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No.. non sono d'accordo. Nessuna norma impone la protezione. Essa è un accorgimento... come l'antifurto in casa. Ma non vi è l'obbligo di mettere l'antifurto altrimenti si concorre con il ladro. E' il ladro che commette il reato non io.
Dicasi poi che il concorso colposo non esiste eccetto che in una fattispecie che qui non rileva.
Ricordiamoci sempre che valgono le stesse regole del reale.
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Beh, ragazzi, io ho conosciuto sta cosa della protezione condivisa anni dopo l'acquisto del pc. Nelle impostazioni predefinite la connessione non era protetta.
Tra l'altro, l'IP non identifica univocamente, basti leggere alcune sentenze americane in merito.
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Ok Giurista. Allora veramente basterebbe aprire la rete in balia del primo malcapitato che si trova nelle vicinanze per essere sgravati da proprie responsabilità...; questa cosa non mi piace ma purtroppo la Legge è Legge.
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In effetti la disciplina in tema di reati informatici è molto arretrata...ci si deve rivolgere ad altri reati che tutelano la corrispondenza, la persona etc...
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Beh ma scusate, allora la mia questione è risolta.
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Ragazzi, se Vi interessa, Vi pubblico un interessantissimo articolo che parla proprio dell'impossibilità di legare un indirizzo IP esclusivamente ad una persona, un numero telefonico.
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Ok. Quello che dici non fa una piega!
Ma, scusa in questo caso la mia ignoranza! Per quanto riguarda le cosiddette wi-fi pubbliche (quelle nei parchi, o per esempio quelle nei frecciarossa) non ti concedono l'accesso previa registrazione al servizio e inserimento di user e password? O esistono veramente connessioni completamente aperte?Penso inoltre sia doveroso differenziare per tipologia di utenza: un utente privato potrà in base a quanto prevede la legge lasciare vulnerabile la rete, mentre io, tu, giurista, ecc, che trattiamo dati personali non possiamo assolutamente farlo (nemmeno quando incocciamo la fighetta del terzo piano... :D) dovendo dare una certa protezione (o parvenza di protezione) alla rete.
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Ma scusa, se molto semplicemente mi collego sfruttando la connessione del vicino di casa, lasciata sprovvedutamente aperta, è possibile risalire a me?
Cioè, si riesce a capire che X ha usato la connessione di Y, oppure risulta meramente la connessione Y?
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Scusate ragazzi, ma al di là dell'IP, del wireless ecc..., la polizia fa tutto sto casino per trovare una persona rea di avere inserito, nel suo profilo FACEBOOK, per qualche h, nome e foto altrui?
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Dovrebbe risultare l'indirizzo IP del vicino. Ovviamente l'autorità giudiziaria potrebbe venire a conoscenza di altri dati che potrebbero inchiodarti (indirizzo e.mail di registrazione ad un servizio, altri indirizzi IP, ecc)
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Vabbè ma l'IP è sempre quello scusa, mail, connessione ecc...
Indipendentemente da ciò, ripeto, tutto sto casino per un reato che non si neanche quanto configurabile come tale?
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Ok, quindi questa dell'IP potrebbe essere una buona scusante.
Ragazzi, mi sta però sorgendo un dubbio agghiacciante. Non rimembro cioè se il profilo FACEBOOK sia da me stato confermato tramite cellulare.
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@armino said:
Non rimembro cioè se il profilo FACEBOOK sia da me stato confermato tramite cellulare.
Infatti le insidie sono molte. Ti sei innanzitutto registrato a Facebook, e non è detto che ti sei loggato sempre dallo stesso IP, potrai aver diffuso dati riconducibili a te (ad esempio cellulare, un indirizzo e.mail, un contatto skype, ecc). Basta un piccolo errore per essere beccato, semprechè l'autorità Giudiziaria abbia l'interesse di beccarti.
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Guarda, non credo di avere inserito il cellulare per quel profilo.
Ad ogni modo, che Voi sappiate, esiste un modo per verificare i dati di un profilo FACEBOOK tramite il link, l'ID, sebbene cancellato?Circa il discorso dell'IP beh scusa, si può sempre tirare in mezzo la palla dell'IP scroccato a terzi, per FACEBOOK, mail, Internet in generale.
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E comunque, rimanendo in tema, più o meno tutti gli avvocati consultati m'hanno rimarcato la banalità della cosa, corrispondente si a reato, ma difficilmente perseguibile.
Solamente l'avvocato giurista m'ha posto la questione in termini differenti.