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Ciao bluewebmaster,
convengo con te. Per rendere un contenuto "nuovo" occorre dargli una nuova forma. Come?Evitando termini inflazionati e proponendo soluzioni fresche nel modo di esporre un concetto. Invece di dire "comunicazione a 360°" si potrebbe esprimere la stessa idea in un modo differente, per esempio. Un'alternativa potrebbe essere inserire dei media creati dall'autore, vedi grafici e tabelle, che possano corredare e correlare il testo.
Piuttosto che mezze paginette di fuffa, riempite solo per far contento Google, mi piacerebbe leggere cose utili. Io sono per "un occhio al motore e un occhio al lettore", sia ben chiaro. Ma bisogna ribilanciare un attimino i pesi. In teoria, copywriter professionisti dovrebbero riuscirci. Ed è per questo (qui apro un argomento spinoso) che un articolo non si può, né deve pagare come fosse fuffa. Lo paghi come fuffa? Fuffa avrai. E dalla fuffa web ottieni solo tassi di conversione inesistenti e frequenze di rimbalzo stellari...
C'est tout.
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Non credo che il problema sia nella semantica, quanto piuttosto nel fatto che Google conosce benissimo , e anche di più, i "reali" interessi di chi cerca con il suo motore ( in pratica quasi tutti ) e le "modalità" con cui cerca , e in base a questo ( ma non solo ) valuta i contenuti.
Uno dei veri problemi è che internet ormai è come il west nella corsa all'oro : tutti credono che ci siano le miniere d'oro e quindi tutti si tuffano dentro il ciberspazio, tanto qualcosa ci si ricava sempre ...almeno come barman di un saloon !
Salvo poi dover necessariamente, come sostenevi tu, produrre "fuffa" perchè le pagine, con qualunque cosa, le devi pur riempire.
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Uhm, sì. D'accordo ma non del tutto.
Credo invece che la semantica e il linguaggio siano un valore aggiunto. E' stato dichiarato che uno dei parametri che usa il Panda per capire la qualità dei contenuti riguarda anche la sintassi, la lingua e la correttezza grammaticale. Vien da sé, quindi, che oltre a scrivere cose interessanti, occorre saperle scrivere bene. Parlavo di "fuffa" riferendomi sia a contenuti poveri di idee e di informazioni sia a quelli privi di una struttura grammaticale, logico/sintattica corretta.
Un lettore web non cerca solo testi utili, ma anche chiari. Credo che saperli strutturare al meglio possa essere di grande aiuto.
A tal proposito segnalo
interessantissimo video (in inglese).
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In tutte le varie discussioni si cerca di capire qual'è l'elemento determinante per il posizionamento, dimenticandosi che invece Google prende in considerazione un insieme assai vasto di elementi.
Quindi può verificarsi che la carenza di backlink possa venire compensata da un'ottima velocità del server, oppure dei contenuti non perfetti siano compensati da backlink di qualità elevata.
Non credo alla formula magica per il posizionamento però credo che avere:
- dominio anziano
- dominio con keyword
- buoni backlink
- buoni contenuti
- testi scritti correttamente
- buona velocità del server
- ....
- ....
porti ad avere dei buoni risultati. :?:?:?
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Secondo me i contenuti servono parecchio ma se il sito non è spinto in alto dalla popolarità data da buoni backlinks sforzarsi di creare pagine di qualità non ha senso... almeno questo è quello che ho capito in anni di test
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Ciao Borealis, io invece credo il contrario. Se si parla di backlink naturali, questi arrivano solo se nel tuo sito o blog ci sono contenuti interessanti, freschi, nuovi.
Inoltre, credo che il verbo "sforzarsi", quando si parla di creazione di contenuti, non vada bene. Dovrebbe essere un'esigenza, quella di produrre qualità. Non uno sforzo
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@valentina83 said:
Ciao Borealis, io invece credo il contrario. Se si parla di backlink naturali, questi arrivano solo se nel tuo sito o blog ci sono contenuti interessanti, freschi, nuovi.
Ciao Valentina, credo che dipenda parecchio anche dalla categoria di argomenti trattati dal sito/blog.
Un sito per hotel credo che faccia molta fatica ad emergere senza una buona dose di backlink.
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Ciao areone, tu hai sicuramente ragione, appena usciamo dalle nicchie i backlinks non è che servono, sono proprio vitali.
Questo vale appunto per tutti i settori non di nicchia, non solo per quello turistico.Però oggi le caratteristiche della matrice di backlinks è molto più facile ottenerla proponendo contenuti interessanti, freschi e originali proprio come scrive Valentina.
Se fossi costretto a dare solo e unicamente un consiglio per salire subito di posizioni su Google, direi senza ombra di dubbio: produci un contenuto che faccia fare "Oh WoW" al tuo pubblico.
Ci penseranno loro poi a darti backlinks, citazioni, recensioni e tutti i segnali sociali che servono oggi.Valerio Notarfrancesco
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@vnotarfrancesco said:
produci un contenuto che faccia fare "Oh WoW" al tuo pubblico.
Ciao Valerio,
concordo perfettamente con te.
Il problema è che di "Oh Wow" in siti di hotel (scusa se cito sempre questa categoria ma è da questo campo che traggo il mio pane quotidiano), e non solo, al momento non ne ho ancora visti.
In più noto, ma forse è una mia sensazione, una sorta di appiattimento nella struttura e nei contenuti. Mi piacerebbe conoscere la tua opinione in merito.
Morale...non è facile stupire la gente...purtroppo...
Ciao
Gianluca
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Hai proprio ragione Gianluca, anche io noto un appiattimento nell'offerta di contenuti.
Però questo lo vedo come un punto di vantaggio perché basta un'idea un po' diversa per farsi notare, o, citando Seth Godin, diventare viola ed emergere in un campo di mucche tutte marroni.Valerio Notarfrancesco
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Leggendo il Topic aggiungo la mia valutazione/esperienza
produci un contenuto che faccia fare "Oh WoW" al tuo pubblico.
Il contenuto puo' essere unico ed incredibilmente interessante, ma in mancanza di lettori .... , dunque gli aspetti sono notevoli backlink, testo, idee, ma se alla base non si ha la capacità di creare una rete di diffusione del tuo prodotto tutto si riduce al nulla
Spesso mi imbatto in siti (nel mio caso a tema Musicale) con notizie inutili o poco interessanti, con alto numero di contenuti, aggiornamenti frequenti e con un enorme diffusione e partecipazione
Ri-citando Seth Godin, piu che diventare viola ed emergere in un campo di mucche marroni, mi sembra che in Italia un Pecora Bianca attira una quantità di Pecore Bianche a cui interessa far parte del gruppo, dunque la qualità non sempre paga, anzi quasi mai
Sono negativo .... lo so ...
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@vnotarfrancesco said:
produci un contenuto che faccia fare "Oh WoW" al tuo pubblico.
Il contenuto che fa fare oh Wow al pubblico senza lettori è senza dubbio inutile. Ma al posto di fare link building aggressiva perchè non puntare sui social per diffondere i contenuti e fare in modo che i link arrivino spontaneamente?!
Credo che i social nascondano ancora tanta potenza inespressa! Sta a noi saperla sfruttare!
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Concordo con Entony!
Penso che oggi il seo sia un insieme di attività sul web per portare sia link spontanei che traffico. Penso che google guardi anche quanto traffico ha il tuo sito per posizionarti al meglio.
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I backlink hanno perso valore, adesso ci vogliono i contenuti.
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Cercando di riassumere un pò il senso di tutti gli interventi, si potrebbe dire che, fermo restando un ruolo importante dei backlink, siti massicci (con tantissime pagine) con contenuti originali siano avvantaggiati? Cioè conta anche la quantità oltre che la qualità dei contenuti?
Per esempio se io ho una piccola aziendina che si occupa di trasporti e traslochi...potrei pure scrivere una pagina al giorno...ma non è che posso passare il mio tempo a scrivere articoli...su cosa poi...se il sito serve a presentare i servizi...una volta che ho scritto testi precisi e chiari in merito a questi, che potrei fare di più per creare più contenuti senza diventare ridondante?
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@aumentarevisite said:
I backlink hanno perso valore, adesso ci vogliono i contenuti.
Le prove che i backlinks abbiano perso valore?
Secondo esperti italiani e internazionali servono, eccome se servono:Infine un video che inquadra la questione in una prospettiva futura.
I contenuti è ovvio che servano ma se questi contenuti WOW non generano backlinks, citazioni, condivisioni, altro che salire subito di posizioni su Google, nemmeno tra 10 anni salirete.
Valerio Notarfrancesco
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@valentina83 said:
Prima dell'esplosione di Google, quando ancora c'era Lycos e si usava Virgilio, chi aveva un sito non pensava ad altro che a creare contenuti di qualità. Si scriveva bene, senza considerare la key density. Senza considerare nemmeno le keyword, in realtà (adesso sarebbe impossibile, lo so).
Beh insomma, prima dell'esplosione di google (ma anche i primi anni di google stesso), c'erano siti con parole nascoste o di colore uguale allo sfondo per far salire i siti nelle serp, e tante altre tecniche che oggi vengono definite black hat che permettevano a siti inutili di apparire ai primi posti.Si scriveva meglio, questo è vero, se scrivi senza vincoli scrivi sicuramente meglio che non quando sai che la key principale deve essere nel titolo e poi apparire nel corpo del contenuto almeno 2-3-4 volte, e che i grassetti vanno dosati sulle key, ecc ecc... e questo è ovviamente una colpa di google.
Ma la cosa fondamentale è che oggi nessuno "regala" link, per il semplice fatto che tutti sanno che sono importanti.
@valentina83 said:
Ora tutto è cambiato, ma credo che ragionare come a quei tempi non farebbe male. Perché se tutti dicono "novità", la novità non è più tale. Se tutti scrivono le stesse cose, quelle cose sono noiose e nessuno le vuole condividere.
Secondo me la cosa che veramente è cambiata, è la concorrenza. Oggi google si può permettere di decidere quali sono i siti migliori senza preoccuparsi di farlo bene o male, non ha concorrenza e decide lui come DEVE evolversi il "mercato". 10 anni fa, e anche di più, i motori erano tanti, quindi anche i siti avevano più possibilità di posizionarsi, e questo ti dava la possibilità di non dover seguire pedissequamente le direttive di un motore di ricerca.
Per quanto riguarda il fatto che "tutti scrivono le stesse cose", c'è da ricordare che anni fa i "player" erano molti meno, in alcuni casi (parlo del segmento italiano) i grossi editori non avevano ancora un sito, e se ce l'avevano non lo usavano come oggi. Adesso il mercato è praticamente saturo, e non si riesce nemmeno a distinguere a volte, chi scrive e chi fa content farming con gli rss degli altri.
@valentina83 said:
Quindi, quello che credo sia davvero utile, è scrivere BENE. Si inizierebbero a vedere contenuti buoni, sul serio. Così buoni da generare backlinks naturali, perché il passaparola è la più potente forma di sponsorizzazione. E questo lo sappiamo tutti.
In conclusione, direi che con il tempo si possono ottenere backlinks ottimi. Il trucco sta solo nel produrre ottimi testi.
Tu dici il vero, la chiave dovrebbe essere "Scrivere BENE", ma il mercato è fatto per far girare i soldi e non le parole, e per come è messo oggi, con un monopolio di big G, a vincere sarà sempre e solo il player che potrà permettersi di investire soldi per aumentare il traffico (nel modo intelligente ovviamente, e non con traffico cinese da un euro a tonnellata).
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@bluwebmaster said:
Valentina , io credo che...
Cavolo Blue... io risposto praticamente le stesse cose, mi scuso per aver "duplicato" la tua risposta (che non avevo ancora letto), speriamo che google non mi penalizzi per questo
Comunque condivido il tuo pensiero al 100%... purtroppo
E mi automodifico... mi sono accorto adesso che ho risposto ad un post di 2 anni fa... che giorno è oggi???
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@fabiogentile said:
E mi automodifico... mi sono accorto adesso che ho risposto ad un post di 2 anni fa... che giorno è oggi???
Ciao Fabio,
tranquillo per il fatto di aver risposto ad un post di due anni fa in quanto è bello riprendere le discussioni e vedere cosa è cambiato nell'arco del tempo.