Per me rimane vero come è vero da sempre.
Ossia che non bisogna seguire Google, ma il buon senso e soprattutto la vera UX. Non quella che cerca di farci credere Google.
Se uno lavora bene no ha nulla da temere. Prima o poi Google si adeguerà. Se invece basiamo le scelte di UX e implementazione sulla base dell'idea del primo pirla di Google siamo fritti.
Nel tempo di esempi ce ne sono a tonnellate e ciclicamente si ripresentano:
Topo gigio Gary Illies + Avinash -> Flash is bad UX (Probabilmente non hanno idea che la tecnologia usata per fare qualcosa non ne definisce la UX)
Topo gigio inventore del CLS -> Infinite scroll is bad UX (Probabilmente non sa che la stessa cosa può essere implementata bene o male a prescindere dal design pattern che scegli)
Topo gigio inventore di Material Design -> Material Design it's a super design system that improve UX (Design systems sono starting point non sono mai la legge scritta sulla pietra e in certi contesti possono non essere adatti. A volte non sono mai adatti....vedi lo stile dei Form introdotto inizialmente come unico stile da Material....completamente inusabili e non accessibili).
I topo gigio lasciamoli parlare su Twitter e sui Social in genere. Soprattutto se parliamo di UX.
La lezione, ennesima, che possiamo trarre da questa nuova metrica pensata da Google. C'è da dire che almeno nelle cose che fanno quelli di Chrome un minimo di ascolto verso la community lo hanno. A differenza di altri dipartimenti.