• User Attivo

    @pacoweb said:

    Si, ma il problema (eventuale ripeto) che mi pongo è quello di avere un sito su un hosting condiviso, dove insieme a me, sullo stesso ip, ho siti porno, di casinò, spammosi in generale quindi, e vorrei evitare di avere problemi nel caso in cui, uno di loro venisse giudicato "cattivo"

    Spiegami per quale motivo logico Google dovrebbe penalizzare un sito sullo stesso server con un sito penalizzato mentre non dovrebbe farlo (qualora lo facesse) se il tuo sito è nello stesso account webmaster.
    Io, ad esempio, usando la logica al posto di Google farei il contrario 😄 , dato che il sito sullo stesso server può essere gestito da un altro mentre nello stesso account webmaster tool dichiara con verifica che è di tua gestione.
    Questo se uno usa la logica, poi...

    Quindi i miei siti, a mio avviso possono anche stare insieme nello stesso account del WMT, dato che io non faccio praticamente nulla di "sbagliato", non trovi?No, non trovo proprio, scusa. E' esattamente il contrario a livello logico, come spiegato.

    Ad ogni modo, su progetti importanti, investo molto in hosting, perchè ritengo sia fondamentale anche ai fini del posizionamento. Non sei il solo, poi una cosa è l'hosting, un'altra ip dedicati per domini.


  • Moderatore

    Scusa ma non capisco... magari sarà la fame 😉

    Inanzitutto che una cosa è l'hosting e l'altra sono gli ip dedicati credo di saperlo... Ma un piano di hosting professionale (o meglio un Hosting SEO) spesso prevede nel pacchetto anche un ip dedicato (ora, che sia su server dedicato, oppure no, con acquisto anche di singolo ip senza server, è a tua scelta).

    Per quanto riguarda il WMT, non riesco a capire cosa intendi.

    Se io non gestisco i siti penalizzati, non ho siti spamm o spazzatura nel mio account, ho ip dedicati e via dicendo... non capisco cosa c'entra il fatto che li tengo tutti sotto uno stesso account. Quale dovrebbe essere il mio problema? :bho:

    In merito alle penalizzazioni, in passato si suggeriva l'acquisto di un ip dedicato. Tecnica che poi ho continuato ad utilizzare.


  • User Attivo

    Nel senso che tu dici di acquistare ip dedicati in modo da evitare presunte/probabili penalizzazioni contagiose stando su uno stesso ip o server condiviso, in modo che Google non ti ricolleghi un tuo sito (o di un altro) che è stato penalizzato, a tutto l'ip penalizzando quindi a catena o a effetto domino.
    Ora quello che intendo dire è che non ha senso questo se poi quel dominio (ipotetico) penalizzato lo metti dentro lo stesso account google che gestisce anche quello con ip dedicato.
    Non so se segui il mio ragionamento.


  • Moderatore

    Ah ecco, scusami ora mi è tutto chiaro 🙂

    Beh mentre c'è una teoria contrastante, ed ognuno dice la sua sugli ip dedicati (qualche anno fa si diceva appunto che per star tranquilli da eventuali ban collettivi erano consigliati), sul fatto che un sito "buono" possa subire indirettamente una penalizzazione solo perchè è insieme ad un sito "cattivo" (bannato insieme ad altri su Google avendo un ip condiviso) nel WMT, io in tutta onestà non l'ho mai sentito.

    Ma magari qualcuno se ha esperienze di questo tipo ce le può segnalare.

    :ciauz:


  • User Attivo

    @pacoweb said:

    sul fatto che un sito "buono" possa subire indirettamente una penalizzazione solo perchè è insieme ad un sito "cattivo" (bannato insieme ad altri su Google avendo un ip condiviso) nel WMT, io in tutta onestà non l'ho mai sentito.

    Ma magari qualcuno se ha esperienze di questo tipo ce le può segnalare.

    :ciauz:

    Infatti, a Google non interessa. Non solo, non interessa neanche ai fini del posizionamento, men che meno ban.

    Accadde invece agli albori di Internet, Altavista bannava dalle sue ricerche siti che avevano Ip compromessi da altri (addirittura non faceva neanche inserire il sito, me lo ricordo bene...) ma poi si è visto che fine ha fatto questo motore di ricerca...


  • User Attivo

    @444523 said:

    Infatti, a Google non interessa. Non solo, non interessa neanche ai fini del posizionamento, men che meno ban.

    Ah ecco, quindi Google non considera se tu hai 99 siti bannati ed uno buono sullo stesso Ip, server o google account.
    Il 100esimo sito non viene penalizzato, giusto?

    Inoltre se vede che hai link solo dai tuoi 200 siti presenti nel tuo account, valuta i link come se non fossero tutti tuoi, e quindi da pieno valore a quei link, vero?
    Confermi?


  • User Attivo

    @marta_de_angelis said:

    Ah ecco, quindi Google non considera se tu hai 99 siti bannati ed uno buono sullo stesso Ip, server o google account.
    Il 100esimo sito non viene penalizzato, giusto?
    Confermi?
    :mmm:

    O signur... santa pazienza.
    Io intendo solo quello che scrivo, non quello che t'inventi che io abbia detto.

    Io confermo solo questa frase, la fantasie di altre dichiarazioni (che non ho mai detto) le lascio a te...

    sul fatto che un sito "buono" possa subire indirettamente una penalizzazione solo perchè è insieme ad un sito "cattivo" (bannato insieme ad altri su Google avendo un ip condiviso) nel WMT, io in tutta onestà non l'ho mai sentito.


  • Moderatore

    Io ci andrei cauto a dare per certo che google (o chiunque altro) segua necessariamente una certa condotta perchè (mi) sembra quella (più) logica.

    Una volta chiesi al mio provider se poteva essere vantaggioso, agli occhi dei motori di ricerca, comprare altri indirizzi ip su cui distribuire i propri siti linkati tra di loro, e lui mi rispose di no, che era la stessa cosa perchè i motori di ricerca dovrebbero ignorare l'indirizzo ip in base a una direttiva del w3c (o raccomandazione o qualcosa del genere) che imponeva appunto di non considerare l'ip del sito nel posizionamento, in modo da favorire la presenza di numerosi siti sullo stesso ip e limitare così il consumo di indirizzi ip dedicati che cominciavano a scarseggiare.

    A dire il vero non sono mai riuscito a trovare altra notizia di un simile documento, per cui dubito che esista, comunque intendevo ip che ospitavano solo siti miei sicurissimi e di nessun altro. Avere un sito su un ip condiviso con altri siti bannati non so: probabilmente è vero che non ci sono problemi, però personalmente, potendo farne a meno, preferirei.


  • User Attivo

    C'è sempre una prima volta in cui si leggono le cose.
    La mia non è una tesi dimostrata, come detto, ma scaturita dalla logica e da alcune esperienza a riguardo.

    Ma al di là di questo ribadisco la mia opinione, per concludere, che è illogico, irrazionale e direi assurdo, cercare di mascherarsi dietro un dito.
    Basta un rapidissimo controllo di un moderatore di Google (ve ne sono tanti) nel vostro account e le cose emergono subito nella loro chiarezza.
    O credete che loro non facciano mai questi controlli?
    Se uno deve essere mascherato lo deve fare per intero.

    Riguardo al w3c mai letto una cosa del genere che potrebbe avere un senso, ma dubito che google non consideri l'Ip per il posizionamento, anzi lo escludo fortemente e da sempre.


  • User Attivo

    @444523 said:

    :mmm:
    O signur... santa pazienza.
    Io intendo solo quello che scrivo, non quello che t'inventi che io abbia detto.
    (Infatti, a Google non interessa. Non solo, non interessa neanche ai fini del posizionamento, men che meno ban.)

    Mah!
    :mmm:


  • Super User

    Ci sono alcuni rari casi in cui Google può decidere di bannare tutti i siti ospitati su un IP.

    Tuttavia non ho mai osservato un caso del genere in condizioni normali di web hosting, nel senso che non è sufficiente essere messi dall'hosting provider su un server usato anche da siti spammosi per subirne conseguenze negative.

    Ricordo che Matt Cutts da qualche parte confermò quanto appena scritto, ma non ricordo dove (Youtube? Blog? Intervista? boh).


  • User Attivo

    In questi rari casi posso prevedere le situazioni in cui da un medesimo IP partono attacchi dos o presenza abbondante di virus su tanti siti.
    In questo caso il ban può avere un senso.


  • User Attivo

    @LowLevel said:

    Tuttavia non ho mai osservato un caso del genere in condizioni normali di web hosting, nel senso che non è sufficiente essere messi dall'hosting provider su un server usato anche da siti spammosi per subirne conseguenze negative.

    Non solo, posso dirti anche di più... per un errata configurazione dei dns di un mio server dedicato il provider, dopo alcuni mesi, mi ha avvertito di modificare immediatamente la configurazione, l'Ip era finito in una black-list importante... ma Google se n'era bellamente fregato, non avevo avuto alcun problema di posizionamento.

    Eseguita la correzione, l'ip del server dopo pochi giorni è uscito da questa black-list automatica e anche lì Google non ha fatto una mossa, nè in negativo nè in positivo (anzi, io speravo che ci fosse un miglioramento, ma tutto è rimasto uguale).

    In pratica hanno risorse talmente ingenti di valutazione che decidono da soli e non si fidano molto neanche delle terze parti...


  • User Attivo

    Un momento però chiariamo un concetto: un server con relativo ip per google ha comunque una suo valore/peso/storia che valuta,al di là di penalizzazioni o ban. Questo è di pubblico dominio.


  • ModSenior

    @444523 said:

    l'Ip era finito in una black-list importante... ma Google se n'era bellamente fregato

    Ma a quale blacklist ti stai riferendo?
    Che io sappia Google non si appoggia a nessuna lista né tanto meno ce lo viene a dire.
    Forse tu ti stai riferendo a quei servizi che calcolano la reputazione dei server email e mettono in blacklist gli ip, ad esempio Senderbase di Cisco.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Esatto. Google non si appoggia alcuna black-list esterna... nè ufficialmente, nè ufficiosamente (e magari qui avevo qualche dubbio).

    Credevo che comunque potesse incidere un giudizio negativo di una blacklist per spam... è solo una conferma diretta al fatto che valuta sempre tramite le proprie risorse e non di terze parti (come già detto precedentemente).


  • User Attivo

    Si, Google utilizza le proprie black list, anche per i siti con virus.