Sinceramente non vedo il problema... se addirittura è stato legalizzato la libera contrattazione della tariffa tra le parti, è ovvio che il professionista fattura in base al compenso che ritiene congruo a copertura della sua prestazione e delle spese connesse ad effettuarla; il cliente accetta in base alla sua percezione della corrispondenza tra quanto chiesto e quanto corrisposto, anche in termini di qualità del servizio, ovviamente. Non è solo una questione di cifre in termini assoluti, ma a mio avviso di qualità del servizio reso. Se il professionista è preparato, affidabile e disponibile perchè dovrei considerare "alto" il compenso della sua professionalità? Sono io che sborserei anche più di quello che chiede se fossi soddisfatta del suo lavoro! E poi considerate la complessità della normativa, il tempo da dedicare all'aggiornamento continuo, la mole di responsabilità, le "paturnie" del cliente... ma scherziamo???
zita
@zita
Post creati da zita
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RE: Prezzo commercialista
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RE: Prezzo commercialista
Scusate, ma il decreto Bersani non ha legalizzato la contrattazione delle tariffe tra cliente e professionista? Leggo testuali parole da un sito che commenta il testo normativo: "Professionisti: abolita la tariffa minima per i professionisti, con possibilità del cliente di negoziare la parcella. Da oggi i liberi professionisti - ad eccezione dei medici nell'esercizio della professione reso nell'ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso - potranno pubblicizzare la propria attività."
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RE: Lavoro subordinato e autonomo per stesso committente
E' chiaro che il caso dell'esperto contabile dipendente del settore commercio era solo un esempio per chiarire che tra le due attività non ci sarebbe conflittualità o concorrenza... Nessuno può confermare se la situazione in questione possa dar luogo a qualche involontaria incompatibilità o violazione di legge?
Grazie -
RE: Lavoro subordinato e autonomo per stesso committente
Scusate l'errore sul titolo della discussione
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Lavoro subordinato e autonomo per stesso committente
Buongiorno a tutti.
Illustro il seguente caso: un lavoratore dipendente che ricopre il ruolo di responsabile della qualità per l'azienda presso la quale lavora (settore commercio) e con 10 anni di anzianità vuole svolgere, avendone i titoli, anche la professione di esperto contabile. Se l'azienda presso la quale lavora come dipendente gli affidasse anche incarichi professionali ricevendo regolare fattura e rimanesse l'unico suo cliente ci sarebbe qualche tipo di problema? Mi spiego meglio: uno stesso soggetto può essere sia datore di lavoro che cliente di un suo dipendente che comincia a svolgere anche lavoro autonomo?
Grazie -
RE: apporti personali
Ciao Sara,
non so se è la procedura giusta...
Aspettiamo che qualcuno ci illumini -
RE: apporti personali
Effettivamente è un caso non poco frequente, credo...
Se uno apre partita IVA e utilizza ad es. un pc che ha comprato magari da poco ma quando ancora non era un soggetto IVA cosa succede?
E magari non ha neanche conservato lo scontrino...
Il costo è deducibile per metà? Anche se non si riesce a documentarlo?
Grazie -
RE: Ingegnere e AperturaNuova Attività
[quote=Zita;419947]X Lorenzo-74
Cambia qualcosa se sono anche dipendente pubblico?
**Certo... fatta salva la non incompatibilità contrattuale ad aprire partita iva come libero professionista, se hai altra contribuzione obbligatoria non puoi iscriverti ad inarcassa (dovrai solo versare il 2% di contributo integrativo), ma alla gestione separata inps. **Buongiorno, mi riallaccio a questa delucidazione per un'altra domanda: il lavoratore dipendente può non iscriversi alla cassa professionale anche se ha un contratto a tempo indeterminato part-time al 75% o al 50%?
Grazie e buon anno a tutti
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RE: Modello 730 e acconto irpef
Gentilissimo come sempre. Ciao e grazie ancora
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Modello 730 e acconto irpef
Un'altra domanda: il lavoratore dipendente che dichiara i suoi redditi con il mod. 730 (e quindi il datore di lavoro provvede a trattenere in busta paga le imposte dovute) come si deve comportare nel caso di apertura di p.ta IVA per l'acconto IRPEF di novembre derivante da redditi di lavoro autonomo? Deve versarlo a parte? In che modo? E quanto deve versare visto che è il primo anno che svolge attività di lavoro autonomo? Grazie
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RE: Ingegnere e AperturaNuova Attività
@lorenzo-74 said:
ciao zita e benvenuta nel forum GT
non mi pare esista l'iscrizione "facoltativa" ad inarcassa, ma solo lo status di iscritto (se si possiedono contemporaneamente i 3 requisiti richiesti) e quindi versare alla cassa, e quello di non iscritto (col solo versamento del contributo integrativo del 2%) e quindi versare alla gestione separata inps. Per informazioni più precise naturalmente si raccomanda sempre di sentire cosa dice inarcassa.Grazie per la risposta. Ma più in generale: quale è la finalità del versamento del contributo integrativo ad una cassa giacchè non è utile a fini previdenziali? Tutela il professionista da qualche altra situazione (malattia, maternità ecc?)
Saluti -
RE: Ingegnere e AperturaNuova Attività
X Lorenzo-74
Cambia qualcosa se sono anche dipendente pubblico?
**Certo... fatta salva la non incompatibilità contrattuale ad aprire partita iva come libero professionista, se hai altra contribuzione obbligatoria non puoi iscriverti ad inarcassa (dovrai solo versare il 2% di contributo integrativo), ma alla gestione separata inps. **A tale proposito pongo il seguente quesito: un libero professionista che svolge anche attività di lavoro dipendente, visto che deve comunque pagare il contributo integrativo alla cassa professionale, non può iscriversi in modo "facoltativo" a detta cassa in modo da versare anche la parte che dovrebbe andare alla gestione separata inps? Grazie
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RE: deduzione mutui e spese mediche con il regime dei minimi
Grazie, gentilissimo. Alla luce di questa delucidazione, in particolare sul fatto che "il reddito soggetto ad imposta sostitutiva si somma con gli altri redditi... per il calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali", mi chiedo: il soggetto in questione può ancora svolgere l'attività di lavoro autonomo senza iscriversi ad una cassa di previdenza in quanto già iscritto alla propria come lavoratore dipendente? O aderendo al nuovo regime dovrebbe iscriversi anche all'altra cassa? Saluti
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RE: deduzione mutui e spese mediche con il regime dei minimi
Grazie mille, ho trovato il riferimento nella circolare. Però nel paragrafo seguente si riporta che "il reddito dell’attività soggetta al
regime dei contribuenti minimi rileva, in aggiunta al reddito complessivo, ai fini del riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia ai sensi dell’articolo 12, comma 2, del TUIR, nonché ai fini della determinazione della base imponibile dei contributi previdenziali ed assistenziali". Che significa in sostanza? -
deduzione mutui e spese mediche con il regime dei minimi
Buonasera a tutti e complimenti per il forum.
Vorrei esporre la seguente situazione: un lavoratore dipendente part time che oltre alle detrazioni per reddito da lavoro dipendente detrae nel 730 solo interessi passivi per mutuo da prima casa e spese mediche, nel caso in cui dovesse aprire anche una p.ta IVA per svolgere lavoro autonomo aderendo al regime dei minimi (finanziaria 2008) potrà ancora detrarre le spese di cui sopra nel modello Unico? Grazie