Come da oggetto cerco un commercialista che sappia rispondermi su alcune questioni legate all'editoria.
Abito a Como.
Grazie,
R.T.
Come da oggetto cerco un commercialista che sappia rispondermi su alcune questioni legate all'editoria.
Abito a Como.
Grazie,
R.T.
Grazie di nuovo per le preziose informazioni.
Ne deduco che non rimane alternativa che evadere il fisco...
Grazie mille per la pronta risposta.
Dal momento che la forma più adeguata è nel mio caso la p. iva e ipotizzando un numero di 50 trattamenti annuali (50 euro a trattamento). Un introito annuale di 2500 euri basta a giustificare l'apertura della partita iva o è sconsigliabile perché non sufficiente a coprire i costi ad essa connessi?
@i2m4y said:
Ciao e benvenuto.
Probailmente le tue prestazioni occasionali nell'arco di un anno sarebbero talmente tante (anche se solo all'inizio attività) da sconsigliare le collab. occasionali.
Immagino infatti almeno 50 prestazioni in un anno..... troppo per l'occasionalità.
Direi dunque p.iva.
P.
Buongiorno a tutti.
Sono un terapista tuina (massaggio tradizionale cinese) agli inizi dell'attività. Dopo aver letto numerosi thread di questo forum, sono però ancora dubbioso riguardo il migliore inquadramento da adottare.
Il lavoro avverrebbe presso il mio domicilio o presso il domicilio dei clienti.
All'inizio dell'attività penso che non riuscirò a superare i 5000 euri annui, ma probabilmente incrementerò negli anni successivi.
In definitiva, la domanda: apertura della partita IVA o prestazione occasionale?
Grazie,
Antonio
P.S. Aggiungo inoltre che il reddito dal lavoro di terapista tuina andrebbe ad aggiungersi al reddito da lavoro dipendente (part-time)