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L'indiziato, quando lo è, è il soggetto chiamato dalla PG. Sinchè non sei chiamato indiziato non sei. La Pg trasmette il verbale al Pm il quale è il solo ad avere il potere di convincersi di qualcosa in base a dati oggettivi e non certo soggettivi.
Probabilmente verrai chiamato anche tu e, vista la tua decisione di confessare sollevando la procura da qualsiasi onere della prova, non mi resta che farti i miei migliori auguri.P.S.Non sarà incarcerato nessuno in nessun caso...
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Luciano, ora non vorrei sbagliarmi (micorreggeranno giurista e simone), ma non mi sembra ci sia un trattamento migliore se si confessa subito rispetto a se si aspettano le prove. Si può comunque accedere al patteggiamento anche se si aspetta che sia l'accusa a trovare le prove. Io ho sentito di gente che (con altre accuse) negava tutto, erano pronti a negare anche la sfericità della terra se gli fosse stata chiesta. Ma nello specifico che hai fatto? classico profilo clone di FB?
Rispondo a Simone (ovviamente post rivolto a tutti non solo a lui, e nel caso per non intasare il topic e non disturbare le richieste di aiuto di luciano si potrebbero spostare i miei messaggi in uno nuovo, oppure non rispondo oltre, mi affido alla moderatrice a riguardo sul da farsi)
No, nessuna denuncia, Sono curiosità soggettive dovute al presentarsi spesso la situazione in cui si ha dubbi sull'interlocoture. Soprattutto quando si gestisce una community di persone ci sono spesso problemi di questo tipo. E' frequente che le persone si scambiano anche messaggi privati, messenger o altri sistemi di chat provate, però poi segnalano che hanno il sospetto di stare a parlare in privato con un fake e chiedono provvedimenti. C'è chi chiede se la legge li tuteli visto che fidandosi si lasciano andare a confidenze, solo che non so mai cosa rispondere, visto non usano foto di persone reali o nomi-cognomi reali. Anche l'allontanamento dal forum non si può fare sul sospetto. Da quanto ho capito non posso suggerire azioni legali, perchè ne mancano le condizioni.
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Trattamento migliore???... Ma per favore... non stiamo parlando di reati di mafia dove la collaborazione con la giustizia (i cd. "pentiti") paga...Una confessione porta solo ad una condanna diretta...ed a un diretto risarcimento del danno alla persona offesa(il patteggiamento ha gli effetti della condanna...e non v'è giudice che non parifichi le due sentenze).
Comunque queste sono decisioni personali su cui nessuno può sindacare e, come tali, vanno rispettate.Ai tuoi utenti dai il consiglio di essere più accorti...non ci si confida con chi non si conosce...
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Zeta, ripeto, sono situazioni nuove, in divenire. Di base, è meglio non intasare i tribunali per questioni di tal genere anche perchè i magistrati hanno ben altro di cui occuparsi.
[...]
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@giurista said:
Probabilmente verrai chiamato anche tu e, vista la tua decisione di confessare sollevando la procura da qualsiasi onere della prova, non mi resta che farti i miei migliori auguri.
P.S.Non sarà incarcerato nessuno in nessun caso...
Scusami giurista, anche io non voglio assolutamente sollevare polemiche ed anzi, è bello ed utile confrontarsi sul diritto e sull'esegesi di leggi e sentenze.
Hai un'opinione differente, rispettabilissima, per carità.
Ora prendo spunto dalla vicenda per chiederti un parere su questa tua frase.
Antecedentemente, ho asserito che, a livello empirico, per deduzione, sia ostico pensare ad una donna anziana che passi le giornate a clonare profili Facebook. Tu stesso/a, ora, dai per assodata l'escussione del figlio. Seguendo la tua posizione antecedente, però, per quale motivo il sig. Vati dovrebbe essere chiamato a testimoniare? Se ciò avverrà, e se tu pensi ciò, mi dai implicitamente ragione.Attendo una tua risposta, cordialmente e senza spirito polemico alcuno,
grazie.
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Pavi, la mia opinione deriva da anni su campo quale penalista...
Proprio perchè è difficile che una donna di 80 anni passi il tempo in facebook clonando o meno, per prassi la pg chiede ai conviventi. La PG è ben a conoscenza della difficoltà di dimostrare che il sig. Tizio era ad un pc, proprio lui, commettendo un fatto-reato. E' di una semplicità incredibile forare le connessioni pur protette da password... basta un programmino.
Essere sentiti in SIT non è testimonianza vera e propria. Come normativamente stabilito la testimonianza con i relativi oneri viene ad esistenza solo in giudizio nel contraddittorio delle parti. Le SIT sono le sommarie informazioni chieste a chi si ritenga, a torto o ragione, informato sui fatti. Null'altro.
Nei tuoi interventi ho potuto osservare che ritieni queste audizioni chissà che...viceversa, rispondono a mera prassi e non devono essere assunte solo quando si vuole incolpare qualcuno. Non si sente in SIT una persona perchè si hanno prove "sostanziose" come dici tu...quando si hanno prove sostanziose la pg non ti invita per le SIt ma per l'elezione di domicilio...In SIT si sentono persone che possono fornire fonti di prova.. null'altro...e, ripeto, è una prassi.. solo mera prassi sentire i conviventi in casi simili.
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@giurista said:
Pavi, la mia opinione deriva da anni su campo quale penalista...
Proprio perchè è difficile che una donna di 80 anni passi il tempo in facebook clonando o meno, per prassi la pg chiede ai conviventi. La PG è ben a conoscenza della difficoltà di dimostrare che il sig. Tizio era ad un pc, proprio lui, commettendo un fatto-reato. E' di una semplicità incredibile forare le connessioni pur protette da password... basta un programmino.
Essere sentiti in SIT non è testimonianza vera e propria. Come normativamente stabilito la testimonianza con i relativi oneri viene ad esistenza solo in giudizio nel contraddittorio delle parti. Le SIT sono le sommarie informazioni chieste a chi si ritenga, a torto o ragione, informato sui fatti. Null'altro.
Nei tuoi interventi ho potuto osservare che ritieni queste audizioni chissà che...viceversa, rispondono a mera prassi e non devono essere assunte solo quando si vuole incolpare qualcuno. Non si sente in SIT una persona perchè si hanno prove "sostanziose" come dici tu...quando si hanno prove sostanziose la pg non ti invita per le SIt ma per l'elezione di domicilio...In SIT si sentono persone che possono fornire fonti di prova.. null'altro...e, ripeto, è una prassi.. solo mera prassi sentire i conviventi in casi simili.Ehm, giurista, non ho capito molto, dovresti parlare meno tecnico, grazie.
Ma scusa, se mia madre ha detto che non è stata lei, la polizia mi chiama ed io dico che non sono stato io, cosa succede allora?
Non è stato nessuno? E quindi, viene condannata mia mamma?
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Vati...non è questione di incolpare chi dice di essere stato lui o meno. Per incolpare devono avere prove significative. Certo, se uno va alle SIT e confessa son capaci di commuoversi e gli offrono pure i cioccolatini visto che non accade praticamente mai...
La questione NON è la connessione ma provare chi era al pc in quel momento commettendo un reato usando quella connessione.
In altre parole.. risalire alla connessione non basta.
Non si può incolpare (la condanna c'è, semmai, a seguito di un giudizio) una persona solo perchè non si hanno prove della condotta criminosa di altri. E' vietata l'accusa negativa "accuso te perchè non so chi è stato"
Tua mamma non sarà incolpata a meno che il pm non sia un folle... tanto sarebbe facile fare archiviare.
Se non trovano le prove di chi ha commesso il reato la questione sarà archiviata...come praticamente sempre succede...
Cercati un legale... non ti far compromettere la fedina penale senza difesa...Mi scuso per il linguaggio tecnico.. ma io sono un tecnico...
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Ok, grazie tante.
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Che poi a parte l'indirizzo Ip , essendo tutto online, è difficile trovare altre prove per dimostrare con certezza che eri tu (e non magari wardriving). Forse (ma non sono un tecnico) se nella stessa ora c'è stato un pagamento con la tua carta di credito con lo stesso IP, o hai scritto qualcosa sul tuo profilo facebook (ma potrebbero entrambe essere disconosciute magari) o non so che altro pensare per il quale si possa dire che di sicuro c'eri te a quell'ora dietro il PC a scrivere quelle cose. Di certo non si incolpa per forza qualcuno pur di avere un colpevole, che si la madre, la nonna il cugino o altro.
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@SIMONE PAVI said:
Zeta, ripeto, sono situazioni nuove, in divenire. Di base, è meglio non intasare i tribunali per questioni di tal genere anche perchè i magistrati hanno ben altro di cui occuparsi.
Vati, se risiedi in Lombardia, potrei lasciarti i miei recapiti, per un'eventuale assistenza legale.Salve SIMONE PAVI,
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@Zeta_1 said:
Che poi a parte l'indirizzo Ip , essendo tutto online, è difficile trovare altre prove per dimostrare con certezza che eri tu (e non magari wardriving). Forse (ma non sono un tecnico) se nella stessa ora c'è stato un pagamento con la tua carta di credito con lo stesso IP, o hai scritto qualcosa sul tuo profilo facebook (ma potrebbero entrambe essere disconosciute magari) o non so che altro pensare per il quale si possa dire che di sicuro c'eri te a quell'ora dietro il PC a scrivere quelle cose. Di certo non si incolpa per forza qualcuno pur di avere un colpevole, che si la madre, la nonna il cugino o altro.
No zeta, la questione resta circoscritta all'oggetto della denuncia, quindi in quel caso al profilo copiato di Facebook. Non si indaga sui siti visitati 2h prima, 5' dopo ecc...
giurista, in questi casi sovente, se non sempre, si procede col SIT; io stesso non ricordo di elezioni di domicilio senza preventivo SIT, per simili fattispecie.
Il mio consiglio di autodichiarazione concerneva l'età della donna, ed il fatto che comunque la pena sarebbe minima, spese legali ed eventuale sanzione pecuniaria di centinaia di €.Riguardo criceto, invece, a livello civile la situazione è differente: stante l'archiviazione dell'atto, bisognerà verificare se il querelante, in sede di presentazione della querela stessa, abbia esplicitamente richiesto di essere avvisato in caso di archiviazione, appunto. Tieni conto del fatto che la maggior parte di queste denunce per profili FB clonati, per insulti in chat ecc..., si basano su querele poco circostanziate, fatte da giovani non accompagnati da legale. M'è capitato di seguire il caso di un cliente che aveva pesantemente insultato in un forum; ha negato in sede di SIT, la proprietà di tali epiteti, e la pratica è stata archiviata.
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Grazie per le risposte.
A gg dovrei partire per il mare; che sappiate, dovrò essere convocato dalla polizia? Devo lasciare la Sardegna per tornare a Napoli nei prossimi gg?
Quali sono i tempi per essere convocati e quali quelli per sapere qualcosa di definitivo?
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Per completezza, ho trovato la sentenza di cassazione a cui mi riferivo nei miei post (da aggiungere www, non me lo fa inserire)
figlisicuri.it/figlisicuri/doc/giurid/nazionale/sentenze/cassazione/Cass.Pen.n.36094-06.pdf
<<occorre ricordare che, contrariamente a quanto si sostiene, l'attribuzione di un nome di "fantasia" o "immaginario" è essa pure attribuzione di un nome non spettante alla persona, e quindi un nome falso (v. rel. minis. Sul progetto del c.p., 2^, pa. 270:"l'attribuzione di un nome o d'uno stato immaginario è sufficiente, perchè anche in tal caso il nome o lo stato sono falsi nei confronti dell'agente").>>
Messa così, basta anche un nickname per attribuirsi un falso nome non importa usare un nome reale.
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Ho letto la sentenza postata. In questo caso l'imputato si è finto donna al fine di commettere reati di pedopornografia con minori. Il reato è gravissimo. In questo caso siamo di fronte alla tipica (e non inusuale) situazione dove la S.C. "forza la mano" per addivenire ad una condanna.
In genere la Cassazione, nelle sue decisioni, richiama altra giurisprudenza. Se noti qui si è limitata ad una apodittica affermazione "nome falso nei confronti dell'agente" bypassando la parte della norma dove recita "sostituendo la propria all'altrui persona". Non ha comunque enunciato il principio di diritto.
Ripeto, a volte capita che, in presenza di reati gravissimi, si assista ad interpretazioni un pochino singolari.
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Il post di giurista mi sembra più che condivisibile e corretto, e chiarisce bene l'aspetto.
Se posso permettermi solo un annotazione, leggendo la sentenza mi sembrava che fossero due fatti slegati: da una parte il possesso di immagino pedopornografiche, dall'altra la chat con adulti fingendosi vittima di abusi, ma senza richiesta o invio di foto, adescamento o altri reati di pedopornografia, semplice chat con finzione.
Magari semplicemente è che da non tecnico, ho capito una cosa diversa da quella scritta.
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Tutte le condotte attengono a comportamenti finalizzati a fatti attinenti alla sessualità minorile. Esiste una vis attrattiva tra le varie fattispecie. Una condotta simile non troverà mai venia di fronte agli ermellini.
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Signori, tornando al mio problema, che debbo fare se la polizia convoca pure me? Devo dire di non sapere nulla o di usare una connessione non protetta? Che faccio?