• User

    Contenuti originale e interessanti

    Credo non ci siano dubbi sul fatto che google premi siti con contenuti originali e interessanti ma quello che mi sfugge e' capire come fa a stabilirlo.
    E' un insieme di piu fattori x o dipende unicamente da qualcosa di noto.
    un fattore potrebbe essere ad esempio in base a quanto rimangono i visitatori unici sul sito ??


  • User Attivo

    Bella domanda ...

    Come può giudicare a priori il "contenuto originale" ?

    Ad esempio, nel caso di siti x lo shopping, la descrizione della merce è sempre la stessa... o sbaglio ?

    Ciao e Grazie per le risposte ....


  • User Attivo

    Parliamo e riparliamo ma a mio avviso google giudica i contenuti originali quando vengono linkati da altri siti, in particolar modo se sono linkati da siti importanti come edu, portali, gov, universitari quindi siti con un forte trust.


  • User

    Di sicuro i siti di e commerce non hanno ne contenuti originali ne interessanti mentre puo' essere interessante un sito che vende cose propietarie.
    E se il Page Rank (visto che e' una cosa che cambia molto molto lentamente e che hanno modo di controllare bene) stabilisse tra le altre cose anche i contenuti " interessanti e originali " ??


  • Super User

    Ciao a tutti,

    Per i siti Ecommerce il contenuto originale dipende dalla volontà del proprietario di scrivere descrizioni originali dei prodotti.
    Spesso molti ecommerce pubblicano anche guide/recensioni dei prodotti per aggiungere contenuto originale.


  • Moderatore

    Le linee guida di Google parlano di buoni contenuti, se questi "creano valore aggiunto agli utenti" rispetto ad altri siti.

    Come giustamente dice Gibbo, i siti di Ecommerce se vogliono, possono creare questo valore aggiunto con guide pratiche all'utilizzo dei prodotti, opinioni e recensioni, oppure con un lavoro molto lungo e dispendioso, modificando le descrizioni prodotto.

    Poi a parità di contenuti, è sempre in vantaggio il sito con trust maggiore.

    :ciauz:


  • User

    @pacoweb said:

    Le linee guida di Google parlano di buoni contenuti, se questi "creano valore aggiunto agli utenti" rispetto ad altri siti.

    Come giustamente dice Gibbo, i siti di Ecommerce se vogliono, possono creare questo valore aggiunto con guide pratiche all'utilizzo dei prodotti, opinioni e recensioni, oppure con un lavoro molto lungo e dispendioso, modificando le descrizioni prodotto.

    Poi a parità di contenuti, è sempre in vantaggio il sito con trust maggiore.

    :ciauz:

    Ma la domanda iniziale e':

    come fa google a stabilire che tali schede o guide siano un valore aggiunto e non dei dati a caso?


  • User Attivo

    @musicmanx said:

    ma la domanda iniziale e' :

    come fa google a stabilire che tali schede o guide siano un valore aggiunto e non dei dati a caso ?

    Secondo me (e lo ribadisco, secondo me) Google sicuramente riesce a scovare i contenuti duplicati. Poi può fare un'analisi sulla keyword density, troppo alta --> spam, troppo bassa--> ???, probabilmente un testo con keyword density pari a 0 non è un testo inerente l'argomento.

    Per quanto riguarda il testo, ci sono degli algoritmi (in giro avevo visto anche qualche tesi di laurea) in grado di capire, e in quale percentuale, un testo è relativo ad un certo argomento.

    A questo punto per creare la serp basta (fosse facile...) mettere in ordine i risultati in base alla pertinenza del testo.

    Ma non va ancora bene perchè prendendo delle serp che restituiscono milioni di risultati ci potrebbero essere centinaia di migliaia di testi pertinenti (inoltre chi scrive per il web sta diventando sempre più bravo).

    Allora come li ordiniamo questi dati ?

    A questo punto credo che rientri in gioco il buon vecchio e bistrattato "backlink" (chiaramente se di valore) e tanti altri parametri (anzianità del dominio, url, velocità del server, presenza sui social, ....).

    In fin dei conti quando compri un kg di pasta su cosa ti basi ?
    Sicuramente sulla reputazione del prodotto, se è un prodotto di marca allora sono abbastanza tranquillo e lo compero. Poi lo assaggi e giudichi se corrisponde alle aspettative. Se il prodotto ti è piaciuto ne parli bene altrimenti ne parli male. Alla fine la tua pagina web assomiglia ad un kg di pasta !!! 🙂

    Questa reputazione dipende da tanti fattori (che non elenco in ordine di importanza):

    • quantità di pubblicità
    • qualità del prodotto
    • passa parola (social)
    • facilità di reperibilità del prodotto (paragonabile alla velocità del server nel caso della nostra pagina web)
    • Chef utilizzano la nostra pasta (trust link)
    • ....

  • ModSenior

    @musicmanx said:

    ma la domanda iniziale e' :

    come fa google a stabilire che tali schede o guide siano un valore aggiunto e non dei dati a caso ?

    Innanzitutto facendo la cosa più semplice, ovvero controllando che i contenuti non siano identici ad altri, quindi un semplice controllo quantitativo e non qualitativo; qui poi entra in gioco l'attribuzione della paternità dei testi che Google non è in grado di svolgere correttamente, ma sarebbe un altro discorso.

    Quindi per risolvere questo problema, come scrive Gibbo, è necessario scrivere descrizioni originali dei prodotti e dei servizi.
    L'epoca degli ecommerce con le descrizioni importate dai cataloghi dei produttori è finita più di anno fa.

    In secondo luogo i motori di ricerca cercano di catalogare la qualità dei contenuti andando a stabilire quanto l'argomento trattato in una pagina sia vicino e simile alle altre pagine già indicizzate nel suo database.

    Questa operazione di catalogazione avviene in due modi:

    • con un'analisi del testo, ad esempio applicando l'agoritmo LDA
    • con un'analisi dei backlink (ecco perché diciamo all'infinito che occorrono backlinks da siti a tema)

    Per il primo punto, ovvero l'analisi e la catalogazione del testo potete trovare nell'area Top del forum gt due video.
    Il primo si chiama La SEOmantica di Michele De Capitani che spiega in modo approfondito la teoria e la matematica dietro all'algoritmo LDA.

    Poi c'è il video di Marco Quadrella, alias, labussola Conoscere le SERP per migliorare il posizionamento che dalla teoria passa alla pratica e spiega proprio come Google cataloga i diversi argomenti.
    Per chi non è abbonato all'area Top qui trovate le slide dell'intervento di Marco: Conoscere le serp per migliorare il posizionamento: categorie, intenti e personalizzazione.

    P.S.
    Mi raccomando musicmanx ad iniziare le frasi con la maiuscola e a terminarle con un punto.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    Grazie e staro' piu' attento 🙂 .