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Come cambiano le abitudini di investimento delle aziende...
finanziarie
E' una ricerca fatta da PricewaterhouseCoopers e Google che potrete trovare qui
http://googleitalia.blogspot.com/pdf/Google_PWC.pdfl'ho scoperta grazie a http://sottorete.typepad.com/blog/2006/05/internet_e_fina.html
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[IMHO]L'ho letta ieri, e l'ho letta con profonda diffidenza.
Non e' dato modo di osservare le domande, per vedere se vi siano domande di controllo e altre cosettine che si mettono in un normale sondaggio per controllare che si dica la verita'. E poi:
NB: Hanno preso parte 60 rispondenti, ma 9 partecipanti
non hanno utilizzato i media online. Alcuni dei dati usati
nella presente relazione, quindi, basati su un campione di
utilizzatori di media online, rappresentano un campione di
51 aziende. Altre piccole variazioni sono date dal fatto che
non tutti hanno risposto a tutte le domande.Inoltre nelle risposte dei CMO dei vari Paesi si notano profonde differenze che in realta' dovrebbero non esserci o esserci si, ma per la diversita' dell'attivita' e non per il fatto che siano in diversi Paesi, non puo' essere fatto un confronto in questo modo.
Ora basta con le critiche.
Il fatto che il canale di comunicazione piu' utilizzato sia la TV non e' un fattore da sottovalutare, tuttavia, per molte attivita', soprattutto le piu' importanti ha ancora un ritorno.
Purtroppo devo fare un'altra critica: si dice "Internet è visto come il mezzo dal miglior rapporto costo/benefici" Tuttavia e' poco usato, allora viene da chiedersi, possibile che queste societa' che spendono milioni di euro in marketing non puntino a internet, sono pazzi? La risposta e' No, non sono pazzi, se non investono molto li hanno i loro motivi.
Opinioni sui mezzi dal miglior rapporto costo/benefici per pubblicizzare il brand in generale:
Al primo posto tabellare internet e motori di ricerca (su questo secondo punto ho seri dubbi, dovuti al fatto che tutto cio' che nei risultati di un sondaggio va a favore di chi l'ha commissionato va preso con le pinze), al terzo posto la TV, poi gli altri seguono a distanza.
Quindi la TV e' al terzo posto, non costa poi cosi' tanto in relazione ai benefici, e' piu' sicura di un posizionamento nei motori di ricerca tra l'altro. In piu' a mio avviso "conquista di piu'" rimane piu' impressa una buona pubblicita' in TV, e queste importanti societa' hanno un gran numero di utenti che arriva a loro perche' gia' li conoscono, magari non si ricordano bene l'URl del sito, e allora lo cercano nel motore di ricerca. Ovvio, costa meno "internet" rispetto a "TV", ma porta meno utenti rispetto alla prima molto probabilmente, altrimenti punterebbero sulla prima.Un'ultima critica, nel paragrafo: Nonostante la comune convinzione diffusa in tutta Europa che i consumatori utilizzino i siti web, in alcuni Paesi non si investe là dove si troverebbero i clienti
si esaminano alcune caratteristiche di Gran Bretagna (stampa), Italia (Propensi ad utilizzare search engine agency specializzate, secondo me qualcuno non ha detto la verita' ), Spagna (internet si ma poco i MdR), Francia (e-mail), Germania (reale non virtuale), Olanda (come la Germania). Sono dati ricavati unicamente dalle risposte dei CMO, non sono tanto seri come dati. La Germania punta molto sull'affidabilita', la Gran Bretagna sulla sua lunga storia nella finanza, ecc. Ogniuno ha una storia sua, una sua tipologia di clienti, quando i clienti cambieranno modo di scegliere una societa' di consumer finance anziche' un'altra, anche queste societa' cambiera' modo di rapportarsi con i suoi possibili clienti. Non credo che guadagnerebbero di piu' o avrebbero piu' clienti investendo di piu' in "internet", spendono quanto serve loro, ne' piu' ne' meno. [/IMHO]Ora probabilmente mi attaccherete, ma questo e' quanto penso.
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@Lkv said:
Ora probabilmente mi attaccherete, ma questo e' quanto penso.
Si vede che molti condividono il tuo pensiero