• Super User
    1. Non è vero

    2. La casa è un bene "aziendale" o puramente privato?


  • User

    La casa è une bene prettamente privato. Per forza di cose essendo la mia prima casa sarà poi la mia nuova residenza, di conseguenza ( non avendo un ufficio ) coinciderà con l'indirizzo della mia attività professionale.

    Grazie ancora

    Vito


  • Super User

    Alt! Se la tua casa è anche la sede della tua attività non è un bene privato, bensì un bene ad uso promiscuo!


  • User

    Ciao a tutti...
    anche se il mio commercialista mi ha detto che "dovrei" essere nei minimi ma c'è un modo per saperlo con sicurezza? che so fare un controllo della p.Iva?

    GRazie a tutti 🙂


  • User

    Grazie OEJ,
    ed essendo ad uso promiscuo cosa succede? Decade il mio regime ? Sarebbe un pò ingiusto perchè io sto acquistando casa per uso privato. Essendo un consulente aziendale io lavoro quasi sempre dagli uffici dei miei clienti, ma l'agenzia delle entrate non mi permette di "mettere gli indirizzi di tutti i miei clienti come sede lavorativa".

    Laddove decadesse il regime questo decade per il semplice fatto che si è acquistato un bene strumentale oppure se lo si acquista e si decide di dedurlo come spesa ? ( Banalmente io potrei acquistare un pc di 20.000 euro ma se decido di non inserirlo a deduzione come spesa viene anche preso in considerazione ? )

    Grazie in anticipo


  • User

    Ripropongo le mie domande:

    [LEFT]DOMANDA 1

    Il limite dei 30.000 ? per gli ex-minimi è da intendersi:
    [/LEFT]

    • iva inclusa xyz+IVA21=30000
      o
    • iva esclusa ossia 30000+IVA21=36300

    DOMANDA 2

    Mi potete spiegare in cosa consiste la "detrazione a favore dei lavoratori autonomi" da sottrarre all'ammontare irpef da pagare.

    Grazie


  • User Attivo

    [post da cancellare: era la risposta a un altro post che però è stato eliminato!]


  • User Attivo

    @carax said:

    [post da cancellare: era la risposta a un altro post che però è stato eliminato!]

    @pegaso101 said:

    Ciao a tutti...
    anche se il mio commercialista mi ha detto che "dovrei" essere nei minimi ma c'è un modo per saperlo con sicurezza? che so fare un controllo della p.Iva?

    GRazie a tutti 🙂

    Da profano, credo che l'unico che possa dirtelo è il tuo commercialista - ossia, non penso ci sia un "servizio" dell'Agenzia delle Entrate che ti permette d'appurarlo... D'altronde, però, se lo paghi per tenerti i conti, direi che il minimo che possa fare è darti la certezza che tu sia o meno nei minimi - e quindi farti emettere fatture corrette di conseguenza...


  • User Attivo

    @vipeta said:

    Grazie OEJ,
    ed essendo ad uso promiscuo cosa succede? Decade il mio regime ?

    Risposta da profano: no, non c'entra nulla (io sono nel regime dei minimi ma il commercialista mi ha sempre fatto detrarre le spese per la casa-ufficio). L'etichetta "ad uso promiscuo" significa che un certo bene non è considerato dal fisco solo utile all'attività commerciale, ma anche alla tua "vita privata", diciamo. In quel caso, allora, per il regime dei minimi si stabilisce che le spese relative a quel bene possono essere computate come spese professionali solo al 50%. Rientrano in questa categoria ad esempio il telefono, l'auto, la casa-ufficio.

    Dunque, se tu spendi poniamo 100 euro di telefono (o di auto, o di spese condominiali), puoi conteggiarne solo la metà - ossia detrarre 50 euro di spese...

    Non so dirti invece per l'acquisto della casa - nel senso che temo eccederesti i limiti dei beni previsti per il regime dei minimi (15.000 euro in tre anni), e quindi penso che non convenga contarla (o almeno non interamente). Ma su questo lascio la parola ai più esperti...


  • User Newbie

    riguardo la prosecuzione dell'attività sono grosso modo nella tua stessa situazione: ho lavorato per 6 mesi a progetto per una società di ingegneria (che ha solo consulenti a p.iva), e adesso che hanno intenzione di assumermi non potrei accedere al regime dei minimi!!!
    ogni società prima di assumere o di avvalersi della collaborazione esterna di qualcuno ha bisogno di conoscerlo e di valutarne le conoscenze e la professionalità. io non ho parole


  • User Newbie

    [LEFT]Salve,
    ho aperto p.iva in regime minimi nel 2010 per svolgere attività professionale di personal training, compirò 35 anni nel 2012 ed in base a ciò se ho ben capito potrei aderire al nuovo regime minimi e restarci fino al 2014.
    In base al punto b ("l'attività da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro DIPENDENTE") dal 2005 sto svolgendo anche attività di istruttore di fitness presso un centro con il quale ho un "contratto di collaborazione coordinata e continuativa prestata nell'ambito di attività sportiva dilettantistica" che è profondamente diverso da un contratto di lavoro DIPENDENTE, questo crea problemi per aderire al nuovo regime minimi?
    Grazie per l'attenzione![/LEFT]


  • User Newbie

    @OEJ said:

    Nessuna ipotesi ma, ahimè, solo certezze: chi ha aperto l'attività prima del 2008 è fuori dal regime dei minimi.

    salve a tutti,
    anche io ho lo stesso problema, avendo aperto partita iva a settembre 2007. Ma leggendo qua e la trovo scritto anche che:
    "Non dovete aver aperto la partita Iva per la stessa attività prima del primo gennaio 2008."
    Ora mi chiedo se, avendo cambiato nel gennaio 2008 il codice attivita da 72600 (altre ativita connesse all'informatica) a 741090 (altre attivita di design), questo non significhi in realta aver avviato una nuova attivita nel 2008 e quindi riuscire a rientrare nel nuovo regime dei minimi.
    ciao, grazie a tutti


  • User

    @sesi said:

    riguardo la prosecuzione dell'attività sono grosso modo nella tua stessa situazione: ho lavorato per 6 mesi a progetto per una società di ingegneria (che ha solo consulenti a p.iva), e adesso che hanno intenzione di assumermi non potrei accedere al regime dei minimi!!!
    ogni società prima di assumere o di avvalersi della collaborazione esterna di qualcuno ha bisogno di conoscerlo e di valutarne le conoscenze e la professionalità. io non ho parole
    C'è parecchia confusione in giro: Lavorare con la part. IVA non significa essere assunti, significa lavorare in proprio. Inoltre il contratto a progetto di 6 mesi (o anche fosse di 6 anni) non conta, l'importante è non aver già svolto quel lavoro in proprio o come dipendente (determinato o indet.). Il contratto a progetto è una cosa occasionale.


  • User Attivo

    @Dex said:

    Ripropongo le mie domande:

    [LEFT]DOMANDA 1

    Il limite dei 30.000 € per gli ex-minimi è da intendersi:
    [/LEFT]

    • iva inclusa xyz+IVA21=30000
      o
    • iva esclusa ossia 30000+IVA21=36300

    Questa interessa anche a me! ^_^
    La logica mi porterebbe a pensare IVA esclusa.


  • User

    @Simo75 said:

    Questa interessa anche a me! ^_^
    La logica mi porterebbe a pensare IVA esclusa.
    Ma quale IVA? Nei minimi (vecchi o nuovi) non si calcola l'IVA. Sono 30000 e basta.


  • User Attivo

    @Dexter800 said:

    Ma quale IVA? Nei minimi (vecchi o nuovi) non si calcola l'IVA. Sono 30000 e basta.
    No, chi aderisce agli ex minimi (si possiedono ancora i vecchi requisiti dei minimi ma non si rientra nei nuovi) da quest'anno fattura con IVA con qualche "agevolazione" rispetto all'ordinario.
    Quindi..il limite dei 30000 è da intendersi IVA inclusa o esclusa per noi ?


  • Super User

    Infatti si parlava di ex-minimi e l'IVA c'è eccome. Il limite di 30.000 euro riguarda i compensi, e dunque l'IVA non rileva, come ipotizzato da Simo75.


  • Super User

    @Dex said:

    DOMANDA 2

    Mi potete spiegare in cosa consiste la "detrazione a favore dei lavoratori autonomi" da sottrarre all'ammontare irpef da pagare.

    Grazie

    Lo dico molto sinteticamente. Si parte dal reddito, si applicano le aliquote progressive per scaglioni e si determina l'imposta lorda. A questa si sottraggono una serie di detrazioni per determinare l'imposta netta, ossia l'IRPEF effettivamente dovuta.
    Fra le varie detrazioni da considerare, ce n'è una che prevede un abbattimento forfettario della base imponibile a favore dei lavoratori autonomi (ma ce ne sono di analoghe anche per altre tipologie di redditi). Il calcolo è estremamente complesso e non vale la pena descriverlo: basti dire che più è basso il reddito, più è elevata la detrazione.


  • User Attivo

    Io da quest'anno (da 1 Gennaio 2012) passo dai minimi (ne ho usufruito nel periodo 2008-2011) agli ex-minimi (Regime Contabile Agevolato).
    Ora mi chiedo:

    1. Già da quest'anno (entro il 30 Aprile 2012) rientro nello spesometro ? Oppure dal 2013 per il 2012 ?
    2. Quest'anno dovrò versare acconti IRPEF e relative addizionali ? Oppure sempre dal 2013 per il 2012 ?
      Per quanto riguarda l'IVA invece ho capito che se ne riparlerà a Marzo 2013 per noi. 😉

    Scusate..forse sono domande banali..ma non riesco a darmi una risposta certa. 🙂


  • Super User

    1)Lo spesometro in scadenza al 30 aprile 2012 è riferito al 2011, quindi si dovrà "preoccupare" di tale adempimento dal prossimo anno.
    2)Come 1
    3)Si, il saldo iva 2012 potrà versarlo a marzo 2013.