terribile ad ogni ora ed attimo
ma perfetta ? sono il suo respiro!
Voglio che nella sua testa alligni
l?immagine di me come di dea
e dormendo sognarmi ed al risveglio
pregarmi d?ingoiarmi come un?ostia.
E sia il suo odore, gli occhi, i toccamenti?
Santo, m?ascolti? E che lui mi protegga
oltre che amarmi: sì, mi protegga... (ritrascrizione)Anche nella gazzarra delle parole, nel putiferio delle immagini si può ricavare un che di vagamente poetico. Consiglierei a moderatrice ed altri di proporre, ad esempio, un occhiello di giornale qualsiasi e farne una poesia. eu.ro
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Ti proporrei intanto un giochino: non so come si chiama, una sottospecie di sciarada (ma chiedilo a Leonov che sicuramente conosce "La settimana enigmistica")... LodoMondadori, respinto il ricorso Fininvest La Cassazione: "Deverisarcire la Cir"
Loda uomo il mondo che adori!
Né r****incorrere fini altri investendo...
Meglio càssati.
O risali ****la ****china.
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Mia regina gira Maria Colomba Padhila regina dei 7 incroci, vi chiedo questo. Va dove è (nome della persona ) e rendilo a non riposare fino a quando non mi parli per i poteri della terra, la presenza del fuoco per l’ ispirazione dell’ aria per le virtù dell’ acqua. Invoco le beate 13 anime con la forza dei cuori sacri e le lacrime versate per amore di procedere per quanto riguarda ( nome della persona) in questo momento e portare il suo spirito a me che il tuo spirito bagni l’ essenza dell’ Amore e ridammi il doppio. Questo non sia mai che ( nome della persona) voglia un’ altra donna che lui abbia occhi solo per me, Salva gira Maria Colomba Padhila regina dei 7 incroci, ti chiedo questo: turni andando giri donna e si trasformi in mio favore, gira a mio favore per portare a me ( nome della persona) al più presto possibile e domando questo: L’ aria si muove, gira il fuoco, l’ acqua , la guarigione della terra e va in giro e la ruota gira e porterà da me ( nome della persona) al più presto possibile. Pazzo pazzo e molto innamorato questa volta sicuramente tornerà tra le mie braccia.
Che ( nome della persona) ami solo me e mi farà molto felice sarà con me molto gentile e non guarderà altra donna all’ infuori di me. Che si senta molto buono , che io gli manchi e che venga da me chiedendo di non andarmene mai. Che ( nome della persona) si senta eccitato solo per me e non possa smettere di pensare a noi 2 insieme e che voglia uscire insieme noi 2 soli a meno che non sia nella mia casa. Cosi sia. Cosi sarà. Cosi è fatto. Salva 7 gonne salva le tue sorelle Maria Mulambo, Maria Padhila. Tremono tutti gli altri della Flangia. Salva 7 gonne mio buon amico la moglie di 7 Exus, difensore delle donne. Salva 7 gonne mia principessa buona e gloriosa so’ che la tua forza è il tuo potere ti prego ascolta la mia supplica e richiesta. Che ( nome della persona amata) non possa dormire se non è accanto a me che il suo corpo bruci di desiderio per me. Che ( nome della persona amata) è cieco ad altre donne e non puo’ vedere nessuna come donna se non me. Che nessuna donna abbia la sua attenzione, solo io ho questo potere.
Che ( nome della persona amata) non potrà mai fare sesso con un’ altra donna. Questo gli succede se lui cerca di resistere al mio corpo e non puo’ nemmeno toccare chiunque. Che ( nome della persona amata) smetta di amare abbracciare e baciare un’ altra donna e presumo che io sia entrata nel suo cuore. Che sia pazzo solo per sentire la mia voce o guardare la mia immagine, pensi solo a me e che senta un desiderio per me fuori dal comune come le 7 Exus che seguono i miei passi. Ti prego e invoco che i legami di ( nome della persona amata) in 7 nodi della vostra gonna e le 7 campane del vostro abbigliamento siano solo per me. Sono grata per il lavoro che farete in mio favore…grazie per il favore che mi concederete. E divulgherò il tuo nome in cambio di tale richiesta per portare ( nome della persona amata) per me oggi e sempre per farlo diventare mio e che continui a pensare a me e mi guardi solo a me. Anche se ( nome della persona amata) resiste soffia il mio nome nella notte, nel suo orecchio al punto di farlo impazzire. Non riesca a smettere di pensare a me, non puo’ stare lontano da me per paura di perdermi.
Che nasca come un serpente strisciante umile e mite, mi dirà sempre che vuole stare al mio fianco,e venga a vedermi senza indugio in casa mia, dormi e cosi andrà bene. la Profezia in Nome dello Spirito Padre, Figlio e Santo che ( nome della persona amata) mi verrà incontro correndo dietro a me pazzo e passionale, il più presto possibile e mi chiede di restare. Confido nelle forze della Falange della Colomba gira regina dei 7 incroci, e ogni volta che avrò letto questa preghiera sarà più forte…ed io pubblico questa preghiera, chiedo che venga accolta la mia richiesta di portare ( nome della persona amata) ai miei piedi. So’ che gli Spiriti della Falange del gira stanno già soffiando il mio nome nel suo giorno e notte all’ orecchio di ( nome della persona amata). Ora ( nome della persona amata) non possa mangiare bere o dormire se non con me. Confido nel potere dei 7 incroci e io continuerò a diffondere questa potente preghiera . Cosi è. Cosi sarà. Cosi è fatto! Oggi mi troverà (nome della persona amata) mi domanderà in matrimonio per i poteri della Spire dove regina me lo porterà pazzo per me e completamente pieno d’ Amore con moltissima paura di perdermi e quindi si senta pazzo di gelosia per me. Porterà ( nome della persona amata) per soddisfare tutti i miei bisogni… tutti i miei desideri solo per me perchè ha la lussuria e il desiderio e non vuole baciare altre bocche se non la mia. Si legherà ( nome della persona amata) a me, ho fiducia nei poteri della regina dei 7 incroci! e lo farà e cosi viene fatto egli è mio ed è legato sotto il mio piede sinistro. Grazie mia Regina!
Recitare per 9 giorni e alla fine bisogna divulgarla in 7 posti diversi
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D'accordo, lo ammetto, all'inizio era divertente.
Sintassi approssimativa, logica sgangherata, messaggio lievemente inquietante ma tutto sommato innocuo, gli "underscore" della modulistica formale applicati agli incantesimi...
Poteva essere un bel gioco.
Però io qui vedo tanto livore; tanta rabbia; tanta aggressività. Una cattiveria cieca; una voglia di rivalsa e di dominazione davvero sgradevole. Soprattutto, un egocentrismo spietato.
Mi chiedo: fate sul serio? Voglio capire, sono sinceramente interessato alla risposta.
Insomma: se adesso aveste un grosso pulsante rosso davanti a voi, e premendolo tutto ciò che avete bisbigliato all'orecchio della Regina degli Otto Incroci (vigilessa? casellante? ministro dei trasporti?) accadesse per davvero, parola per parola, alla persona che vi ha lasciato, lo premereste?
Sì? Davvero? Sicuri di aver letto con attenzione tutte le clausole del contratto stipulato con la Grande Madre Contessa Serbelloni–Mazzanti–Viendalmare — che il vostro grande amore tosto farà tornare?
Quindi, vediamo se ho capito: preferireste riavere al vostro fianco qualcuno che con le vostre maledizioni da fattucchiera in saldo avete reso sofferente, angustiato, angariato, impotente, mediocre, inutile e poco più vitale di una muffa, invece di lasciarlo libero di andarsene per la sua strada, magari a farsi rovinare a sua volta la vita da qualcuno più bastardo di lui/lei?
È davvero questo che volete?
Se la risposta è sì, ok, perfetto: contenti voi...
Occhio però: in questo Forum ci piacciono la tolleranza, il rispetto e l'idea che ognuno sia libero di fare ciò che vuole finché non danneggia gli altri — in quel caso viene garbatamente messo alla porta, e nessuno invocherà gli dei affinché torni da noi a fracassarci il puparuólo. Il livore, l'odio, la paura che gli altri possano essere felici senza di noi, le meschinità abiette e simili nefandezze le lasciamo all'ingresso, per favore.
Un ulteriore surplus di maledizioni, soliloqui iettatori, anatemi egizi/inca/maya confezionati col traduttore automatico farà la stessa fine di tutto lo spam di cui ci liberiamo ogni giorno, né più né meno. L'avviso non sarà ripetuto.
E adesso, la parola al maestro Stefano Benni, per una vera poesia sull'Amore. Una preghiera laica di cui raccomando la declamazione a tutti.
Si intitola Io ti amo:
Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l'universoIo ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardoIo ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioniIo ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo.
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Posso mandare una mia ritrascrizione della poesia del Benni sopra/consigliata? Euro Roscini
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Mais naturellement!
Leggerla sarà un piacere. Come sempre.
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(Ritrascrizione in quattro ottave della melassa poetica del Benni in ottava | decima | sesta | dodicesima strofa.)
Io non ti amo ché amore
preannuncia comunione
e se con te fossi in comunione
mi varrebbe
come rubare al cielo stelle e farne
ghirlande lamentose
di cui l'universo
vorrebbe riappropriarsi.Preferirei svuotare il mare che amarti!
Né mi basterebbe se
per non amarti dovessi
pur privarmi di perle
e delle sue mille
sirene
che l'incantano. Aaah...
il mio sgarbo al suo sguardo!Magari sollevare vulcani
che amarti: tu
senza fuoco mentre
il loro m'arderebbe
le mani
e ghiaccerebbe il mio
cuore...
No, non ti amo.Catturerò piuttosto
tutte le nubi estive a me ubbidienti
addosso riversandotele quando
dormi d'inverno sognando
i tuoi pianeti immobili.
(E neppure mi basta...)
Svegliandoti scoprirai – lo sai
che son fuggito via da te con Dio!
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La stucchevolezza di Benni si risollevava, per fortuna, nel guizzo finale: rozzo, ma efficace.
Però la tua versione mi piace, Euro, e molto: ha una specie di forza tellurica e ancestrale, di orgoglio, che completa e perfeziona assai opportunamente il lavoro originale di cui è ritrascrizione (rielaborazione, rifacimento, rigenerazione maieutica), e fa passare un messaggio coerente che troppi innamorati soffocano invece di ammettere serenamente — in nome di chissà cosa, poi?
Il mio plauso, con ammirazione.
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Grazie/non mi merito, sei sempre il 'letterato introspettivo/generoso' che mi ricordo; ma per me che vivo costantemente il mio 'alter/ego', questa trascrizione vale soltanto sdrammatizzazione: come andare al passo con altri facendone un po' la caricatura (sorta dunque di scimmiottatura al negativo). D'altra parte sempre più credo che ciò che è vero pathos non può essere narrato. Ciao. P.S. Ti ricordi la 'santa' nella Grande Bellezza? "Signora... la povertà si vive, non si racconta."
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@euroroscini said:
P.S. Ti ricordi la 'santa' nella Grande Bellezza? "Signora... la povertà si vive, non si racconta."
Sì, la ricordo. Un elemento solo parzialmente contestualizzato di una composizione strana, imperfetta, forse lievemente incongrua, ma ciò non di meno potente.
Forse non il miglior Sorrentino che abbia visto fino a qui (dovrei aver collezionato tutti i suoi lavori, la maggior parte consumati tramite il rito della visione canonica al cinema), ma di certo una pellicola che ha lasciato le sue tracce dentro di me.
Concordo sull'idea che tutte le condizioni si vivano e non si raccontino, se non in modo fallimentare; a meno di non adottare un linguaggio puramente formale fatto di dati sperimentali e concatenazioni logiche, il residuo tra esperienza personale del mondo e comunicazione di quella è comunque non compensabile. Eppure proprio la nostra specie, unica in natura, ha trovato nel racconto — che un tempo era tutt'uno con la poesia; oggi forse un po' meno, ma su questo non saprei esprimermi compiutamente — la forma più efficace di condivisione delle esperienze, di veicolo di catarsi, di meccanismo di evocazione e di prototipo per scambio di briciole d'essenza. In tal senso, i linguaggi puramente formali, che pure sono avanti anni luce rispetto alle parole quando si tratta di fornire una rappresentazione di ciò che è, ancora annaspano e gattonano in una fase semi-pupale.
Mi interrogo sul carattere inevitabile/paradossale di questo aspetto della cultura, e mi chiedo se non si possa sperare in una riconciliazione o in una risoluzione del conflitto, presto o tardi.
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Non mi riesce di collocare la mia risposta intera... Non capisco il motivo... Euro
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Se la risposta era più lunga di 10,000 caratteri, il sistema potrebbe averla bloccata per limiti di estensione dei post.
qualora tu abbia ancora il testo della replica, prova a segmentarlo in più parti.
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Non entro, Leonov, nel tuo labirinto concettuale/linguistico (come in quello di qualsiasi altro) perché ho perso l'abitudine – in altri tempi era passione o accanimento – di comunicare per 'convincere' un po' o 'essere convinto' di più: quella/la mia era smania intrusiva, falsa dialettica, finiva solitamente in un bisticciato arrovellamento. Ora ascolto/vedo/sento, capitando per caso dove mi portano la testa e i piedi; e prendo/catturo piccoli segmenti, spunti di immagini e di parole, angoli minimi, finendo col divenire ombra, spettro istantaneo, onda volubile. Poi me ne vado. Senza drammi se non quello della 'solitudine' che mi resta, per altro accettabile.
Ad esempio... Un *“elemento” *che suppongo fra altri “contestualizza**to” in certa “composizione” (penso alla sequenza del convivio che quasi chiude il film) è già di per sé parziale, implicitamente. In quel *“solo parzialmente contestualizzato” *ci colgo dunque un che di tautologico: mi si confondono le idee da subito e ti seguo con fatica (ovviamente per mia deficienza). L'intera sequenza del convivio poi (se è giusto che interpreti così la tua “composizione”) è per me sì “strana”, ma nel senso di stupefacente/affascinante; “imperfetta” tutt'altro ma perfettamente circolare – cioè compiuta e organica – come quadro o dipinto (“La grande bellezza” – film niente affatto narrativo – è una magistrale sequenza di pitture il cui ordine si può anche invertire come ad una mostra). E *“incongrua” *per niente, significando nell'insieme SIMBOLO – come marchio o stigma – di certa complessa/complessiva decadenza che s'è voluta rappresentare, tutto includendovi, particolarmente l''intellettualità di sinistra' del tempo che ora fermenta maleodorante nel gozzo dell'autore Sorrentino. E ancora: la “idea che tutte le condizioni si vivano e non si raccontino” non è mia... Perché in 'condizione' ci comprendo anche quella d'un personaggio di fiaba che, in quanto proprio 'condizione seppure virtuale', a sua volta 'mi condiziona'. La quale però per definizione non vivo. Infine: in “... ha trovato nel racconto... la f orma più efficace di condivisione delle esperienze... per scambio di briciole d'essenza.” vi trovo interessante – particolarmente – soltanto il ternario (ti ricordi della mia tridimensione?) racconto/esperienze/essenza. Per quanto... Io preferirei quest'ordine: 'essenza' come LOGOS | esperienza come ETHOS | racconto come PATHOS. Ciao.|
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Trovo sempre sorprendente quanto inefficacemente riusciamo a comunicare noi due.
E sono ben lieto che dai nostri scambi non dipendano, per dirne una, le sorti di qualche grave diatriba tra nazioni; altrimenti il confine tra la pace e la guerra totale sarebbe così labile da lacerarsi ad ogni minima sollecitazione, degenerando in conflitto termonucleare.
Dovremmo avvalerci dei servigi di ottime diplomazie.
Non parlavo però del ruolo della Santa nella sequenza della cena, bensì di quella sequenza tutta nel bilancio dell'intero lungometraggio; imprecisione mia: ho sottostimato il livello di generalizzazione del mio enunciato rispetto al dettaglio che tu avevi evocato. E all'intero film mi riferivo definendolo "incongruo": accenni, sprazzi, parentesi, parvenze, quadri — sebbene carichi di guizzi folgoranti — con queste sequenze giustapposte che solo la grandezza visiva e (probabilmente, chissà) la concessione al regista di una sospensione del giudizio critico da parte mia mi hanno consentito di apprezzare, e molto.
Recentemente ho ritrovato una tecnica analoga nel "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson, ma con efficacia e potenza cronicamente inferiori. C'erano mille dettagli squisiti, e scenette cucite tra loro con grazia sopra una trama tutto sommato lineare, ma niente di viscerale (al contrario del Sorrentino de "La Grande Bellezza").
Non vorrei però passasse il messaggio che "La Grande Bellezza" mi abbia deluso o lasciato indifferente, quindi lo ribadisco: mi ha emozionato, stupito e sorpreso in quella maniera profonda e stimolante che è propria di tutti i film di Sorrentino; credo di preferire a questo lavoro altre opere precedenti, ma lì credo siamo sul mero gusto personale. Resta il fatto che per me il percorso artistico di Sorrentino è ancora tra i più interessanti in Italia, e ho intenzione di seguirne i passi ovunque mi porteranno, finché non mi stancherò di far parte del suo pubblico.
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Appunto, Leonov!... oltre ad “accenni, sprazzi, parentesi, parvenze” dici anche “quadri”: ciò che pensavo e t'ho detto anch'io del film complessivo. Eppure avevo capito... (meglio in un secondo momento – è vero – ripensandoci, ma il post di risposta te l'avevo già scritto): capito che il tuo “contestualizzato” oltrepassasse, come dire?... andasse oltre il “ruolo della Santa nella sequenza della cena”.
Qui sta comunque la differenza fra la mia e la tua interpretazione: la sequela di quadri di cui è composto “l'intero lungometraggio” (il film non lo sottovaluterei a lungometraggio) è scomponibile in ciò che nelle illustrazioni della pittura, sfogliando libri d'arte, leggiamo spesso 'particolare del...'.
Ad esempio la pantofola/ciabatta della Santa – le gambe stecchite di calza povera che le altalenano come ai bambini costretti a sedie troppo alte – finisce fatalmente di cadere e tonfa: m'è parso che aprisse in quell'attimo una voragine esistenziale. O quando stramazza il giapponese per un colpo di sole: il modo di camminare del funzionario che si dirige nero e obliquo verso il capannello di gente radunata, con passo largo/rassegnato/pacato, annoiato/deciso/sdrammatizzante... – in una espressione 'ufficialmente risolutivo'.
Insomma, il film m'è parso una sapiente costruzione – una miriade – di piccoli quadri organici di sostanze/forme le più diverse, tutti dentro un film che ha un suo preciso filo narrativo. Dunque film perfettamente 'congruo' per me. Il filo, chiedi ironico? Il filo è reso stabile ed assonante dalla mia stessa predisposizione ad entrarvi nel modo che voglio: come ficcarmi dentro un museo, una biblioteca, un archivio... O sfogliare un dizionario per cercarvi parole. Ciao.
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@euroroscini said:
Il filo è reso stabile ed assonante dalla mia stessa predisposizione ad entrarvi nel modo che voglio: come ficcarmi dentro un museo, una biblioteca, un archivio... O sfogliare un dizionario per cercarvi parole.
E su questo, per una volta, concordo perfettamente e di tutto cuore con te.
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Un consiglio... Fai in modo - come Sommo Bibliotecario d'un Forum (che un tempo mi bannò per incompatibilità ideologico/politico/giurisprudenziale) che nella sua smisuratezza di sezioni/branche/titolature ne contempla anche una poetica - di racimolare qua e là un numero, non dico consistente ma almeno percettibile di amanti della poesia/non dico poeti essi stessi. Un fraterno abbraccio ad un amico 'storico'. Euro
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[] sono entrata in questo sito per offrirvi questa potentissima preghiera!! []
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[...]
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preghiera potente, [...]
Succederà una magia! [...]