Buongiorno a tutti.
So che normalmente non consigliate i codici Ateco, ma poichè il commercialista ha detto che "dobbiamo" informarci, visto che non è il suo campo, chiedo un secondo parere qui.
L'attività tratterebbe di un sito web che pubblicizza alcune attività commerciali sul territorio. Lui ha suggerito 47.91.10 : Commercio elettronico, perchè è generalista, ma andando a vedere la descrizione c'è scritto: Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet. Ora, la vendita di pubblicità rientra nel commercio al dettaglio?
Io avevo intenzione di suggerirgli 73.11.02 : Campagne di Marketing, visto che prevede anche la pubblicità via internet, e mi sembra molto più adatta un sito di pubblicità. Per altro il 73.11.02 dovrebbe consentirci anche di utilizzare Adsense.
La vostra opionione?

Ciao a tutti...
Mi (anzi ci, siamo 4 ragazzi) è stato consigliato di aprire una cooperativa, piuttosto che una Srl, perchè gode di maggiori agevolazioni fiscali, e stando a quanto ci è stato detto, risparmieremmo parecchio sul pagamento dell' INPS.
Ho girato un po' in rete e visitato i siti delle associazioni di rappresentanza, ma a parte i ridondandi messaggi sulla convenienza della cooperativa come impresa, non ho trovato gli effettivi vantaggi, e sopratutto i campi nel quali può operare. Ad esempio se può operare nell'ecommerce diretto e indiretto, nel campo delle affiliazioni e simili. Avete informazioni a riguardo o link chiarificatori?

Grazie

Grazie per la risposta

@Tomcat said:

Credo sia configurabile come commercio, in fondo vendi dei "beni" digitali. Un po' come vendere ricariche telefoniche. Tieni presente che se sia configurabile come commercio o meno non lo stabilisci tu, ma il fisco.

Questo lo immaginavo, tuttavia io non riesco a capire in quale "categoria" rientrerei, anche solo per fare la registrazione alla camera e commercio

Convenienza econimica non c'è nel senso che tutti i servizi di incasso costano, ma allo stesso tempo sono praticamente indispensabili.
Quando si vende in rete c'è sempre necessità di un intermediario (gateway carte di credito, paypal o altri a scelta)

Ok per il gateway di carte di credito, ma nel caso che dicevo io, era una società intermediaria tra la società a cui era diretto il pagamento e paypal.
In pratica:
Utente paga attraverso paypal -> società gestisce la transazione -> società finale riceve il pagamento.

In pratica l'intermediario è sia una società esterna che paypal, per questo non mi è chiara la motivazione

Salve a tutti.
Spero riusciate ad aiutarmi

Cercherò di essere il più chiaro possibile, allora :
Vorrei aprire un sito web sullo stile di www . hattrick . org o simili, in pratica un mmorpg (chiamiamolo cosi) su browser.
Per chi non avesse idea è un gioco gratuito, con registrazione e utilizzo gratuito, dove tuttavia alcuni utenti possono pagare per avere alcuni privilegi in gioco (chiamiamolo premium).
Ho fatto un giro sul sito della camera e commercio della mia città senza successo, riguardo le attività su siti web specificatamente ho trovato solo:

• Portali Web (che chiaramente non va bene)
• Creazioni siti web per conto terzi (se in proprio assimilabile all'artigianato)

Quindi, sarebbe artigianato? Il sito lo facciamo in due, e ci lavoriamo entrambi, tuttavia non ho idea di come gestire fiscalmente la possibilità di pagare per avere un qualcosa in più, non so se effettivamente è considerato commercio.

In aggiunta ho anche altri due dubbi :

• Eventualmente al fine delle tasse, i miei introiti sarebbero quelli tracciati dalle transazioni attraverso gateway bancario/ewallet, non avendo alcuna fattura in pratica. E' accettabile come cosa, visto che non avrei comunque modo di modificarli a mio vantaggio?
• Alcuni siti del genere, si affidano a società esterne per i pagamenti tramite paypal o moneybooker, quale sarebbe la convenienza rispetto ad avere il pagamento diretto?

Scusate se sono stato un po' prolisso