• User Attivo

    Confermo ancora una volta che il regime delle nuove iniziative non è stato ad oggi abrogato. Attieniti a quanto ti consiglia il tuo commercialista.


  • User

    Ok, ricapitolo un attimo.

    @marco.commercialista said:

    1. regime dei minimi (Legge 244/2007). E' possibila aderirivi sino al 31/12/2011 poi cessera di esistere. Il limite di fatturato è 30.000 e* tra i requisiti non viè quello della novità dell'attività svolta*;

    Questo mi piace di più perchè non c'è il requisito della mera prosecuzione dell'attività su cui vi è il dubbio nella mia situazione; io infatti ho contattato il commercialista per dirgli di fare questo, e lui ha detto che potrò farlo anche il prossimo anno. Ma mi pare di capire da molte fonti, che ciò non sarà possibile.:()::?

    @marco.commercialista said:

    Invece chi è nel regime dei minimi adesso e non rispetterà i nuovi requisiti entrerà in un regime residuale detto degli ex minimi in verità non particolarmente non conveniente.
    A questo punto la domanda è: mi conviene più aspettare il prossimo anno e rischiare di non poter accedere al 5% (e dover dunque fare quello ordinario) oppure mi conviene aprire subito questo qua e poi finire negli ex-minimi il prossimo anno? Cioè, conviene più l'ex-minimi o l'ordinario?

    Poi, non voglio mettere nessuno in difficoltà (magari ho capito male io) però il commercialista che ho contattato, ha detto che il prossimo anno potrò aprire il regime dei minimi... quello senza il requisito di mera prosecuzione, e invece mi pare di capire che non sarà possibile farlo.

    A me questa cosa attanaglia proprio, perchè se poi non potrò fare il regime nuovo al 5% perchè non ne avrò i requisiti, non potrò fare nemmeno quello vecchio delle nuove iniziative al 10%... e non potrò fare nemmeno quello dei minimi al 10% che non prevede quel requisito, perchè sarà stato abolito.

    :o...ma chi me l'ha fatto fare...restavo dipendente che era meglio...:?😢


  • User Attivo

    Se tutto sarà confermato dall'anno prossimo il requisito della novità sarà condizioni indispensabile per accedere a qualsiasi regime agevolato: sia per i nuovi minimi al 5% che per le nuove iniziative produttive regime (10%) quest'ultimo che, ripeto, non è stato formalmente abrogato.
    Quindi se la questione che ti preoccupa è la "novita" dell'attività che andrai svolgere sappi che dal 2012 non avrai via di "scampo".
    D'altra parte se decidessi di cominciare nel 2011 hai comunque due strade a senso unico:

    1. nuove iniziative, per il quale il requisito della novità è comunque richiesto;
    2. regime attuale dei minimi al 20% con il rischio di doverne comunque uscire dal 1 ° gennaio in quanto tale regime cesserà e non avrai i requisiti per aderire al regime dei nuovi minimi al 5%.

    P.S. un consiglio spassionato: capisco che la situazione è a dir poco ingarbugliata ma quello che mi riporti esser stato detto dai consulenti che hai interpellato mi pare sostanzialmente corretto (a parte forse qualche equivoco sulle definizioni) incluso il consiglio di attendere il 2012 visto che come ti ho detto, non hai molte alternative. Fossi in te cercheri di "sfruttare" la consulenza dei professionisti per cercare di capire esattamente con il oro aiuto se e in che termini l'attività che andrai a svolgere può dirsi una prosecuzione dell'attività precedente. Quersto è il punto cruciale, a mio parere. Con un minimo di documentazione alla mano non sarà difficile ottenere da qualunque professionista preparato un parere chiairifcatore.

    Ciao!


  • User

    Ho aperto p.iva la settimana scorsa. premetto che sono dipendente di una società di servizi e mi occupo di dare assistenza ad aziende in tema di energia. Vengo al dunque: ho aperto p.iva in quanto, grazie alla mia curiosità e alla mia voglia di imparare, sono diventato molto bravo, al punto da non dre solo assistenza ma vera e propria consulenza. Per questo motivo ho aperto p.iva e volevo aderire al regime dei minimi...ero convinto che non ci fosse nessun problema ma ora leggendo questo post mi avete fatto venire dei dubbi.. La mia attività da lavoro dipendente non è scritta da nessuna parte, nel senso che io sono inquadrato come 5 livello metalmeccanico e quindi do semplicemente assistenza...mentre alle aziende mie clienti, da lavoratore professionista, voglio dare consulenza vera e propria sul risparmio energetico e anche analisi fatture elettriche, ecc. Come devo fare ad essere sicuto che il mio regime sarà qullo dei minimi? (cioè 5% ritenuta irpef..ecc).Grazie.


  • User Attivo

    @Mumble said:


    Il settore di pertinenza della società per cui sei dipendente è uguale a quello della tua attività autonoma? se il lavoro che svolgi come autonomo è uguale a quello svolto come dipendente si rientrerebbe nel caso di prosecuzione di attività


  • User

    non lo so se è uguale...come faccio a sapere settore della mia società?è una società di servizi...io ho aperto p.iva con codice 74.90.93 (Altre attività di consulenza tecnica nca)..la mia è una società di servizi (in generale affitta sale per convegni, partecipa a qualche bando..ecc.).Come posso informarmi del codice ateco della mia società?


  • User

    e nel caso lo scoprissi uguale potrei variare il mio codice attività...ho appena aperto e non ho nemmeno fatto una fattura


  • User Attivo

    Verifica in concreto l'attività che svolgi e se i clienti sono gli stessi o meno. Se l'attività è diversa (ad es. si tratta di consulenza e non di mera assistenza) e la svolgi per clienti che non sono gli stessi della soacietà tua datrice di lavoro, allora non vi sono problemi.


  • User

    Ho verificato...non ci sono problemi in quanto non c'è mera prosecuzione quando un lavoro dipendente viene mantenuto..la norma si riferisce a chi perde il lavoro.
    Nel caso in cui un dipendente apre altra attività non c'è mera prosecuzione (logicamente).
    Fonti
    La lente sul fisco.it
    PMI.it


  • User Attivo

    @Mumble said:

    Ho verificato...non ci sono problemi in quanto non c'è mera prosecuzione quando un lavoro dipendente viene mantenuto..la norma si riferisce a chi perde il lavoro.
    Nel caso in cui un dipendente apre altra attività non c'è mera prosecuzione (logicamente).
    Fonti
    La lente sul fisco.it
    PMI.it
    Io mi atterrei al post di marco.commercialista più che a questo approfondimento, perchè a mio avviso, continuità del rapporto di lavoro o meno, potrebbe essere visto con caratteri elusivi dall'Agenzia delle Entrate il prestare gli stessi servizi agli stessi clienti della società per cui lavori, ma se come credo nel tuo caso i clienti e l'attività dovessero essere in qualche modo diversi non ci sarebbe alcun problema.


  • User

    No, non c'è continuità se uno avvia un'altra attività e rimane dipendente...è riportato anche su altri siti...La lente sul fisco...Pmi.it..Ecc.
    D'altronde se uno prosegue ad essere dipendente..e apre anche attività di consulente...non si può parlare di prosecuzione di attività, in quanto è un'altra attività a prescindere, in quanto ci sono appunto due attività (che devono per forza essere diverse).
    Inoltre la mia attività con p.iva è come consulente...mentre quella da dipendente è più di assistenza (in ogni caso non conosco il codice di attivtà della mia società)...


  • User

    Intanto ho visto nel manuale di qualità della mia società...ed è riportato questo:
    ............la società ......effettua attività di: Servizi di promozione, progettazione ed erogazione di attività per
    l?innovazione tecnologica, l?organizzazione d?impresa ed eventi. Servizi di intermediazione di manodopera e di assistenza alle imprese nel settore energia...


  • User

    Ho controllato sul manuale dei codici ateco. il mio codice 74.90.93 si riferisce ad:

    Altre attività di consulenza tecnica n.c.a.

    • consulenza ambientale
    • consulenza tecnica per l?ottenimento dei brevetti industriali
    • consulenza risparmio energetico

    All'ultimo punto è riportato cio' che io farei.
    Credo proprio che la società per cui sono dipendente non ha assolutamente questo codice, in quanto, come riportato anche dal manuale della qualità, ha un range molto più ampio e non cosi' preciso e specifico per l'energia. Attendo un vostro parere.


  • User Attivo

    Ritengo che non ci dovrebbero essere problemi, faccia anche attenzione alla clientela (che non siano gli stessi clienti della sua società).
    Saluti


  • User

    Grazie dell'aiuto..:)
    Per quanto riguarda i clienti...credo che solamente uno potrebbe essere anche mio cliente (io al massimo avrò 5-6 clienti...mentre la società per cui lavoro ovviamente centinaia.)


  • User

    COdice attività:
    Per mia info ho preso il certificato di iscrizione alla CCIAA, ma sul quale non ho trovato il codice attività. Inoltre, vengono riportate tutta una serie di attività, quali:

    • Promozione di programmi di investimento;
    • Assistenza per ottenere finanziamenti
    • Realizzazione di informazioni concernenti i mercati nazionali ed esteri
    • promozione e gesitone di iniziative (convegni, congressi, ecc)
      avvio e realizzazione di incarichi di sistemi di gestione aziendale, quali quallie di qualità, dell'ambiente aziendale, della sicurezza del lavoro, privacy.
    • assistenza progettuale ed operativa per rendere utile l'accesso al libero mercato dell'eenrgiam all'ottimizzazione dell'approvvigionamento eenergetico, audit impiantistici e di rete, monitorare e fatturare la fornitura, prestare consulenza legale ed amministrativa nell'applicazione dei contratti di fornitura e formazione informazione al personale su problematiche energetiche.
    • ecc

    C'è una mare di attività...ma che significa?

    In ogni caso , come si vede chiaramente, non c'è una consulenza vera e propria e specifica per l'energia (redazione di piani energetici, analisi delle offerte ecc..).
    Inoltre la società è cambiata nel 2011, con un amministratore unico e con la seguente attività:
    Servizi in gestione e organizzazione aziendale.

    Attendo vostri commenti...grazie.


  • User Newbie

    buongiorno a tutti
    da giorni sto valutando la possibilità di aprire la p.iva ed entrare quindi nel nuovo regime dei contribuenti minimi. Dato per certo che non ho alcun vincolo di età o di ricavi/compensi derivanti da attività svolte nei 3 anni precedenti, il mio problema potrebbe essere rappresentato dalla " mera prosecuzione dell'attività precedentemente svolta": ho lavorato x 6 mesi con contratto a progetto (che in realtà era una sorta di formazione) con la stessa società che adesso mi propone il nuovo contratto....è possibile superare questo problema cambiando, ad esempio, la mansione a me attribuita in modo da renderla diversa da quella del contratto a progetto??
    ad esempio
    società di ingegneria che lavora su diversi fronti

    • contratto a progetto - mansione: consulenza ambientale;
    • **partita iva - **mansione: progettazione impianti.

    così facendo, il mio lavoro viene definito come " mera prosecuzione dell'attività precedentemente svolta"??????
    grazie


  • User

    Penso che non dovresti avere problemi...
    Attendo qualche risposte anche per il mio quesito.
    Saluti.